Satsang

Loro ti vogliono (seconda parte)

4 gennaio 2003

La differenza tra ‘Educare’ ed Istruzione

La seconda parte riguarda la differenza tra ‘Educare’ ed Istruzione che è necessario conoscere per il modo in cui ‘Educare’ è stato sinora compreso. La maniera in cui ‘Educare’ è stato divulgato non è affatto di mia soddisfazione. Dio semplifica, mentre l’uomo complica! Quando Dio pone l'argomento in termini così semplici, noi siamo capaci di manipolarlo e farlo diventare tanto complicato da provocare negli altri disgusto, fastidio e indifferenza. Pertanto questo non è ora il mio compito. Il nostro compito è capire come sia semplice.

L’istruzione ha prodotto crimini

Recentemente Bhagavan ha tenuto un discorso ad alcuni insegnanti della Zambia e Tailandia. Il tema del Suo discorso era ‘Educare’. Certi punti che ora io dividerò con voi sono basati sul Discorso Divino tenuto agli insegnanti. Prima di prendere commiato io gli ho mostrato entusiasticamente queste diapositive. L'istruzione vi aiuterà a discutere e sottoporre il vostro punto di vista con l’abilità necessaria per convincere gli altri. Far sì che gli altri dimentichino le proprie domande è un’eccellente arte di manipolazione. Cosa ha fatto oggi l’istruzione? Per citare Bhagavan: "Dove c’è un numero di istituti di istruzione, c’è un numero di Corti, un numero di avvocati, di prigioni, di ladri e di assalti alla banche, rapimenti e così via. Pertanto questo è il risultato dell’istruzione."

Tecnologia significa ‘take knowledge’ (prendere conoscenza)

Qualche tempo fa Bhagavan concesse una interview a un gruppo di persone e chiese loro: "Cosa state facendo?" "Swami, siamo studenti di M. Tech". "Cosa significa?" Essi risposero: "Master of Technology". Oho! "Chi è un Master (Maestro, padrone)?" Essi non seppero rispondere. Egli chiese al professore stesso: "Chi è un Master?" Il professore rispose: "Chiunque conosca l'argomento". Bhagavan disse: "Certamente no! Un Maestro non è il maestro dell'argomento, un Maestro non è colui che è andato in profondità nel contenuto del corso. Un Master è colui che è padrone dei propri sensi". Tutti furono sorpresi, rimasero a bocca aperta perché nessuno aveva considerato la questione in tal modo. Allora Egli andò oltre: "Cos'è 'technology' (tecnologia)?" Uno studente disse: "Swami, la scienza applicata è technology". E Swami: "Se è scienza applicata, perché ci dovrebbe essere una parola come technology?" Ecco fatto! Allora Egli chiese ad un altro professore: "Cos'è technology?" Quello rispose: "La scienza in applicazione è technology".

" Voi siete tutti in errore!"

Allora che cos'è technology? Ognuno cominciò a dare la sua interpretazione e definizione ma Bhagavan disse: " No, no, no, no. Avendo ricevuto istruzione, avendo imparato tutta la conoscenza, essendovi impossessati di abilità e talenti, voi dovreste andare nella società e dire ad ognuno 'Take knowledge, take knowledge' ('Prendete conoscenza, prendete conoscenza') Questo è 'tech-nology' altrimenti è 'trick-knowledge' (conoscenza dell'inganno), imparare ulteriori inganni. La vita è piena di inganni. Quindi technology non è 'trick-knowledge' (conoscenza dell'inganno) è 'take-knowledge' (prendete conoscenza), 'Prendete la mia conoscenza'. La vostra conoscenza dovrebbe portare beneficio ai vostri compagni esseri umani. Essendo nati nella società, essendo cresciuti ed essendo stati allevati nella società, avendo acquisito la vostra conoscenza dalla società, dovete esprimere la vostra gratitudine presentandovi davanti ad essa dicendo a tutti 'Prendete la mia conoscenza'. Questa è la vera tech-nology". Questa è la ragione per cui il mio buon amico Narasimbha Murthy è molto attento a rivolgersi a Bhagavan come "Divine Master". In ogni discorso lui dice "Divine Master" perché il solo "Master" è il Divino. Il Maestro è il Divino. Quindi mentre l’istruzione è ricevuta da un insegnante, ‘Educare’ viene dal Maestro.

