Satsang

Alla ricerca della verità (I parte)

5 agosto 2001

Cari Fratelli e Sorelle,
questa mattina desidero dividere con voi alcune considerazioni relative alla ricerca della Verità ed al modo in cui siamo pronti a riceverla. Come la accogliamo? Come la immaginiamo che sia? Come la recepiamo e come la comprendiamo? Con il vostro permesso, vorrei dividere con voi alcune idee sui vari aspetti che riguardano la ricerca della Verità.

Il processo di ricerca, il modo di operare o la metodologia, il processo di indagine o di investigazione, fanno sempre riferimento alla mente dell'uomo. E' la mente che investiga. E' la mente che dubita, è la mente che ricerca ed è sempre la mente che ha bisogno di continui chiarimenti. Pertanto tutto ciò di cui parleremo questa mattina, fa riferimento alla mente: come la mente capisce, come assorbe, come riceve, come riflette, come reagisce e come è sensibile.

Parlando in generale, la mente opera in cinque diverse maniere. Cerchiamo di studiarle una dopo l'altra, nel modo più generale possibile. Ogni mente, non necessariamente solo le menti indiane, o le menti britanniche, è innanzitutto una mente (non abbiatevene a male). La mente è la mente e come tale riceve, assorbe, agisce e funziona a cinque livelli.

Le cinque capacità della mente

La prima capacità è quella di riuscire a conoscere in modo corretto.
La seconda capacità è quella di conoscere in modo errato.
La terza capacità è l'immaginazione.
La quarta è la possibilità di fermarsi, senza funzionare, come fosse un serpente avvolto su se stesso in un canestro. Vi é chiaro questa immagine? Quando il serpente viene tenuto in un canestro, si avvolge su se stesso ed il coperchio richiude il canestro sopra di lui. Allo stesso modo la mente può fermarsi annullandosi. Questo non significa che è distrutta o che è svanita. Significa semplicemente che cessa ogni attività. Questo stato della mente è quello che chiamiamo comunemente 'sonno profondo'.
La quinta capacità è ricordare il passato, portando indietro la memoria.

Ricapitolando la mente ha cinque aree di funzionamento, cinque capacità, possibilità o più semplicemente cinque funzioni. Quali? La prima conoscere in modo corretto; la seconda conoscere in modo errato; la terza immaginare. La quarta mettersi in uno stato di sonno profondo, non partecipando e non contribuendo e restando insensibile e inerte. La quinta ricordare il passato, portando indietro la memoria . In ogni uomo,qualunque sia la nazione di provenienza e in qualunque momento, esistono queste cinque capacità della mente..

1 - conoscere in modo corretto attraverso l'esperienza diretta

La mente ha la possibilità di conoscere correttamente, che significa avere informazioni corrette e accurate. Tutto dipende dal modo in cui vengono recepite le informazioni. Quindi, cerchiamo di capire come la mente possa ricevere informazioni in modo corretto.

(Tutto quello che dirò è preso da libri di Bhagavan. Egli ha fatto una serie di discorsi sulla mente, il suo vagare e le sue funzioni, durante le feste di Dasara. C'è inoltre un bellissimo libro sulla mente, lo spirito e la psichiatria, scritto da Sandweiss. La breve presentazione su questi argomenti che io farò questa mattina è ampiamente ispirata da questi libri. Non c'è nulla che non sia giù stato detto. Ogni cosa fa parte di qualche messaggio di SAI).

Cerchiamo quindi di capire come l'uomo possa ottenere informazioni corrette. Il metodo principale è quello di utilizzare la 'conoscenza diretta', che è una cosa estremamente semplice: in questo momento vedo che vi trovate qui. Poiché io credo a ciò che vedo posso dire che questa è una informazione corretta.. Peraltro non vedo qui alcun pavone, e da questo traggo la convinzione che non ce ne siano. Anche questa è una informazione corretta. In questo momento sto vedendo il ventilatore che funziona e quindi accetto l'idea che il ventilatore è veramente qui. Anche questa è una informazione corretta. Non vedo invece alcuna forma di riscaldamento e quindi dico che qui non c'è alcun riscaldamento ed anche questa è una informazione corretta.

