Satsang

Cosa mi succede?

2 settembre 2001

Quando siamo di fronte a Bhagavan dimentichiamo noi stessi

Molti si chiedono spesso: "Cosa mi succede quando sono qui a Prashanti Nilayan? Cosa mi succede quando mi trovo di fronte a Bhagavan? " Questo é l'argomento dell'incontro odierno.

"Cosa mi succede?" Cerchiamo di riflettere insieme. Ovviamente non voglio riferirmi a cosa succede nel Mandir, durante il viaggio o durante le feste. Ciò che voglio approfondire é ciò che succede a me e a tutti noi come individui, quando veniamo qui e ci troviamo di fronte a Bhagavan.

Cominciamo con il chiederci cosa ci succede quando Bhagavan ci guarda o ci rivolge la parola. La prima e più evidente cosa é la perdita della parola. A tutti capita di 'perdere la voce'! Le persone che di solito parlano moltissimo perdono immediatamente la voce non appena si trovano di fronte a Bhagavan!

La seconda cosa che succede quando Swami mi passa vicino é 'sentire' una specie di vibrazione, una sorta di 'shock elettrico'. Sperimento immediatamente un piacevole e confortevole effetto calmante, una fresca brezza. In quei momenti non sento più alcuna 'separazione' da Lui.

Questa cosa é detta in maniera molto semplice nei Veda e spesso viene ripetuta da Bhagavan "Purnam adah , purnam idam" che significa: "Dio é 'pieno' e voi siete 'pieni" La parola pieno va inteso come l'immagine dello 'zero'. Pieno meno pieno é ancora pieno. Zero meno zero é ancora zero. Questa é semplicissima matematica. Noi e Lui siamo UNO e la stessa cosa. Quindi, quando siamo di fronte a Lui, non solo perdiamo la voce, ma dimentichiamo noi stessi. Si ha la totale consapevolezza di non essere 'separati' da Lui. Questa é l'esperienza che ognuno può provare.

Tutte le nostre domande sono già note a Bhagavan

Quando vengo chiamato in una intervista vorrei dire tante cose a Bhagavan. Di solito mi preparo molto bene a casa, aiutato dalla moglie e dai figli. Ma nel momento fatidico mi prende una gran confusione nella testa e non faccio altro che aggiungere benzina al fuoco. La vera tragedia é che ho la presunzione di sapere qualche cosa e questo innocente sentimento é motivo di confusione. Causa di una domanda é la confusione. Un uomo confuso avrà solo domande e dubbi.

Ma allora, cosa mi succede? Mi rendo immediatamente conto che Egli conosce già la domanda che vorrei farGli. Per sottolineare questo fatto, voglio raccontarvi l'esperienza di un grande saggio del passato. Sri Munshi fu un grandissimo uomo, grande saggio e campione di cultura Indiana. Egli fondò il Bharatiya Vidya Bhavan. Una volta Bhagavan andò a Bombay dove Munshi aveva organizzato un pranzo in Suo onore. Il giorno prima che Bhagavan giungesse, il grande uomo Munshi e sua moglie scrissero su un foglio una lista di 12 domande per chiedere alcuni chiarimenti a Swami.

Bhagavan giunse, illuminato da un grande e felice sorriso e poi concesse a K.Munshi una intervista. Senza che questi avesse aperto bocca, Bhagavan cominciò a rispondere a una domanda dopo l'altra! Bhagavan é veramente un ottimo studente che non ha bisogno di leggere!

Munshi aveva scordato tutto ciò che aveva scritto sul foglio, sul quale aveva annotato le domande, ma Bhagavan, guardandolo profondamente negli occhi, gli disse: "Hai scritto dodici domande, ma hai scordato di scrivere la tredicesima." Solo allora Munshi si é ricordato del foglio che si era portato da Bhagavan il quale ha continuato: "Tu hai cercato il mio consiglio e la mia benedizione sulle cose che hai scritto. Ma alla fine hai scordato qualche cosa. Adesso te la dirò io."

Alcune volte ci può venire il dubbio che Egli conosca perfettamente qualche particolare situazione. Per esempio possiamo pensare: "Egli può dirmi o sapere tante cose, ma ce n'é una molto particolare, un segreto che dubito possa conoscere."

