DISCORSO DIVINO

L'inestimabile valore della cultura indiana

29 maggio 2002

"Colui che Mi adora in tutti gli esseri.
colui che è stabilito nell'Unità,
quello yogi dimora in me,
quale che sia il suo modo di agire."
(Versi sanscriti)


UNA TERRA MERITEVOLE

Incarnazioni dell'Amore!
L'Atma è presente nel corpo di ogni uomo che esiste al mondo. L'Atma è presente in ogni essere umano. L'Atma, che si trova in tutti gli individui che vedete, è presente anche in voi. Chi riconosce che l'Atma onnipervadente e l'Atma che è in voi sono Uno, e agisce in accordo a questa Verità, è un vero ricercatore spirituale. Può trattarsi di un capofamiglia (grihastha), o abitare nella foresta (vanaprastha), o essere un rinunciante (sanyasa) o uno studente votato al celibato (brahmacharya): quale che sia il suo stato, la Divinità nell'umanità è Una. Per chi riconosce questa Verità, che agisca o no, Dio è sempre con lui, accanto a lui, in lui ed intorno a lui.

La terra di Bharat (l' India; N.d.T.) è una terra meritevole. L'aria che soffia in questa terra è l' impersonificazione della Verità. In questo Paese, persino la polvere è l'impersonificazione del Dharma. Tutta l'acqua che fluisce in questa Terra di Bharat è l'impersonificazione dell'Amore. Ogni individuo nato qui possiede la qualità della tolleranza.

Da nessun'altra parte esiste una terra che abbia una simile situazione, che si trovi ad un tale livello e in circostanze simili a quelle di Bharat. Tutti gli uomini
dell'antichità ne apprezzavano la sacralità. Avevano deciso di seguire il Dharma. Avevano dato il benvenuto all'onestà. Mettevano il Dharma al primo posto. La terra di Bharat ebbe a sperimentare questa sacra situazione. Le
situazioni odierne, invece, sono sorprendenti e strane.

Migliaia di individui hanno riconosciuto la natura di Bharat. Quanti fra coloro che hanno riconosciuto l'onestà di Bharat hanno realizzato Dio?

"Chi Mi adora in tutti gli esseri,
chi è stabilito nell'Unità..."

L' Atma presente in ogni essere umano contempla Se Stesso. Allo stesso modo, l'Atma presente negli altri è l'Uno ed è quindi ugualmente sacro.

Nel Paese di Bharat la lingua che non recita il Nome di Dio e la mano che non fa la carità non vengono tenute in alcuna considerazione da nessuna parte. Ogni indiano ha una mano che fa la carità. Il cuore di ogni indiano è un cuore che contempla il Nome di Dio.
Chi non apprezza la grande storia di Bharat può essere definito uno sciocco.


IN INDIA C'E' TUTTO

Una volta, Vivekananda andò in America. Ando là, e lesse tutte le Upanishad e la Bhagavad Gita. Si fissò bene nel cuore che:

"Con piedi,teste, bocche ed orecchie dappertutto, Dio pervade l'intero Universo"
(Versi sanscriti)

"Non c'è un solo posto in tutta Bharat dove Dio non sia presente.
Ovunque si ascolti, si sentiranno i piedi di Dio. Ovunque si vada, si sentirà il suono di Dio. Qualsiasi cuore si veda, se ne sperimenterà la gioia. Devo tornare e rivedere questa Bharat. Prima ho avuto sentimenti di rifiuto verso la terra di Bharat. Ma adesso, se torno, sarò in grado di propagare la verità che la natura
di Dio è presente in ogni atomo. Arriverò persino a spargermi la terra di Bharat sulla testa.
L'Amore fluisce in ogni goccia dell'acqua del Gange."

