Satsang

Sai per voi e per me

8 febbraio 2004

Cari Fratelli e Sorelle,
l'argomento di oggi è "Sai per voi e per me" e, su di esso, vorrei condividere con voi alcuni pensieri. Parleremo dell'Amore di Sai nelle Parole tratte dalla Sua letteratura.


SAI E' AMORE, L¹ AMORE E' SAI

L'Amore di Sai è unico, è Divino, è incondizionato ed è al di là del tempo e dello spazio. Esso trascende la nazionalità, la casta, la comunità, il genere, la posizione ed il livello economico. Per citare le Parole di Bhagavan: "L'Amore di Sai è come il chiaro di luna che diffonde freschezza mentre trasmette la gioia e l'emozione di un bellissimo chiarore." Quindi, il miglior paragone per l'Amore di Sai è il chiaro di luna. L'amore di Sai è come il nettare, è dolcissimo - ma non è paragonabile a nessun dolce che abbiamo mai assaggiato! Bhagavan Sri Sathya Sai Baba è la dolcezza personificata, ne è l'incarnazione. Egli è la sommatoria di tutte le dolcezze. Questo è l'Amore come lo sperimentiamo in Sai. Bhagavan ha anche detto: "Comprendere questo Amore, sperimentare questo Amore e condividerlo è vera istruzione." L'istruzione, così come comunemente la si intende, è solo un'acquisizione di cognizioni, il conseguimento di un diploma al fine di trovare un lavoro con cui guadagnarsi da vivere. Ma il concetto di Bhagavan è notevolmente diverso: l'istruzione Sai consiste nello sperimentare l'Amore di Sai e dividerlo con la gente intorno a noi. L'Amore di Sai è il riflesso vero e proprio della Divinità. Proprio come non potete separarvi dal vostro riflesso o dalla vostra ombra, come non potete separare il diritto ed il rovescio [di una moneta], Sai e l'Amore di Sai sono la stessa cosa. Dove c'è Amore c'è Sai: Sai è Amore ed Amore è Sai.


SHAKTI,YUKTHI, RAKTHI, VIRAKTHI, ANURAKTHI


Inoltre Swami dice che l'Amore di Sai ci aiuta a sviluppare l'energia o Shakti. L'Amore di Sai è energetico. mentre quello umano ci indebolisce, abbrevia la nostra vita, è inaffidabile. L'Amore Divino ci rende più vibranti ed energetici. L'Amore di Sai ci indica anche la via per una vita ben riuscita e ci aiuta a raggiungere il vero scopo del vivere. Shakti è l'energia. Yukthi è la via che conduce al successo e l'Amore di Sai ci aiuta anche a seguirla in tutta onestà. Nel percorrere la via di Sai non si può essere volubili, non si può essere tiepidi. Il sentiero spirituale che seguiamo richiede una enorme disciplina ed il cento per cento di sincerità, e l'Amore di Sai ci aiuta ad avere la sincerità necessaria. Rakthi è la sincerità. L'Amore di Sai ci aiuta anche a sviluppare il distacco dalle cose del mondo. L'attaccamento al mondo, o Virakthi, è segno di debolezza, mentre l'attaccamento a Dio è la nostra forza. L'Amore di Sai ci aiuta a sviluppare l'attaccamento a Dio, o Anurakthi, tramite il quale noi diveniamo anche distaccati dal mondo. L'Amore di Sai avvolge tutte le dimensioni. In breve: l'Amore di Sai ci aiuta a sviluppare l'energia o Shakti, la tecnica necessaria ad avere successo o Yukthi, l'aderenza al sentiero spirituale o Rakthi, il distacco dal mondo o Virakthi e l'attaccamento a Dio o Anurakthi. Nello sperimentare l'Amore Divino, l'Amore di Sai, ci sono vari vantaggi e benefici.


VI ESORTO A CORREGGERVI


Ci si potrebbe porre una domanda: "In che cosa si differenzia l'amore terreno da quello Divino? L'amore tra noi umani è basato sulle relazioni: relazioni tra il padre ed i figli, tra i figli e la madre, tra fratelli... esiste cioè una relazione fisica, mentre l'Amore Divino è al di là della fisicità, non ha niente a che fare con le relazione fisiche. In questo contesto, posso raccontarvi la mia personale esperienza. Come fa spesso, una volta Swami ammonì i ragazzi a correggersi e ad immettersi sulla retta via. Naturalmente tutti, incluso me, o meglio, a cominciare da me, rimanemmo molto male. Io ebbi la mia parte di ammonimento. (Risate) Allora Egli mi chiese di alzarmi in piedi: "Perché hai quell'espressione sulla faccia?" Ed io: " Non posso farci niente, Swami! Sono molto dispiaciuto!" "Vieni!" disse; "traduci." Quel giorno le Sue parole furono di immenso aiuto per tutti: "Tra voi e Me non c'è una relazione fisica. Se voi prosperate nella vostra vita e progredite fisicamente, emozionalmente, economicamente, spiritualmente, moralmente ed eticamente, Io non ci guadagno niente. Se provocate a voi stessi gravi danni e siete causa della vostra completa rovina, Io non ci rimetto niente, Io non ho né perdita né guadagno. Tra voi e Me non c'è alcun legame di sangue; da voi Io non ricavo niente, e voi non contribuite alla mia reputazione, né potete danneggiarla. Tutto ciò che dico è nel vostro massimo interesse. Io vi ammonisco, vi rimprovero e condanno solo per correggervi. Dovreste essere contenti di essere qui per venir corretti; dovreste essere felici di essere qui al fine di evolvere verso un più elevato stato di consapevolezza. Non dovete sentirvi così abbattuti per questo". Poi guardò me e disse: "Incluso tu!" (risate) In questo contesto, Egli disse che tutto l'amore fisico che troviamo è esteriore, materiale e terreno, cioè "pravritti", mentre l'Amore di Sai è interiore e spirituale, cioè "Nivritti." Ora vorrei la vostra attenzione su alcune questioni relative all'argomento di stamane, "Sai per voi e per me."


PERCHÈ NON MI GUARDI?


