Satsang

Domande e risposte (II parte)

14 marzo 2005

Tutto accade secondo la volontà di Dio.

“Se tutto accade secondo la volontà di Dio, qualunque cosa uno faccia non è colpa sua perché Dio l’ha già decisa; in tal modo, come si può essere responsabili del proprio karma?”

Proprio una bella domanda! Se Egli fa tutto, se tutto accade per Sua volontà, come posso essere io responsabile degli avvenimenti? Buona domanda, buona logica. Su questo argomento permettetemi di raccontarvi una storia: un uomo uccise un altro per strada per cui fu portato in prigione e processato. Il giudice gli chiese:

“Sei tu quello che ha ucciso quel tale?”

“Si, vostro onore, l’ho ucciso”.

“Sei colpevole di questo crimine?”

“Si, vostro onore, sono colpevole”.

“Hai qualcosa da dire?”

“Vostro onore, la prego di notare che lei conosce solo il Codice Penale Indiano ed i testi delle leggi ma io sono un filosofo e penso che qui si debba porre una questione più profonda: “Chi è l’assassino e chi può uccidere qualcuno? L’uccisore e l’ucciso sono ambedue Divini; io sono Dio come lui. Lei pensa che io lo abbia ucciso? Anche lui è Dio; come posso essere colpevole? Chi è l’uccisore? Chi è l’ucciso? Chi può uccidere qualcuno?”

In questo modo egli fece un discorso sulla Bhagavad Gita (Risate) ma il giudice fu ugualmente intelligente; ascoltò il criminale con pazienza e quindi disse: “Guarda: chi è il colpevole? Chi può punire qualcuno? Tu devi essere impiccato, ecco tutto. Chi può punire qualcuno? (Risate) Io non ti sto punendo né tu devi essere punito ma sarai impiccato (Risate). Tu non hai ucciso nessuno per cui, visto che nessuno è stato ucciso, nessuno deve essere punito; questo si risolve in un perfetto equilibrio di spiritualità. Se noi consideriamo che tutto è fatto per volontà di Dio, come si può agire ingiustamente? Come puoi essere agitato? Come puoi dire qualcosa di falso? Come puoi essere inquieto? Tu dici che tutto accade per volontà di Dio e quindi affidati a Lui!”

“Io sono molto preoccupato”.

“Perché? Dio si prenderà cura di tutto; se Egli si prende cura di tutto, perché sei preoccupato? Tutto questo non è che parole."

Un esempio semplice è stato dato da Baba: su un treno, un passeggero teneva il bagaglio sulla testa; il treno procedeva molto lentamente ma lui continuava a tenere il bagaglio in testa. Qualcuno gli chiese: “Che sciocchezza sta facendo?”

“Signore, siete tutti persone senza cuore e non avete alcuna considerazione per questo treno; siete sciocchi. Il povero treno trasporta moltissimi bagagli e penso che duri molta fatica per cui, al fine di non sforzare il suo motore, il mio bagaglio lo porto da me” (Risate). Se siete sicuri che tutto accada secondo la volontà di Dio, perché siete preoccupati? Perché siete agitati? Che cosa significa tutto questo?

A questo punto, però, che c'è il libero arbitrio? È davvero libero o è tutta un’illusione? È un’illusione se pensate di essere liberi. Una volta qualcuno ha chiesto a Swami se esista il libero arbitrio e Baba ha risposto:

“Uno solo ha il libero arbitrio, nessun altro. Chi è? È Dio Stesso”.

“Oh no, Swami, io ho il libero arbitrio”.

“Ma se tu non sei libero come puoi avere arbitrio?”

“Non sono libero?”

“No. Voi non siete capaci di controllare i vostri sensi, non siete capaci di controllare la vostra mente, osservate tutto ciò che non dovreste vedere, ascoltate tutte le sciocchezze che non dovreste udire e fate tutto ciò che non dovreste fare”.