La Natura di Dio è Una. Essa è piena, immersa nella terra dell'India, e ci fluisce attraverso. La Verità ed il Dharma hanno il loro luogo di nascita nella terra di
Bharat. Qui la pace e la non-violenza vengono mantenute. Non c'è niente che non si trovi nella terra di Bharat.

"Ciò che non si trova in India non si trova da nessun'altra parte"
(Verso Sanscrito)

Ciò che non è presente in Bharat non è presente da nessun'altra parte.
In questa terra è contenuto tutto. È come se di tutto il mondo fosse stato fatto un fagotto e poi fosse stato messo qui.
Incapaci di riconoscere la grandezza e la capacità della propria terra, molti indiani vanno in Paesi stranieri e soffrono alla vista di cose orrende.


CHE COSA SONO LE PRATICHE SPIRITUALI?

In India, ovunque ci sia il controllo di se stessi, non ci sarà violenza. Molta gente ha mortificato il proprio corpo in nome del controllo di se stessi. Non
solo. hanno intrapreso numerose pratiche spirituali per ottenere la beatitudine del Sé. Quali sono queste pratiche spirituali? Per l'uomo ordinario esse sono: l'ascolto (Sravanam), il canto (Kirtanam), il ricordo di Dio (Vishnu Smaranam), il servizio ai Suoi piedi di loto (Pada Sevanam), le salutazioni (Vandanam), l'adorazione (Archanam), il servizio (Daasym), l'amicizia (Sneham) e la resa al Sé
supremo (Atma Nivedanam) - (Versi sanscriti).

Solo gli uomini ordinari le intrapresero, credendo che fossero pratiche spirituali. Ma la cultura di Bharat non le riconosceva come pratiche spirituali. La natura
Divina, vera ed eterna, è solo Una. È solo la Verità che è presente in questo, in quello e ovunque si cerchi. La forma della Verità, l'Assoluto che è pieno di Verità, risplende in tutti i tempi.
Ovunque si cerchi , là c'è la Verità. Da qualsiasi parte ci si rivolga, là si ode la Verità. La Verità è in tutti i tempi e pervade tutti i luoghi. La cultura di Bharat riconosce la sacra Verità in questo modo.


LA FORZA DELLA TOLLERANZA

Se poteste aprire i cuori degli abitanti di Bharat ed osservarli, li trovereste pieni di tolleranza. Sin dai tempi più antichi, Bharat ha sempre sofferto. I suoi abitanti sono passati attraverso ogni sorta di difficoltà, ma non se ne sono mai preoccupati più di tanto.

"La tolleranza è Verità.
La tolleranza sono i Veda.
La tolleranza è la non-violenza.
La tolleranza è tutto.
La tolleranza è felicità.
La tolleranza è compassione.
La tolleranza è ogni creatura vivente".
(Versi sanscriti)

È per questo che gli abitanti di Bharat vivevano così a lungo.
La tolleranza era il loro principio vitale, il loro respiro. La loro inspirazione e la loro espirazione erano piene di tolleranza. Passarono attraverso innumerevoli difficoltà, subirono moltissime perdite, ma non ci fecero mai caso. Questa era la forza della loro tolleranza.

Chi ha tolleranza non sarà mai affetto dalla sofferenza. La sofferenza farà girare come una trottola chi non ha tolleranza. Chi cerca di smuovere un individuo che ha fede e tolleranza non lo sposterà o scuoterà nemmeno un po'. Nel cuore degli abitanti di Bharat c'era solo tolleranza.

In un'altra forma, la tolleranza si chiama Amore. Un altro sinonimo di Amore è 'pace'. Sia che si chiamino pace o tolleranza o Amore o uomo, il significato è uno. Nelle Upanishad 'manava' (essere umano) significa Amore. Gli indiani hanno questa natura dell'Amore.

Oggi la gente non riconosce la vera natura degli abitanti di Bharat e l'antica cultura viene dimenticata. Così si soccombe alle impermanenti sofferenze mondane e fisiche.