Molta gente dice: " Swami non mi guarda, Swami non mi parla, rifiuta le mie lettere. Quando sono in prima fila, Egli volge lo sguardo dall'altra parte e quando mi affanno per essere il primo della prima fila la Sua macchina passa da un'altra parte (risate). Quando mi metto in attesa alle due del pomeriggio , Egli arriva alle tre e trenta; se vado alle tre e trenta, il darshan è già finito. (risate) Che cosa significa? Perché accade? Oh, Dio! Perché non mi guardi? Oh, Signore! Perché non mi dici 'ciao'? Perché non mi fai un sorriso? Io vengo qui, trascurando tutto il resto, spendo un mucchio di soldi per raggiungerTi, provo tutto questo stress, questa tensione. O, Signore misericordioso! (Ma sei davvero misericordioso? (risate) O non lo sei affatto?) (risate) Cosa c'è che non va, mio Dio?" Questa domanda sorge spontanea nella nostra mente; alcuni avranno il fegato di esprimerla, altri la reprimeranno (risate), ma tutti siamo umani, anche se alcuni negano queste nostre debolezze. La risposta a questa domanda si può trovare nell'episodio che ora vi racconterò. Ad uno studente di una delle istituzioni educative Sai fu chiesto di fare un discorso. Egli lo fece stando al fianco di Swami. Quello è il momento migliore per parlare e dare fiato alle proprie ansie (risate). "Che cosa devo fare quando Egli non mi parla? E quando chiede a me di parlare, io lo devo fare". (risate) Il ragazzo continuò: "Oh, Signore, mi hai rivolto la parola tre anni fa! Da allora non mi hai più nemmeno sfiorato con lo sguardo. Oggi c'è anche mio padre ed anche con lui hai agito allo stesso modo; che cosa abbiamo fatto? Perché non ci guardi?"
Egli disse questo insieme ad alcune altre cose, dopodiché Bhagavan si alzò ed iniziò il Suo Discorso Divino. Ecco la risposta che dette: "Voi avete appena sentito il ragazzo lamentarsi sul fatto che negli ultimi tre anni Io non lo abbia mai guardato e che abbia ignorato anche suo padre. Ragazzi! Notate questo [vi prego di notarlo anche voi perché è importantissimo per tutti noi]: può accadere che Io non vi guardi, posso non parlarvi, ma che cosa non ho fatto per voi? Di cosa non mi sono interessato? Il fratello maggiore di questo ragazzo ha ottenuto un posto alla facoltà di medicina per Mia Grazia e lui stesso sta frequentando il secondo anno di medicina ma di questo non hanno fatto parola con Me. Io mi prendo cura di voi, Io vi proteggo. Siete in ottima salute. Perché dovreste preoccuparvi e prendervela per il fatto che non vi guardo, che non vi parlo? Dovete capire che Io sono in voi; dovete cercare di vederMi in voi e non considerare solo le manifestazioni esteriori, come il fatto che Swami vi parli o meno." Sono sicuro che questo aiuterà quelli di noi che si rattristano perché Swami non parla con loro. Però Swami è un Divino birbone (risate). Aggiungo Divino perché qualcuno potrebbe fraintendermi. Anche la Sua birboneria è Divina. Egli concluse questa parte del discorso dicendo: "Comunque, voi dovete cercare in ogni modo che Io vi parli, dovete pregare incessantemente per questo. La conversazione con Swami ve la dovete meritare, dovete guadagnarvela." Con questa nota, Swami concluse l'argomento e passò ad altro.


LA DOLCEZZA PERSONIFICATA


Vorrei ora sottoporvi un altro punto. Un parente stretto di un ragazzo che frequentava questo istituto si trovava qui a Prashanti Nilayam. Egli dette al ragazzo dei consigli.(Noi anziani consigliamo ma può darsi che non mettiamo in pratica ciò che predichiamo. Diamo consigli perché vorremmo che almeno gli altri traessero vantaggio dalla nostra esperienza. Un uomo saggio impara dall'esperienza altrui e noi vorremmo che i giovani non commettessero i nostri stessi nostri errori. Ecco perché, con tutte le buone intenzioni, cerchiamo di indirizzare la gioventù. Il parente stretto disse: "Guarda, ragazzo mio, tu stai studiando presso l'istituto di Swami. Ricordati di guardare sempre i Suoi Piedi. Questo è molto importante, perché essi sopportano tutto il peso dell'universo. Non è facile giungere ai Suoi Piedi; non è facile vederli. Concentrati sui Suoi Piedi di Loto." Il ragazzo lo ringraziò e sedette sulla linea per il darshan. Quando Swami passò egli prese a guardare i Suoi Piedi con la testa chinata verso il suolo. Swami pensò: "Questo ragazzo ha qualcosa che non va." (risate) Andò vicino a lui e disse: "Che cosa ti succede? Che cosa c'è?" Quello rispose: "Swami! Sto guardando i Tuoi Piedi." (risate) "Perché?" "Un mio parente mi ha detto di farlo." (risate) "Swami replicò: "Quello è uno sciocco e tu lo sei doppiamente." (risate) (Vi prego di notare la spiegazione che Swami dette qui perché è valida per tutti. Io approfitto di questi esempi per far sì che apprendiamo meglio alcune lezioni). Swami continuò: "Ogni centimetro di questo corpo, da cima a fondo, è importante." Si deve guardare alla Forma Cosmica di Bhagavan, da cima a fondo, dalla punta dei capelli a quella dei piedi, perché "la testa è dolce, le orecchie sono dolci, le labbra sono dolci" ovvero "Madhuraadhipathe Akhilam Madhuram." Tutta la personalità di Bhagavan è come il nettare e la ragione di questo è che Baba è il Purnavatara,cioè l'Incarnazione Divina in tutta la Sua complessità, pienezza e profondità. Quindi Bhagavan istruì quel ragazzo: "No, non guardare i Piedi; devi guardare tutta la Forma di Dio." Sono sicuro che questo fornirà una linea guida per tutti quelli che albergano tali strane idee. Immediatamente il ragazzo ebbe un'idea: "Swami! Qual è il significato di Manasa Bhajare Guru Charanam ? (concentra la mente sui Piedi di Dio) Perché ci chiedi di guardare tutta la Forma? Perché?"(risate) Bhagavan rispose: "Al darshan dovete guardare tutto il Corpo; nella meditazione concentratevi sui Piedi." "Manasa Bhajare Guru Charanam." Concentriamoci sui Piedi di Dio nella meditazione, o dhyana, ma godiamoci l'occasione di vedere Bhagavan in piedi davanti a noi durante il darshan. Dato che è il Purnavatara, godiamocelo tutto, da cima a fondo.