Dovreste capire che i punti di cui non parla sono in genere irrilevanti e non necessari, ma state pur certi che li conosce. Credetemi, nel momento in cui voi iniziate a scrivere su un pezzo di carta, ciò che avete scritto lo raggiunge immediatamente. Non c'é alcun bisogno che lo leggiate o che glielo diciate. Egli sa molto bene tutte le cose. Non dovete ricordarGli nulla perché non c'é separazione fra Lui e voi.

Parlate meno e ascoltate di più

Bisognerebbe ascoltare di più Bhagavan e parlare di meno. Nella stanza delle interviste otterrete un profitto maggiore se vi limiterete ad ascoltare. Se farete domande non necessarie, il tempo a disposizione dell'intervista verrà tagliato.

Lasciate che io vi riveli uno dei miei segreti. ( Non credo di saper mantenere molti di questi segreti!)

Il segreto é questo: per avere un'intervista prolungata con Bhagavan, fateGli solo domande che riguardano la spiritualità e la religione. Fate solo domande che possano essere di pubblica utilità. Se gli parlate del vostro mal di stomaco, dei vostri mali alle ossa, del vostro licenziamento o della promozione che state aspettando, siate pur certi che Egli vi dirà: "Molto bene, Bangaroo! Pensa sempre a Me e vedrai che ogni problema si risolverà." E con questo l'intervista sarà terminata!! Piuttosto che fare domande del genere é molto meglio restarsene quieti e non parlare. Questo é il segreto per godersi la Sua Divina Presenza. E' bene guardarLo continuamente per non perdere quell'occasione che potrebbe non ripresentarsi più. Non esistono domande da fare, ma solo cose da ascoltare.

Le cose essenziali restano, quelle non essenziali svaniscono

C'é ancora un'altra cosa che mi succede quando sono di fronte a Bhagavan e per quel che ne so succede anche agli altri. Mi sento completamente rilassato e ogni tensione in me svanisce. Provate a guardare la faccia di una persona prima che entri nella sala delle interviste. Ha quattro volte il numero di rughe che dovrebbe avere una persona della sua età. E' pieno di preoccupazioni, tensioni e problemi. Guardatelo invece quando esce. E smagliante, luminoso e felice. Cosa significa tutto questo? Significa forse che tutti i problemi sono stati risolti nella stanza delle interviste? No! I problemi non vengono risolti immediatamente. Ma allora perché tornano tutti così felici? Prima di entrare erano così cupi e aggrinziti che non si capiva se avessero i denti o no. Dopo, invece, notiamo un grande e luminoso sorriso sulla loro faccia come se stessero facendo ritorno dopo avere conquistato il paese vicino!!!

La ragione é questa. Di fronte a Bhagavan, le cose essenziali restano nella nostra testa mente le cose non essenziali svaniscono. Bhagavan decide quali sono le cose essenziali e quali non lo sono. Dopo l'intervista alcune persone dicono: "Oh! Mi sono scordato di dire a Bhagavan questa cosa o quella!" Siate pur certi che non dipende dal fatto che 'vi siete scordati'. Qualcuno ve l'ha fatta dimenticare, perché in quel momento non siete sotto il vostro controllo! E' Bhagavan che agisce come un operatore remoto! Egli sa cosa deve mantenere e cosa no. Egli vi libera da alcune cose e ne imprime altre nella vostra mente.

Molte volte siamo preoccupati di cose non essenziali, come ad esempio ciò che potrebbe accadere in qualche posto o ad una determinata persona. Una volta qualcuno mi ha chiesto: "Signore ! Se vi si presenta l'occasione, per favore, chiedete a Bhagavan quanto durerà ancora questo Kali Yuga." Credo di avervi già detto la mia risposta: "Tu non durerai fino a quel momento, perché allora sei così preoccupato? Stattene tranquillo."

Bhagavan racconta spesso la storia del ragazzo Prahlada, che fu messo alla prova dal padre. Il ragazzo riuscì a superare brillantemente ogni prova perché aveva una fede totale nel Signore. Qualcuno mi ha chiesto:
"Cosa é successo di Prahlada dopo la sua giovinezza?"
"Si é sposato esattamente come te e me, e probabilmente ha avuto dei figli come te e me. Non si parla di queste cose perché non c'é nulla di speciale in questo. Egli ha fatto le stesse cose che ho fatto io e che fai tu. E' stato un ragazzo veramente speciale, degno di essere emulato e per questo viene ricordato. Ma il resto della sua vita non merita di essere ricordato. Ma allora perché vi preoccupate di cose come questa?"

