Satsang

Satsang con Anil Kumar

7 agosto 2005

L’alba dell’uomo



IL VALORE DELLA VITA UMANA

L’argomento di oggi riguarda la comparsa dell’uomo; questa è la cosa di maggior valore dell’intera creazione. Secondo le Scritture, ci sono circa 84 lakhs (8.400.000) di specie in natura; di queste 84 lakhs (8.400.000), la vita di un essere umano è la più preziosa, agognata e desiderata. Come dice Bhagavan, “Anche gli Angeli aspettano di nascere come esseri umani per poter stabilire un contatto e un rapporto con Dio in forma umana.” Nascere come umani è un evento raro nell’intera creazione. La vita umana non è un caso o una questione di scelta ma, in verità, il culmine e l'apice nel corso dell’evoluzione fisica. Però, prima che io scenda nei dettagli, comprendiamo la differenza tra un essere umano e un individuo.



DIFFERENZA TRA UN ESSERE UMANO E UN INDIVIDUO

Spesso consideriamo i termini “individuo” e “essere umano” essere uno e li usiamo come se fossero sinonimi ma non lo sono; un individuo è un’entità mentre un essere umano non lo è, un individuo è ristretto ad uno spazio geografico e ad un periodo specifico mentre un essere umano non lo è, un individuo è costretto da una lingua particolare, da una religione, da un marchio e da una bandiera, mentre un essere umano non lo è. Un individuo è limitato e finito mentre un essere umano è vasto, infinito. Perciò amici miei, quando uso il termine “umano”, mi sto riferendo a ciò che è raro, prezioso, senza confini e senza limiti nell’intera creazione. Comunque, prima di addentrarci in ulteriori dettagli, permettetemi di portare un altro punto alla vostra attenzione.



IMPARARE SUL SÉ

Amici miei, l’acquisizione della conoscenza su se stessi è differente dall’imparare sul proprio Sé. L’acquisizione della conoscenza su se stessi riguarda l’avere o l’acquisire informazioni sulla famiglia, sulla comunità, la nazione, la nazionalità, la proprietà, la qualifica e la professione di una persona; l’apprendere sul proprio Sè non ha nulla a che fare col passato ma fa riferimento al presente, a quanto riguarda ciò che sta accadendo attualmente ed a come la persona è ora. In altre parole, tutto ciò che concerne il passato è conoscenza di sé stessi, mentre tutto ciò che riguarda il presente è apprendimento sul proprio Sè . Questa mattina faremo un tentativo di imparare qualcosa sul nostro Sè . E’ su questa lunghezza d’onda che vorrei portare alla vostra attenzione alcune delle affermazioni più importanti fatte Bhagavan su questo argomento. Poiché proviamo a studiare ed esplorare in profondità l'alba dell'uomo, le osservazioni di Swami saranno effettivamente di un aiuto immenso a tutti nel chiarire il soggetto.

IL SIGNIFICATO DELL'UOMO

Bhagavan, nel suo stile inimitabile, unico e Divino, spiega la parola MAN (uomo) interpretando ogni lettera individualmente. La “M” corrisponde a maya o illusione, “A” è l’Atma o consapevolezza e la “N” corrisponde al nirvana o liberazione. Riflettiamo su questa spiegazione: Maya, l'illusione, è la falsa identità o sovraimposizione. Per esempio, se è buio, una corda potrebbe essere confusa molto bene con un serpente ma, con l'aiuto di un torcia, si vedrà immediatamente che la corda non è un serpente. Altri esempi: pensate di essere il corpo ma non lo siete, penso di essere la mente ma non la sono, egli pensa di essere l’ intelletto ma non lo è. Effettivamente, ritenere di essere una cosa essendo qualcosaltro è un'illusione o una delusione. Una volta che uno attraversa questa maya ed è al di sopra ed oltre questa illusione, comprende che “A” sta per Atma. L’ Atma non è stata percepita, compresa, pensata e sperimentata a causa dell’illusione. Di conseguenza, amici miei, una volta che si trascende e si cresce oltre maya, si può sperimentare l’Atma. Infatti, la “N”, il nirvana o liberazione, è possibile soltanto se si sperimenta l’Atma.