Quindi il primo modo di riconoscere la Verità è attraverso la 'evidenza diretta', la prova diretta o la conoscenza diretta. Ciò che viene ascoltato, visto, toccato e comunque cade nella sfera dei cinque sensi, questo fornisce l'evidenza, la prova sostanziale su cui basare il fatto che noi ci crediamo. Questo é ciò che chiamiamo con due semplici parole 'conoscenza corretta'.

"Vedere è quindi credere!". Ma possiamo sempre fidarci di questo in modo empirico? No! Swami potrebbe fornirmi alcuni esempi dai suoi numerosi discorsi.

La letteratura di Baba ed i Suoi discorsi ci aiuteranno a comprendere meglio i suoi insegnamenti, proprio come la luce del sole vi aiuterà a vedere il sole e la luce della luna a vedere la luna. I messaggi di Swami ci aiuteranno a meglio comprendere il messaggio globale di Swami. Non è necessario che la nostra mente si sforzi più del dovuto, perché questo creerebbe confusione e finiremmo per diventare tutti matti.! Se non riusciamo a raggiungere adesso l'illuminazione, cerchiamo almeno di restare con i piedi per terra!

La conoscenza diretta è sempre corretta?

Allora, amici miei, la conoscenza diretta o la percezione diretta sembrerebbero i modi più sicuri per avere una giusta conoscenza. Ma tutto questo è vero? E' sempre esatto? Come vedremo non è così. Swami fa alcuni esempi nei suoi discorsi. Eccone uno: noi siamo seduti qui e siamo tutti fermi, esatto? Vi state forse agitando? No, nessuno lo fa. Di fatto siamo tutti molto tranquilli e cerchiamo di stare più fermi possibile.

Possiamo dire che la terra sia altrettanto ferma? No! Infatti la terra gira intorno a se stessa a velocità molto elevata e ruota anche intorno al sole. Io però che sto seduto tranquillamente qui, non mi accorgo di nulla e la terra non sembra muoversi. Voi siete ancora tutti qui! Quindi la percezione diretta o la conoscenza diretta non sempre dice la Verità o dà la giusta conoscenza.

Ma ecco un altro esempio , sempre tratto dalla letteratura Sai. Immaginate di camminare lungo una strada mentre è notte ed è buio profondo. Improvvisamente credete di intravedere la sagoma di un serpente; presi dal panico, iniziate a scappare. La mattina dopo vi capita di passare per la stessa strada. Dov'è il serpente? L'altra sera lo avete visto laggiù. Dov'è adesso? Vi avvicinate e vi rendete conto che non era un serpente, ma solo una roccia con una strana forma. Quindi l'altra sera gli occhi vi hanno ingannato facendovi credere di vedere un serpente.

Gli stessi occhi oggi vi dicono: 'Non c'è mai stato alcun serpente. Era soltanto una strana roccia'. Quindi l'altra sera è stato solo un errore della vostra immaginazione. Gli occhi vi hanno ingannato e tradito. L'altra sera i vostri occhi hanno visto un serpente, ma questa mattina gli stessi occhi vedono solo una roccia!

Allora potete ancora sostenere che tutto ciò che vedete sia vero? Non necessariamente! Tutto ciò che vediamo potrebbe anche non essere vero. Non è detto che tutto ciò che vediamo dia informazioni esatte al 'computer' che abbiamo nella testa. La mente è un computer. E alcune volte gli occhi possono fornire informazioni che non sono esatte. Alcune volte la gente parla del buco del millennio o del buco di 'Y2K', ma anche i computer possono avere i loro buchi! Anche i computer si possono guastare a causa di queste cose! Analogamente gli occhi o la visione o la vista alcune volte forniscono al 'computer' informazioni errate. Ho ragione o no?