Chiedete solo una volta alla tolleranza: "Oh, tolleranza! Quanto potere hai?" La tolleranza vi risponderà: "Non si può definire il mio potere, perché esso è immenso."

"Le parole e la mente non riescono a comprenderLo"
(Verso sanscrito)

Non può essere espresso sotto forma di parole, di pensiero o di forma.
La cultura di Bharat è una cultura sacra, che ha influenzato tutti gli altri Paesi. Dai tempi più antichi la cultura di Bharat si è diffusa nel mondo e la gente di ogni Paese dichiarava:

"Che tutti possano essere felici"
(Verso sanscrito)

Erano felici di cantare questo verso. Chiunque se lo ricordi sarà felice da ogni punto di vista.
L'effetto della cultura Bharat è quello di ricordare la Divinità onnipervadente. Gli studenti, incapaci di riconoscere il valore della loro cultura, affrontano ogni
sorta di difficoltà nel tentativo di ottenere diversi tipi di influenza mondana. No, no, è un errore!


LE COSE PIU' FACILI E QUELLE PIU' PESANTI

Tutta la cultura di Bharat è contenuta in qualche breve frase: "Oh, abitanti di Bharat... che cosa corre più veloce del vento?" Alcuni scienziati oggi risponderebbero: la luce. Poi direbbero qualche altra cosa. Ma la cultura di Bharat non accetta queste risposte; essa dice: "Ciò che corre più veloce di qualsiasi cosa e arriva prima di tutti è la mente dell'uomo."

"Qual è la cosa più forte del mondo?" Ridendo, la cultura di Bharat dà questa risposta: "La cosa più forte del mondo è la propria madre. Non c'è niente di più forte al mondo." La forza della madre è la forza del Paese. Per questo Bharat viene chiamata 'madre Bharat' (Bharath Matha). La chiamano "Madreterra"; perché non "Padreterra"? No! Questa sacralità è solo nella Madre.

Poi, la terza domanda: "Quando si va in un Paese straniero, qual è la cosa che si parla con riverenza ed affetto?" La risposta è: la madrelingua.

"Questa è la mia madreterra.
Questa è la mia mdrelingua.
Questa è la mia religione."
Chi non si metti la mano sul cuore e dice queste parole, è un cadavere vivente.
(Poesia Telugu)

Ovunque io vada, quella che parla e conversa con me è la mia madrelingua. Ovunque io vada, vedo solo mia "madre": madre Bharat.

Dicono che un aeroplano va più veloce di tutti. Ma sono tutti solo aeroplani. No, è la mente che va più veloce di tutti.

"I Suoi piedi sono dappertutto"
(Verso sanscrito)


È QUELLA MENTE

"Solo la mente è responsabile sia della liberazione che della schiavitù dell'uomo"
(Verso sanscrito)

Questa nostra mente ci conduce alla liberazione. Che cosa può farcela raggiungere più velocemente di essa?
Ci sono molti di questi paragoni nella cultura di Bharat. Ci sono anche molte cose che gli studenti devono imparare a riconoscere.


NON C'E' NULLA CHE SUPERI L'AMORE

Si dice che non esista nulla che superi l'Amore. Quella cosa è la tolleranza, quella cosa è la pace, quella cosa sono i Veda. Si deve saper riconoscere la differenza fra la Verità e l'Amore.
Nell'Amore non esiste il dolore. Non importa quanto tempo passa, l'amore continua a ridere, non c'è mai sofferenza. L'Amore non provoca dolore agli altri e non sperimenta dolore.

