Il bene ed il male coesistono. Nessuno può separarli. Ma chi ha tenacia (Sraddha) sperimenterà sempre il bene. Cos'altro può essere comunicato a questa venerabile assemblea?
(Poesia Telugu)
Incarnazioni dell'Amore!
Il giorno odierno segna l'inizio di un altro nuovo anno. Molti Capodanni si sono avvicendati, ma le vostre vecchie abitudini non sono cambiate e la vita resta la stessa, perché voi non vi sforzate di sperimentare il principio della Divinità, che è presente nella forma dell'Amore. L'Amore è la vera forma di Dio. Riconoscere questo eterno principio dell'Amore costituisce il vostro massimo dovere. Oggi voi 'cercate' la Divinità. Che bisogno c'è di cercare qualcosa che è sempre dappertutto? Voi 'cercate' Dio perché non siete consapevoli che Dio è sempre con voi ed in voi. Voi cercate di avere la visione di Dio mediante la meditazione. Ma non dovete sentirvi soddisfatti dalla mera attuazione di tali pratiche spirituali. Che cos'è la meditazione? La meditazione è l'aderenza alla Verità. Il principio della Divinità, eterno, immortale, meraviglioso e beato, è presente dappertutto. Dovete cercare di realizzare questa verità. Questo è il sentiero regale per raggiungere lo scopo della vita. La gente si sforza di realizzare la Verità, ma i suoi sforzi non raccolgono i risultati desiderati. La Divinità è la vera e propria incarnazione dell'eterna Beatitudine ed è presente in tutti noi. Come potete visualizzarla? Innanzitutto dovete capire che a questo mondo non esiste un potere che sia superiore alla Verità. Il vostro massimo dovere consiste nel riconoscere il Principio della Verità che è presente in voi. Voi state dimenticando la vostra Divinità innata. Intraprendete molte pratiche spirituali (sadhana) al fine di sperimentare la Divinità. In realtà, non avete bisogno di alcuna pratica particolare per avere la visione di Dio, che è sempre con voi, in voi, sopra di voi, intorno a voi. Non c'è bisogno che Lo 'cerchiate'.
Incarnazioni dell'Amore!
Cercare Dio, che è onnipervadente, è segno di ignoranza. La gente, al fine di sperimentare la Divinità, intraprende varie pratiche spirituali, come Yama, Niyama, Asana, Pranayama, Prathyhara, Dharana, Dhyana e Samadhi. Che cosa si intende con 'Samadhi'? Questa parola dovrebbe venire intesa come 'Sama-dhi', cioè 'un intelletto che resta equanime in tutte le situazioni'. Un tale intelletto in verità è presente in tutti gli individui. È errato pensare che solo coloro che si dedicano ad una pratica spirituale (sadhana) siano capaci di ottenere questo stato.
Incarnazioni dell'Amore!