Adesso prendiamo in considerazione l'udito. Questo rumore che stiamo sentendo, io penso che questo sia prodotto dall'abbaiare di una cane: "Oh ci deve essere un cane qui vicino". Ma indagando scopro che invece è uno studente molto bravo nell'imitare il rumore di un cane che abbaia. Sembra proprio un cane, tanto è bravo nelle imitazioni! Allora posso ancora dire che tutto ciò che sento è Vero? Gli orecchi mi hanno suggerito che qui vicino c'era un cane, ma questo non era vero.

Supponiamo che tastando io realizzi di toccare un cuscino. Poi però realizzo che non si tratta di un cuscino. Se guardo meglio, vedo che si tratta di un orso di peluche (del tipo con cui i ragazzi giocano) oppure che è la soffice pelle di un gatto. Allora anche i sensi possono dare informazioni sbagliate.

Ricapitolando, i sensi dell'udito e della vista e del tatto, possono anche dare informazioni che non sono esatte. Solo in apparenza possiamo dire che la evidenza diretta è necessaria. Ma non è così! Questo è un punto molto importante.

I nostri sensi fanno capo agli occhi, alle orecchie, al naso ed alla pelle. Questi sensi della percezione e della conoscenza sono soltanto dei dispositivi puramente meccanici. Sono solo strumenti e lavorano molto bene per un certo periodo. Quando si comincia ad essere più avanti con gli anni, dopo i sessanta, essi ci boicottano e entrano in sciopero. Fino ai sessanta essi hanno sempre lavorato bene , ma dopo una certa età, perdono molto della loro funzionalità. Questo vuol dire che i sensi sono dispositivi meccanici che si alterano con il passar del tempo. Ma allora cosa possiamo fare?

Esperienza trascendentale

Il microfono vi porta la mia voce, facendovi meglio sentire ciò che sto dicendo. Se tolgo il microfono è come se fossimo faccia a faccia. Sono stato chiaro? Il microfono è uno strumento fra voi e me. Una volta che questo strumento viene rimosso, ci ritroviamo faccia a faccia.

Analogamente, dobbiamo imparare a crescere oltre i sensi, a trascendere i sensi. Oltre i sensi il conoscitore e il conosciuto si ritrovano faccia a faccia. Là c'è ciò che vogliamo conoscere, qui c'è colui che vuole conoscere. Andare oltre i sensi vuol dire realizzare un incontro diretto, mettere conoscitore e cosa da conoscere 'faccia a faccia'. Non c'è più bisogno dei sensi: non devo vedere, non devo ascoltare non devo toccare! No Quando vado al di là di questi strumenti che sono i sensi, mi ritrovo faccia a faccia.
Questa è ciò che si chiama 'esperienza trascendentale'. L'esperienza trascendentale è quella che và al di là dei sensi.

E' bene aggiungere un'altra cosa. I sensi sono fondamentali per conoscere tutto ciò che è esterno, tutto ciò che è materiale. Voi siete qui e quindi io vi vedo. Da qualche parte c'è del rumore e quindi io lo sento. Qui c'è un oggetto ed io posso toccarlo. Quindi i sensi sono necessari a sentire e sperimentare gli oggetti, le persone e tutte le cose presenti al di fuori di noi. Sono stato chiaro?

Ma i sensi non servono a nulla quando si tratta di conoscere il Sé. Un uomo cieco sa di essere nel giusto, e non ha bisogno degli occhi per saperlo. Supponete che io chieda ad un cieco: "Dove sei?" egli non mi risponderà.
" Aiutami a cercarLo." Ed egli dirà: "Io so ciò che Egli è"

Quindi per conoscere il proprio Sé, non si deve dipendere dai sensi. Per conoscere la realtà, per conoscere il vostro Sé, i sensi non sono di molto aiuto. Solo la Spiritualità ci può dare la conoscenza del vero Sé. La Spiritualità non parla del mondo materiale. La Spiritualità non parla di ciò che sta intorno a voi. La Spiritualità vuole arrivare al vostro vero Sé. Per conoscere il vero Sé, per sperimentare il Sé reale, i sensi non servono a nulla. Sono del tutto inutili.