L’istruzione dà conoscenza, ‘Educare’ dà saggezza

L’istruzione vi dà conoscenza. Conoscenza di cosa? Di fatti e di figure, vi dà conoscenza di tutto quello che sta accadendo o è accaduto. Essa vi dà conoscenza di fatti e figure mentre ‘Educare’ vi dà saggezza. ‘Educare’ vi dà saggezza. Conoscenza e saggezza sono differenti. Un uomo istruito è diverso da un uomo saggio; un uomo istruito possiede molte informazioni, una riserva di informazioni tratte da libri, da tutti i libri disponibili negli scaffali.

L’insegnante è prodotto, ma il maestro è nato

Cosa ha detto Baba? "Una persona circondata da libri è assimilabile ad una persona circondata da bottigliette, compresse e capsule". Se un uomo è circondato da bottigliette, compresse, capsule e sciroppi è un paziente. Nello stesso modo un uomo circondato da libri è un uomo confuso; se gli fate una domanda vi darà dieci risposte nessuna delle quali vi soddisferà. Pertanto gli insegnanti sono capaci di confondervi ma un Maestro no. Un Maestro è nato con la sua capacità, un Maestro è nato Maestro; un insegnante è prodotto. I talenti sono naturali: un cantante è naturale come un pittore, uno scultore, un poeta. Un Maestro è nato tale ma un insegnante è prodotto; egli diventa un insegnante una volta che ha ottenuto una laurea in educazione. Con una specializzazione in educazione egli diventa un insegnante in un istituto didattico, con un dottorato di ricerca può insegnare all’università. Un insegnante è prodotto.

L’istruzione dà informazioni, ‘Educare’ porta trasformazione

Durante l’istruzione noi riceviamo informazioni, informazioni su tutti i campi della conoscenza: scienze fisiche, scienza e tecnologia, letteratura, medicina e ingegneria. Questa è istruzione, una riserva di informazioni. ‘Educare’ non è mera informazione, ‘Educare’ è l’informazione che conduce alla trasformazione, ‘Educare’ porta alla trasformazione mentre l’educazione vi dà solo informazioni. Nell’istruzione acquisite tutte le informazioni attraverso i sensi: tutto quello che vedo, tutto quello che odo e tocco. Questi sensi sono le finestre della conoscenza, le strade della conoscenza in cui voi ricevete informazioni: tutto quello che è visto, udito e toccato. I sensi sono le porte della conoscenza. Questa è istruzione. Ma ‘Educare ‘ non è questo tipo di conoscenza, è la saggezza con cui siete nati; voi siete nati con Prajnanam Brahma, siete nati con la consapevolezza, Prajnanam Brahma. Tat Twam Asi = Tu Quello sei. Voi non la state acquisendo; se l’acquisite, potreste perderla più tardi, se l’acquisite significa che attualmente non l’avete. Pertanto questo ‘Educare’ non riguarda il passato o il futuro, ‘Educare’ è proprio qui e ora. ‘Educare’ è qui e ora, non appartiene al passato. La conoscenza è del passato, è un debito perché è prestata mentre la saggezza non è prestata, è una propria intuizione. Voi ricevete istruzione attraverso i sensi ma ricevete saggezza attraverso l’intuizione; l’intuizione è saggezza mentre i sensi trasferiscono semplicemente conoscenza. Cos’è l’intuizione? Tutti noi abbiamo intuizione, tutti noi siamo intuitivi. Alcuni chiamano l’intuizione la voce interiore, altri la chiamano coscienza.

Scoperte fatte mediante l’intuizione

L’informazione è istruzione , l’intuizione è ‘Educare’. Cos’è questa intuizione? Ecco un semplice esempio: un uomo passeggiando vide una mela cadere a terra. A causa della sua risvegliata intuizione egli fece una scoperta e formulò la teoria della forza gravitazionale. Questa legge non è una scoperta fatta in laboratorio, non ha avuto niente a che fare con attrezzature come burette, pipette, misurazioni, termometri e barometri, telescopi o stetoscopi; nessuno strumento è stato utilizzato. La sola intuizione ha permesso la formulazione della legge di gravità. La legge è venuta dall’interno. Un ragazzo andò in una chiesa, si inginocchiò e incominciò a pregare; improvvisamente egli udì un suono, trr…trrr… Aprì gli occhi, vide una lampada oscillare e cominciò a calcolare in quanto tempo andasse da un’estremità all’altra dell'oscillazione: ciò condusse alla scoperta del pendolo. Questo ragazzo era Galileo. La sua intuizione condusse alla creazione dei misuratori del tempo: orologi e pendoli non furono scoperti in laboratori o fabbriche ma solo mediante l’intuizione. Un uomo stava facendo il bagno in una vasca; improvvisamente notò che un po’ d’acqua si versava fuori dalla vasca e così intuì la legge della densità. Questo era Archimede. Sulla via della chiesa un pastore protestante vide un numero di piante della stessa varietà con fiori di diverso colore. Le piante erano le stesse ma i colori erano differenti; alcuni erano bianchi, altri erano lucenti, alcuni erano blu, altri rosa. Erano di differenti colori ma tutti dello stesso tipo di pianta; erano piselli ornamentali di vari colori. Il pastore era John Mendel e formulò la teoria dell’ereditarietà. Questo è un altro esempio di scoperta non avvenuta in laboratorio ma come risultato del risveglio dell’intuizione. Supponiamo che tentiate di prendere una decisione come andare o non andare a Puttaparthi. La voce interna vi dice: "Vai ora!" Questa è intuizione.