SBARAZZATEVI DELL’ILLUSIONE

Che cosa è la liberazione? Si anche può chiedere, “Qual’è il danno se non mi sono liberato? Sto abbastanza bene con del buon cibo, con una casa lussuosa e ben ammobiliata e con un buon conto in banca. Perché ho bisogno della liberazione?” Amici miei, qualunque possano essere la posizione, il conto in banca, la proprietà, la progenie o la condizione sociale, tutti alla fine conducono all’infelicità. Nessuno ha mai detto di essere beato grazie alla proprietà, che è estremamente felice in conseguenza della sua posizione o che sta benissimo in virtù della sua autorità. Ansiosa riposa la testa che porta una corona di spine. Di conseguenza amici miei, la posizione, la proprietà, la condizione sociale e l’autorità, anche se estremamente attraenti ed inizialmente promettenti, alla fine ci faranno atterrare nelle difficoltà, ci portano alla miseria ed alla tristezza. Si dovrebbe far senza, si dovrebbe lasciar perdere, ci si dovrebbe sbarazzare dell'illusione che la posizione, la condizione, o l’essere influenti ci renderanno felici.

Effettivamente, ci dovremmo focalizzare sull’essere non-duali. Maya è dualistica; dualismo significa che io sono felice al mattino, così così nel pomeriggio e infelice di notte. È dualismo quando per un anno guadagno e subisco una perdita subito dopo. È dualismo se a volte sono vincente e di successo ma subito dopo finisco in un fallimento e divento perdente. La vita è piena di esperienze duali e nessuno può dire mai “Sarò sempre un uomo di successo”

L’ATMA È NON DUALE

Nella vita si deve passare attraverso esperienze duali. È la dualità che è responsabile della nostre felicità e della nostra infelicità. Poiché dimentichiamo questo fatto, dobbiamo affrontare anche il rovescio, non sarà sempre giorno e senza dubbio verrà la notte. Come qualcuno ha detto, “Non è sempre domenica”. Cari amici miei, le esperienze duali della vita sono la causa della tristezza, della miseria e dell’infelicità. Di conseguenza, prima o poi, questa illusione, che non è nient’altro che dualità, dovrà essere trascesa cosicché si sperimenterà l'unica e non duale Consapevolezza.

I TRE SEGNI DELLA CONSAPEVOLEZZA: SATH-CHITH-ANANDA

L’Atma è non-duale, è l'altro nome per beatitudine. La Consapevolezza ha tre qualità, indicazioni o segni: Esistenza o Sath, Conoscenza o Chith e Beatitudine o Ananda; Sat-Chith-Ananda. Esistenza, Conoscenza e Beatitudine sono i tre attributi della Consapevolezza che si può sperimentare soltanto se questa illusione è stata buttata via. È allora e soltanto allora uno potrà raggiungere la liberazione. Nessuno altri che Baba può pensare ad una così meravigliosa interpretazione e spiegazione, in questo modo semplice tuttavia unico. La vita non è degna d’esser vissuta se non andiamo oltre maya, se non sperimentiamo l’Atma e non raggiungiamo la liberazione. Ecco perché l'alba di un essere umano è così preziosa. La vita umana è rara per la semplice ragione che solamente l'uomo può andare oltre l'illusione, sperimentare la Consapevolezza e raggiungere la liberazione.

Swami dice “Umanità, comprendi che Dio è un Poeta Divino”. Potete essere un uomo di lettere ma Dio stesso è la lettera; dato che Egli è la lettera, è del tutto naturale che possa spiegarla meglio! Ora dice, “Voi appartenete “all'umanità”. Sappiamo che l'umanità è un termine composito, generale e collettivo. Allora, come potete dirvi membri dell'umanità? Potete dirvi “appartenenti all'umanità” se avete bontà in voi. In effetti, l'uomo crudele, colui che è bestiale, violento, privo di compassione e prepotente, non può appartenere all'umanità. Ecco perché a volte chiediamo “Sei un essere umano?” Perché e quando interrogate la persona dinanzi a voi? Ponete quella domanda quando quella persona non sta comportandosi nel modo che ci si aspetterebbe da un essere umano. Di conseguenza cari amici miei, quando Bhagavan usa il termine “umanità”, Egli vuol dire “colui che è dotato di bontà”.

LE TRE QUALITÀ DELL’UMANITA’

Una volta che diventiamo umani, abbiamo “umanità”. “Umanità” è qualcosa come la luminosità della luce o la dolcezza nel dolce. Dovremmo albergare almeno un minimo di umanità. Baba dice che ci sono tre qualità importanti dell’umanità; una è Sathya o verità. Swami la denomina neethi. La seconda qualità dell’umanità è dharma o retta condotta. Swami la chiama reethi. E la terza caratteristica dell’umanità è tyaga o sacrificio che guadagna khyathi o reputazione. Neethi è il codice di comportamento o il comportamento previsto. Il percorso che si dovrebbe seguire è quello del reethi o dharma. Seguendo neethi, la moralità o sathya e percorrendo il cammino di reethi o dharma, otterrete khyathi o reputazione. Questa è la via per khyathi o reputazione come essere umano. A volte, quando leggiamo i giornali o guardiamo la TV, vediamo o sentiamo descrivere alcuni avvenimenti che mostrano come certi soggetti siano violenti, brutali e duri l’uno verso l’altro. Allora cominciamo ad interrogarci e a dubitare che essi siano realmente esseri umani. Quindi, “umanità” significa neethi, reethi, khyathi. La verità, neethi deve essere seguita, il suo iter è reethi ed allora soltanto uno può guadagnarsi la reputazione di essere umano, khyathi ed è soltanto allora che si può dire di appartenere all'umanità, jaathi o razza dell'uomo. Notate la bella allitterazione! Neethi, reethi, khyathi, jaathi. Bhagavan dice che appartenete al jaathi o alla razza umana soltanto quando queste tre qualità sono presenti in voi.

IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA “UMANO„

Prima, abbiamo riesaminato la descrizione di Swami di che cosa la “M”, la “A” e “la N”significano ed ora studieremo l'interpretazione di Bhagavan di ogni lettera in “H” “U” “M” “A” “N” (umano) così per ciò che esse realmente significano: H sta per “alto valore umano”, U per “comprendere la società”, M per “conscio del proprio dovere”, “A” per Ananda o beatitudine ed “N” per il Nome del Dio. Quando diciamo che H sta per alti valori umani, vogliamo dire che, come individuo, dovremmo conoscere gli elevati valori di un essere umano. Non posso considerare me stesso e gli altri come animali o così bassi e di poco valore, conosco gli elevati valori della mia vita umana. Di conseguenza, H rappresenta gli elevati valori umani nel pensiero, nella parola e nell'atto che dovrei portare dentro di me come vero individuo. U: comprendere la società significa avere una sensibilità adeguata del bene universale, di ciò che è di beneficio per tutti a lungo termine. In altre parole dovremmo andare oltre le strette limitazioni dell'egoismo dell' “io e mio” e fare ciò che è di beneficio per tutti. È in questo contesto che la ripetuta citazione di Baba “Aiutare sempre, far del male mai” ci viene in soccorso. “Aiutare sempre, far del male mai” ci da la corretta comprensione della società; se abbiamo un piacere sinistro nel danneggiare gli altri con le nostre parole ed azioni, non abbiamo una comprensione adeguata della società. Un sadico si sente felice nel danneggiare qualcun'altro. Baba dice sempre che dovremmo condurre le nostre vite in maniera tale da non danneggiare gli altri e da non esserne danneggiati. Un bel poema Telugu dice, “Conducete la vostra vita in modo da nè danneggiare voi stessi nè gli altri”.

IL PIÙ ALTO DOVERE DELL'UOMO

M corrisponde a “conscio del proprio dovere”. Devo chiarire questa nozione poiché alcuni di noi sono ben consci dei doveri degli altri ma non dei propri! (Risate) Noi giudichiamo, valutiamo e stimiamo gli altri assicurandoci di vedere se stiano facendo bene o no in vari campi ma non è forse vero che dovremmo essere consci del nostro proprio dovere? Ci si dovrebbe chiedere “Qual'è il mio dovere?” È mio dovere rimproverare, giudicare la gente, o piuttosto pensare ai fatti miei? È mio dovere rimarcare o piuttosto guadagnarmi una reputazione nella società? Qual è il mio vero dovere? Il primo e principale dovere è conoscere la propria natura o Sé; questo è il più alto dovere. Il nostro dovere non è guadagnare lo stipendio per poter far fronte alle spese della vita quotidiana e al nostro sostentamento, il motivo della nostra educazione non dovrebbe essere l’ottenere delle lauree per guadagnarci il pane.

Come dice Baba, “gli uccelli e le bestie vivono bene senza lauree”. Nessun uccello ha un Ph.D.! Il ragno costruisce una bella ragnatela senza dover ottenere un Master in Tecnologia! L'ape raccoglierà il miele da fonti differenti in un favo, senza un master nella gestione di affari, MBA! Poiché facciamo affari con il MBA, la mia laurea mi aiuta a sfruttare la società mentre l'ape da il miele senza una laurea, può raccoglierlo tranquillamente e conservarlo in un favo. Di conseguenza, amici miei, il dovere non è semplicemente tirare avanti nella vita, non è soltanto una professione, un'abilità o un talento. Il reale dovere dei doveri è conoscere la propria natura.