C'è in Me la consapevolezza dello Spirito. La mia vista non mi aiuterà a conoscere questa consapevolezza. La capacità di ascoltare delle orecchie, per quanto possa essere piacevole, non serve a nulla per avere la consapevolezza. La pelle può essere nera, bianca, marrone o rosa, ma conoscere il colore della pelle non serve a nulla per sperimentare il Sé. Per cui non ha alcuna importanza che i sensi siano potenti, sono del tutto inutili quando vogliamo conoscere il Sé nella sua interezza, nella sua realtà, perché il Sé è al di sopra dei sensi. Il Sé è trascendentale.

In conclusione il primo metodo suggerito per acquisire una conoscenza corretta, cioè attraverso la percezione diretta, non è completamente valido al 100% e quindi, se questo metodo fallisce o non è valido, se non vi fornisce il tipo di informazione che vi aspettate potete attivare un secondo canale. Come foste davanti al televisore potete cambiare canale.

2 - la conoscenza corretta attraverso la deduzione

Il secondo 'canale' si chiama 'deduzione'. In Sanskrito si chiama Inumana Pramaana Inumana significa appunto 'deduzione'. Vediamo quindi come attraverso la deduzione si può anche acquisire una conoscenza corretta. Per esempio: se vedo del fumo ad una certa distanza deduco che esista la possibilità che da qualche parte si sia sviluppato del fuoco. Il fumo vi aiuta a dedurre ciò che potrebbe essere, che esiste la possibilità che da qualche parte si sia sviluppato del fuoco. Questo è ciò che si chiama inumana pramaana o deduzione.

E ancora: io vado al college ogni giorno alle 8,30 della mattina. Immaginate che nel momento in cui arrivo gli studenti stiano stranamente uscendo dal college. Perché sta avvenendo questo fatto insolito a quell'ora? Basandomi sulla mia 'inumana pramaana' intuisco che Swami potrebbe averli chiamati per un'intervista collettiva. O una altra possibilità è che sia stata decisa una giornata di vacanza. Una terza possibilità è che sia la giornata dello Sport. Una quarta possibilità è che gli studenti si stiano preparando per la Convocazione e ....ma ci potrebbero essere anche tante altre ragioni del perché gli studenti stanno uscendo presto. Quando li vedo uscire, la mia mente subito deduce tutte queste possibilità. Questo è ciò che si chiama inumana pramaana.

Inumana pramaana o deduzione si basa sulla logica e sui fatti. Se qualcuno dice: "C'è del fumo, ma non c'è alcun fuoco", un altro potrebbe dire: "No! Se non ci fosse il fuoco non ci sarebbe neanche il fumo". Nasce quindi una discussione in cui ognuno fa sfoggio della propria logica e razionalità. In conclusione anche la deduzione non è completamente affidabile perché si basa su argomenti e logica. Questo è tutto. La deduzione quindi è in grado di dare una visione molto superficiale.

Fate il caso che ci sia un grande ritratto di Bhagavan. Una fotografia di Swami allo stadio durante le celebrazioni del compleanno. Nella stessa foto ci sono anche migliaia e migliaia di persone! Dovunque si possono vedere solo teste nere. Sembrano insetti o formiche. Sembrano microscopici. In un punto qualunque, in qualche posto si vede un puntino rosso. "Quello è Swami" è la mia deduzione immediata. Perché? Perché tutti indossano abiti bianchi e c'è solo un puntino rosso, quindi è molto probabile che sia Baba. Ma potrebbe essere anche qualunque altra cosa, che so io....una rosa.? Perché no?"
"No, no, no io non credo, penso proprio che sia Baba." Analoghe argomentazioni calde, logiche o razionali o scientifiche mostreranno solo una parte di tutta la fotografia.