L’intuizione segue la convinzione, la mente segue la convenienza

Alcuni mi hanno chiesto: "Signore, come conoscere la differenza tra le direttive o i dettami della mente in confronto ai dettami dell’intuizione o coscienza? Come distinguere o differenziare i due? E’ la mente che mi ordina o è l’intuizione che vuole che mi comporti in un dato modo? Come differenziare?" La mia risposta è questa: E’ molto semplice. La mente vi suggerisce ciò che ritenete conveniente. "Andiamo all’Holiday Inn questa sera? O perché non a teatro o a guardare qualche interessante programma alla TV, visto che è sabato?" Questa è una sollecitazione della mente, questo è psicologico. "Niente da fare, voi andate a fare servizio": questa è intuizione. L’intuizione segue la convinzione, la mente segue la convenienza. La mente parla di quelle cose che rappresentano desideri insoddisfatti, la mente va avanti accarezzando desideri che non sono stati appagati e continua a ricordarveli. "Ottieni ora quello che hai perso prima. Hai perduto quel film allora; ora è di nuovo in visione, perché non andare?"

Mentre la mente è umana, l’intuizione è divina

La mente è come un computer, è come un nastro registratore: potete riavvolgerlo o andare rapidamente avanti ma l’intuizione non ha niente a che fare con un riavvolgimento o un rapido andamento. Essa è direttiva, ingiuntiva, inquisitiva, sfidante e non compromissoria. Impositiva, inquisitiva e non compromissoria sono i termini della voce interiore. Mentre la mente è umana l’intuizione è divina; mentre la mente è fisica, mondana, l’intuizione è spirituale. L’intuizione è totalmente spirituale e divina. Pertanto l’istruzione parla alla mente. E’ la mente che registra tutte le lezioni in aula ed è la mente che registra tutte le citazioni da libri famosi. La mente mi rende scolaro, la mente mi rende goonda. La mente ha aspetti sia positivi che negativi e, nel migliore dei casi, vi renderà uno studioso ma l’intuizione vi renderà un uomo saggio , un uomo pieno di discernimento. Chi è un uomo saggio? Un uomo saggio è colui che conosce l’eterno, non solo il presente. Un uomo mediocre non è capace di abbandonare le sue solite abitudini nonostante abbia acquisito conoscenza. Acquisite la conoscenza per essere immortali. Questo è ‘Educare’.

L’istruzione è spiegazione, ‘Educare’ è esclamazione

L’istruzione è una questione di interrogativi. Perché questo? Perché non quello? Perché? Come? Cosa? Queste sono le domande che ci si pone nell’intraprendere l’istruzione; essa è una domanda, la domanda conduce all’investigazione, l’investigazione conduce alla osservazione e questa alla formulazione; la formulazione si conclude in una teoria. Questa è istruzione ma ‘Educare’ non è una domanda, è una ricerca. ‘Educare’ è una ricerca mentre istruzione è una domanda. Ricerca è differente da domanda, ricerca è un’indagine. La ricerca comprende il rivolgersi interiormente, la ricerca richiede di andare oltre i sensi, la ricerca ha l’intento di portarvi alla vostra realtà e di farvi conoscere la vostra vera identità. Ci si pone una domanda solo per trovare una risposta, conveniente o non. Penso di essere chiaro. Istruzione è una domanda che viene soddisfatta. Ogni domanda ha una sua soluzione per cui la domanda risolta è istruzione ma ‘Educare’ è una ricerca che non è risolta; è piuttosto una ricerca interiore in cui immergersi. Perché e come? Non potete più dire cosa siete; siete dissolti. Siete diventati una goccia dell’oceano. Un fiume che si è immerso nell’oceano non ha richieste o una qualunque identità; un ornamento fuso nell’oro perde nome e forma. Questo è il significato di ricerca; le cose individuali vengono dissolte. L'istruzione è piena di spiegazioni; più spiegazioni ricevi, più sei istruito. L’istruzione è spiegazione ma ‘Educare’ è esclamazione. Quando vedete il Tai Mahal siete pieni di rispetto e meraviglia, siete pieni di meraviglia, rispetto, ispirazione, ammirazione ed adorazione. Questa è l’esclamazione che si sperimenta mediante ‘Educare’. Inquadrare le vostre idee è spiegazione per cui istruzione è spiegazione mentre ‘Educare’ è esclamazione. Nell'istruzione ci sono argomentazioni pro e contro, tesi e antitesi, darwinismo e neodarwinismo, lamarckismo e neolamarckismo, ipotesi di Bernoulli e ipotesi di Avogadro. La teoria atomica di Dalton conduce a ulteriori contraddizioni, tesi e antitesi, argomentazioni e confutazioni.