"L'Amore è benedetto: non fa del male e non soffre"
(Poesia Telugu)

L'Amore non ferisce gli altri e non può essere ferito. Si muove e rifugge dal dolore. Questo Amore è l'incarnazione dell'energia in tutte le forme.
Pensate che l'Amore si arrabbi? La gente dice: "Dio è arrabbiato con me". Dio non conosce la rabbia. Fino ad oggi, sta ancora cercando di capire che cosa sia la rabbia. Ovunque si volga lo sguardo, c'è solo Amore, Amore, Amore. La gente dice che in Dio c'è odio. Dio si gira intorno e chiede: "Dov'è? Dov'è?" Non vede odio da nessuna parte. Dio, pensando che forse l'odio si trova nell'oscurità, va anche laggiù e lo cerca. Ma anche là non c'è traccia di odio.

Non esiste alcun posto in cui non ci sia Amore. L'Amore non conosce l'odio. Non ha gelosia. L'Amore è l'unico paragone di se stesso. Il cuore è l'Amore. È un cuore compiaciuto. L'Amore è il cuore. È pieno d'Amore. L'Amore è solo Amore. è Amore infinito e non dualistico.
L'Amore è importante, l'Amore è dolce come il miele.

È un grande errore pensare: "Dov'è questo Amore? Non si vede!" Incapaci di realizzare che l'Amore è dentro di voi, lo cercate all'esterno. Se si guarda al di fuori di noi stessi, come si potrà mai trovarlo? Si può vedere questo asciugamano solo se lo si cerca nel posto in cui si trova. Se si va da tutt'altra parte, non sarà possibile trovarlo e si dirà:"Dov'è il mio asciugamano? Qualcuno l'ha visto?"

Se questo asciugamano si trova in un posto, non si troverà in un altro. Ma non esiste alcun posto in cui l'Amore non sia. L'Amore è onnipervasivo. Come può una simile natura d'Amore conoscere la rabbia? Se qualcuno fa qualcosa che non piace a Dio, si pensa che Dio si arrabbierà. Non esiste niente al mondo che a Dio non piaccia. Quindi, come potrebbe arrabbiarsi? Non è possibile che Dio
si arrabbi.

In ogni momento Dio è con voi, accanto a voi, intorno a voi ed in voi.
È sotto di voi ed intorno a voi. Ecco perché è un grave errore chiedersi dove sia l'Amore, senza prima cercare di realizzare la natura onnipervadente dell'Amore. Tutta la cultura di Bharat è piena d'Amore.


SI E' SVILUPPATA PER RAFFINAZIONE

Com'è che si è sviluppata questa cultura? È diventata cultura (samskriti) attraverso un processo di raffinazione (samskrimpa). (Swami tiene in mano un fazzoletto). Questo è venuto fuori per raffinazione. Da dove viene? Viene dal cotone. Dalla fibra di cotone. I semi vengono levati dal cotone; il cotone viene separato; da esso vengono fatti i fili e poi vengono tessuti a diventare stoffa. Così il cotone è diventato un pezzo di tessuto. A causa di un lungo processo di
raffinazione, il cotone è diventato un tessuto.

Questo è un piatto d'argento. Come potete dire che si tratta di un piatto d'argento? All'inizio, era un pezzo d'argento. Poi questo fu dato ad un orefice che lo fece fondere, esponendolo al fuoco.
Lo rese liquido e lo mise in uno stampo. Così divenne un piatto. Dopo tutto quel lavoro, l'argento è diventato un piatto e possiamo usarlo. Per diventare un piatto, l'argento ha dovuto subire un processo di raffinazione.

In quello stesso modo, se un uomo ordinario vuole diventare Divino, ha bisogno di venir raffinato in molti modi. No, no! Questa raffinazione non ha luogo per niente!
L'uomo dice: "Io sono un essere umano. Voglio diventare subito Dio." È possibile. Ma quella fede dev'essere in lui, non è vero?
Dentro di lui, giusto?

"Chi non ha fede, ma si comporta come se ne avesse, non sarà capace di vedere l'Amore"
(Poesia telugu)

Si comporta come se avesse fede, ma non ne ha. Come può pensare di arrivare a possedere l'Amore?

