Satsang

Segui il Maestro (parte prima)

9 ottobre 2005

IL MAESTRO TI SCEGLIE



Prima di tutto desidero scusarmi con voi perché, come sapete, la sessione di questa mattina è stata rimandata per ragioni fuori dal mio controllo. Poiché immaginavo che comunque qualcuno sarebbe venuto, ho pensato di non cancellare la sessione ed ora sono felice di incontrare questo piccolo gruppo.

Stavo riflettendo sull’argomento di questa mattina e ‘Segui il Maestro’ mi è sembrato molto appropriato come titolo. Tutte le scritture ci dicono che si dovrebbe seguire il Maestro. Oggi abbiamo maestri dappertutto, non siamo certo a corto di maestri, ma i tempi che stiamo vivendo ci rendono difficile scoprire un vero Maestro. Come possiamo identificare un Maestro? Chi è un Maestro? Dove si trova? Perché ho bisogno di lui? Che male c’è se non vado dal Maestro? Cosa accade se ho la sfortuna di non averne uno? Queste sono le domande che ci poniamo ed io cercherò di sviluppare l’argomento al massimo della sua estensione entro il tempo che abbiamo.

Amici, permettete che vi dica in modo chiaro che il primo punto da fissare nella nostra mente è questo: è il Maestro che ci sceglie. Normalmente noi affermiamo: “ Lui è il mio Maestro. Sono stato da lui e mi ha dato l’iniziazione.” Questo è del tutto sbagliato. Perché? Perché se dico “ Io ho scelto il mio Maestro” non è altro che una dichiarazione piena di ego. Come puoi conoscere la grandezza del tuo Maestro? Ma ancor prima, come sai che Lui è un Maestro? Come puoi verificare le sue credenziali, capacità ed azioni precedenti? Perciò è sbagliato dire di aver scelto un Maestro; al contrario, è il Maestro che ha scelto te.



L’INTENSO DESIDERIO PER DIO TI PORTERA’ IL MAESTRO



Il secondo punto che vorrei fosse chiaro è questo: l’intenso desiderio e lo struggimento per Dio, il profondo interesse e l’innato bisogno di sperimentarLo, attireranno il Maestro vicino a voi. Quindi il requisito fondamentale nella ricerca di Dio è la devozione; allora il Guru o Maestro Spirituale, arriverà a voi.



SPERIMENTA IL MAESTRO DENTRO DI TE



La prima affermazione è : E’ Il Maestro che ci sceglie.

La seconda affermazione è: Il vostro interesse ed il vostro amore per la Divinità che avete scelto attireranno il Maestro verso di voi.

La terza affermazione, che sono certo vi piacerà, è: Il Maestro esteriore vi assicura l’esperienza con il Maestro interiore. Questo è lo scopo del Maestro Divino. Egli si aspetta che voi stabiliate una comunione sacra con Lui interiormente. Nessun Maestro vi dirà che potete trovarlo e sperimentarlo solo nel mondo esterno; è assolutamente necessario sperimentarlo interiormente. Questo è un invito, un’aspettativa ed un obiettivo stabiliti per noi dal Maestro stesso. Tale concetto si comprende in modo particolare quando le persone si riversano in avanti per cercare di toccare i Piedi di Baba ed Egli si rivolge loro dicendo : “Fate il namaskar (tributo di obbedienza a Dio) dentro di voi. Inchinatevi con rispetto all’interno di voi stessi: ciò Mi raggiungerà!” Perciò amici, noi dovremmo osservare le direttive molto chiare del nostro Guru esteriore. Questo è il terzo punto.