DEVO VENIRE FIN LÀ?


Vi racconterò un altro episodio. Bhagavan parlò ad un devoto e poi proseguì. Quello cominciò a piangere. Perché? Non si capisce perché gli altri piangano quando Swami parla con loro mentre noi piangiamo quando non ci rivolge la parola. Forse siamo simili nel fatto che tutti piangiamo. (risate) C'è unanimità nel piangere, non c'è competizione! (risate) Così quest'uomo piangeva, ed io gli chiesi gentilmente: "Perché piangi? Come ti chiami? Swami ti ha parlato, non c'è ragione di piangere. Perché piangi?" L'uomo rispose: "Signore, il mio nome è Narayana Charanam e, come vedete, sono avanti negli anni. Mia moglie ed io eravamo andati a Madras per un esame agli occhi ed, al ritorno, dovevamo cambiare autobus a Madanapalli per raggiungere Puttaparthi. Io chiesi all'autista di avvertirci quando saremmo arrivati al Ramakrishna Ashram di Madanapalli perché volevamo dormire lì e prendere l'autobus per Puttaparthi l'indomani. L'autobus viaggiò per un lungo tratto, finché improvvisamente l'autista ci disse di scendere. Bene - scendemmo. Erano le dieci di sera ed io chiesi ad un passeggero: "Dov'è il Ramakrishna Ashram?" Mi rispose:" Dodici chilometri 'indietro' "... e l'autobus partì. Come sapete, vicino a Madanapalli c'è un bosco fitto, spontaneo, ed è buio pesto, non c'è una luce. Una coppia di anziani lasciati lì soli, a dodici chilometri dall'ashram alle dieci di sera! Non era una bella notte e non c'era neanche la luna. Inoltre avvertimmo dei lampi e tuoni e cominciò a piovigginare. Non mi restava altro che gridare invocando il Nome di Dio: 'Sai Ram! Sai Ram!' La vera preghiera viene fuori solo nell'agonia; solo nell'avversità si rivela la profondità della supplica. La preghiera genuina sorge soltanto nei momenti di difficoltà. Allora la Mano caritatevole si tende spontaneamente ed istantaneamente perché Dio è sempre presente, sempre amorevole e sempre tra noi. Che cosa accadde quando io gridai "Sai Ram"? Vedemmo un'automobile, con i fari accesi, venire verso di noi e fermarsi proprio dove eravamo. Io ebbi paura di nuovo e pensai: "L'autista ci ha scaricati in mezzo al bosco e quest'altro tizio ci rapinerà di tutto ciò che abbiamo." Eravamo molto preoccupati. Il conducente scese dall'auto e disse: "Signore! Sto viaggiando da solo, non ho nessuno con me in macchina. Avete forse bisogno di qualcosa? Posso aiutarvi?" Io risposi: "Dobbiamo tornare indietro fino al Ramakrishna Mission Ashram a dodici chilometri da qui; è lì che avremmo dovuto scendere dall'autobus. Siamo qui per un errore dell'autista purtroppo" Il conducente replicò: "Non c'è nessun problema! Vi accompagno io, signore!" Egli ci dette un passaggio e noi fummo molto contenti nel trovare ospitalità nell'ashram. Mentre ci stavamo sistemando, ci ricordammo della gentilezza del conducente e, volendo ricompensarlo in qualche modo, uscimmo dalla stanza per chiedergli se potevamo dargli del denaro e per ringraziarlo. Egli però non c'era e neanche l'auto fu trovata; né lui né la macchina! Il giorno dopo arrivammo a Puttaparthi." Swami guardò quest'uomo anziano e disse: "Non dovresti stare più attento? Anche avendo informato l'autista, è tuo dovere interessarti. Devo essere Io a guidare fin laggiù a mezzanotte per darvi un passaggio? Gente inutile! State più attenti d'ora in poi!" (applauso) Questo è Bhagavan per voi e me; nei momenti di smarrimento, Egli è sempre lì. In certe circostanze inevitabili, che la cattiva sorte può causare, Dio non manca mai.


SIETE PRONTI?


Vi racconto un altro caso. Una volta Bhagavan stava parlando ai ragazzi del college e disse: "Ragazzi! Siete pronti a fare qualunque cosa Io vi dica?" "Si Swami! Perché no? " dissero in coro. "Perché no? Faremo qualunque cosa Tu dica." Allora Baba disse: "Bene! Venite qui! Là c'è un palazzo di tre piani; salite fino in cima e saltate giù." (risate) Quelli cominciarono a guardarsi in faccia l'uno con l'altro! Alla fine un ragazzo si alzò e si diresse correndo verso il palazzo. Swami lo chiamò: "Torna indietro! Torna indietro! Non andare!" La madre fisica non può sopportare un semplice graffio sul corpo di suo figlio, non una sola goccia di sangue sul corpo del suo bambino. Sai ha "l'Amore di mille madri." "Come potrei guardarti saltare da un palazzo di tre piani! Potrei stare a guardare? No, ragazzo mio! Resta qui. Sono contento di te; era solo una prova." Di tutti i ragazzi che avevano detto "si", solo uno corse verso il palazzo. Egli frequentò la scuola, l'università ed il corso di specializzazione qui a Puttaparthi; poi fu mandato all'estero per un po' di tempo. Ora lavora al Super Speciality Hospital come tecnico. Ciò che voglio farvi notare è che Bhagavan desidera davvero che noi affrontiamo le sfide della vita ma Egli farà in modo che ne usciamo vincenti, Egli farà sì che siamo vittoriosi. A patto che ci abbandoniamo a Lui, Egli provvederà a farci vincere la partita.