"Dio (Brahman) è la forma dell'Amore ed è pieno d'Amore. All'Amore ci si deve avvicinare con l'Amore"
(Poesia telugu)

L'Amore si raggiunge con l'Amore. L'incarnazione dell'Amore è la vera cultura.


ESPERIMENTI CHE RIGUARDANO LA DIVINITA'

Oggi nel mondo sono in molti a fare esperimenti sulla Divinità. Non solo esperimenti. Alcuni capi religiosi o spirituali dando diversi messaggi. Ma i messaggi diventano dei malintesi. Qual è il messaggio? "Cercare Dio in verità significa..." Non c'è bisogno di cercare nulla. Ovunque ci volgiamo.
Dio è là. Il bambino Prahlada disse:

"Non dubitate mai che 'Lui sia in questo e non in quello". Dio è presente ovunque. Ovunque cerchiamo, Lui è là"
(Poesia telugu)

L'uomo si riempie la mente di dubbi. Attraverso di essi, come potrebbe mai vedere la Verità?
Brahman è la forma della verità, non è possibile dubitarne.
Realizzatelo: con questa Verità, potrete vedere Dio davanti a voi all'istante.
La cultura di Bharat è la più alta, sacra e salda, Divina e di buon auspicio. Se si indaga a fondo, senza dubbio questa verità prenderà forma. Purtroppo quelli che compiono questa indagine lo fanno in modo contraddittorio.

C'è stato un momento in cui molti scienziati hanno intrapreso molti esperimenti sulla Divinità.
Una volta Churchill disse: "Oh, sciocchi! Cercate Dio chiedendo: 'Dov'è Dio? Dov'è Dio?'.
Innanzitutto cercate di sapere chi siete voi, e dove siete. Se non avete ancora conquistato voi stessi, come potete pensare di conquistare Dio?"

Dio è dentro di voi. Incapaci di realizzare questo, voi andate da qualche parte a cercare Dio, andate in America, in Giappone, in Germania, e continuate a girare di qua e di là.Non c'è bisogno di andare da nessuna parte, nemmeno di spostarsi di un centimetro.
Entrate dentro il cuore; è là che vedrete Dio. Non potete vedere la forma interiore mentre sviluppate una visione esteriore.
Dovete innanzitutto sviluppare la visione interiore. Allora vedrete Dio dentro di voi.


PRESE IL BURRO

Incarnazioni dell'Amore!
Solo l'Amore è il vostro Dio. L'Amore è il vostro tutto. Dovete guadagnare questa natura dell'Amore attraverso l'Amore. E come potete vedere l'Amore? Questo significa:

"Nella terra sterile senza Amore, affinché i semi dell'Amore germoglino con le emozioni dell'Amore, affinché cadano le piogge nettarine dell'Amore, affinché i fiumi dell'Amore scorrano, suona il Tuo flauto, o Krishna! Suona il Tuo flauto!"
(Poesia Telugu)

La natura dell'Amore venne compresa bene solo durante il Dwapara Yuga.
Ovunque ci si rigirasse, si poteva vedere solo Krishna. La forma di Krishna piaceva molto a tutti.
Su qualunque forma essi meditassero, su qualunque forma fermassero le loro fantasie, qualunque forma contemplassero, Dio appariva loro sempre in quella forma.

Ma non riconobbero Krishna. "È il figlio di Yashoda. Si comporta da pazzo. Prende il burro da una casa e lo mette in un'altra!" Perché Krishna faceva queste pazzie? Loro pensavano che stesse facendo delle ruberie: no, no! Dietro il suo comportamento si cela un segreto.

Che cosa è il burro? Per fare il burro, il latte dev'essere ben agitato, a dare la cagliata. È da essa che deriva la sacra forma del burro. Affinché a Dio, che ha
numerose forme, possa esser riconosciuta un'unica forma, deve aver luogo questo rapprendimento. In questa Unità c'è la Divinità.