La sintesi è la quintessenza di ‘Educare’

Tesi e antitesi sono un gioco dell’istruzione ma la sintesi è la quintessenza di ‘Educare’. Sintesi, associazione, raggruppamento, unità ed armonia sono ‘Educare’. Disarmonia, specializzazione, diversificazione sono istruzione. Centralizzazione è ‘Educare’, andare al centro è ‘Educare’ mentre rimanere alla periferia è istruzione. Penso di essere chiaro. Il centro è uno, la periferia è dovunque. Noi stiamo studiando quel centro in ‘Educare’. L’istruzione ci ha portato a specializzazioni e superspecializzazioni. Vi racconterò un piccolo aneddoto: a Bombay un signore di circa quarant’anni aveva dei problemi ai denti. Sì, quest’uomo aveva qualche problema ai denti della mascella superiore. Andò dal dentista e disse: "Dottore, saab, questo è il mio problema." Il medico rispose: "Spiacente Signore, io sono specialista della mascella inferiore. E’ meglio che vada da un altro medico." Quindi egli andò da un altro medico: "Signore, so che siete uno specialista della mascella superiore. Il mio problema è al lato destro:" Quegli rispose: "Io sono un espero del lato sinistro, è meglio che andiate da qualcun altro." Così egli andò da un altro ancora: "Signore, siete specialista del lato sinistro? Ditemelo." Quest'ultimo obbiettò: "Ci sono differenti tipi di denti - canini, molari e incisivi. In quale tipo di dente avete problemi? Io non lo so perché sono uno specialista, vada alla porta accanto:" Alla fine il tizio perse i denti a causa di mancanza di cure. ‘Educare’ vi fa compiacenti, gratificati, soddisfatti, contenti, felici e beati. Non più legami o desideri perché siete al vero centro della vostra vita. Siete al centro autentico della vita, non gironzolate in periferia, non scorrazzate in periferia. Siete il vero centro. Questo è ‘Educare’.

Divenire è istruzione, essere è ‘Educare’

L’istruzione con la sua superspecializzazione porta alla confusione, mentre ‘Educare’ porta alla gratificazione. L’istruzione porta a desideri sempre maggiori; la mancanza di desideri è il risultato di ‘Educare’. L’istruzione vi fa egoisti, l’altruismo è il risultato di ‘Educare’. Amici, se voglio diventare un dottore, un ingegnere o un pilota mi devo sottoporre all’istruzione necessaria. L’istruzione è per diventare [qualcosa]. Diventare è istruzione. Avete bisogno di istruzione per diventare qualcosa ma ‘Educare’ non riguarda il divenire: conduce all’essere. Essere è ‘Educare’, diventare è istruzione. La sintesi è ‘Educare’, la sua antitesi è istruzione. La trasformazione è ‘Educare’, l’informazione è istruzione. La mente è istruzione, il cuore è ‘Educare’. La conoscenza è istruzione, la saggezza è ‘Educare’. L’istruzione è data da un insegnante, ‘Educare’ è trasmesso da un Maestro. Ricevete istruzione dall’osservazione del mondo esterno. Sì, dovette osservare. Osservate ogni scienziato, egli osserva i suoi risultati, conduce un esperimento e registra i suoi risultati. L’istruzione è esterna, avviene in laboratorio o a scuola, mentre ‘Educare’ è dentro di voi. Istruzione è Pravritti, mentre ‘Educare’ è Nivritti. Pravritti è conoscenza esterna, conoscenza dell’intorno. Nivritti è conoscenza interna. Pertanto Nivritti è al di là dei sensi mentre Pravritti è sotto i sensi. Allora Pravritti parla di "questo": questo è un auditorio, questo è uno schermo, questo è un microfono, questo è un atomo, questa è una molecola, questo è un elettrone. Cioè istruzione parla di "questo", mentre ‘Educare’ parla di "Quello". Twam = istruzione = questo. Tat = ‘Educare’ = Quello. Quindi c’è una grande differenza tra ‘Educare’ ed istruzione. Balvikas è una sponda del fiume, ‘Educare’ è l’altra sponda. Il ponte tra le due sponde è EHV.