IL DIVINO MAESTRO DESIDERA CHE VOI SIATE INDIPENDENTI



Il quarto punto è: Il Divino Maestro desidera che voi siate indipendenti e fiduciosi in voi stessi. Un Maestro Divino non comanda né ordina. Bhagavan Sai Baba è un Maestro Divino che invita tutti all’indipendenza. Coloro che Lo vogliono sperimentare possono scegliere tre sentieri: Il sentiero dell’azione, il Karma yoga, come ad esempio il servizio che viene svolto nelle cucine, all’ospedale, nei negozi, o come seva dal (aiutanti volontari), e così via. Si può abbracciare la teoria dell’azione (Karma yoga) che è un’azione altruistica basata sulle fondamenta dell’amore puro ed eterno. Il secondo è il sentiero della devozione, il Bhakthi yoga. In questo caso si sceglie di partecipare ad attività spirituali come il Namasmarana (Ripetizione del Nome di Dio, canto della Sua gloria) e si può andare ai templi di Ganesha, di Subramaniam o di Gayathri. Alcuni scrivono continuamente il Suo Nome (likhita japa = ripetizione scritta del Nome di Dio) ma anche le porte della saggezza sono aperte per noi; si può meditare, restare in contemplazione, prendere il sentiero della ricerca. Potete conoscere e sperimentare il Sé onnipervadente che si manifesta nella forma dell’intera creazione. Questa è acquisizione della saggezza, Jnana yoga :il terzo sentiero.

Siamo liberi; Swami non dice : “ Questo è il sentiero da seguire, questo è il sentiero che Io ho designato e prescritto per voi.” Non c’è una regola difficile e rapida che dovete percorrere. No! Vi è data totale libertà, potete scegliere la vostra forma Divina. Alcuni ripetono il nome di Shiva, Rudram, altri il nome di Vishnu,‘ Vishnu Sahasra Nama’ . Ci sono 1000 nomi del Signore Vishnu. Altri possono ripetere il nome delle divinità femminili ‘Lalita Sahsra Nama’.

Quindi, cari amici, un Maestro Divino vi darà sempre completa libertà e mai vi renderà schiavi.



VOGLIO CHE MI SPERIMETIATE OVUNQUE.



Il punto seguente è: Il Divino Maestro sarà con voi ovunque andiate. Voi Lo sperimentate come Onnisciente, Onnipotente ed Onnipresente. In questo contesto vi darò un esempio tratto dalla biografia di Shirdi Sai, la precedente Incarnazione di Sai Baba. Questo fatto avvenne a Shirdi. Baba improvvisamente disse a qualcuno di andarsene con molta asprezza e crudeltà: “ Vattene, non mostrarmi più la tua faccia per un anno!”. Così quest’uomo non ebbe altra alternativa che partire, anche perché Shirdi Baba non esitava a menare le mani, a dare schiaffi! Era noto per questo! Nessuno osava stargli vicino a causa di questa Sua personalità violenta e di questo suo atteggiamento aggressivo quando era arrabbiato. Però la motivazione della Sua rabbia era sempre quella di insegnare e correggere per cui si può dire che si trattasse di una ‘rabbia d’amore’. Anche se nel comune senso mondano ‘rabbia’ e ‘amore’ non possono certo andare insieme, spiritualmente, la rabbia di Shirdi Baba era amorevole, nata da un movimento d’ amore. Dunque Baba chiese a quest’uomo di andarsene. L’uomo lasciò sconsolato Shirdi e ritornò a casa. Durante l’anno seguente si mise a meditare, lesse la biografia di Shirdi Baba e cantò il Suo Nome. Passarono trecentosessantaquattro giorni, ne mancava solo uno, ed egli contava le ore perché voleva prendere il primo treno possibile per ritornare a Shirdi. In quel momento stava seduto in giardino e piangeva disperatamente: “ Oh, Maestro, tu sei un uomo peno di compassione, l’Incarnazione della gentilezza! Perché mi ha scacciato da Shirdi? Quale crimine ho commesso?” Piangeva perché la distanza conferisce fascino mentre la familiarità, la vicinanza, genera soddisfazione. Quando siamo lontani da Baba, noi pensiamo continuamente a Lui. Dunque quest’uomo piangeva ad occhi chiusi, sommessamente, quando sentì un tocco gentile sulla sua spalla. Aprì gli occhi, si voltò e, con sua enorme sorpresa, vide il Signore di Shirdi dinnanzi a lui! In seguito Shirdi Baba cominciò ad istruirlo spiegandogli quanto era successo: “ Figlio mio, è vero, ti ho mandato via da Shirdi e sono stato rude e duro; sai perché? Sebbene tu avessi passato con me anni ed anni avevi la sensazione che Io fossi solamente a Shirdi, pensavi solamente alla forma fisica di Shirdi Baba. Vedendo il Mio corpo fisico tu Mi limitavi al Mio Nome, Mi limitavi nello spazio e nel tempo. Ho voluto che tu Mi vedessi ovunque e che potessi capire che Shirdi non era il solo luogo dove potevi sperimentarMi. Non pensare che Shirdi Baba sia una personalità, una persona o un complesso di organi che si trova di fronte a te. No! Più di ogni altra cosa ho voluto che tu Mi vedessi ovunque. Perciò caro figlio, la rudezza e la crudeltà che ho usato verso di te prendendoti per il collo e buttandoti fuori da Shirdi è servita a fare in modo che ora tu Mi vedessi qui!” Pertanto amici, il lavoro del Maestro è quello di elevare il livello del discepolo, portarlo ad altezze divine e renderlo capace di sperimentare il Maestro Divino in ogni luogo così come nella preghiera.