Qualcun altro ha fatto questa domanda: "Cosa succederà dopo la morte?" Dopo la morte può succedere qualunque cosa. Perché vi preoccupate di questa cosa? Non c'é nulla di cui preoccuparsi, perché alla fin fine la stessa cosa accadrà a tutti. Parlate di ciò che succede adesso e non dopo la morte! Molti di noi si preoccupano di queste cose non essenziali che trovano molto spazio nella nostra testa.

Ci sono alcune persone che dicono: "Cosa succederà delle mie proprietà dopo la morte?" Stai tranquillo che le tue proprietà le 'impacchetteremo' con te. OK? Ci sono persone che comprano bare costosissime mentre sono ancora in vita, perché i loro figli non potrebbero sopportare la spesa dopo la loro morte. Forse vogliono avere una morte 'elegante' , una morte 'di classe' o essere sistemati in un mondo costoso. Alas, che scicchezze! Si tratta solo di vanità. Ci stiamo a preoccupare tanto della nostra bara e delle proprietà che sono cose di nessuna utilità.

Quando invece sono di fronte a Bhagavan mi sento rilassato, senza alcuna tensione e preoccupazione, perché tutte le cose non essenziali vengono spazzate via da Lui. Egli vi permetterà di chiederGli solo cose essenziali. Capiterà che vi dobbiate scusare con vostra moglie per non avere fatto alcuna domanda!! Voi potreste averle promesso: "Sta tranquilla, lo chiederò certamente a Swami." Ma se non avete il controllo di voi stessi e di ciò che avete programmato di chederGli personalmente, come potete pensare di ricordarvi di chiedere cose che vi ha proposto vostra moglie?

Bhagavan é una Presenza e non una persona fisica

Quando ci si trova di fronte a Bhagavan, si capisce anche un'altra importantissima cosa. Bhagavan non é una persona. La 'Presenza' di Bhagavan non é quella di una persona normale. Bhagavan conferisce e garantisce un certo stato della nostra mente quando siamo alla Sua presenza. Non si tratta del normale incontro tra due persone, perché Sathya Sai Baba non é una persona. E' una Presenza. Questa 'Presenza' potete sentirla ovunque - in aereo, su una nave, sulla terra ferma, in ufficio e perfino a tavola durante un pranzo, mentre 'combattete' con tutti! Con un po' di attenzione potrete sentire la Sua Presenza. Con il passar del tempo avrete questa esperienza in modo sempre più evidente. Bhagavan Sri Sathya Sai Baba rappresenta uno stato della mente e non una persona.

Avete mai provato a parlare con le persone dopo che sono state benedette da un intervista? Troverete in loro un grande Spirito di Amore. Sono molto più pieni di Amore di prima dell'intervista, per lo meno nei primi momenti!!! Immediatamente dopo una intervista, qualunque persona é decisamente più amichevole e amorosa e si rivolgerà a tutti con molta partecipazione, dimostrando maggior attenzione e comprensione verso i problemi degli altri, con i quali dividerà il Suo Amore. Avrà tutte quelle buone qualità che prima della intervista erano completamente assenti. Prima della intervista egli era un vero Egoista, ma immediatamente dopo dirà:" Cosa posso fare per te? Sono pronto a fare qualunque offerta ad un Tempio e ad impegnarmi in qualche attività quotidiana. Sono pronto a 'partecipare'" Vi siete chiesti perché avviene tutto questo? Perché nel momento stesso in cui vi sedete di fronte a Bhagavan, Egli renderà la vostra mente pronta a partecipare e a condividere. Questo é veramente un grande beneficio!

La stessa cosa si é verificata anche per altri illustri nomi. Chi é veramente Buddha? Buddha non é semplicemente un nome. E' una condizione mentale. Il suo vero nome fu Siddharta e Gautama. Ma tutti lo conoscono come Buddha. Buddha non é semplicemente un soprannome, é uno stato della mente e significa 'Illuminato'.