Balvikas, EHV e ‘Educare’ sono molto importanti

Da Iha a Para, da padartha a parartha, da grantha a gandha, saugandha . Questa è essenza. ‘Educare’ è relativo all’essenza. Balvikas è relativo all’esistenza. Uno è riferito all’esistenza, l’altro all’essenza. Il ponte di EHV vi porta da una sponda all’altra."Signore, voglio stare su questa sponda." "Va bene." "Voglio stare là sul ponte." "Inutile. Devi attraversarlo fino all’altra sponda". Sono importanti tutti e tre, uno è il corollario dell’altro. Balvikas è la canna da zucchero, EHV è il succo, ‘Educare’ è lo zucchero. Non potete aspettarvi di avere lo zucchero senza il succo né c’è succo senza canna da zucchero; sono necessari tutti e tre. Che bellissimo esempio fece Bhagavan a quei ragazzi, gli insegnanti dello Zambia! Egli disse: "A, B e C sono necessari. Nell’alfabeto inglese ci sono ventisei lettere, nel linguaggio Telugu ci sono cinquantadue lettere; le lettere sono poche ma migliaia e migliaia di pagine sono state scritte con queste poche lettere." Pertanto, le lettere sono i Balvikas, le parole sono EHV e le frasi sono ‘Educare’. A,B,C,D sono lettere; Amore e Dio sono parole; "Dio è Amore", "L’Amore è Dio" e "Vivi nell’Amore" sono frasi. Povreste dire: "Non voglio parole" o "Voglio avere solo parole"? Oppure: "Voglio solo frasi?" Sono necessarie tutte e tre.

L’intero universo è essenzialmente divino

‘Educare’ inizia fin dalla nascita. Voi siete nati con ‘Educare’. L’istruzione parla di mondo esterno = pravritti, di marga (sentiero) esteriore, mentre ‘Educare’ parla di nivritti, marga interiore. Istruzione è una domanda che ha avuto risposta mentre ‘Educare’ è una ricerca, un’indagine attraverso la quale voi vi annullate. Istruzione è spiegazione mentre ‘Educare’ è esclamazione. Istruzione parla di questo Twam mentre ‘Educare’ parla di Quello = Tat. Istruzione è relativa alla vita manifesta: l’elettricità si manifesta coma calore, luce, suono. Il microfono, il generatore, una lampadina, una stufa o un frigorifero sono tutti dispositivi o strumenti attraverso i quali si manifesta l’elettricità che hanno dentro. Sono chiaro? Nello stesso modo, la vita si manifesta. Perché dico che la vita si manifesta? Perché "Sarvam Vishnu Mayam Jagat. L’intero universo è essenzialmente Divino". La Divinità si manifesta in molte forme. Come la sorella Kamala Padmanabhan spiegava due minuti fa, questo è Vishwa Virat Swarupa . Quindi il punto è che tutti i fenomeni esterni sono forma cosmica. Qualcuno chiese a Swami: "Voglio il Tuo Vishwa Virat Swarupa." Arey, auditorium, Vishwa Virat Swarupa. La vita è creazione come forma manifesta. ‘Educare’ è l’elettricità sottostante che non è calore, né freddo, né alcun’altra cosa. E’ nirguna o senza attributi; senza forma o nirakara; senza difetti o anindya. Pertanto nirakara, nirguna, anindya, amartya o immortale. Questo principio di vita non manifesta, o il Creatore, è ‘Educare’; la manifestazione di vita è istruzione. Tesi e antitesi sono istruzione; sintesi, unità e armonia sono ‘Educare’.