SEGNI DELLA PRESENZA DIVINA



Solo due anni fa, un mio caro amico, il guardiano dell’Università Sri Sathya Sai a Brindavan Sig. Narsimha Murthy, mi disse: “ C’è un posto nello Stato del Karnataka, chiamato Tumkur, dove sono stati eseguiti degli yagna ( rituali di sacrifici simbolici) su larga scala; sulla pedana c’erano grandi fotografie di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba e, quando lo yagna stava per finire concludendosi con l’Arathi ( Rituale di adorazione conclusivo in cui viene offerta la fiamma proveniente dalla canfora), tutti hanno notato l’amrita ( nettare sacro) che fluiva dalle foto di Baba. L’intera città si è riversata in quel luogo e il miracolo ha meravigliato tutti!” Il kum-kum (polvere sacra), il tumeric, la vibhuti ( cenere sacra), o il nettare sacro, che appaiono sulle foto, sono tutti segni della Presenza Divina. Dovremmo comprendere e limitarci a questo pensiero e non affermare “A casa mia appare la vibhuthi sui quadri, perciò io sono il migliore dei devoti! Dovrei ricevere una laurea in devozione!!” Questo è quanto dicono i più folli! (Risate) Qualcuno va in giro ad avvisare tutti: “ Domani mattina, a casa mia, durante i bhajans (canti devozionali di gruppo), vedrete uscire la vibhuti dal quadro di Baba!” Solo uno sciocco può parlare così! Le manifestazioni di Baba o i Suoi miracoli non avvengono perché tu ti faccia della pubblicità o per reclamizzare Baba, non avvengono perché tu possa fare i tuoi annunci boriosi né sono segni della tua devozione. Supponete che io dica: “Signore, sono stato a sentire i bhajans a casa vostra ed ho visto la vibhuthi uscire dal quadro di Baba!” Voi dovreste rispondere: “La vibhuthi che esce dal quadro è dovuta alla presenza di Baba ed è, in parte, una risposta alle preghiere formulate con questi canti.”Quale altra risposta potete dare? In un gruppo o in una congregazione ci sono vibrazioni miste. Ciascuna persona che assiste ai bhajan ha il proprio anelito spirituale, la sua intensità di preghiera e profondità di spirito. Dio risponde ma il padrone di casa non può reclamare per sé questo merito né può, al contrario, biasimare qualcuno; sia come sia, è il Maestro che stabilisce la comunione con i Suoi discepoli o devoti ovunque essi siano ed ogni volta che Lo pensano. Questo è un segno del Maestro Divino.



UN SEGNO CHE CI DICE DI MIGLIORARE



Il punto seguente della conversazione è : Non siamo andati molto avanti se ci aspettiamo che il Maestro ci parli ma, non fraintendetemi, non pensate che io sia geloso di quelli con cui Swami parla. Non so quante debolezze io abbia, ma sono certo di non averne almeno due : ego e gelosia. Ebbene sì! (Risate) Permettetemi però di essere prudente e di dire “per lo meno fino ad oggi”; non so se domani sarò un egocentrico nel qual caso avrete il permesso di prendermi per il collo! Dunque, aspettarsi che il divino Maestro ci parli sempre è segno che abbiamo ancora bisogno di migliorare e crescere in senso spirituale. Perché dico questo? Amici, il Maestro Divino ha il Suo modo particolare di stabilire un contatto con noi; Egli ci parla internamente come voce Divina, attraverso la coscienza. Il desiderio interiore prorompente è il metodo di comunione che il Maestro Divino stabilisce con voi.