A - Ananda o beatitudine è presente soltanto se uno può realizzare il suo vero Sè. Se io conosco tutti, ma non mi conosco, sono l'uomo più misero sulla terra. Ogni altra cosa è inutile se non c'è la realizzazione della mia vera identità. Quando non c'è ricerca del mio vero Sé, la mia vita diventa un mercato, un bazar, una via commerciale aperta e piena dei pensieri di altri, di particolari del mondo intero. Ciò che è verità per me è ugualmente verità per voi. Come dice Baba, “la verità è soltanto una, non due”. Io ho chiesto una volta “Swami, non è abbastanza se dico che verità è una?” Egli ha risposto che uno ripete “non due” per dare risalto ed enfatizzare che è soltanto una. Quindi, con enfasi aggiunta e maggior risalto, ha detto “La verità è soltanto una, non due”. Di conseguenza, la beatitudine è sperimentata soltanto se conosco la Verità che è soltanto una e non due e che è presente, uniforme ed è diritto di nascita per ognuno. La Verità non deve essere importata, esportata o generata. Secondo Bhagavan “Voi siete l'incarnazione della verità.„ Di conseguenza amici miei, ananda è possibile se siamo consci del nostro dovere mentre studiamo e sperimentiamo la nostra natura.

UNITÀ DI PENSIERO, PAROLA E AZIONE

N: il Nome del Dio è necessario per poter realizzare il Sé interiore. Per tagliare la stoffa, avete bisogno delle forbici e per cucire le parti, avete bisogno di ago e filo. Similmente, per conoscere la vostra ppersonale natura, avete bisogno del sacro nome di Dio. I cristiani concludono spesso le loro preghiere, “nel nome del Signore Gesù Cristo, il nostro Salvatore” In nome del Signore, avrete ananda, in nome del Signore, avrete una comprensione del vostro vero Sé e realizzerete gli elevati valori umani. Ciò in poche parole è, “Aiutate sempre, mai fate del male”

Alcuni pensieri di Swami sulla vita umana in generale: Noi conosciamo una rosa dal suo profumo, l'alba dalla relativa luce solare, l'oro dal suo scintillio e il miele per la sua dolcezza. Allo stesso modo, l'essere umano dovrebbe mostrare la sua “umanità” attraverso l'unità dei suoi pensieri, parole ed azioni.

Baba dice che l'unità di pensiero, parola ed azione è la base della vita umana. Partendo dagli standards di Baba , dubito che possiamo denominarci “esseri umani”. Ciò mi include! Sono il primo della lista dei “ non-umani” poichè sono un botanico e posso essere marcato come appartenente al regno delle piante! (Risate) Di conseguenza, gli esseri umani dovrebbero evidenziare la vita umana e la vita umana dovrebbe mostrare l'unità di pensiero, parola e azione. Tuttavia, purtroppo, questo non riesce ad accadere spesso. Questa è la ragione per la quale non possiamo denominarci membri leali della società umana! In aggiunta, Bhagavan dice che la vita umana dovrebbe mostrarsi libera dall'ego, piena di amore, di compassione e di tolleranza. La vita umana dovrebbe essere priva di ego, amorevole ed esente da possessività ed abhimana o attaccamento.

NADA, BINDU E KALA

Swami ha accennato a tre ulteriori punti circa la natura della vita umana. Il primo è nada, pranava, o Omkara. Il secondo è bindu, che è il corpo più la mente. E il terzo è kala, buddhi o intelletto, che riflette l'Atma. In altre parole un essere umano è una combinazione di nada, bindu e kala. Che cosa è nada? È il suono primordiale dell'Omkara. Nella Sacra Bibbia, inoltre si dice, “all'inizio c'era la parola. La parola è con Dio e Dio è la parola” Di conseguenza, nada o l'Omkara è il suono primordiale. Dice Bhagavan, “Ascoltare il suono nello spazio: è l'Omkara. Se state in piedi vicino sulla riva dell'oceano e guardate le onde che s'ingrossano, percepite l'Omkara. Se mantenete le vostre orecchie vicine ad un palo elettrico, ascoltate l'Omkara e, se chiudete strette entrambe le vostre orecchie, sentirete il suono dell'Omkara”. L'Omkara è diffuso dappertutto nell'universo. Il respiro della vita è “So-Ham”: inalazione “So” ed esalazione “Hum” Inspirare ed espirare è nada o Omkara. Qualcuno potrebbe dire, “Signore, non c'è alcun Omkara in me” Allora dovete essere ritornati molto indietro, dovete essere alle primissime pagine della storia! (Risate) Il corpo e la mente costituiscono insieme il bindu. Non si può dire, “Io non ho bindu”; chi siete allora?! Non si può dire neanche “Signore, non ho la mente”. Nel dire questo capisco che la mente c'è. Potete dire “Mai preoccuparti” ma è la mente a dirlo.