Forse andate in giro per il mondo esterno a cercare voi stessi? Una persona siffatta potrebbe solo essere definita sciocca. Se volete vedere voi stessi, dovete volgere la vostra visione all'interno. Sfortunatamente, vi allontanate dal vostro sacro Sé indulgendo in varie pratiche che hanno una prospettiva mondana. Voi siete dotati del sacro principio dell'Amore. Questo Amore Divino è la vostra natura inerente. Non viene e non va via. La Divinità non ha nascita, né morte. Essa è sempre presente in voi. Invece di usare il vostro tempo per praticare vari tipi di sadhana, realizzate la Verità 'Io sono Io'. Chi realizza questa Verità non ha bisogno di alcun tipo di sadhana. Da dove proviene questo 'Io'? Esso è in voi. Non realizzando questo, voi cercate il Sé Divino nel mondo esterno. Dovete realizzare che la Divinità è assolutamente in voi. È a causa dell'illusione che voi identificate il principio dell' 'Io' con il vostro corpo. Dovete capire questa Verità ed agire di conseguenza. Un vero sadhaka (aspirante spirituale) è colui che realizza che Dio è presente 'dentro' di sé. Alcune persone si siedono in un angolo, chiudono gli occhi e cercano di contemplare la Divinità. Non c'è bisogno di cercare la propria ombra, che è sempre con noi. Allo stesso modo, la Divinità che voi state cercando all'esterno è assolutamente presente in voi. Molti hanno cercato di sondare la vera natura del Signore Krishna, ed hanno intrapreso a questo scopo molte forme di sadhana. Ma nessuno di essi è riuscito a realizzare la natura, il principio di Krishna (Krishna Tattva). Infatti, dov'è Krishna? Dov'è Dio? È presente nel Sé di tutti. Chi non realizza questa verità e va alla ricerca di Dio nel mondo esterno è un ignorante. Una volta Krishna disse ad Arjuna: "Io sono tuo e tu sei Mio. Io e te siamo Uno." È da stupidi non realizzare l'Unità, e cercare Dio nel mondo esterno. Il ragazzo che ha parlato prima ha detto che è impegnato in molte pratiche spirituali (sadhana) per cercare Dio. Ma non c'è bisogno di cercare Dio in qualche angolo lontano. 'Con mani, piedi, occhi, teste e bocche Egli pervade tutto, e permea l'intero Universo' (Sarvathah paanipaadam Tat sarvatokshi siromukham Sarvathah sruthimalloke Sarvamavritya thishthathi)
Che necessità c'è di cercare Dio come entità separata se Egli è onnipresente? Tutto ciò che vedete è permeato di Dio. Non esiste un posto o una forma in cui Dio non sia presente.
'Dio è Amore e l'Amore è Dio
Potete connettervi con Dio solo attraverso l'Amore
Sviluppate l'amore e ottenete lo stato supremo dell'equanimità'
(Poesia Telugu)
Non c'è alcuna necessità di impegnarsi in una ricerca separata di Dio. Dio è presente ovunque sotto forma di Verità. Perché mai si dovrebbe cercare una tale Verità? Alcuni hanno la falsa concezione che il Signore Krishna sia nato in un certo posto e che abbia lasciato le Sue spoglie mortali in un altro posto. No! Questo concetto non è corretto. Krishna è presente in tutti i posti e in tutti i tempi. Tutto ciò che vedete e tutto ciò che incontrate in questo mondo oggettivo è la vera e propria forma del Signore Krishna. Solo i nomi cambiano: Dio è Uno soltanto. È da stolti mettersi alla ricerca di un tale Dio, dato che Egli è onnipresente. Invece di cercare Dio fuori di voi, cercate di realizzare il Dio che è immanente in voi. Compite un'indagine dentro voi stessi per sapere chi siete. Mettete da parte la coscienza corporea. Non identificatevi con il corpo. È solo quando vi identificate con il corpo che sorge la questione dell' 'io' e del 'tu'. Quando 'io' e 'tu' si fondono in uno, c'è l'Unità. Sfortunatamente, oggi la gente non riesce a dimenticare questo 'io' egoista. Ovunque vi troviate, esiste solo un principio dell' 'Io' che è presente in tutti. Una volta che realizzate che lo stesso Atma pervade tutti i corpi individuali, le differenze fra 'io' e 'tu' svaniscono. Voi non riuscite a rinunciare alla falsa identificazione con il corpo, perché siete abituati sin dalla nascita ad identificarvi con esso.
Incarnazioni dell'Amore!
Sia che si tratti di Amore, o Verità, o Pace, o Divinità, non c'è dualismo. Tutto è Uno. Solo quando fortificherete lo spirito di Unità, riuscirete a realizzare la Verità. L'Amore non è qualcosa che si acquisisce dall'esterno. Esso emerge da dentro. Quando condividerete un simile Amore con tutti, riuscirete a realizzare la verità che tutti sono Uno. (Mostrando il Suo fazzoletto, Baba continua) [Questo fazzoletto] è fatto con un filo che, a sua volta, è stato fatto dal cotone. Allo stesso modo, la mente è fatta di
asserzioni ed aberrazioni (sankalpa e vikalpa).