NON PUOI PARLARE PIU' FORTE?


Ecco ancora un episodio di "Sai per voi e me". Di solito Swami parla con i ragazzi, da quelli delle elementari ai laureati che seguono i corsi di specializzazione. Quali sono le sue domande preferite durante il darshan del mattino? "Ragazzi! Che cosa c'era per colazione? Cosa avete mangiato?" Un ragazzo dice: "Due idli, Swami; un altro dice: "Tre idli, Swami". Swami allora domanda: "Solo idli?" "No, Swami, anche dosa". "Vedo. Quanti?" "Uno". "Solo uno?" "No, no, no. Due Swami". "Solo due? Erano così piccoli, solo cinque centimetri di diametro".Qualunque cosa dicano, Swami vuole che mangino di più, in quanto Egli vuole che tutti mangino sempre di più, anche se Lui non mangia. (risate) Per noi è vero il contrario: noi mangiamo di più e vogliamo che gli altri mangino di meno. Bhagavan vuole che i ragazzi mangino di più perché stanno crescendo e, per essere energici, devono nutrirsi. Un ragazzo pensò: "Swami vuole davvero che io mangi di più; proverò a mangiare più idli possibile e poi mi presenterò a Lui in modo che sia proprio contento del mio punteggio." (risate) Con questo intento, il sabato seguente, a colazione, egli cominciò a mangiare degli idli: il primo fu ottimo, il secondo piacevole ma il terzoŠŠdifficile. (risate) Terminare il terzo non fu facile "ma tre è il numero che viene normalmente servito e quindi voglio provare a mangiare il quarto" pensò. Cominciò a mangiare il quarto idli ma fu in tale difficoltà che non riusciva ad alzarsi da tavola! (risate) Poi, dopo averlo finito, c'era il rischio che gli altri tre volessero tornare fuori (risate). Comunque, in qualche nodo, riuscì a mangiarlo. Alcuni ragazzi dovettero aiutarlo a camminare perché nel suo ventre c'era una "seduta parlamentare" (risate). Voi sapete che una seduta parlamentare è come un addome in subbuglio (risate). A stento riuscì a sedersi nella fila per il darshan. Bhagavan arrivò e parlò con altri ragazzi ma non con lui ed egli pensò: "Swami! Tu mi hai fatto mangiare quattro idli (risate). La prossima settimana, per ottenere la Tua attenzione, ne devo mangiare altri quattro? Questa volta è stato abbastanza difficile; come faccio a ripetere questo pesante esercizio fisico?" Swami chiamò un gruppo a colloquio ed il ragazzo pensò che la sua occasione fosse sfumata ma, dopo poco, Swami aprì la porta ed andò lentamente nella sua direzione. Allora lui pensò: "Oh, bene! La prossima settimana posso prendermela comoda e mangiare soltanto due idli." Swami gli si avvicinò lentamente e gli chiese di alzarsi. "Vieni! Parla ora" e lui parlò. Baba disse: "Hai mangiato quattro idli, perché parli così piano? Nessuno sente la tua voce. Hai mangiato quattro idli, non puoi parlare più forte? Che cos'hai?" (risate) Invece di essere mortificato, il ragazzo era felice che Swami sapesse che li aveva mangiati (risate). Sai è per voi e per me.


EGLI FECE IL MIO LAVORO


Concedetemi ora la vostra attenzione su un altro episodio di "Sai per voi e me". Ad un laureato in scienze fu chiesto di insegnare il sanscrito. Swami andò da lui e disse: "Insegna il sanscrito". Quell'uomo non aveva alcuna conoscenza di quella lingua. Anzi, era allergico ad essa ed aveva cercato di starne lontano trovandola troppo pesante e difficile ma Swami andò da lui e disse: "Insegna il sanscrito". Insegnare senza conoscenza! Quell'uomo cominciò a tremare. "Cosa devo fare?" Baba disse: "Comincia con le classi più basse e non ti preoccupare." L'uomo cominciò pian piano ad imparare il sanscrito; Baba tornò e disse: " Comincia da questo Ganesha Chathurthi." Egli si impegnò giorno e notte; in qualche modo memorizzò alcuni versi e cominciò ad insegnare nelle classi inferiori. Insegnava la preghiera a Ganesha, Gananamthva. I ragazzi imparavano velocemente e lui andava acquisendo sempre maggior conoscenza del sanscrito. Seguendo le istruzioni di Swami, egli divenne non solo efficiente, ma addirittura esperto, ed insegnò ogni sorta di Shothram, che sono le preghiere a Ganesha ed alle altre Divinità. Egli le imparò a memoria e le insegnò a tutti gli studenti. Questo meticoloso signore dice: "Ho seguito le istruzioni di Swami ed Egli ha fatto il lavoro per me. Se seguirete le Sue istruzioni, Egli farà il lavoro per voi. La mia vita è una testimonianza, un esempio. Io non penso di aver insegnato ai ragazzi né penso di aver acquisito la conoscenza del Sanscrito: Swami mi ha insegnato ed ha insegnato attraverso di me perché io ho semplicemente obbedito a ciò che Egli mi diceva. "Io agirò in accordo al Tuo comando, Signore! (Karishye Vachanam Thava)" Tu hai detto: "Io farò il tuo lavoro (Karishye Karyam Thava)" Per questo eccomi qua, con tutta la conoscenza, Buddhi, ed il compimento di questa, Siddhi. Finì così che quel signore si specializzò in sanscrito. Si, egli ottenne un dottorato in sanscrito e vi posso dire che nessuno può uguagliarlo nel recitare i versi sanscriti, neanche i sacerdoti professionisti. Egli li recita con cognizione, con dizione, accento, e precisione, e nella totale consapevolezza del loro esatto significato. Sto parlando del Dottor Vedanarayan, che insegna al liceo;. È lui che guida tutti i ragazzi del coro che recitano i versi vedici di fronte a Swami.