Se vi recate in Cina, esiste un posto dove esistono 1116 statue di Buddha tutte uguali. Perché ce ne sono tante?Avrebbero potuto benissimo farne una sola, magari grandissima. Il significato é che dovunque vi troviate, in qualunque angolo del mondo voi siate, dovrete sempre ricordarvi che la 'illuminazione' é lo scopo finale della vita. Comunque vi giriate, vedrete sempre il Buddha seduto, l'illuminato. Non potete voltargli le spalle. Le statue sono distribuite in ogni angolo, in modo da ricordavi, miei cari uomini, che Buddha non é il nome della statua, ma rappresenta una condizione mentale, la 'illuminazione'.

Cosa mi succede allora quando sono di fronte a Bhagavan? Di fronte a Bhagavan viene riportata alla mia mente la Condizione Originale.

Swami spesso ripete questo esempio: "Questo è il Mio fazzoletto. Ma il fazzoletto é separato da Me. Questa é la Mia tavola, ma la tavola é separata da Me." Dire: 'Questo é il Mio fazzoletto' implica il fatto che io non sono il fazzoletto; 'questa é la Mia penna' implica il fatto che io non sono la penna. Questo é un modo per ricordarvi il vostro stato originale. Vi viene ricordato che voi non siete il paese che pure rappresentate, né la professione che fate, né il nome con il quale venite chiamato, né l'età che avete. Voi siete fondamentalmente senza tempo, eterni e scintille immortali del Divino, nello stato di illuminazione. Quando mi trovo di fronte a Bhagavan sperimento questo stato di illuminazione, essendo consapevole che non sono il corpo, la mente o l'intelletto. IO SONO ESSENZIALMENTE DIVINO.

Avrete certamente sentito parlare di un'altra religione - il Giansenismo. Buddha significa 'Illuminato' mentre Jain significa ' Vincitore'. Cosa si intende per 'vincitore'? Si deve vincere contro i nemici interiori. Io devo sconfiggere la mia rabbia e la mia lussuria. Devo vincere contro la mia avarizia, l'odio e tutti i miei nemici interiori. I Gianseniti sostengono che esistono 250 o forse più Thithnakars (Santi realizzati o Maestri). Se entrate in un tempio Giansenita, in ogni angolo troverete qualche statua di questi Thithnakars, le quali sembrano essere tutte uguali. Non c'é differenza alcuna tra esse.

Tuttavia, ogni maestro Giansenita rappresenta un simbolo, come il leone, il cavallo o la spada. Questo simbolo si trova nella parte alta di ciascuna statua. Basandovi su questi, potrete identificare la statua. Ma perché si assomigliano tanto tra di loro? Jain non é il nome di una persona, ma uno stato mentale che indica 'la vittoria'. Un Giansenita deve sapere vincere le proprie debolezze, le insidie e i propri dubbi.

Quando sono di fronte a Bhagavan, vengo portato ad una particolare condizione della mente. Trascendo i limiti del mio corpo, della mente e del mio intelletto. Improvvisamente divento 'religioso'! Ancor più sorprendentemente divento 'spirituale' e ripeto in continuazione "Sai Ram, Sai Ram" a tutti, cosa che non ho mai fatto prima di allora!

Improvvisamente desidero meditare ogni giorno!! Quindi l'effetto di una intervista mattutina può essere la mia decisione di Meditare da quel momento in poi. Posso prendere la decisione di farlo ( non so poi se saprò portare avanti questa decisione!), oppure decidere di ripetere e riempire le pagine del mio quaderno di 'Sai Ram' Questi sono i tipi di decisioni che di solito prendiamo. E' comunque certo che qualcosa di nuovo e di bello ci accade. Nell'intervista ci viene indicata una direzione e immediatamente sentiamo la necessità di seguire il cammino spirituale.

Tantra: Espansione della coscienza

Vorrei richiamare la vostra attenzione su tre importantisime parole :Tanthra, manthra e yanthra.

Tantra é il processo di espansione della coscienza. Si riferisce allo Spirito e alla esperienza della Coscienza. Cosa significa questa cosa? Lasciate che ve lo dica con le parole tipiche dell'insegnamento di Bhagavan. Se sperimento la mia Realtà a livello individuale, questo é ciò che chiamo 'coscienza'. Tuttavia, se sperimento la realtà, espandendomi ad un livello universale, includendo cioè sia la comunità che tutto l'universo, allora diventa 'Consapevolezza'.