Seguite questo procedimento: mungete la mucca, prendete il latte e mettetelo a scaldare. Quando bolle, il latte si alza col suono 'bssss'! Prendete un po' d'acqua e spruzzatela sul latte che bolle. Subito il latte scende. Il latte che era salito si è raffreddato.

Perché? Perché le bolle escono dal latte? Se chiedete: "Oh, latte, perché ti sei raffreddato?", il latte risponde: "Sono stato così a lungo amico dell'acqua. A causa della raffinazione col fuoco, la mia amicizia con l'acqua è stata separata. Cioè, mi sono separato dall'acqua. Ma non posso restare solo.
Per questo sono sceso." Che cosa grandiosa, vedete? La stretta amicizia è stata raffreddata (è stata rinnovata quando sul latte è stata spruzzata dell'acqua fredda).
Ha parlato di diversi processi di raffinazione. Ci sono molti aspetti segreti nella Divinità.


"OH, LADRO DI CUORI!"

Per quanto riguarda il comportamento di Krishna, molti pensano che ovunque Egli andasse commettesse delle ruberie. Questa parola è molto brutta. Se rubava, se lo spalmava tutto sulla bocca e poi tornava? No, no! Yashoda ebbe un dubbio: "Krishna, la tua bocca odora di burro. Stai spargendo discordia per tutto il villaggio. Tutti si lamentano di Te. Sei così giovane: come puoi fare tanto
danno? Che cosa sono tutte queste birbonate? Forse che non c'è burro a casa nostra? Se me lo chiedi, pensi forse che non te lo darò? E allora. perché vai di casa in casa a prendere il burro?"

Lui rispose: "Madre, non è che non ci sia burro a casa nostra. Ma il burro simboleggia il cuore. È ancora più sacro nei cuori degli altri. Il burro (cuore) nella propria casa agisce come esso desidera, entro certi limiti. Il burro (cuore) della gente di fuori è molto puro, ed ha anche un odore sacro".

Yashoda rispose: "Mio caro, non andare fuori. C'è tutto il burro di cui hai bisogno qui a casa e lo darò tutto a Te." Krishna rispose: "Non ne ho bisogno. Il burro delle altre case Mi sembra migliore. Non lo rubo. Lo chiedo, e lo prendo mentre i proprietari sono presenti." È a causa di questo episodio che è nata la canzone:

"Un grande ladro di cuori va in giro per Brindavan..."

(Swami comincia a cantare un Bhajan in Hindi)

Lo chiamavano "ladro di cuori", e si dice che Krishna ne fosse felice.
Se qualcuno va da un altro e gli dice: "Ladro!", quest'ultimo reagirà, pronto a litigare: "Che cosa hai detto? Ladro...?"
Ma quando la gente chiamava Krishna "Ladro", Lui non reagiva così. Si deve quindi cantare:

"Un grande ladro di cuori va in giro per Brindavan..."

Dicendo: "Sei un ladro!" sono state composte molte canzoni, che poi sono state cantate con gioia e ritmo. Quando si dice che Dio è 'un ladro', si intende che è un 'ladro di cuori'. Dio risplende in tutti i cuori. Il cuore è il burro. Colui che ruba i cuori è Krishna.
Molti segreti sono nascosti nei Nomi Divini.

Viene detto:

"Krishtiti Krishnah, Krishtiti Krishnah,
Krishtiti Krishnah, Krishtiti Krishnah"

Krishti significa: Colui che lavora nei campi è Krishna. Krishtiti Krishnah: Colui che è beato è Krishna. Krishtiti Krishnah: Colui che conferisce beatitudine ed è
sempre felice è Krishna.

In queste parole ci sono significati reconditi: sbattete il latte del cuore e metteteci la cagliata del cuore. Questo significa che per fare la cagliata,
innanzitutto serve un po' di cagliata per iniziare il processo, e che va messa dentro il latte. Per ottenere l'incarnazione dell'Amore, si deve usare l' Amore. Dio si ottiene per mezzo dell'Amore. I segreti della cultura di Bharat sono innumerevoli.