L'istruzione è conoscenza acquisita attraverso i sensi

Come ho detto prima, i sensi sono le porte, i sensi rappresentano la mente conscia. Attraverso i sensi voi ricevete informazioni e queste informazioni sono conservate sotto forma di conoscenza, tutta la conoscenza libresca, tutta la conoscenza superficiale che acquistate facendo qualche sforzo: sei anni di scuola, tre anni di studi superiori e due anni di studi post universitari. Strenui, laboriosi sforzi sono richiesti per acquisire conoscenza attraverso libri e insegnanti. E’ richiesto sforzo per diventare dottore o ingegnere. Dopo cosa vi succede? Nascono orgoglio, ego, sfoggio e sentite di non potervi più mescolare con chiunque.

Una persona spirituale è il miglior comunicatore

Amici, un uomo spirituale è il miglior comunicatore. Egli è capace di mescolarsi con chiunque incurante che l’altro sia istruito o meno. Qui c’è Bhagavan che nello stesso modo parla ad un giardiniere, ad un camionista o ad un ragazzo della scuola elementare, come al dott. Gokak e Kaamavadhani. Questa è la qualità di un uomo spirituale. Il miglior comunicatore è un uomo religioso, un maestro spirituale. Il miglior comunicatore è lo stesso Divino Maestro. L’istruzione ci fa solo pieni di orgoglio, ego, sfoggio. "Sai che sono un Ph.D?" "Perché dovrei sapere che sei un Ph.D?" "Non sai chi sono io?" Questa identità è piena di orgoglio ed ego. I sensi ricevono informazioni che traboccano conoscenza. Attraverso lo sforzo noi diventiamo qualcuno e finiamo nell’orgoglio e nell'esibizione. Questo è il processo.

‘Educare’ è saggezza trascendentale, empirica

In ‘Educare’ è differente: è trascendentale, è oltre i sensi perché riguarda il mondo interiore ed il mondo interiore è infinito, il mondo interiore è realtà, è il vostro vero e proprio essere, il vostro vero Sé. ‘Educare’ riguarda la conoscenza, consapevolezza, risveglio interiore, saggezza sperimentale empirica ed esistenziale che sono il vostro vero essere. E’ consapevolezza sperimentale, esistenziale. ‘Educare’ è trascendentale essendo al di là dei sensi. Con ‘Educare’ non ottenete nessuna informazione: voi stessi siete trasformati. Arrivate a conoscere che l’altra persona non è "l’altro"; "l’altro" è inesistente in ‘Educare’, non ci sono "altri". Voi siete ogni cosa, ogni persona. Ekoham Bahushyam. Voi vi manifestate dentro di me, non ci sono "altri". Questa è la trasformazione. Sapere che voi ed io siamo qui è informazione; sapere che voi ed io siamo uno , che non ci sono altri è trasformazione. Ekamenevaat Dwitiyam Brama. Solo uno – non due. Questa è trasformazione. Con questa sensazione cosa ottenete? La saggezza. Con la saggezza cosa ottenete? La trasformazione. La conoscenza pratica è diversa dalla conoscenza libresca, è diversa dalla conoscenza superficiale; al meglio, potete chiamare saggezza questa conoscenza pratica, discriminante.

‘Educare’ è realizzazione che è già qui

L’informazione richiede sforzo; dovete studiare giorno e notte, andare dall’insegnante e compiere esperimenti in laboratorio fino a tarda notte. L’acquisizione di informazioni richiede fatica. ‘Educare’ comprende la realizzazione di ciò che è già qui. Per sapere che qui c’è una penna, non devo fare alcuno sforzo, non ho bisogno di andare a Chikpet o al Majestic Circle; non ho bisogno di alcuna comunicazione, non è necessaria, è già qui. Tat twam Asi = Quello Tu sei. Quindi qualcuno verrà a dire: "Oh! C’è una penna qui." "Ah, vedo." Colui che viene a dirvi che qui c’è una penna è il Maestro. Colui che sa che la penna è già qui appartiene a ‘Educare’. ‘Educare’ è la realizzazione di ciò che già esiste. Questo è ciò che intendo per realizzazione. Istruzione è divenire mentre ‘Educare ‘ è essere. Mentre orgoglio, ego, esibizione sono risultati dell’istruzione, umiltà e consapevolezza si sviluppano con ‘Educare’. Mentre l’istruzione è data da un insegnante, ‘Educare’ e dato da un Maestro.