Incarnazioni dell'Amore!
Dovete chiedervi fino a quale punto avete capito il Principio dell'Amore che è presente in modo uniforme in tutti; le differenze emergono solo a causa della nostra percezione e dei nostri sentimenti. Sin dall'inizio l'uomo viene sviato dalla sua identificazione con il corpo e, quindi, percepisce la diversità nella Creazione. In effetti, è solo l'unità a permeare l'apparente diversità. Quale che siano le differenze, esse sono solo creazioni della mente. Per eliminare queste differenze e realizzare il principio dell'unità nella diversità, si deve realizzare la propria vera natura. Solo quando allontanate la vostra percezione dalla realtà dell'Unità cominciate a sperimentare la diversità. Pertanto, mettete in funzione le vostre facoltà cognitive sul principio dell'Unità. Io non sono questo corpo, io sono Io, lo stesso 'Io' presente in ogni individuo. Se Mi identificate con la Mia forma fisica, diventate 'separati' da Me. Sono solo queste differenze nei sentimenti che creano le differenze fra gli individui. Il principio dell' 'Io' è l'unico principio fondamentale presente in ogni essere. Ogni persona è come uno specchio e lo stesso 'Io' è riflesso in tutti. Gli specchi sono diversi, ma l'immagine riflessa è la stessa. Dovete realizzare la realtà dell'unità.
Incarnazioni dell'Amore!
Studenti! Dio non ha una forma specifica. Tutte le forme sono Sue. Gli uomini saggi descrivono la Divinità in vari modi. Ecco perché viene detto: 'La verità è una, ma gli uomini saggi la chiamano con molti nomi ('Ekam Sath viprah bahudha vadanthi'). Visualizzare l'unità come diversità è una percezione errata, che ha origine dall'illusione (Maya). La Verità 'è', ovunque c'è solo l'Unità, non la diversità.Ciò che vedete come diversità è solo una vostra illusione. Dimenticate questa diversità e contemplate la Divinità, che è l'Unità. Potete attribuire alla Divinità qualsiasi nome, ma Dio è solo uno. Radha, la più ardente devota di Krishna, aveva realizzato che, dal punto di vista Atmico, lei e Krishna erano Uno, ma, a causa dell'attaccamento al corpo (deha bhava), era scivolata via da quel sentimento di unità e si era considerata diversa da Krishna.
Incarnazioni dell'Amore!
Qualsiasi cosa vediate, chiunque incontriate, considerateli nient'altro che una forma della Divinità. Non lasciate spazio alle differenze dell' 'io e tu'. Ovunque vi giriate, nella Creazione di Dio tutto è reazione, riflesso e risonanza. Vi guardate allo specchio e dite che siete nello specchio. Ma non siete nello specchio: quella che vedete è solo la vostra immagine riflessa nello specchio. Se andate dietro una montagna e gridate: "Oh!", sentirete che qualcuno vi risponde urlando con la stessa intensità. In realtà quella voce è solo e soltanto la vostra, non quella di qualcun altro. Oggi l'uomo è immerso in impressioni errate. Ovunque vi giriate, a questo mondo tutto è reazione, riflesso e risonanza. Tutto ciò che vedete all'esterno è il riflesso del vostro essere interiore.Voi considerate l'unità come diversità e commettete un errore. Sfortunatamente, al giorno d'oggi la gente è incapace di capire la propria vera natura. Una volta, un giovane mandriano portò la sua mandria nella foresta a pascolare. Mentre gli animali brucavano l'erba, egli cominciò a cantare a piena voce. L'eco della montagna ripetè la sua canzone. Il ragazzo credette ingenuamente che qualcuno lo stesse imitando per prendersi gioco di lui. Si arrabbiò. Quando tornò a casa, si lamentò con sua madre, dicendo: "Madre! Domani non porterò la mandria nella foresta. Là c'è qualcuno che imita