Il terzo è kala, buddhi, o l'intelletto, che riflette l’Atma. Buddhi, kala, o l'intelletto, è come uno specchio o un vetro su cui l’Atma, o Sé, si riflette. Questaa è la ragione per cui l'intelletto è il più alto degli attributi forniti al genere umano. In un altro contesto, Baba inoltre dice che l'uomo dovrebbe avere il naithikam o comportamento, condotta e codice di vita adeguati. Naithikam, o moralità, è simile ai dieci comandamenti o al Discorso della Montagna. Mi riferisco spesso alla Sacra Bibbia per la semplice ragione che sono il prodotto di un college cristiano. Ho studiato là per quattro anni e poi ho lavorato nello stesso posto per altri ventisei anni! Vi ho passato la parte principale della mia gioventù; di ciò sono molto, molto orgoglioso ed estremamente riconoscente. Così, se ho fervore, entusiasmo e dinamismo, il credito deve realmente andare ai missionari del college cristiano a cui devo tutto.

Quel college è un regalo dei missionari cristiani della chiesa Luterana in America. Mentre tutti noi desideriamo vivere in America, quei missionari sono venuti in India (Risate) a lavorare nei quartieri malfamati per la povera gente, a costruire ospedali, colleges e orfanotrofi per i diseredati. Ecco perché sono molto tentato a portare analogie, episodi, esempi e illustrazioni dalla Sacra Bibbia che mi è molto vicina quanto la Bhagavad Gita.

LEGGE INDIVIDUALE E LEGGE SOCIALE

Secondo le scitture indù, il naithikam, o codice di comportamento, ha due leggi da seguire denominate yama e niyama. La prima è la legge individuale, cioè come dovresti comportarti individualmente, mentre la seconda è la legge sociale, come dovresti comportarti nella società. Infatti, yama e niyama sono equivalenti ai dieci Comandamenti o al Discorso della Montagna. Baba parla anche di dharmikam, l'agire e il comportarsi secondo il proprio dharma. Che cosa è il nostro dharma? Swami ha una bella interpretazione del dharma. Ci sono due parole nella Bhagavad Gita: una è “svadharma” che significa il dharma dell'individuo e l'altra è “paradharma” che significa il dharma per gli altri.

Che cosa è il mio svadharma? Swami, nel suo stile eccellente ed unico, ha diviso lo svadharma in due parti: “Sva” significa il Sé o Atma e “dharma” significa il codice di condotta, la qualità, l'espressione, la manifestazione e la realtà. Svadharma significa allora il vostro dovere di conoscere il vostro Sé ,o “Sva”, come Sé, Dharma, come la natura. Bruciare è il dharma del fuoco e dharma del ghiaccio è essere molto freddo. Similmente, conoscere la natura “dello Sva„ o Sè è il dovere primario o dharma individuale.

Swami parla inoltre di adhyatmicam, riferendosi allo spirituale. Sappiamo ora che il naithikam è il codice di vita, svadharma è conoscere la nostra vera natura e adhyatmicam è vivere una vita spirituale. Effettivamente, siamo così grandi, liberali e generosi ad assegnare un giorno a Dio! “Mio Signore, domenica è il tuo giorno. Ci incontreremo lo stesso giorno, la stessa ora, nello stesso luogo la settimana prossima” (Risate) “Signore Venkatesha, sabato è il Tuo giorno, ci incontreremo in quel giorno. Sì, abbiamo un appuntamento con Te Sabato, ci incontreremo allora. Sino ad allora...arrivederci!” (Risate)

“Venerdì è il mio giorno di visita alla moschea o al masjid. Ti incontrerò quel giorno”

“Baba, giovedì è il Tuo giorno; Ti vedrò quel giorno, stai pronto con un po' di prasadam per me”. Andremo dapprima nei centri di Sathya Sai Baba, in cui soltanto la vibhuthi è offerta come prasadam; poi verremo qui al tempio di Shirdi Sai in cui, come prasadam, sono distribuiti dei dolci” (Risate). Così amici miei, adhyatmicam o condurre una vita spirituale è stato limitato soltanto ad un giorno e ad un'ora particolari, trasformato in un mero rituale. Andare in un tempio ogni sabato è un rituale, andare nei centri di Baba al giovedì è un rituale. Anche la meditazione alle 5 e il canto dei bhajans alle 6 sono effettivamente diventati dei cerimoniali.