Un altro esempio: Bhagavan tiene in mano un fazzoletto come questo e dice: "Cos'è questo? Questo è un pezzo di stoffa, non è vero? No! Poi apre la stoffa e mostra il fazzoletto." Noi sappiamo che si tratta di un pezzo di stoffa, ma questa non è una conoscenza completa ed esatta. Sapere che è una stoffa e che con quel pezzo di stoffa è fatto un fazzoletto, questa è la conoscenza esatta. Quindi logica o deduzione, inumana pramaana, mostra solo un frammento dell'informazione e non la totalità di essa. Occorre quindi essere molto cauti e stare molto attenti.

La deduzione può essere esatta o errata

La nostra deduzione può essere esatta o errata, e quindi bisogna essere sempre molto prudenti. Supponete di sentire il rumore di una macchina provenire da questa parte: "Ah! La macchina di Swami! Andiamo"

Nel momento in cui vi predisponete a godervi il passaggio di Swami vi accorgete che ci sono altre macchine che vanno nella stessa dirrzione. Quindi avete udito il rumore di una macchina, ma questo non significa necessariamente che Swami stia passando da quella parte. Per questo dico che la deduzione può essere esatta o errata. La deduzione esatta vi aiuterà, mentre quella sbagliata vi metterà fuori strada. La deduzione corretta vi guiderà e vi farà crescere e vi aiuterà a progredire, mentre quella sbagliata vi rovinerà in modo totale.

Ecco un semplice esempio: questa scheda viene dagli USA. Non facciamo schede di questo tipo per calcolatori qui in India. Quindi viene dagli Stati Uniti! Una casa produttrice avrà prodotto questa graziosa scheda, non è certo piovuta dal cielo come una goccia. Qualcuno deve averla prodotta. Ho ragione o no? Quindi se esiste un articolo esiste anche il suo produttore.

Ecco un orologio e un fabbricante, orologio Svizzero, Hmt o Citizien. Quindi un oggetto e il suo fabbricante. Un microfono o un amplificatore, un frigorifero. Per ogni cosa c'è sempre dietro qualche fabbricante, non ci può essere nulla senza un fabbricante. E' chiaro? Questo bicchiere è stato comprato nella bottega della fabbrica a Bangalore. Questo bicchiere non è caduto dal cielo all'improvviso, quindi per tutto c'è un fabbricante, Pensate a questa costruzione per esempio. C'è un progettista, un'impresa e delle persone che l'hanno costruita. Quindi questa è la giusta deduzione.

Questo mondo e questo Universo, l'intero Cosmo, che è tanto perfetto con le sue albe, i suoi tramonti, la luna, la luna piena, le brillanti stelle, le diverse stagioni, l'intera Creazione che comprende 84000 specie diverse; tutti sperimentano la nascita, crescono e muoiono; hanno un creatore. C'è un regolare ciclo della vita. Le cose avvengono in modo regolare e scientifico, una dopo l'altra, una dopo l'altra. Deve esserci un regista. Deve esserci un creatore altrimenti questo Universo non potrebbe lavorare con tanta precisione e accuratezza. Ci deve essere un Creatore. Ci deve essere un fabbricante. Questa è una giusta deduzione che ci aiuterà a crescere spiritualmente.

Ma c'è anche un altro tipo di deduzione, la deduzione errata, per la quale posso anche darvi un esempio. Pensate a qualcuno che dica: "Io non credo che esista un creatore di questo mondo. Se Dio ha fatto il mondo, chi ha fatto Dio?"
"L'intero mondo è creato da Dio. Ma Dio da chi è creato?"
"Nessuno. Egli ha creato sé stesso. "
"Come?"
Non sappiamo spiegarlo. Questo è un tipo di deduzione errata.

Qualche altro potrebbe dire: "Se Dio esiste, sarà molto seccato di questa noiosa creazione meccanica nella quale il sole tramonta sempre alle sei del pomeriggio, la luna piena cade in periodi ben precisi, e la pioggia cade solo nella stagione dei monsoni. A che serve questa noiosissima regolarità? L'acqua bolle a 100 gradi. Perché da domani non bolle a 40 gradi? Perché no? Va bene! Oppure il caldo estivo. Perché non possiamo sperimentarlo nella stagione invernale? Perché no?"