NOME E FORMA INSIEME


Tutti i Veda vengono cantati in lode a Dio. I versi vedici vengono imparati e memorizzati per ottenere la Sua visione, per sperimentare la Sua manifestazione. Noi siamo estremamente fortunati, in quanto sentiamo lodare Dio attraverso la recitazione dei Veda e vediamo la manifestazione della Divinità, Dio stesso, seduto tra noi. Due piccioni con una fava! Noi che ascoltiamo, che vediamo Bhagavan, siamo più fortunati di chiunque altro perché udiamo le Sue lodi e allo stesso tempo, Lo vediamo in Forma fisica. Il Nome e la Forma: una unione felice dei due, possiamo sperimentarlo qui!


SOLO VIBHUTI ?


Il Dr Vedanarayan ha avuto delle esperienze meravigliose con Swami. Vedanarayan ha studiato qui. Non dovete pensare che io gli stia facendo propaganda, non è neppure un mio parente! (risate) Molto tempo fa, mentre studiava nell'Università di Swami, questo signore ebbe un grave e fortissimo dolore alla pancia. Dopo un paio di giorni fu ricoverato in ospedale ed il dottore che lo visitò gli chiese: "Da quando ti fa male?" Egli disse: "Da tre giorni, dottore." "Che cosa hai preso per lenire il dolore?" Risposta: "Vibhuthi, dottore." Il medico fece una faccia incredula e chiese: "Vibhuthi?!" "Si, dottore." "Vibhuthi! Sei sicuro?" "Si, dottore." Il medico andò a riferire: "Swami! C'è un ragazzo che non usa medicine. Dice di aver preso solo della vibhuthi per curare il suo dolor di pancia. Che cosa devo fargli?" Swami disse: "Molto bene! Torna a visitarlo." Il dottore tornò al capezzale del malato accompagnato dal custode del Mandir che, in quel periodo, era un signore di nome Kutumba Rao. Quest'ultimo domandò al ragazzo: "Come stai?" "Il dolore è forte, signore." "Che cosa prendi?" "Vibhuthi." Allora Kutumba Rao disse: "Guarda, ragazzo, che oltre alla vibhuthi devi prendere delle medicine." "Perché delle medicine?" Ed il primo: "Ti saranno prescritte le medicine appropriate; è bene che tu le prenda con la vibhuthi affinchè operino a dovere." Il ragazzo lo ascoltò tranquillamente ma non prese alcuna medicina. I due tornarono a riferire: "Swami! Quel ragazzo rifiuta le medicine; prende solo della vibhuthi." (risate) Swami rispose: "Dite a quello sconsiderato che deve prendere anche le medicine. Diteglielo!" (risate) Bhagavan non voleva fare torto al dottore che era un professionista esperto; in effetti, il dottore non doveva venir umiliato di fronte ad un ragazzo! Quindi Egli disse: "Ditegli che non è questo il modo!" (risate) Essi tornarono e dissero: "Guarda, le istruzioni di Swami sono che, insieme alla vibhuthi, tu prenda le medicine." "Va bene, signore." Il dolore, però, persisteva. Un giorno Bhagavan andò all'ospedale, guardò il ragazzo e proseguì per la sua strada, per cui il giovane gridò: "Swami! Per piacere! Ho un dolore atroce!" Swami disse: "Tu non stai seguendo le Mie istruzioni. Non ti darò della vibhuthi." Così dicendo, si allontanò ma, per compassione, tornò indietro e gli dette il prasadam [grazia spirituale] guardandolo con un sorriso malizioso. Dopo di questola salute del ragazzo cominciò a migliorare e finalmente fu dimesso. Tutto questo è testimoniato, cari amici - tutto confermato da colui che lo ha sperimentato, è informazione di prima mano, calda calda, appena sfornata! Io voglio servire roba calda, non rafferma! (risate) Purtroppo egli ebbe altri problemi di fegato, di reni, di tutto un po'! Fu di nuovo ricoverato e, questa volta, Bhagavan andò all'ospedale. Il giovane non poteva muoversi; c'era un rischio reale che l'affezione ai reni ed al fegato compromettesse il cervello. Le cose arrivano a gruppi piuttosto che singolarmente... eh, nella vita il bene ed il male arrivano a battaglioni per noi tutti! Swami si mise comodo: sedette sul letto del malato e gli applicò della vibhuthi sull'addome. Fino a quel momento egli aveva vomitato qualunque cosa avesse ingerito; Swami gli applicò la vibhuthi e gli fece bere dell'acqua di cocco, dopodiché il ragazzo si mise inaspettatamente a sedere! Swami guardò il dottore e disse "Prende solo della vibhuthi, che cosa ci vuoi fare?!" Poi se ne andò in silenzio. (risate) Quindi, in ultima analisi, che cosa lo curò? Il più recente antibiotico: la intercontinentale vibhuthi di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba! (risate)
Questo è "Sai per voi e per me".


OH! SEI ANCORA VIVO!