Una volta qualcuno ha detto “Moltissimi pensieri vengono in mente; metteteli per iscritto” ma noi non oseremmo mai mostrare quel foglio, a nessuno! (Risate). I pensieri che abbiamo sono, per la maggior parte, orribili, terribili e negativi; nessuno penserebbe bene di noi se mostrassimo tutti i nostri pensieri. Quindi, se non ho la mente sotto controllo, se non sono capace di arrestare i miei pensieri, se non so tenere ferma questa la mente, se non so controllare la mia vista ed il mio udito, se non sono libero, come posso avere il libero arbitrio? Dio è libero perché non è schiavo dei sensi né della mente. Perché? Perché non è un’individuo: Egli è un testimone. Lo schermo non ride quando su di esso si proietta un film divertente né piange quando la protagonista viene perseguitata; lo schermo rimane quello che è: uno schermo. In modo simile, se sei un testimone indifferente alla dualità del mondo, se sei un testimone non interessato a ciò che accade, tu sei uno spettatore silenzioso. Se sei nella posizione di osservare, da spettatore, la tua stessa commedia della vita, il film della tua vita, e sei indifferente a ciò che vedi, allora si che hai il libero arbitrio; ma noi ci lasciamo coinvolgere, ci lasciamo prendere da tutto ciò che vediamo e facciamo e da chiunque incontriamo; noi diventiamo attaccati. Il non attaccamento è comodo ed aiuta ad essere liberi mentre l’attaccamento è legame. All’inizio, l’attaccamento può essere una luna di miele ma dopo non è affatto una luna, è piuttosto una notte buia (Risate); l’attaccamento pone condizioni e nutre aspettative per cui noi, persone attaccate ad ogni sciocchezza, agli oggetti, alle cose inanimate ed animate, agli umani ecc., non siamo liberi. Che significato ha pretendere di avere il libero arbitrio? È un non senso. Alcuni sono attaccati ai loro animaletti, ai cani, agli uccelli; sono così attaccati che, quando il gatto si sente male, si sentono male anche loro, quando il cane si ammala, il padrone viene ricoverato in ospedale prima dell’animale! (Risate) Se siamo attaccati a queste cose, come possiamo dire di essere liberi? E se non siamo liberi, come possiamo dire di avere il libero arbitrio?



Potere interiore.

“Molti dei nostri fratelli e sorelle celebrano i pregi della musica indiana perché essa è diventata tranquilla. Io so che Swami dice spesso che la musica tradizionale indiana e vedica è molto spirituale nella sua essenza. Ha Egli detto niente circa il potere interiore ed il significato della musica occidentale e classica non indiana e delle sue tradizioni?”

Amici miei, Baba non è né orientale né occidentale, la musica non è orientale né occidentale. La musica è musica e non si può dire che questa sia musica indiana o musica occidentale; la musica non ha limiti geografici. Ci sono persone non indiane che possono effettivamente cantare musica classica indiana molto meglio degli Indiani stessi! Il Telugu è la lingua locale ma un signore inglese, Robert Brown, ne ha scritto il dizionario e l’ha scritto in Inghilterra; qual è l’uomo più Telugu? Non Anil Kumar: Robert Brown è un vero uomo Telugu. Max Muller ha scritto una interpretazione delle Upanishad e della Bhagavad Gita; chi è più Indiano? Max Muller è Indiano, non io.

Per favore, capitemi: la letteratura e la musica vediche, la Bibbia, il Corano, l’Avesta, solo tutti universali; potete dire che la Bibbia sia occidentale? No, è come l’aria: c’è un’aria occidentale ed una orientale? Esiste il fuoco occidentale ed il fuoco orientale? No. Questa è solo ristrettezza mentale; la musica occidentale è Divina, la musica orientale è Divina e la musica classica è Divina. Non chiudete in categorie queste cose; esse sono Divine ed oltre tali classificazioni. Il vino può essere occidentale o orientale, lo “Scotch”! Il whisky ed il vino possono essere occidentali o orientali ma ciò che è Divino è universale. Le belle arti sono universali. Quindi vi prego di comprendere che la musica è un tutt’uno; non vedete come Swami gradisce la musica occidentale? Una volta c’è stato un concerto internazionale ed io sedevo a fianco di Baba. Molti Italiani suonavano i loro violini ed io ascoltavo mentre Swami si godeva il ritmo; all’improvviso Egli mi disse: “Io so che tu non segui”.

Io avrei dovuto dire “È vero Swami, non seguo” ma, sfortunatamente per me, dissi “Swami, nel nostro paese le cose sono differenti”.

Egli immediatamente mi guardò e disse: “Cosa? Ripeti quella frase” (Risate)

“Swami, nel nostro paese le cose sono differenti”

“Perché includi anche Me?! (Risate) Io non appartengo a nessun paese; tutti i paesi sono Miei!” (Risate ed applauso)

Quindi, amici, non classifichiamo la musica in questo modo.



I Bhajan sono la cura migliore contro gli spiriti malefici.

“Come posso evitare gli spiriti malefici?”