tutto ciò che canto. Lo odio!" La madre allora gli disse che il giorno seguente lo avrebbe accompagnato nella foresta lei stessa. Egli la portò dietro la montagna e cominciò a cantare a squarciagola. Nuovamente, si potè sentire l'eco della stessa canzone. La madre gli disse: "Figlio, non c'è nessuno che ripete la tua canzone! Qualsiasi cosa tu canti, viene ripetuta dall'eco. Questo è quello che senti!" Come quello sciocco mandriano, l'uomo d'oggi viene sviato dal riflesso, dalla reazione e dall'eco [risonanza]. Se volete vedere Dio, dovete credere fermamente di non essere il corpo. La vostra identificazione con il corpo è solo un'illusione. Gli studenti devono cercare di capire chiaramente questa cosa. Tutto ciò che si vede esternamente è solo un riflesso, e non la realtà. Voi vedete Sai Baba davanti a voi. Voi identificate Sai Baba con il corpo. Ma Io non sono il corpo. Io e voi siamo Uno. Una volta che capite questa verità con chiarezza, non ci sono differenze di nessun tipo. Se date uno schiaffo sulla guancia a qualcuno, è come se lo steste dando a voi stessi. Se maltrattate gli altri, è come se steste maltrattando voi stessi. Dovete necessariamente affrontare le conseguenze delle vostre azioni. Voi siete la causa della vostra felicità o delle vostre sofferenze. Gli altri non ne sono responsabili. Infatti, non c'è nessun 'altro': tutti sono uno. Come posso dire una cosa del genere? Per esempio: immaginate di aver preparato cinquemila laddus (dolcetti indiani; N.d.T.) e di averli distribuiti agli altri. I laddus possono essere diversi, ma lo zucchero in essi contenuti è lo stesso. Allo stesso modo, lo stesso principio dell'Atma è presente in tutti. Dovete sforzarvi di capire la vostra vera identità. Voi siete vere e proprie incarnazioni dell'Amore. Il principio dell'Amore è uno e lo stesso in tutti. Voi condividete il vostro amore con i vostri bambini, con i vostri genitori e con i vostri sposi. Il sentimento per ognuno di loro è diverso, ma il principio fondamentale è lo stesso. L'Atma è la Verità fondamentale. Essa è solo Una, senza un secondo.
Incarnazioni del Divino Atma!
L'Atma è solo uno, non due. Una volta che riconoscerete la verità che lo stesso Atma è presente in tutti, sarete liberi da tutte le differenze e da tutti i conflitti. Sviluppate una fede salda nel fatto che 'voi' siete presenti in tutti. Capite questo principio di unità. Tutti gli studenti hanno un immenso amore per Me. Sono contenti che Baba li ami. Capite che è solo Baba che ama tutti. Voi vedete delle differenze fra gli individui, ma, dalla Mia prospettiva, tutti sono Uno. Io e voi siamo Uno. Abbiate una ferma fede in questa Unità. Solo allora potrete trascendere la dualità. Solo allora potrete attuare una profonda indagine e riuscirete a capire questa verità. Abbiate pazienza. Non sentitevi delusi se non riuscite ad avere la visione divina. Se capite il principio dell'unità e vi attenete ad esso con fermezza, diventate Sai Baba voi stessi. Voi siete divini, ma non riuscite a realizzarlo, perché siete intossicati dal 'vino profondo' dei desideri mondani. Tutti sono incarnazioni dell'Amore. Io non sono differente da voi e voi non siete diversi da Me. Noi siamo Uno. Capite e sperimentate questa Unità!
(Bhagavan ha concluso il Suo Discorso Divino con il Bhajan "Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahi...)
Prasanthi Nilayam, Sai Kulwanth Hall, 21 marzo 2004
(Testo del Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Baba tenuto il 21 marzo 2004 e tratto dal testo reso disponibile dallo 'Sri Sathya Sai Central Trust' di P.N.)