Bhagavan spiega ciò con queste parole: "Lo stato al di sotto dei sensi si chiama 'conscio', quello al di sopra dei sensi si chiama 'coscienza individuale'. Le due cose insieme si chiamano 'consapevolezza'. Il Tantra é il processo che aiuta a sperimentare la 'Consapevolezza Universale'."
Casa significa sperimentare la 'Consapevolezza Universale? Cosa si vede o si gusta? La 'Consapevolezza Universale' stabilisce un rapporto agevolato verso tutti gli elementi della natura, con gli alberi, animali e tutta la creazione organica, con piante , animali ed esseri umani. Voi finalmente 'capirete' di essere una parte di questo TUTTO organico.

Sperimenterete e realizzerete anche un'altra bellissima cosa. Si possono disegnare migliaia di cerchi uno dentro l'altro, ma il centro sarà sempre quello. Analogamente, la persona che sperimenta la 'Coscienza Universale' si 'renderà conto' che il Suo centro é lo stesso dell'intero Universo. Questo centro è la 'ESSENZA' e non il corpo. Il centro della mia vita é la mia 'essenza' o se preferite la mia 'coscienza'. Esattamente tutto il mondo organico avrà lo stesso centro, e questa é consapevolezza. L'uomo é parte dell'Umanità, un termine molto vasto. Analogamente, la Consapevolezza é un termine più vasto di Coscienza. Spero di essere stato chiaro.

Ricapitolando, il Tantra é il processo che ci aiuta a sperimentare la 'Consapevolezza Universale', il centro o 'ESSENZA' che é lo stesso per l'intero cosmo.

Manthra : Consapevolezza del Suono Interiore

La seconda parola é Mantra. Noi spesso pensiamo al mantra come a qualcosa che si recita o si canta, come fanno i sacerdoti nei tempi o durante lo Yajna di Dasara. In senso lato pensiamo ai Matra come a qualcosa di verbale. Ma in realtà non é così.

Ci tengo, ancora una volta, a ribadirvi che tutto ciò che dico in questi incontri é tratto dalla letteratura di Bhagavan e non c'é nulla che mi appartiene. Inoltre, credo che non dovremmo sempre interpretare tutto in mille modi personali e diversi, perché la maggior parte di queste interpretazioni é errata.

Una volta qualcuno provò a dare un'interpretazione di come Bhagavan conduce un darshan. Egli disse che Bhagavan parte dal Poornachandra Auditorium, passa in mezzo alle donne, passa dalla parte degli uomini e dei vecchi studenti e poi alla fine si reca nella stanza delle interviste. "Esegue un cerchio perfetto! Questo vuole essere il simbolo di Poornam Adah, Poornam Idam" (Questo é pieno, quello é pieno).

Poi cosa accade dopo l'intervista? "Swami esce dalla stanza, cammina seguendo una linea retta e si ferma di fronte a Ganesha. Poi passa tra gli studenti, cammina ancora dritto e alla fine torna nella stanza delle interviste. Si muove seguendo un triangolo che é il simbolo dei tre attributi, satwico, rajasico e tamasico, oppure dei tre periodi del tempo (passato, presente e futuro)."

Io l'ho ascoltato con molta pazienza perché non volevo perdere un buon amico. Ho aspettato e aspettato, ma alla fine non ce l'ho fatta più!! Ho detto: "Fratello, io posso darti un'altra interpretazione - la mia interpretazione - che é questa: mentre Swami cammina qualche volta Egli muove la Sua mano in questa maniera. Questo significa che tutta la gente che si trova da quella parte andrà in Paradiso. Quando invece muove l'altra mano significa che le persone dall'altra parte andranno prossimamente in paradiso. Qualche volta muove entrambe le mani. E' come fosse un aeroplano! Significa che tutti molto presto andremo in Paradiso!! " (Personalmente io non credo a tutte queste interpretazioni. Possiamo comprendere Sai solo attraverso i suoi insegnamenti e non attraverso le nostre interpretazioni o immaginazione).
Secondo quello che dice Swami, il Mantra é la consapevolezza del suono interiore, la vibrazione interiore o il ritmo interiore della vita.