STABILISCI IL CONTATTO INTERIORE CON IL MAESTRO DIVINO



Una volta stabilito il contatto interiore, non saremo mai più frustrati o arrabbiati, non saremo mai più gelosi o soggetti a qualsiasi tipo di vanità né ricorreremo mai a cose meschine come farsi pubblicità personale .Il Maestro Divino desidera che si cresca a questo livello e sarà felice solo se riusciremo a stabilire questa comunione interiore con Lui. Sono molto prudente nell’usare la parola ‘comunione’ perché noi solitamente ‘comunichiamo’ con il Maestro esteriore ma la comunicazione è differente dalla comunione. La comunicazione è esteriore, verbale, fisica, e legata al tempo. Se, ad esempio, voi volete che un Maestro vi parli, può accadere che Egli scelga di parlarvi al mattino oppure al pomeriggio; egli parla letteralmente con voi e gli insegnamenti verbali ed orali sono limitati dal tempo. Quando invece il Maestro Divino vi parla interiormente, si tratta di un Divino romanzo, è il sussurro Divino, la Voce interiore o coscienza, è qualcosa che riguarda solo voi , che vi può dare aiuto e che vi può essere di guida nel preciso istante in cui ne avete bisogno. Per esempio: Devo andare in quel luogo oppure no? Devo prendere questo incarico o no? Devo accettare questa promozione? Molto spesso ci troviamo ad un crocevia. Ogni qualvolta siamo in queste situazioni, in cui non sappiamo cosa fare, rivolgiamoci al Maestro Divino e preghiamolo: Egli ci risponderà con la voce interiore, ci parlerà internamente e ci darà la guida di cui abbiamo bisogno in quel preciso momento.



IL DIVINO MAESTRO CI SPINGE INTERIORMENTE A VENIRE QUI



Sono assolutamente certo che nessuno di noi è qui perché lui ha deciso di essere qui. Molti sono qui a dispetto di loro stessi! Forse per qualcuno lasciare il lavoro era una cosa impossibile, altri non avevano il denaro per il viaggio, altri ancora non riuscivano a trovare il posto in aereo. C’è chi aveva responsabilità sociali, politiche, famigliari con madri anziane, problemi finanziari da sistemare, acquisti importanti da fare, obblighi verso mogli e figli, ecc. ma nonostante tutto ciò… eccoci qui!! Come accade che ci ritroviamo tutti qui? La mia esperienza mi suggerisce che molti di noi sono qui senza volerlo. Perché accade questo? In normali circostanze, se fosse dovuto solamente alla nostra scelta, non ci saremmo, saremmo rimasti a casa! Dunque cosa ci ha portato qui? Il Divino Maestro! Il Divino Maestro ci ha dato la spinta interiore affinché raggiungessimo questo luogo. Egli non ci concede mai riposo né scelta; ci dice:

“Vieni!”

“ Oh Maestro, non ho il biglietto!”

“ Zitto!” ( Risate)

“Oh Maestro, ho così tante responsabilità!”

Il Maestro risponde: “ Non preoccuparti, Io mi prenderò cura delle tue responsabilità meglio di quanto faresti tu!”

Questa è la verità di ciò che accade o può accadere a qualsiasi persona qui presente, cari signori! Qualsiasi ‘matrimonio’ miracoloso è possibile, come potete vedere, quando il Maestro vi porta qui per stare con Lui. Se qualche oratore pensa che questa sia una sua esclusiva esperienza, lo compiango; non è un’esperienza esclusiva di nessuno. E’ un’esperienza che include tutto e non esclude niente! La parola ‘esclusivo’ è una modalità che appartiene al mondo; la parola ‘inclusivo’ è invece una regola dello spirito. Perciò quando un oratore parla e racconta la sua storia davanti al Bhagavan, narra ciò che potrebbe accadere ad ogni devoto in giro per il modo. E’ solo un esempio che viene narrato dei milioni e bilioni di uguali miracoli che accadono, stanno accadendo e continueranno ad accadere nel mondo. Questo è ciò che penso. Pertanto amici, il Maestro Divino, stabilisce con voi un contatto tramite la voce interiore e vi dirige ogni qualvolta lo vogliate o lo pregate.