L’istruzione avviene attraverso la comunicazione, ‘Educare’avviene nel silenzio

Una comunicazione orale, verbale è necessaria nell’istruzione ma ‘Educare’ è silenzioso.’Educare’ è ispirazione dall’interno, ‘Educare’ è ispirazione, illuminazione, radiazione, espressione senza espressioni, sforzo senza sforzi, suono senza suoni. Un uomo chiese a Ramana Maharishi: "Swami, cosa devo fare per ottenere il nirvana?" Egli rispose: "Non fare niente:" Non è facile non fare nulla: la mente va avanti pensando a persone e cose. Penso di essere chiuso nella mia stanza intento nella meditazione e penso di essere solo. No, no, no! Non siete soli, siete tra la folla perché pensate al vostro Istituto, pensate al Mandir, al Majestic Circe, alla fermata dell’autobus e a Rajajinagar. Nonostante siate soli, in effetti siete tra la folla. Penso di essere chiaro. Siete soli fisicamente ma siete mentalmente tra la folla. E’ inutile. Al contrario, potete essere tra la folla ed essere soli con voi stessi. Potete essere tra la folla ma soli. Potete essere lasciati a voi stessi, potete essere soli ma la solitudine è differente dall’essere solo.

La differenza tra ‘Educare’ e l’istruzione

Yama Dharmaraja disse a Nachiketha: "Ti darò tutta l’istruzione". Il ragazzo rispose: "Niente da fare, mio Signore. Insegnami ‘Educare’." "No, no, io ti darò tutti i beni di questo mondo." "Niente da fare, mio Signore. Per piacere, insegnami ‘Educare’." Yama Dharmaraja era preparato a dare istruzione ma Nachiketha voleva ‘Educare’ che venne nella forma di Nachikethopakhyana della letteratura Upanishad. Adi Sankara aveva un discepolo, Padmapaada. Mentre Adi Sankara insegnava ogni cosa ai suoi discepoli, Padmapaada non riceveva dal suo insegnante nessuna informazione formale e verbale. Mentre stava asciugando tutti i vestiti, apparvero repentinamente delle nuvole seguite da una terribile pioggia. Gli abiti furono portati via da onde rabbiose, nubi minacciose e tuoni. Immediatamente Padmapaada cominciò a correre intorno per riprendere tutti i vestiti. Dovunque egli saltava appariva un fiore di loto in modo da non annegare nel torrente. Guru Sankara insegnava a Padmapaada ogni cosa in questo modo, per mezzo di comunione silenziosa. Mentre il resto dei discepoli ricevevano comunicazione, Padmapaada riceveva informazioni mediante comunione da colui che, con Adi Sankara, è uno dei compositori di Bhaja Govindam Amici, questa è in breve la differenza tra ‘Educare’ ed istruzione. Devo aver preso più tempo del dovuto, ne sono sempre colpevole ma i miei ascoltatori sono stati molto bravi a sopportarmi. Voglio fare un commento finale su "Il futuro piano d’azione".

Eliminate confronti e competizione

In primo luogo io ho parlato di un’organizzazione topografica; secondariamente della differenza tra istruzione ed ‘Educare’. Terzo, ecco qui ora un piano di azione. Senza malizia, senza acredine faccio ora alcune affermazioni al di fuori delle mie tre decadi di associazione con l’Organizzazione Sai e le sue istituzioni, a beneficio della collettività. Punto primo: eliminate paragoni e competizione per vivere meglio. Paragoni e competizione sono cancro e insufficienza renale. Questi sono sufficienti per portarci all’altro pianeta! Non paragoniamo noi stessi con gli altri, non mettiamoci in competizione uno con l’altro. La tendenza a confrontarsi e competere è esattamente l’opposto della spiritualità. Questo è il primo punto che desidero rimarcare.

Topologia organizzativa

Il secondo punto è: lavoriamo tutti insieme. Mata Pita Guru Daivamu Mari Anthayu Nene. Lui è nostro Padre. Egli dice ai devoti degli altri Stati che sono fratelli e sorelle. Noi siamo una famiglia. Ci occupiamo di ‘Educare’? Punto primo: voglio che una persona abbia l’incarico a livello distrettuale di controllare ‘Educare’ per visionare come procede. Allora, ci deve essere una persona a livello statale per raccogliere i dati riguardanti tutti i dettagli di cosa accade ovunque ; egli deve essere capace di dire a chiunque cosa stia accadendo nel distretto vicino. Deve essere capace di contattare chiunque, dal presidente dello Stato, dalle alte cariche statali alla gente comune. Senza designazione egli svolge il suo dovere.