QUALITÀ UMANE: COMPASSIONE, VERITÀ E SERVIZIO

Essere spirituali significa pensare costantemente a Lui, offrire tutto ai Suoi piedi di Loto in modo continuo, incessante e regolare. Questo è ciò che Baba chiama “CIA”. Nel dizionario di Baba, “CIA” non è l'acronimo di “Central Intelligence of America” ma sta per “consapevolezza costante integrata”. (Risate) “Consapevolezza costante integrata” significa essere consapevoli della presenza di Dio con ogni respiro, in ogni respiro e durante ogni singolo momento. Dio non è limitato ad un giorno o ad un'ora. Se è così, allora l'atto di culto si trasforma in un rituale meccanico. Swami enumera le qualità umane. Come precedentemente accennato, dobbiamo giudicare il nostro grado di umanità secondo il Suo criterio. Per qualificarsi secondo gli standards di Swami di vero essere umano, la qualità di sadayam o compassione deve certamente essere presente nel hridayam, o cuore, in tutte le occasioni. “ Il mio cuore è pieno di compassione?” Se il cuore è pieno di rabbia, di fuoco e di furia, non è un cuore umano. Allora è meglio se lo tengo in una giungla. La vita della foresta o la vita nella conservazione della fauna selvatica è più adatta a soggetti con tali cuori. Swami inoltre dice, “Yasya bhaashitam, Sathya bhooshitham” che significa che ciò che noi diciamo deve essere la verità. Il vero nome di Swami è Sathya: Yasya bhaashitham, Sathya bhooshitham. Secondo Bhagavan, “Dio è la verità, la verità è Dio; vivete nella verità” e, come sicuramente già sapete, “La verità vi renderà liberi”. Chayaha parahitheyasya significa che il corpo è un regalo per voi, dato per poterlo dedicare al servizio agli altri. Così, la lingua dovrà dire la verità, mentre il cuore dovrà essere riempito di compassione. In altre parole le tre qualità di un essere umano sono un cuore senza ego, il dire la verità ed un corpo pronto a rendere il servizio ai suoi simili.

SII UN “ACHARA MANAVA„ E NON “AKARA MANAVA„

Ora osservate come Swami gioca con le parole: oggi, abbiamo akara manava. Uno può essere Akara nella forma ma non akara manava (in pratica). Se una persona continua a saltare come una scimmia, può non avere la coda, ma il suo carattere, la personalità e l’atteggiamento denunciano la presenza di una coda; effettivamente, si ritiene che abbia posseduto una coda. Di conseguenza, amici miei, è chiaro che uno non dovrebbe soltanto e semplicemente essere un akara manava o un essere umano nell'apparenza, dovrebbe anche sforzarsi essere un achara manava, o un essere umano nell'agire. Ancora, Swami parla spesso di un altro concetto molto importante chiamato “persona”. Essendo un insegnante, amo ripetere ogni argomento importante per l'esame! Le vecchie abitudini sono dure a morire. Che cosa devo fare a tal proposito? Essendo stato un insegnante per decenni non riesco a lasciare l'abitudine, è troppo tardi. La parola “persona” è un derivato di una parola originale che nella lingua latina significa Divinità. Se voglio definirmi “persona”, devo essere consapevole della mia Divinità e devo essere ed agire in maniera Divina. Bhagavan spiega un'altra parola latina e cioè “vir” da cui è derivato pavitra. Pavitra significa “sacro”. Se non sono sacro, non posso definirmi essere umano. Swami parla ripetutamente di questa parola manava e la spiega in due modi differenti: “nava” significa “nuovo” e “ma” significa “non”. Manava o “non nuovo” allora significa che, a causa delle vite passate, la vita è un viaggio continuo verso l'eternità. Sentiamo raccontare certi esempi secondo cui Baba ha detto che conosce il tale e il tal'altro da parecchie vite. Swami conosce ognuno di noi e le nostre vite passate perché il registro cosmico e Divino di Baba abbraccia passato, presente e futuro oltrepassando tutte le limitazioni del tempo. Di conseguenza, Egli è in grado di farci sapere chi e che cosa fummo e chi e che cosa siamo o saremo.