Di solito, quando in estate Bhagavan va a Bangalore, alcuni residenti di Prasanthi Nilayam vanno a casa a sistemare le loro cose, come pagare le tasse e le bollette dell'acqua o a salutare i loro cari. Quello è l'unico periodo in cui, chiedendo il permesso a Swami, sono liberi di andare. Un anno, mentre Baba stava partendo, un residente gli chiese: "Bhagavan! Posso andare?" Pensava che Egli rispondesse "Vai!" e gli desse anche della vibhuthi. (risate) Baba invece lo guardò e disse: "Non andare, rimani qui." L'uomo non se lo aspettava di certo! Per lui fu una brutta sorpresa. Che fare? Decise di rimanere pur avendo già preso i biglietti per il treno. Nessuno può mai prevedere il momento in cui Swami partirà. La gente mi chiede: "Quando parte Swami?" Che cosa devo dire? La mia usuale risposta è: "Non parte." Io dico a tutti la stessa cosa perché, fino a quando la Sua auto non esce dall'ashram, nessuno può sapere quando partirà. Chiunque dica di esserne a conoscenza è uno sciocco n° 1. (risate) Bhagavan non dirà mai a nessuno il giorno e l'ora della Sua partenza; Egli dice sempre: "Amate la mia incertezza." Nessuno può sapere il momento in cui partirà; noi ce ne facciamo un'idea, ma è solo una possibilità. Quindi quest'uomo aveva prenotato, prevedendo che Swami partisse un certo giorno ma Egli gli disse di non andare. Che cosa doveva fare? Rimase. Un giorno, mentre passava vicino alla mensa dove erano in corso delle opere di ristrutturazione, un mattone gli cadde sulla testa e lo ferì, per cui finì all'ospedale, dove fu suturato e bendato. Era molto dispiaciuto. 'Anche se Swami mi aveva detto di rimanere, avrei dovuto partire; posso solo rimproverarmi per non averlo fatto. Non sono partito ed eccomi qua con la testa rotta dalla caduta di un mattone.' Questo era il suo pensiero. Il giorno dopo lesse sul giornale che il treno sul quale avrebbe dovuto viaggiare era deragliato e cento persone erano morte! Egli sarebbe stato tra loro. Allora pensò: 'Molto meglio questa ferita alla testa della rovina completa! (risate) Swami ha voluto che io rimanessi per il mio bene." Dopo essere tornato a Parthi, Egli sorrise a quest'uomo e disse: " Oh! Sei ancora vivo? Bene!' (risate). 'Sai per voi e per me'...


QUANDO TI SEI CAMBIATO D'ABITO?


Un altro caso è quello di un' insegnante Bal Vikas proveniente dallo stato di Orissa. Questa insegnante stava assistendo la madre anziana, che era in condizioni critiche e soffriva da molto tempo e che, nonostante le cure e le regolari medicazioni, non riusciva a guarire. Una domenica questa insegnate dei Bal Vikas doveva tenere una lezione ma non poté lasciar sola sua madre.Avrebbe voluto andare a scuola ma sua madre era sola a casa. Che cosa fare? Soddisfece tutte le necessità dell'anziana: le dette tutte le medicine, le preparò la colazione seguendo la dieta prescritta e fece tutto ciò che era necessario, dopodiché cercò qualcuno che potesse accudirla fino al suo ritorno. Con grande difficoltà trovò infine qualcuno disposto ad accudirla ma, quando ebbe finito di organizzare tutto, era ormai molto in ritardo per la lezione. Comunque andò a scuola. Quando arrivò, vide tutti i bambini fuori dall'aula, per cui pensò che stessero andando via dopo aver aspettato così a lungo. Si scusò moltissimo per non essere stata puntuale, ma un bambino saltellò verso di lei dicendo: "Maestra! Perché ti sei cambiata d'abito? Avevi un sari rosa ed ora ti vedo con un sari bianco; perché ti sei cambiata? Avevi solo un punto di kumkum sulla fronte ed ora hai anche la vibhuthi; quando l'hai messa?" Ella non poté trattenere le lacrime; Bhagavan era venuto con la sua forma ed aveva fatto Lui lezione ai Bal Vikas! Rendetevi conto!
'Sai per voi e per me'...


UN AGENTE DELLE TASSE
Ecco la storia di un agente delle tasse. Egli è un mio caro amico che è andato in pensione nel distretto di Kurnool e lì si è sistemato. Se vi va di conoscerlo ve lo posso presentare. Prima di andare in pensione, lavorava come agente delle tasse e, contemporaneamente, era segretario del Centro Sai locale. In quel periodo fece un viaggio a Prashanti Nilayam. Sono sicuro che tutti voi siate d¹accordo con me se dico che, qui a Prashanti Nilayam, dimentichiamo sempre che giorno è; si sente dire: "E' il cinque o il sei? No, no, è il sette!" "Il sette??" "No, forse è l'otto." (risate) "E' lunedì?" "No, no, signore! E' giovedì." "Ma quale giovedì!? Sei matto? Oggi è domenica!" "Oh, davvero?" (risate) Noi dimentichiamo il giorno e la data perché Prashanti Nilayam è oltre il tempo e lo spazio. Baba è oltre il tempo e lo spazio. Noi non abbiamo coscienza del tempo, della data o del giorno, perché viviamo dentro noi stessi ed il Sé è al di là del tempo. Il Sé Reale è Bhagavan Stesso. Per questo non ne siamo coscienti. Questo agente delle tasse venne e si trattenne. S trattenne troppo, perché aveva chiesto sette giorni di ferie, ma rimase tre settimane. Nessuna persona responsabile farebbe una cosa simile. Che cosa si poteva fare? Mentre gli passava accanto, Swami chiese: "Quando parti?" Egli pensò: "Sono stato qui per tre settimane e non mi hai mai considerato e ora mi chiedi quando vado via?" Inconsapevolmente rispose: Ora, Swami!" Avendo detto "ora" dovette partire. All'arrivo, andò subito in ufficio pensando di trovare il licenziamento o, per lo meno, una sospensione. Pensava di trovare una segnalazione della polizia per un agente scomparso o qualcosa del genere. Andò diretto in ufficio e lì trovò il suo impiegato che disse: "Signore! Ma non era appena andato via? Perché è tornato? Deve firmare qualche documento o degli assegni? Perché è tornato, signore? Poteva farmi una telefonata e sarei venuto io a casa sua." Quell'uomo rimase sbigottito ma, non volendo esporsi davanti all' impiegato, disse: "Sì, sì, sì! Non avevo voglia di stare a casa e così sono tornato in ufficio." Andò subito a guardare sul registro delle presenze e vide la sua firma per tutte e tre le settimane in cui non era stato lì! Che sorta di situazione era mai questa?!" Poi arrivò l'impiegato che lo accompagnava sul territorio: "Signore! Qui c'è il programma mensile che lei ha firmato ieri. Dobbiamo partire domani mattina." "Sì, sì, sì! Certo che partiamo!" (risate) Egli doveva ancora ritirare il suo stipendio. Tutti gli agenti governativi sanno che, se non ritirano il salario entro un paio di giorni, lo stesso verrà rispedito alla tesoreria. Non può essere tenuto lì a lungo. Egli aveva un gran bisogno di denaro. Che cosa si poteva fare? Parlò con il contabile il quale gli disse: "Signore, devo ancora depositare il suo stipendio in tesoreria. Me ne sono dimenticato e la prego di scusarmi. E' perché sono molto occupato con i conteggi." Lui rispose: "Sì, sì, lo so. Può registrarlo e darmelo ora." Amici cari, questo è un caso in cui Baba ha fatto il lavoro di un ufficiale delle tasse! Prima vi ho detto di quando Eglisi è sostituito all'insegnante Bal Vikas, assumendo il ruolo di una donna, vestito con un sari e con un punto di kumkum in fronte. (risate).