Essere ordinari è una cosa straordinaria

La gente senza incarico lavora molto. Amici, tenete a mente che la cosa più preziosa in questo mondo è ordinaria ma noi vogliamo essere straordinari e questa è la tragedia. Non c’è niente di straordinario nell’essere straordinari. Essere ordinari è straordinario, essere ordinari costituisce l’eccezionalità. Le nubi sono ordinarie, la pioggia è ordinaria e così la luce del sole e della luna. Sono ordinarie le cime delle montagne, i prati, i pendii, le foreste, i raccolti, ed un semplice essere umano, la cui vita è così corta, vuole essere straordinario. Una richiesta impossibile. Qualcuno chiese ad Abdul Kalam: "Quali sono le tue intenzioni? Qual è il tuo messaggio oggi, tuo compleanno?" La risposta di Kalam fu: "Nella luce degli anni, nell’infinità del tempo, cosa sono io dopotutto con questa vita così corta? Questo è il mio messaggio per voi." Se in nome della spiritualità noi vogliamo diventare straordinari, qualcosa di speciale, è un paradosso. Questo rappresenta una vita di paradossi e una vita di polarità opposte. Questa vita di opposti paradossali è diabolica. Le polarità non andranno mai insieme. Pertanto siate ordinari.

Ciascuno insegni

Supponiamo che vi sia un uomo in ciascuno Stato che conosca quasi tutto quello che sta per accadere e che abbia l’intento di utilizzare queste informazioni per migliorare piuttosto che competere, per conoscere, non per confrontare. Io so che nello Stato di Maharashtra c’è un fantastico lavoro in corso, so che a Delhi, nell’edificio internazionale augurato da Swami, è in corso un meraviglioso lavoro. Ciascuno di noi può insegnare ad un altro; cresciamo insieme, impariamo insieme. L’uomo non è isolato, vive in società; egli deve crescere insieme alla società. La famiglia Sathya Sai è una società. Noi cresciamo insieme, impariamo l’uno dall’altro. (Applausi). Questo è il segreto del successo. Osserviamo quanto sta accadendo negli altri Stati.

Lavoriamo insieme

Molte personalità importanti visitano Prashanti Nilayam . Una di queste è Jhum Sai. Qualcuno di voi potrebbe fissare un appuntamento con lui e imparare da lui. Ci sono alcune illustri persone che vengono a Prashanti Nilayam. Gente dal Karnataka, anche se in Prashanti Nilayam c’è un Sevadal, potrebbe chiedere un appuntamento con queste persone. Non dite che non appartenete a EHV. Questa mano mi appartiene, questa gamba mi appartiene, questi occhi mi appartengono; tutto mi appartiene. Se dico che questa gamba è Subba Rau, questa mano è Venkateshwara Rao voi penserete che io venga da un manicomio. Non abbiamo autorità per dire che Balvikas non ha nessun rapporto con l’Ala Giovani e che l’Ala Giovani non ha niente a che fare con l’Ala Anziani. Cos’è giovane? Cos’è vecchio? Noi siamo immortali, siamo senza età e tempo. Quindi la differenziazione e la distinzione sono una tragedia, sono una maledizione per ogni organizzazione in crescita, in via di sviluppo. Guardiamo cosa succede internazionalmente, teniamo le porte della nostra mente aperte in modo che il vento della conoscenza fluisca liberalmente intorno a noi e così accertiamo e valutiamo in ogni momento quanto vicini siamo alla meta. Quanto siamo vicini all’obbiettivo? Quali passi aggiuntivi dobbiamo fare? Provvediamo ad un ulteriore controllo del nostro progresso.

Conclusioni

Questi sono i principali pensieri della mia mente che voglio condividere. Se sentite che c’è un’indulgenza extra, se credete che parli da una posizione di arroganza, mi proclamo colpevole, vi prego di scusarmi. Poiché credo di essere un membro della famiglia Sai interessato all’Organizzazione Sri Sathya Sai ed ho dato la mia vita all’Organizzazione, penso di avere ogni diritto di parlare di questo. (Applausi). E’ in questo contesto che oso correggere queste idee. I miei sinceri ringraziamenti a Kamala Padmanabhan e alla Signora Sucharitha per la loro gentilezza e per avermi invitato qui, al Sig. Vinayak che ha provveduto ai mezzi di trasporto e che ha preso cura di me dalla prima colazione alla partenza. Egli è un brav’uomo, è un modello del ruolo dal quale possiamo imparare molto. Inoltre ringrazio il mio caro amico Sri Narasimha Murti. Sono anche contento di vedere qui alcuni dei vecchi volti con i quali sono stato a contatto per sei anni quando ero in questo Campus. Concludo pregando che le migliori benedizioni di Bhagavan siano riversate su ciascuno di voi in questo felice Nuovo Anno 2003.

Anil Kumar conclude il suo discorso cantando il bhajan Bhajamana Narayana Narayana Narayana.