VOI MI AVETE DIMENTICATO MA SWAMI NON HA DIMENTICATO VOI



Quando siete qui, voi potete vedere il vostro Maestro esterno Bhagavan Sri Sathya Sai Baba ma, quando ritornate a casa, questo non è più possibile. Nonostante ciò non sentite il bisogno di Lui perché il vostro portafoglio è pieno, state bene, i bambini sono sani. E’ il caso in cui ‘ Ti penso, quando qualcosa va male, come un elettrocardiogramma che mostra un’anomalia; allora questi esami diventano un telegramma che richiede l’immediato intervento di Baba! Non dovete aspettare un elettrocardiogramma per pensare a Lui, no! Egli è proprio accanto a voi e sta aspettando la vostra chiamata mentre vi guarda “Figlio, tu mi hai dimenticato; anche se Io ho fatto così tanto per te, ora non hai tempo da dedicarmi..” Il Signore è accanto a voi ma come lo sapete? Ci sono moltissimi esempi in cui Baba ha parlato a devoti che non venivano in questo luogo da molto tempo, a persone che erano assenti da tanto tempo, che non si preoccupavano di venire qui e che improvvisamente hanno fatto una visita a sorpresa o meglio, per essere più corretti, Baba li ha portati qui a dispetto di loro stessi: io ho potuto essere testimone di simili situazioni. Così come il pastore sa che ha perso una capra o una pecora, Baba va vicino alla persona e dice: “ Tu mi hai dimenticato ma Swami non ha dimenticato te!” Questo è il Divino Maestro. Voglio enfatizzare questo pensiero: dal momento in cui siete nella presa del Divino Maestro, Egli non vi lascerà più andare. Non riuscirete più a liberarvi da questa presa perché vi tiene molto stretti! Potete anche cercare di evitarLo ma non potrete mai riuscirvi: Egli vi inseguirà e vi darà la caccia! Potete anche dire:

“ Swami, io non Ti voglio.”

“ Ma Io voglio te!” Egli risponde

“ Sto bene adesso Swami, penserò a Te più tardi.”

Ma Egli vi dice: “ Io penso a te continuamente.”



IL DIVINO MAESTRO VI INSEGUE VITA DOPO VITA



Il Divino Maestro vi insegue oltre la vita; è una cosa buffa: vita dopo vita. Non si tratta di un contratto a termine. Abbiamo centralinisti, ingegneri di software, attori del cinema e tutti lavorano sulle basi di un contratto ma la relazione tra un devoto e Dio non si basa su un contratto, non è una procedura limitata dal tempo: è eterna, dalla nascita alla morte e per le vite che seguiranno. Un Maestro Divino disse: “ Io ti seguirò per molte vite finché i tuoi pensieri diventeranno i Miei e comprenderai che Io voglio solo la tua liberazione. Finché non ti sarai completamente identificato con Me, Io ti seguirò e non ti lascerò.” Qualche volta abbiamo paura di questa situazione, anzi spesso siamo sconvolti dalle affermazioni di Baba quando dice: “Io non ti lascerò”.

“ Se non mi lasci neanche un momento come faccio a respirare?..”



DAL LUOGO DELLA FEDE AL CENTRO DELLA FIDUCIA



Cari amici, la funzione del Divino Maestro, è su di un piano completamente differente, spesso del tutto nuovo per noi. Il Maestro esteriore può al massimo creare la fede in voi e voi potete dire “ Ho fede in Dio, ho fede nel mio Maestro” ma il Divino Maestro interiore vi porta dalla posizione della fede al centro della fiducia.