UN PAZIENTE HA BISOGNO DI UN DOTTORE


Qualcuno ieri mi ha chiesto: "Perché, in questo periodo, Baba non prende le lettere dalle donne?" Io ho risposto: "Tempo addietro l'auto di Swami girava nel settore delle donne senza venire mai dalla parte degli uomini. Noi non abbiamo mai brontolato. La nostra vita è il nostro messaggio; imparate da noi!" (risate) Quindi coloro che pensano che Swami non vada nel settore delle donne dovrebbero sapere che Egli si interessa molto a loro. Egli è una donna tra le donne. Qualcuno ha chiesto: "Swami perché non dedichi alle ragazze del college di Anantapur tanto tempo quanto ai ragazzi di Brindavan e Prasanthi Nilayam?" Sapete che cosa ha risposto? "Chi ha bisogno di un dottore? Ne ha bisogno un paziente, non una persona sana. Le donne sono spiritualmente sane mentre gli uomini sono spiritualmente deboli e malati per cui devo curarli." (applauso) Ha detto anche: "Se osservate le graduatorie dell'università, nonostante Io non vada ad Anantapur da ormai dodici anni, le ragazze, circa all'ottanta per cento, sono passate al livello "A". Anche se Io parlo con questi ragazzi, alcuni si fermano al grado "B" ed altri persino vengono boccciati, per cui essi hanno più bisogno di medicazioni e di cure delle ragazze." E poi: "Le ragazze sono salde nella loro devozione, hanno una fede forte e quindi non hanno bisogno di attenzione." Questo è ciò che ha detto Bhagavan.


SWAMI SPENGE IL FUOCO


Posso citarvi un altro esempio a proposito di una devota dell'Orissa: per disgrazia, mentre stava cucinando, il suo sari prese fuoco. Tutta la stoffa si incendiò e lei cominciò a gridare: "SaiRam!" Questo incidente è verbalizzato con il suo nome ed indirizzo. "Io faccio studi scientifici ed ho molto senso logico " dice la donna apertamente " eppure Swami uscì fuori dalla Sua fotografia, camminò verso di me e spense l'incendio. Il mio corpo non ha la minima cicatrice!" 'Sai per voi e per me'.


ALCUNI STUDENTI VENGONO SALVATI


Bhagavan salva la gente. Vi racconto di due giovani che lavoravano allo 'World Trade Centre' a New York, proprio quello in cui l'undici settembre accadde una delle peggiori tragedie della storia dell'umanità. Quel fatto tragico fu un esempio di crudeltà umana, di brutalità e di natura demoniaca. L'umanità deve vergognarsene. Noi ne siamo molto addolorati, ci dispiace moltissimo.Nessun essere umano può andar fiero di quell'atto inqualificabile. Voglio mettervi al corrente dell'esperienza di due giovani che lavoravano lì. Un ragazzo lavorò per tutta la notte allo schedario del suo ufficio e andò a letto verso le tre del mattino. Si svegliò alle nove circa, capì di essere in ritardo e corse in ufficio ma trovò il grattacielo completamente crollato. Quel suo ritardo gli aveva salvato la vita. Avendo lavorato tutta la notte non riuscì ad alzarsi in tempo per essere puntuale in ufficio e questo gli salvò la vita. 'Sai per voi e per me'...
Che cosa accadde all'altro ragazzo? (Si tratta di due studenti del college di Swami; ecco perché ve lo sto raccontando.) In cima allo World Trade Centre c'era un ristorante e lui soleva farvi colazione, ma quella tragica mattina pensò: "Tanto per cambiare, perché non andare a far colazione in qualche altro posto?" Così uscì dal grattacielo. Quando finì di fare colazione l'attacco era già avvenuto! Quel ragazzo, un ex studente di questo istituto, afferma: "E' così che Swami mi ha salvato la vita." 'Swami per voi e per me'...


È L'ABC, NON LA BBC
Ho molte cose da condividere con voi. Vorrei concludere questa sessione mattutina dicendo che Sai è per voi, è per me ed è per tutt,i ma ci da l'impressione che ognuno di noi Lo abbia in esclusiva! (risate) Vorrei dire che noi siamo una famiglia Sai, che tra noi non ci sono segreti, specialmente nella vita di Anil Kumar. La parola 'segreto' non la so neanche scrivere (risate). Fino ad oggi non ha trovato posto nel mio dizionario e sono sicuro che non ne troverà in futuro, in quanto io non posso fare a meno di raccontare tutto a tutti. Qualunque cosa mi diciate sarà ritrasmessa, via radio e via televisione, immediatamente (risate).Anilkumar Broadcasting Corporation (ABC) (risate) non è la BBC. Sappiate che state parlando con la ABC; state bene attenti! (risate)


IL MISTERO DELLA DIVINITÀ


Voglio informarvi, fratelli e sorelle, di un altro avvenimento. Una mia stretta parente prese a raccontarmi le sue esperienze. Io stavo semplicemente ascoltando. Ad un tratto essa disse: "La tua faccia non ha espressione; non ti interessa ciò che dico?" Io risposi: "Ho già sentito tutto questo altre volte; molte persone hanno esperienze simili." Lei si arrabbiò molto: "Perché dici questo? Solo io ho avuto un colloquio, non lo sai?!" "Oh, capisco!" "Io sono l'unica fortunata ad aver ascoltato queste parole da Swami. Te ne rendi conto?" "Cosa dovevo fare? Cominciò a bersagliarmi. Una parente stretta... non potevo dirle di andarsene. Ascoltai pazientemente e poi aggiunsi: "Questa è l'idea di tutti i devoti; tutti dicono: "Swami ha parlato con me, non con te. Non te ne sei accorto?" "Ah, vedo." "Queste parole sono intese specialmente per me e per nessun altro." "Oho!" Questo è il mistero della Divinità: Egli è personale ed impersonale allo stesso tempo. Fa sentire a ciascuno di essere speciale, perciò Egli è un Dio personale, ma salva chiunque, appare a chiunque in sogno, o fisicamente, o in qualunque altro modo, quindi appartiene a tutti. Baba è personale ed impersonale insieme.