Lo stesso uomo continua: "Se c'è qualcuno dietro questa creazione, dovrebbe essere più creativo. Dovrebbe essere capace di cose nuove. Dovrebbe cambiare. Ma questa Creazione non cambia mai! Sempre le stesse temperature, pressioni e condizioni. Non esiste mai qualcosa di diverso! Quindi non può esserci un Creatore. Esiste solo la Creazione. La Creazione va avanti in modo del tutto meccanico. Non esistono novità. Non esiste alcuna freschezza. Pertanto non essendoci alcuna creatività, non esiste alcun creatore."

Questa è una deduzione errata perché non ci porta da nessuna parte, a nessuna conclusione, ma ci allontana soltanto dalla Spiritualità. Pertanto la deduzione può anche essere un handicap e un ostacolo. Non ci dà mai la giusta conoscenza come la cognizione diretta.

Il terzo punto è che noi non dovremmo mai fidarci ciecamente delle nostre deduzioni.
"Dove c'è fumo c'è fuoco." Questa è una deduzione.
Ma la mente dice: " Perché no? Perché si o perché no?" la mente non accetta ogni cosa passivamente.

La gente si mette in fila per vedere la macchina di Swami che sta arrivando. Ma potrebbe essere un falso allarme. Qualche volta succede che nel Mandir stiano sistemando gli amplificatori e noi sentiamo immediatamente la musica del Darshan. Subito pensiamo che Swami stia per arrivare. Ma non è così e la musica si ferma immediatamente. Questo si chiama 'falso allarme' . Swami non sta ancora venendo. Stanno solo provando i microfoni. Questo è tutto!" Poi dopo un po' di tempo si sente di nuovo la musica: "E' un altro falso allarme? No questa volta Swami sta veramente venendo!"

In questo modo siete sempre nel dubbio se credere o no. In conclusione la deduzione non da informazioni completamente vere, almeno non al 100% perché la mente dubita sempre.. "potrebbe essere così, oppure no". La mente dubita di tutto ciò che viene dedotto per il fatto che la mente ha una sua logica. Pertanto, il quarto punto sulla deduzione, che è il più importante, amici miei è il seguente: non potete provare l'esistenza di Dio con argomenti vostri. Non potete arrivare ad alcuna deduzione attraverso la logica, che quindi non vi aiuterà.

Ma allora quale è il modo? Per conoscerLo, dovete vivere in Lui. Per conoscere Dio, dovete essere Divini. Conoscere Dio, significa essere Dio. Le cose stanno così. Questo è ciò che Bhagavan dice: "Voi siete Dio, voi siete fondamentalmente Divini. Quindi quando sarete Divini, sperimenterete la Divinità. Quando sarete Divini, sperimenterete Dio dentro di voi."

Nessuna logica può aiutarvi. Nessuna deduzione potrà aiutarvi a meno che conosciate Dio, viviate Dio e siate Dio. Conoscere Dio! Conoscere la Divinità! Vivere nella Divinità! Siate Divini voi stessi. Siate questo! Dovete vivere la vostra Divinità, non dipendere dalla logica o da cose simili. Questa è una seconda strada per raggiungere la vera conoscenza.

Allora la vera conoscenza può essere ottenuta in questi modi. Il primo è la giusta conoscenza che si ottiene dalla conoscenza diretta, prathyaksha pramaana. Il secondo è attraverso la deduzione, anumana pramaana. Il terzo modo è attraverso le parole di coloro che sono consapevoli, aptha pranmaana. La terza via è accettare le parole e gli insegnamenti di quelle persone che ci sono cari e che sono illuminati o consapevoli.