LA BUONA SORTE DI ESSERE CONTEMPORANEI DI BABA

Miei cari amici, come Baba ha detto nel suo ultimo discorso, noi siamo fortunati ad essere Suoi contemporanei. Subito dopo il discorso, tuttavia, una persona mi ha chiesto “Signore, è vero che siamo realmente fortunati?” (Risate) così, gli ho detto che ero stato sfortunato ad averlo incontrato! (Risate) Quando Baba dice che siete tutti fortunati, puoi ancora dubitare e chiedere se è vero oppure no? “La mia sfortuna è averti incontrato!” Siete realmente fortunati perché avete preso una nascita umana nello stesso momento in cui Baba è qui. Quello può essere dovuto ad un vostro intimo e profondo impulso per la liberazione. Non siamo abbastanza fortunati del fatto che, fra i tutti gli esseri che non sono umani, noi siamo nati come esseri umani? Non siamo uno sciame di zanzare! (Risate) Ringraziate Dio che non siamo nati come zanzare ma siam esseri umani. Questa non è una buona fortuna ed una sufficiente buona sorte? In più, non credete che la vostra intima curiosità per la spiritualità, la vostra ricerca interiore del Divino e il vostro intimo impulso per la liberazione non siano abbastanza una buona sorte? La più grande di tutte è che siamo stati abbastanza fortunati da essere i contemporanei di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. C'è molta gente che Lo conosce o sa di Lui ma non riesce a vederLo, c'è molta gente che ha potuto vederLo ma non ha potuto conversare con Lui, c'è molta gente che ha potuto conversare con Lui ma non è riuscita ad ascoltare i Suoi discorsi e ci sono molti che hanno ascoltato i suoi discorsi ma non sono riusciti a seguire la linea di condotta nelle loro vite. Di conseguenza, amici miei, essere nati come suoi contemporanei è certamente un privilegio grande ed unico, oltre ogni dubbio. Ora vediamo cosa significa manava o “essere umano„. Nava o “nuovo” e ma o “non” significa che non siete qui, su questa terra, per la prima volta, significa che avete avuto un certo numero di vite precedenti qui sulla terra e, a causa della Grazia di Dio, del merito delle buone azioni del passato ed a causa di alcuni vasana e samskara, siete di nuovo qui. Dovreste rendervi conto del fatto che non siete qui per vostro volere, per un vostro sforzo, ma a causa della Sua Grazia. Infatti, pensare che siate qui per vostra volontà è niente altro che un Himalaya di ego! Anche affermare che avete riconosciuto Baba come il vostro Dio è un tipo di ego. In realtà, è Lui che si è rivelato a voi come vostro Dio. Com'è noto, alcuni Lo considerano un grande uomo, un santo, o uno yogi ma è un altro segno di Grazia da parte Sua essersi rivelato a voi in modo tale che siate capaci di riconoscerlo come Dio.

I DIFFERENTI TIPI DI ESSERI UMANI

Sakshatkara significa “avere l'esperienza della manifestazione del Divino mentre è in Akara o nella forma”. Bhagavan divide gli esseri umani in quattro categorie; presto scopriremo a quale categoria apparteniamo o di quale categoria siamo un membro ma se pensate di non potervi inserire in una delle quattro, creiamo una quinta categoria, solo per voi! (Risate) Una categoria è manava-danava. Danava significa “ demone” e “ manava-danava” significa “un 'essere umano demoniaco”. In manava-danava, noi possiamo percepire completamente e chiaramente il temperamento rajasico. Il temperamento rajasico è presente in tutta quella gente che desidera avere tutto per se stessa. La natura del temperamento demonico è contrassegnata dal fatto che desiderano che tutto il bene accada soltanto a loro. Il demone in manava-danava desidera possedere tutto ciò che esiste in questo mondo: “Perchè non posso comprare l'intera Prashanti Nilayam? Perchè non posso comprarmi l'intera Mumbai?” Questo genere di avidità oltre il necessario, questo genere di spirito della dominazione, è la qualità della personalità demoniaca. La maggior parte della gente, tuttavia, appartiene alla categoria di manava-pashu o “animale-uomo„. Qualche persona, mentre è molto arrabbiata, dirà “Non sono me stesso. C'è un'altra persona dentro di me”. Chi è questa altra persona? Stanno riferendosi alle caratteristiche del serpente o del cane interiore? La caratteristica principale dell'animale-uomo è quindi la manifestazione occasionale delle caratteristiche o delle qualità animali invece di quelle di un vero essere umanoPoi c'è il manava-manava o “umano-umano”. Un "umano-umano” è un essere umano sia nell'apparenza che nella pratica. Dico questo perché alcuni sono umani soltanto nell'apparenza. Per esempio, se dico “assomigliate ad un essere umano” voglio dire che assomigliate ma realmente non lo siete! (Risate) Alcuni dei miei allievi anziani mi incontrano dopo un po' di tempo; dicendo “gli allievi anziani” realmente non voglio dire che i miei allievi sono vecchi ma che sono i miei ex studenti. Essi mi dicono “Signore, voi sembrate molto giovane” ed io chiedo loro di dire non che sembro giovane ma che sono giovane! Se dite di sembrare giovani in realtà significa che non siete realmente giovani (Risate); naturalmente, questa è l'amara verità, tuttavia… Così, amici miei, ritornando al nostro argomento principale, manava-manava non è solo umano nell'apparenza ma umano anche nell'azione, nel temperamento, nell'atteggiamento così come nel comportamento.

Veniamo ora a Deva-manava o l'”uomo devoto”. “L'uomo devoto” ha soltanto Dio dentro di sé. Quando diciamo che qualcuno è un santo, realmente vogliamo dire che ciò che ci aspettiamo da Dio, cioè l'equanimità, l'uguaglianza, la bontà, la pietà, l'amore, la tolleranza, il sacrificio, ecc., è stato tutto realizzato in quella persona e noi possiamo vedere chiaramente la Divinità manifestarsi ed esprimersi in lui nelle parole e negli atti.