TUTTI SONO I SUOI BAMBINI


Bhagavan ha a cuore tutte le creature, non solo gli esseri umani. Un giorno Swami stava passando accanto a delle piante a Brindavan. Là ce ne sono moltissime. Avrete sicuramente visto i loro fiori. Bangalore è la città dei giardini ed a Brindavan ci sono dei fiori bellissimi, ma c'era una pianta secca, senza alcun fiore. Swami si fermò per qualche istante e chiamò i ragazzi: "Non potete annaffiare quella pianta? Perché non l'aiutate? La pianta ha vita come voi." Se la pianta avesse avuto la fortuna di parlare, avrebbe detto: "Swami mi ha salvato la vita! Questo è accaduto solamente a me ed a nessun altro." (risate) Swami si prende cura anche delle piante. Dovete aver sentito di Sai Geeta, l'elefante di Swami; ora è molto vecchia. Negli anni della sua gioventù, quando Gli era stata da poco regalata, la tenevano legata ad un palo molto vicino alla Sua residenza. L'animale era veramente incontrollabile. Nessuno poteva gestire Sai Geeta per cui, una volta, il mahout [conduttore di elefanti] cominciò a frustarla. Subito Swami aprì la finestra e lo ammonì: "Bada che ti mando via! Non la frustare, non la punire." Swami si preoccupa degli animali. Ai vecchi tempi, quando d'estate si dovevano attraversare le sabbie del Chitravati, la gente viaggiava su carri tirati dai buoi. All'arrivo, Swami domandava loro: "Non sapete camminare? Quei buoi non riuscivano a tirare i carri sulla sabbia. Non potevate scendere e trasportare voi il bagaglio? Non siete capaci di camminare?" Swami è coinvolto perché è presente: "Chiamalo, bramalo, (Shivakeshavadulalo)." Dio è presente nel microcosmo e nel macrocosmo, in Brahman e nell'universo. Swami ha a cuore tutti e tutto.


CONOSCI SAI BABA?


Tempi addietro, Swami soleva andare ad Uti, detta anche Utacamund. Là c'era una scuola che ora non c'è più. Era bellissima! Io sono andato insieme a Lui. Un giorno, mentre vi si stava recando, Egli fermò la macchina all'improvviso. Aveva visto un bimbetto che piangeva sulla strada mentre la nonna stava lavorando un po' più in là. Era una lavoratrice saltuaria. Baba scese ed andò verso di lei: "Amma! Neeku Sai Baba telusa?" cioè "Madre! Conosci Sai Baba? " La donna disse: "Lo conosco." Allora Baba continuò: "Nenu telusa?" cioè "Mi conosci?" "Non ti conosco." (risate) E Baba: "Io sono Sai Baba." (risate) La donna si alzò immediatamente e si prostrò ai suoi Piedi. Swami disse: "Papam! Il tuo nipotino è là che piange; non lasciarlo piangere così. Vieni! Prendilo." Le dette alcune scatole di dolci, dei vestiti e del denaro e poi proseguì. Questo è Baba per voi e me. Il Suo Amore è universale; Egli ama tutti ma dà l'impressione di essere lì per ognuno di noi. Egli è sia personale che impersonale.


DHUP (OFFERTA DEL FUMO DELL'INCENSO)


Tempo addietro, egli concesse un colloquio ad un gruppo di devoti. Tra di loro c'era una persona che aveva il vizio del fumo. Essendo questo il suo primo viaggio, Swami non voleva metterlo in imbarazzo, ma volle comunque correggerlo. Se fosse stato un devoto consueto od un vecchio devoto, avrebbe ricevuto un trattamento ben diverso (risate) ma questo era il suo primo viaggio! Aveva il "lasciapassare dell'ospite" (risate). Non si doveva spaventare, lo capite. Quindi Swami disse: "MmmmŠŠ.Dhupam ayipoyindhana mata." Che cosa significa "Dhup?" Dopo aver acceso l'incenso, noi ne offriamo il fumo fragrante, o Dhup, a Dio. Quindi "Dhup" è il fumo dei bastoncini d'incenso che noi offriamo a Dio ma quello a cui Baba si riferiva qui era il fumo del sigaro! (risate) "Oh! Hai finito il tuo Dhup (ultima offerta d'incenso o ultima boccata di sigaro)!"
L'uomo non venne mortificato davanti agli altri ma capì (risate).Swami corregge tutti e quello fu l'ultimo sigaro della vita di quell'uomo! Da allora smise di fumare. 'Sai per voi e per me'...


PER VOI E ME E PER L'INTERA RAZZA UMANA


Un giorno, durante Krishnashatami, c'era una ghirlanda di fiori bianchi di gelsomino. Swami cominciò a giocherellare con quei fiori e ne fece cadere alcuni in terra. Tutti noi stavamo guardando: essi furono trasformati in preziose gemme luccicanti! In un'altra occasione, era Paduka Pujia e la festa stava procedendo alla grande. L'ultimo giorno, Gli furono offerte molte monete d'oro. Che cosa fece Baba? Ne prese una manata e le gettò ai devoti: "Venite! Prendetele! Prendetele!" Che sia oro, fiori, gemme o diamanti, tutto è uguale di fronte a Dio. Egli è Colui che ama tutti. "Tutti sono Uno, figlio Mio caro; sii come tutti."

Sai Ram! Mille grazie!

Anil Kumar ha concluso il satsang cantando: " Bhajamana Narayana Narayana Narayana.