CIO' CHE E' RAFFINATO E' CULTURA

Studenti!
Abbiamo preparato per voi queste lezioni sulla cultura ("Corsi estivi di cultura e spiritualità indiana"). Che ne cogliate maggiormente l'aspetto culturale o quello
spirituale non ha importanza.
Infatti nella spiritualità c'é cultura, Questo è ciò che si chiama 'processo di raffinazione'. Ciò che è raffinato è cultura.

Ho dell'oro in mano. Per farci fare un braccialetto diamo l'oro all'orefice, che lo mette al fuoco e lo scalda, poi lo batte col martello, lo stende e poi lo taglia come desidera. Dopo tre giorni il vostro braccialetto è pronto. Quanto dev'esser raffinato l'oro, per ottenere un braccialetto!

Per quanto riguarda il raccolto del riso, arriva il momento in cui i chicchi sono maturi. Li raccogliamo e li portiamo a casa. Li mettiamo dentro i sacchi e li
portiamo in una stanza. Ma lo mangeremo così? Certo che no! prima lo batteremo e lo separeremo dalla pula, metteremo il riso così separato nell'acqua, lo bolliremo finchè sarà cotto, e solo allora lo mangeremo. Non sempre è possibile cibarsi delle cose così come sono all'origine. Spesso, per
poterle consumare, è necessario raffinarle.

Quindi, studenti!...
Appena nati non eravate per niente istruiti. Gradualmente e lentamente avete imparato a dire 'A-B-C-D' con la bocca. Solo dopo avete imparato a scrivere 'A-B-C-D'.
Successivamente siete riusciti a leggere le lettere una per una, e solo dopo a leggere le lettere una dopo l'altra e formare le parole. Dopo che è successo tutto questo, finalmente avete cominciato a leggere.
Ecco che cosa si intende per 'raffinazione'. Prima l'oro viene fuso, poi battuto, steso, strofinato e lucidato. Solo allora sarà - tac! - bellissimo. Per arrivare alla
bellezza si deve fare un gran lavoro.


CHE COS'E' LA BELLEZZA

Si dice che una volta Ravana fosse molto arrabbiato. Era molto arrabbiato, C'era qualcosa che non sopportava. Si rivolse a Eswara: "Eswara! Sei parziale! Troppo parziale! Hai dei sentimenti meschini! Hai fatto le donne belle, amabili e graziose, e gli uomini come dei ceppi di legno!
Perché?"

Eswara rispose: "Stupido! Fai questi paragoni perché non sai che cosa sia la bellezza. La bellezza che è nel maschio, dove la trovi in una femmina? La bellezza del maschio del pavone, è forse nella femmina del pavone? La bellezza del toro è forse nella mucca?" A questa risposta, Ravana non poté replicare.

Eswara continuò: "Com'è bello il pavone! La femmina del pavone ha forse la sua bellezza? E la mucca, ha forse la bellezza del toro? No! Ho messo la bellezza dove doveva essere. La bellezza viene dal Mio cuore. Il Mio cuore è bello. Io sono bello. E dò la beatitudine appropriata alla Mia bellezza. Voi demoni siete gente brutta, e la vostra bruttezza sta bene su di voi."

Questo fu detto nel Ramayana. In esso si racconta anche che Surpanakha
andò da Rama pensando: 'Io sono bella.' "Rama, Sita ha forse la mia bellezza? Lei è come un contenitore vuoto. Guarda come sono bella io!" Si dice che Rama e Lakshmana a queste parole risero.
Ognuno crede di essere bello.
Ma sembra brutto a chi è veramente bello (puro).