3 - La giusta conoscenza attraverso la accettazione di insegenti illuminati

La scrittura cristiana , la Sacra Bibbia, è talmente sacra che io l'accetto.
La Bhagavad Ghita, la famosa scrittura Hindu, è così sacra che io l'accetto.
Cosi, quando le parole, i detti e gli insegnamenti di personaggi illuminati, di anime consapevoli vengono accettati incondizionatamente, questo è ciò che si chiama aptha vaakya pramaana.

L'elettricità c'è, ma qui c'è un corto circuito! Quindi questo è il caso di inumana pramaana. L'elettricità c'è eppure il microfono non funziona.. Inumana pramaana perché c'è l'alimentazione, ma questo non significa necessariamente che il microfono debba funzionare.

Per questo motivo Swami dice sempre che la Spiritualità è così semplice, ma noi siamo intelligenti abbastanza da renderla complicata! Più complicata riusciamo a farla diventare, più gli altri penseranno che noi siamo grandi istruiti. La Spiritualità non è erudizione. La cultura è solo un argomento di esibizione o un segno di riconoscimento. Non ha nulla a che fare con la Spiritualità. Grandi persone lo hanno ripetuto molte volte, ma torneremo dopo su questo argomento.

Quindi il punto è che voi non potete credere a nessuna cosa solo per deduzione. Dovete viverle. Spesso si conoscono le parole di gente consapevole e illuminata attraverso detti standard.
"Mio nonno ha detto questo e quindi io ci credo."
Oppure: "Mio padre ha detto questa cosa. Quindi io l'accetto."
O ancora: "Mia madre, che è la persona che più mi ama, mi ha detto di prendere questa strada. Mi ha semplicemente detto di prendere quella strada. Quindi io le credo."

Quindi , aptha significa 'coloro che ti sono cari e che ti sono vicini' e vaakya significa 'i loro detti'- Aptha vaakya pramaana significa: 'i detti di coloro che vi sono vicini e che vi sono cari'. Molto spesso credete e seguite ciò che dicono. Questo è un altro modo di acquisire una conoscenza corretta. Ma è 'assolutamente sicuro? No!

Gesù Cristo disse: "Io sono il figlio di Dio" La gente l'ha ascoltato? No!
"Se sei il figlio di Dio, perché sei sulla croce e non c'è qualche altro al tuo posto!"
Cosa voleva ottenere Gesù Cristo? Egli ci è così caro e vicino, eppure ancora oggi non abbiamo pienamente accettato le sue parole e i suoi insegnamenti.
"Io sono il figlio di Dio" "No!" Non fu creduto e quindi fu crocefisso.

Le parole e gli insegnamenti del profeta Maometto non sono mai stati accettati. Egli visse sempre con il rischio di venire ucciso ogni momento e dovette perfino fuggire dalla Mecca a Medina.
Quindi anche quando parlano persone che ci sono care, non sempre noi siamo pronti ad accettare ciò che dicono, perché la nostra mente è piena di nostre personali supposizioni. Noi non accettiamo tutto ciò che dicono. Anche quando parlano persone che ci sono care, noi non sempre siamo disposti ad accettare.
Il punto è questo: come accettare ciò che dicono le persone più anziane e più esperte di noi?

Questa mattina Swami ha voluto che facessi l'annuncio che due studenti del nostro istituto sono risultati primi negli esami di computer. Io l'ho annunciato ed i ragazzi hanno applaudito. Quando Swami è rientrato, due ragazzi dal fondo della sala si sono avvicinati e mi hanno chiesto: "Signore, ma è vero?"
Io ho detto loro: "Potete anche dubitare di ciò che vi dico io, ma non dovete mai dubitare di ciò che dice Swami." ( e questo per via di aptha vaakya premaana).

Egli è così caro, Egli è assolutamente Divino. Quindi qualunque cosa Egli dica è Verità e nient'altro che Verità! Io penso di essere stato chiaro! Quando gli studenti mi hanno chiesto: "E' vero?" cosa avrei dovuto fare? Mi hanno fatto pena, questo è tutto. Ma dal momento che li amo ho spiegato loro che la domanda proprio non si aveva i presupposti di essere. Non bisognerebbe mai fare domande del genere quando si parla di Swami.