Molta gente mi dice: "Signore, io non so alcun mantra perché non conosco il sanscrito. Bhagavan ha recentemente detto in un Suo discorso che se vi avvicinate al mare, nel quale vi siano grosse onde, e ascoltate attentamente il suono, potrete udire la 'OM', il suono primordiale. Bhagavan ha anche dato l'esempio di avvicinarsi ad un polo elettrico e ascoltare attentamente il suono. Si udrà sempre la 'OM'. In aggiunta ha detto che se chiudiamo completamente le due orecchie potremo udire la 'OM' provenire dal di dentro. Questo é il Mantra. Non é soltanto la recitazione di alcuni versetti in sanscrito.

Questa é un'altra delle cose che mi succedono quando mi trovo di fronte a Bhagavan. Mi ricordo della mia Verità e divengo consapevole del suono interiore , il mantra.

Yantra : creazione di una situazione della mente

Yantra é una forma o una sagoma. Non é soltanto un oggetto da essere venerato. Le statue e gli idoli in un tempio, come anche la croce in una chiesa, sono tutti simboli della geometria della vita che devono essere assimilati. Per vostra informazione cos'é veramente un tempio? Noi tutti pensiamo ad un tempio come ad un posto dove ci si ritrova per pregare; non é solamente questo. Un tempio é una 'situazione'.

Per esempio, molte migliaia di devoti si riuniscono nella Kulwant Hall a Puttaparthi. Tutti ascoltano rapiti Bhagavan, restando concentrati al 100%. Si crea quindi una situazione nella quale voi verrete 'assorbiti'. Questa situazione serve a concentrare in modo completo la vostra mente e vi aiuta anche a meditare. La cucina di casa non creerà una situazione adatta per meditare; la cucina crea una situazione per fare colazione, pranzo o cena. Il salotto crea una situazione adatta alle chiacchiere , ai pettegolezzi e alla conversazione in genere. Invece in un tempio la mente si eleva, concentrandosi totalmente e rendendosi pronta alla meditazione. Questo tempio di Prashanti Nilayam è una 'situazione' e non solamente un posto per la devozione.

Ci sono molti stabili residenti a Prashanti Nilyam che coltivano fiori e piante di fronte alla loro casa. Essi hanno un particolare amore per le piante. Altre persone poi creano dei dipinti molto belli. C'é un giardino veramente speciale di fronte all'edificio sud, coltivato dai residenti. Altre persone vanno a vedere l'elefante, Sai Geeta. Che differenza c'é tra quest'elefante ed un altro? Questo elefante attira la vostra attenzione molto più di un qualunque altro elefante. Le piante e i fiori dell'ashram attirano la vostra attenzione molto più dei fiori e delle piante acquistate al mercato. La gente stessa che vedete qui attira la vostra attenzione molto di più della gente che vedete alla stazione degli autobus, all'aeroporto o alla stazione ferroviaria. Perché?

E' una reazione dovuta alla consapevolezza che avete acquisito per il fatto di trovarvi in questa 'situazione' nel tempio di Bhagavan. C'é una espansione di Consapevolezza alla presenza di Bhagavan. Voi trovate il riflesso di questa cosa proprio di fronte a voi.

Bhagavan ha detto recentemente che tutto ciò che é in voi si riflette di fronte a voi. Tutta la Creazione si basa sulla reazione, riflesso e risuono. Nel momento in cui approdate a Puttaparthi, sviluppate un sentimento di fratellanza. Perché? Questo sentimento é già in voi e qui vedete solo il suo riflesso nelle persone di fronte a voi. Dovunque e per chiunque sentite un sentimento di fratellanza. Siete pieni di Amore e ovunque vedete persone altrettanto amorevoli. Il vostro cuore é pieno di Dio e tutto intorno vedete persone Divine. Siete una persona amichevole e ovunque trovate amicizia.

Cos'é successo? Vi potete accorgere che ogni cosa esce da voi come fosse materia dovuta al riflesso. Tutti diventano amorevoli, cooperativi e devoti. Alcune volte ci si può sentire inferiori: "Non riesco ad essere così devoto com'é la maggior parte delle persone." Perché? Poi si comincia a notare bontà tutto intorno a noi. Questo non é altro che un riflesso di qualcosa che già abbiamo dentro e che non sapeva emergere. Tutto ciò che é dentro inizia a riflettersi e appare di fronte a noi. Bhagavan descrive questo fenomeno con la legge delle tre R : Riflesso, Risuono e Reazione.