Cos’è la fede? Cos’è la fiducia? La fede può essere scossa mentre la fiducia è incrollabile. Voi potreste aver fede oggi che tutte le cose sono a vostro favore ma potreste perderla totalmente e divenire ingrati quando i fatti sono sfavorevoli o non corrispondono ai vostri desideri. La fiducia invece è incrollabile, non se ne va né smette di esistere poiché si tratta di un atteggiamento non-duale. La fede ha due polarità, potete aver fede o non aver fede, è paradossale e diabolica mentre la fiducia è permanente. Ecco perché il Maestro interiore vi conduce dal luogo della fede al centro della fiducia. Con il Maestro esteriore, il guru, voi sviluppate una sorta di adorazione, una sorta di rispetto: “ Io Lo adoro, Lo rispetto, Lo venero. Il Maestro esteriore mi insegna molte cose perché io sono un uomo di logica, scienza, tecnologia, razionalità”. Il Maestro esteriore vi permette di essere razionali e logici mentre il quello interiore vi porta dalla logica all’amore, perché la vita è oltre la razionalità e la logica, è illogica ed irrazionale. “Baba perché parli con lui che è appena arrivato ed ignori me che sono qui da tanto tempo?” Quale spiegazione vi può essere? Può esserci una spiegazione a rigor di logica? No. Solamente attraverso la lente dell’amore si possono spiegare tali situazioni. Il Suo amore per questo devoto e la profondità dell’amore che il devoto ha per il suo amato Signore sono un romanzo Divino. L’amore per l’amato, per il fidanzato è ben conosciuto solo dal partner; allo stesso modo, la profondità dell’amore è ben conosciuta solamente dal nostro amato Bahagavan e non dal sé individuale. Per questo il Maestro Divino ci porta dal livello della logica a quello dell’amore.



LA PRESENZA DEL DIVINO MAESTRO E’ IL SUO MESSAGGIO



Il Divino Maestro ha i Suoi metodi per trasmettere il Suo messaggio. Il Maestro esteriore può trasmettervi un messaggio solo parlando ma la Sua stessa Presenza è il Suo messaggio, non c’è bisogno che parli, non è necessario che comunichi con voi. Per esempio, considerate i movimenti che fa il Swami. Qualcuno mi ha chiesto: “ Signore, Swami muove le Sue mani nell’aria, cosa vuol dire?”. Io ho risposto: “ Per te può non significare niente ma il significato arriva alla persona per la quale è inteso; per tutta l’altra gente può non aver nessun significato.” Quindi, per ripetere ancora una volta, il Divino Maestro comunica i Suoi messaggi con la Sua stessa presenza, con i Suoi gesti e movimenti, non sono necessarie le parole.



IL DIVINO MAESTRO SI ASPETTA LA TRASFORMAZIONE



Voi conoscete tutti le cose di cui sto parlando ma c’è una sorta di gioia nel pensarci nuovamente insieme; in questo modo, la nostra fede viene confermata e rinforzata. Questo è il metodo del Divino Maestro. Il Maestro esteriore trasmette l’informazione ma il Maestro Divino non si cura del fatto che voi siate bene informati. Bhagavan Baba dice dei suoi poemi: “Io non li ripeto perché voi non comprendete il Telegu (lingua nativa di Baba)” Il significato di quest’affermazione è questo: voi potete essere anche grandi studiosi, potete aver imparato tutti i Veda (Scritture Hindu) nelle loro varie branchie ma, se non vi è purezza nel vostro cuore, tutta questa conoscenza sarà inutile. Egli vuole purezza, come ha detto ieri. La purezza conduce all’unità e porta alla Divinità e quindi Swami è interessato alla purezza e non alla conoscenza. Si può dire che purezza è trasformazione. Dunque, il Maestro esteriore comunica informazioni ma il Maestro Divino si aspetta trasformazione. Anche se non è fisicamente di fronte a voi, vi farà sapere di essere la vostra stessa coscienza. Ecco perché Baba dice: Non seguite il corpo perché è come una bolla nell’acqua, non seguite la mente perché è una scimmia pazza; seguite la vostra coscienza che è il vero Maestro.” Perciò cari amici, questa è la prima parte del discorso che ha per soggetto: ‘Segui il Maestro’. Ci sarà la seconda parte la prossima settimana, stesso giorno, stessa ora.

Grazie per la vostra pazienza.