A dire il vero, non ci sono spiriti malefici; ogni volta che c’è un pensiero cattivo c’è uno spirito malefico ma, se noi minimamente crediamo negli “spiriti malefici”, che è qualcosa di assolutamente psicologico, possiamo eliminarli cantando i Bhajan di Baba. Una volta accesa la candela, l’oscurità è scacciata. I Bhajan sono la cura migliore contro la presenza di spiriti malefici: essi scapperanno via. Shirdi Baba, Shirdi Bhagavan, Sathya Sai Baba….. alcune persone, possedute dai cosiddetti “spiriti malefici”, sono state portate alla Loro presenza e sono tornate normali perché questi “spiriti malefici” non osano rimanere di fronte al Divino. Dio ed il Suo Nome sono la stessa cosa, vi prego di comprenderlo. Il Nome di Sathya Sai Baba non è diverso dalla Sua Forma; la Sua Forma ha un Nome ed il Suo Nome ha la Forma che noi vediamo. Così, quando noi diciamo “Sai Ram”, lo spirito malefico è sparito! Se rimane vuol dire che lo spirito malefico siamo noi (Risate). Se è un altro spirito malefico, scapperà via; se lo spirito malefico siete voi, tocca a voi liberarvi. Cantate, ecco tutto. Il Bhajan di Sathya Sai Baba solo come una medicina, sono la medicina più moderna, più potente delle fleboclisi, di un apparato laser, più veloce di un corriere ed anche di una e-mail, per cui sono la cura migliore che posso suggerirvi.

Ci sono altre domande ma sono già le 11.15 ed io non devo trattenervi oltre. C’è una piccola domanda che dividerò con voi prima di chiudere.



La luce della Verità.

“Che cos’è che impedisce la comprensione della Verità? Perché io non vedo la luce della Verità? Perché non ne vedo la fiamma? Che cos’è che mi trattiene nel buio della non verità? Perché non vedo la luce della Verità?”

Ogni religione parla della luce; Baba lo ha fatto moltissime volte in termini semplici. La grandezza ed unicità di Sathya Sai Baba è che Egli pone le cose più complesse nei termini più accessibili possibile. Swami rende molto semplici le cose complesse mentre noi complichiamo le cose semplici! Egli dice che non siamo capaci di vedere la luce della Verità per tre ragioni: il primo punto è che noi pensiamo di sapere tutto mentre, in realtà, non sappiamo niente. Secondariamente, noi pensiamo di essere buoni e bravi mentre non lo siamo. Che cosa significa essere buoni e bravi? Che cosa ci impedisce di esserlo? Quando siamo con Dio, noi siamo buoni e bravi ma, quando non pensiamo a Lui, quando Lo dimentichiamo, non lo siamo. Il terzo punto è che pensiamo di non aver bisogno di alcuna trasformazione e questo blocca la luce della Verità. “Lui ha bisogno di trasformazione ma io sono perfetto”. Ecco i tre ostacoli mentali al vedere la luce della Verità: considerare che le cose siano normali quando non lo sono, pensare di essere buoni e bravi quando non lo siamo e pensare di non avere bisogno di trasformazione. Perché, a causa loro, non vediamo la Verità? Una mente simile non è capace di vedere i suoi errori e difetti; io non vedo le mie debolezze, le mie falsità ed errori perché la mente pensa che io sia perfetto. Per poter vedere la luce della Verità ho quindi un gran bisogno di correggermi. A questo punto che cosa dovremmo fare per rimediare? È necessario uno sforzo continuo. Noi diciamo “Penserò a Dio durante il fine settimana” mentre dovremmo pensare a Dio sempre; dovremmo farlo ora, nel fine settimana e nel tempo che intercorre. Quando ero negli Stati Uniti, qualcuno mi ha chiesto se Baba andrà in America ed io ho risposto che, se Baba andrà in America, loro diranno “Swami, vogliamo stare con Te nel fine settimana perché negli altri giorni siamo occupati; riserviamo a Te il fine settimana ma non il resto del tempo perché siamo occupati con il lavoro”. Invece,parlando onestamente, per avere la luce della Verità bisogna fare uno sforzo costante e sincero. Oltre a ciò dobbiamo desiderare e struggerci per Dio; il sentimento per Dio deve essere intenso e lo scopo sincero, devo avere per Lui un Amore totale. Questo è assolutamente necessario per ottenere la visione della Verità, la Luce della Verità.



Che Bhagavan ci aiuti ad essere nella luce della Verità, a riscaldarci alla luce della Verità ed essere totalmente sinceri con il nostro Se. Vi ringrazio per il vostro ascolto paziente. (Applauso)



OM…OM…OM