IL CUORE UMANO COME OCEANO DI PUREZZA

Secondo Swami, il cuore umano dovrebbe essere kshira-sagara o “un oceano di latte”. Sagara è “oceano” e kshira è “latte”. Sarebbe stato così semplice se avessimo potuto comprare alcuni litri di latte per il nostro cuore dallo stabilimento caseario. “Di quanti litri di latte avete bisogno oggi per il vostro cuore? Lasciamelo riempire!” (Risate) Non è così! Kshira rappresenta la purezza, la carità, la chiarezza e l'amore; kshira sagara significa “l'oceano della purezza” in tutta la sua immensità e profondità. Ma come è oggi il cuore umano? È piuttosto sara-sagara. Sara significa “sale”; al giorno d'oggi, il cuore è pieno di amarezza. Salinità ora e senilità successivamente!

CANTARE IL NOME DI DIO PUÒ SCONFIGGERE LA MORTE

Così amici miei, l'intestazione o il titolo per questo colloquio mattutino sembra essere “l'alba dell'uomo”, essendo la nascita umana il più prezioso regalo e grazia di Dio dell'intera creazione. Ho una domanda, tuttavia, a cui risponderò rapidamente e poi possiamo lasciarci. Una parte di un discorso Divino è citata in questa nota ed è stata trasmessa a me per un chiarimento. Baba ha detto “Se un devoto comincia a cantare il nome di Dio, come posso venir meno ai miei obblighi e mettergli il cappio intorno?” e poiché conosco ciò a cui Swami si riferisce qui, vi darò i particolari. Quando nacque il ragazzo di nome Markandeya, Dio diede ai suoi genitori la scelta per lui tra una vita breve ma con un buon nome o una vita lunga senza alcuna buona reputazione. I genitori scelsero la prima opzione. Come originalmente progettato, fu acconsentito che il ragazzo dovesse vivere fino ad una determinata età ma che la sua buona reputazione dovesse essere eterna. Quando la vita del ragazzo stava avvicinandosi alla fine, il dio della morte si preparò a visitarlo! Come potete sapere, il dio della morte, Yama Dharmaraja, è incaricato di tutte le sezioni dei necrologi e delle feste d'addio! E’ interessante però il fatto che yama significa “rigoroso”, dharma significa “retta condotta” e raja significa “uno che senza riserve fa rispettare”. Di conseguenza, è colui che si assicurerà che non possiate sfuggire la punizione delle vostre azioni errate. Effettivamente, uno può sfuggire all'imposta sul reddito ma non a Yama Dharmaraja. Egli è come l'ufficiale superiore delle imposte sul reddito! Al suo arrivo, il debito e l'accreditamento nel vostro bilancio è assolutamente chiarito e non c'è possibilità che qualche ragioniere faccia delle manipolazioni. Yama Dharmaraja non è come le linee aeree indiane che sono sempre lente, in ritardo, né è simile alle ferrovie indiane che non raggiungono mai la stazioni di destinazione in tempo. Così questo Dio della morte era puntuale e pronto a togliere la vita al giovane all'ora prefissata! (Risate) Al momento giusto, questo ufficiale rigoroso toglie la vita avvolgendo il suo cappio intorno al collo della persona indicata per trascinarlo con sé. Naturalmente, questo è tutto simbolico. Comunque, mentre il tempo si stava avvicinando, Markandeya andò ad abbracciare lo Shiva Linga nel tempio e continuò a cantare il nome del Dio. Stava pregando con tale fervore che ottenne la Grazia di Dio e rimase vivo. Ecco perché Baba dice che, se voi recitate e cantate il Suo nome, come può (Yama) porre la sua corda ed eliminare la vostra vita? Impossibile! Con il nome di Dio, non affronterete mai la morte poiché essa non può venirvi mai accanto. Questo significa che voi non morirete? No, no, no! Significa che la morte avverrà senza alcun preavviso. Che cosa più dovremmo desiderare che poter andare all'altro mondo senza alcun preavviso anziché essere allettati per anni e anni in attesa dell'annuncio? Linee aeree intercontinentali! Meraviglioso! Di conseguenza amici miei, la risposta a questo problema è che con il Nome del Signore sempre sulla lingua e sulle labbra, nulla di sgradevole e spiacevole può mai accadervi. Cantando il suo incomparabile Nome, niente, né perdita né fallimento può mai accadere.

Questo è tutto per oggi. Ci incontreremo ancora la settimana prossima. Molte Grazie per il vostro tempo.