Pensando che fosse inutile prolungare la conversazione con Surpanaka, Rama le disse di andarsene.
"Noi non siamo belli come te; perciò sposati qualcuno che sia bello, madre!" Fu così che la mandarono via.
Allo stesso modo, molta gente al mondo continua a criticare Dio in ogni modo. È molto facile criticare; altra cosa è indagare su di Esso.


LA NATURA ATMICA DEL CORPO

Incarnazioni dell'Amore!
Nella cultura di Bharat, c'è bellezza e gioia in ogni parola. Come si può essere belli senza beatitudine e beati senza bellezza? La beatitudine è bellezza e la
bellezza è beatitudine. La bellezza è beatitudine e la beatitudine è il nettare di Dio. Alcuni libri descrivono la natura di Dio in questo modo; studiate quindi la cultura indiana con serietà e devozione. Non ci sono differenze fra le religioni. Tutte le religioni sono l'Uno. Tutte le forme sono l'Uno.

Ieri ho detto che, alla morte del corpo, la gente lo tratta con ogni riguardo. Perchè fanno questo ? Se chiedete ai maomettani, vi risponderanno: "Signore, la natura dell'Atma, che era in questo corpo, è preziosa e bellissima. Ormai l'Atma non è più nel corpo. Per questo riveriamo questo corpo." Loro lo trasportano per un tratto.

I Cristiani dicono la stessa cosa: "Il meraviglioso Atma era in questo corpo, ma non gli abbiamo prestato attenzione. Visto che oggi ha lasciato il corpo, il corpo è oggetto del nostro rispetto."
Con queste giustificazioni, adorano il corpo in vari modi e gli mostrano il loro rispetto. In ogni religione si trova l'usanza di riverire il corpo quando muore. Si deve sempre rispettare questo corpo. Ma che cosa è il corpo?

"Il corpo è un tempio, e la vita dentro di esso è il Dio Eterno"
(Verso sanscrito)

Quindi, il corpo è un tempio sacro. Per mezzo di questo tempio, dobbiamo contemplare la Divinità nel tempio.

Abbiamo cominciato i corsi estivi per darvi degli insegnamenti riguardanti questa antica cultura.
Non solo: anche per insegnarvi che nella nostra vita giornaliera dobbiamo allontanare le brutte abitudini, per svilupparne di buone e trasformare le nostre vite in cultura. Rendete la cultura la cosa più esaltante della vostra vita. Sviluppare un cultura è una cosa grandiosa.

Una persona non si può definire colta solo perché ha studiato. Senza cultura, l'istruzione non vi rende colti. Quindi la cultura dev'essere abbinata all'istruzione.
Affinché non indulgiate in giochi stupidi, in film sciocchi e parole inutili durante le vacanze estive, abbiamo organizzato questi corsi estivi sulla cultura. Dimostrate cultura, ed attraverso di essa trasformate le vostre menti.

Bhagavan termina il Suo Discorso Divino cantando i Bhajan:
"Bhava Bhaya Harana, Vanditha Charana..." e "Subrahmanyam Subrahmanyam..."


CANTO IN CORO

Fu Guru Nanak che per primo iniziò la pratica del canto dei Bhajan in coro. Molte voci si uniscono e diventa un canto all'unisono, una sola voce. Questi sono i Bhajan in coro. Guru Nanak amava questi Bhajan di gruppo. Ne cominciò la pratica e la offrì a tutto il Paese. In India si sono avuti molti di questi grandi uomini. Ricevettero lodi, insegnarono in vari modi e fecero indagini con
diverse modalità.

Quando tutti cantano insieme, come se si trattasse di una sola voce,
c'è una tale beatitudine!
Dobbiamo partecipare a questa unità nella diversità. Questa è la vera beatitudine. Ognuno, in questi Bhajan di beatitudine, si unisce agli altri come se fosse uno con loro. Se ci sono almeno dieci persone in una casa, se a cantare i Bhajan sono almeno dieci persone, si proverà la beatitudine.