Effetti della stimolazione esterna: fate attenzione

Quando guardate il fenomeno della luna piena, vi sentite sereni e sperimentate freschezza. Perché avviene questo? La luna non é certo scesa a mettere un iceberg sulla vostra testa, ad abbracciarvi o a riempire la vostra bocca con qualche cosa. No! Eppure vi sentite veramente felici di fronte allo spettacolo della luna piena.
La felicità che sentite non nasce al di fuori di voi. Non si crea al vostro esterno. Manifesta, esprime e dimostra il riflesso di qualcosa che é già dentro di voi e che da sola non riusciva a manifestarsi.

Cosa accade quando guardate una catena montana come l'Himalaya o il Boulder, il Colorado o le cascate del Niagara? Quando guardate le vette dell'Himalaya le trovate candide, incontaminate, non inquinate e intatte. Questo fa emergere la freschezza e la purezza che é dentro di voi. Cosa mi succede quindi quando mi trovo faccia a faccia con Bhagavan? Le cose più preziose che sono latenti in me vengono fatte emergere. C'é già tanto Amore in voi ed Egli lo mette in evidenza. Non mette alcun Amore nella vostra bocca, stomaco o orecchie prendendola dal di fuori.

La lezione che dovrei imparare da questo é che dovrei essere sempre attento a ciò che sento, leggo o vedo. Perché? Se leggo cose sporche, tutto ciò che di sporco é in me verrà messo in evidenza. Se vedo qualche cosa di osceno, volgare e discutibile al di fuori, tutta l'oscenità che é in me uscirà allo scoperto.

Una volta, un giornale ha raccontato di un ragazzo che aveva visto l'uccisione di molti bambini in un video. Il giorno dopo egli uccise i suoi compagni di classe. La violenza che era latente in lui venne fuori.
Allora dovremmo essere un po' più selettivi e molto attenti, per esempio sugli spettacoli televisivi che guardiamo e su ciò che leggiamo sui giornali e sui libri che leggiamo, perché essi portano fuori le qualità che già sono latenti in noi. Tutto ciò che é al di fuori di noi non é niente altro che un riflesso di ciò che abbiamo dentro. Per citare Bhagavan "Ogni cosa é un riflesso dell'essere interiore".

Nei più recenti discorsi Egli ha detto che solo quando siamo inutili, troveremo che anche gli altri sono inutili. Tutto sembra essere sciagurato, inutile perché io sono il "capo di quella gang'. Se sono fondamentalmente buono troverò che tutti sono buoni e tutto mi sembrerà buono.

Allora, cosa mi succede quando sono in presenza di Bhagavan? Decido di vedere il bene e non il male. Questa é una famosa frase presa dagli insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.
Non vedere il male. Vedi ciò che é bene.
Non ascoltare il male. Ascolta solo ciò che é buono.
Non parlare male. Parla solo di cose buone.
Non pensare il male. Pensa solo a cose buone.
Non fare il male. Fai solo cose buone.

Dobbiamo mettere in pratica questi insegnamenti nelle nostre vite individuali, in modo da comprenderle in profondità .
Ogni frase può essere semplice, ma ha sempre un significato profondo e pregnante. Solo perché gli insegnamenti sono semplici, non posso prenderli con leggerezza e poi scordarmene, mettendoli da parte.

Dopo essere venuto da Bhagavan, ho compreso che dovrei vivere nella Verità e non farmi trascinare dalle circostanze. Alcune persone vengono e dicono: "Nel Suo discorso Swami ha detto che la terra é lontana due crores di miglia dal sole. Egli ha anche detto che tutti i nostri nervi e i vasi del sangue, messi insieme, si estenderebbero per 12000 chilometri. E' vero?

"Che posso dire, vero o sbagliato? Io non oso dire sbagliato, ma non posso neanche dire che é vero, perché non so come stanno in realtà le cose. Cosa fare allora? Bisogna cercare di comprendere il vero spirito che si cela dietro a queste cose, perché è molto più importante del fatto in sé stesso. Gli insegnamenti di Swami non sono dei semplici fatterelli raccontati per ingannare il tempo. Non guardate il fatto in sé stesso. Siate sempre oltre lo spirito della Verità. Avvicinandovi a Bhagavan, non siate interessati ai semplici fatti, perché Swami vi porta alla verità finale stessa, niente di meno che quella. Questo é la cosa veramente importante.

Realtà e potenzialità

Molta gente dice che bisognerebbe sacrificarsi, rinunciare, starsene da soli, e vivere una vita in solitudine, da celibi, come un'entità separata. Questo é un estremo. L'altro estremo é partecipare pienamente alla vita del mondo e spassarsela. Bhagavan é un ponte tra i due estremi. Questa é una cosa bellissima e veramente grande! Bhagavan non vuole che si abbandoni la famiglia, si distribuiscano tutte le proprietà e ci si riduca senza una lira. Ma allo stesso modo non vuole che ci si dedichi solo al piacere e ad ammassare ricchezze.

Non posso 'lasciare' questa terra. Appartengo ad essa ed ho i miei obblighi e il mio dovere da perseguire. Questo é veramente importante ed é necessario averlo sempre chiaro.
Nel nome della spiritualità non posso andare in classe e dire: "Ragazzi!Sedetevi, incrociate le gambe, chiudete gli occhi e dite 'OM' venti volte! Grazie! La lezione é terminata."
Se sono un dottore non posso dire: "La paura che hai riguarda il tuo corpo e non te. Non preoccuparti. Di 'OM'"
Questo paziente mi ucciderebbe all'istante.! Non sfuggiamo le nostre responsabilità.

Baba é un ponte tra due punti. Il primo punto é la realtà della vita su questa terra - la famiglia, gli obblighi, i doveri, gli interessi etc.
Se qualcuno mi chiedesse: "Anil Kumar, non preoccuparti. Perché hai bisogno di soldi? Swami si prenderà cura di te."
Io risponderei: " Che uomo meraviglioso sei! Ti prego, trasferisci a me i tuoi risparmi. Questo é ciò che Baba vuole."
Questa é solo ipocrisia. E' come se il diavolo si mettesse a predicare le scritture!! Non fuggite la realtà. Il denaro é necessario perché esistono precise responsabilità verso la famiglia e i figli. E poi é necessario anche qualche divertimento e compagnia! Questa é la realtà.

All'altro estremo del ponte c'é la 'potenzialità'. Cosa significa questo? Una pianta é radicata profondamente al suolo. Questa é realtà. Le piante non sono appese in aria né hanno le radici nel cielo. Le loro foglie però si protendono crescendo sempre più verso l'alto. Esse si protendono verso il cielo. Questa é la 'potenzialità'.

L'uomo é essenzialmente umano e terreno. Questa é realtà. Tuttavia ha la potenzialità di crescere oltre questa sua realtà ed apprendere di essere Divino. La realizzazione della Divinità interiore é la 'potenzialità' , mentre la vita quotidiana é la realtà.

Bhagavan é un ponte tra la realtà e la 'potenzialità'. Per questo dice: " Per essere felici in questo mondo é necessario essere istruiti."
Qualcuno potrebbe dire: " Io non so né leggere né scrivere. Ma sono molto spirituale." Prego, sotterratevi!! State qui nella foresta, ma non venite da me. Fino a che fate parte di questo mondo, i vostri studi sono necessari. La vostra qualifica, competenza e talento sono necessari a migliorare le vostre condizioni di vita, a guadagnarvi il pane. Pertanto, dovreste crescere da quella realtà, in modo che la vostra consapevolezza possa sbocciare e possiate sperimentare la Divinità interiore.

Non si può tagliare un albero alla sua base se contemporaneamente si desidera che i suoi fiori e i suoi rami continuino a protendersi verso il cielo. Se il tronco e le radici vengono tagliati, tutto l'albero muore e può solo servire per il fuoco. La realtà é necessaria perché trascina l'acqua e il nutrimento dalla terra. Quindi, scordare la realtà vivendo in un mito, un'illusione di potenzialità, é solo una mezza verità.

Unire con un ponte entrambe (Realtà e Mito) costituisce una visione totale e onnicomprensiva della vita.
Allora, che mi succede quando sono di fronte a Bhagavan? Questa mattina vi ho dato solo un paio di esempi. Il resto ve lo spiegherò la settimana prossima.
Grazie!