Abbiate fiducia in lui

Quando persone che vi sono care e che vi stanno vicine, che voi adorate, persone il cui esempio volete emulare e copiare nel corso della vostra vita vi dicono qualche cosa, dovete accettarlo. Com'è possibile accettare i suggerimenti ed i detti delle persone più anziane e più esperte? Dovete avere fiducia in loro. Abbiate fiducia in loro. Ciò che Baba dice è Verità. Dovete avere fiducia in Lui e poi seguirLo; se non avete fiducia in Lui, non riuscirete ad ascoltare il Suo insegnamento. Se non lo seguite non potrete godere di Lui. Se non godete di Lui non potrete mai sapere che voi e Lui siete Uno.

L'Unità (dove voi e Lui siete Uno) è conosciuta nel momento in cui godete l'esperienza di seguire i Suoi consigli. Per seguire i Suoi comandi dovete avere fiducia in Lui. Quindi per Aptha vaakya pramaana, per accettare ciò che dicono le persone più anziane, occorre prima di tutto avere fiducia in loro. Dovete fidarvi di loro. E' possibile questo?

Credenze - Fede - Fiducia

Amici miei, cercate di capire che la fiducia è una cosa diversa dalle 'credenze'. Tra queste e la fiducia c'è di mezzo la fede. Credenze, fede e fiducia sono tre livelli diversi. Credo di avervene già parlato in passato, ma non importa se mi ripeto. (Gli insegnanti hanno l'abitudine di ripetersi perché lavorano per gli esami. Ciò che è stato già detto lo scorso Marzo può anche essere ripetuto a Settembre a beneficio di quegli studenti che devono sostenere l'esame.)

Allora, generalmente si dice che le 'credenze' siano fatti acquisiti a livello della comunità. Per esempio, gli Americani credono che il numero 13 sia un numero sfortunato. Le persone del Tamil Nadu credono che una notte buia sia una notte fortunata. La gente dell'Andhra Pradesh crede che la luna piena porti fortuna. Voi potete credere a tutte queste cose, oppure potete negarle e respingerle.

Quando queste credenze salgono ad un livello più elevato, si trasformano in fede.
"Ho fede in Dio!" Avere fede significa essere leali. Ma anche la fede può qualche volta non essere leale. "Ho perso la mia fede in Lui!" Perché avete perso la vostra fede in Lui? "Perché non ha ascoltato le mie preghiere!" Oh! Mi rendo conto!! " Io sto crescendo nella fede." Perché? "Perché ogni cosa io penso si verifica immediatamente." Ogni cosa voi volete che accada si realizza immediatamente e per questo avete fede. Ma se accade il contrario perdete immediatamente la vostra fede!!

Quindi potete avere fede, come pure potete perderla. Se poi la fede diventa più profonda, come una roccia e forte come un pilastro, come un pilastro vero, in modo da essere fede incrollabile e imperturbabile, allora sfocia nella fiducia. La fiducia è la posizione finale, la dimostrazione più concreta. Quindi alla base c'è la credenza. La credenza si sviluppa in fede e finalmente diventa fiducia. Sono stato chiaro?

Pertanto, amici miei, per accettare gli insegnamenti delle persone anziane, di tutti coloro che ci sono cari e che ci sono vicini, dobbiamo avere fiducia in loro. La fiducia in queste persone è assolutamente necessaria. Questa fiducia potete sperimentarla e svilupparla e non dovete semplicemente accettarla, procedendo con gli occhi bendati: No!

Baba ha detto molto tempo fa: "Venite, esaminate e sperimentate." Solo tre parole: "Venite, esaminate e sperimentate."
Non ha mai detto: "Venite qui e poi sperimentate." Né ha mai detto: "Venite qui, sperimentate e poi esaminate." Non è questo l'ordine giusto delle cose da fare. Non ha mai detto: "Se non credete in Me, domani sarete finiti!" Non l'ha mai detto. Vi ha dato una possibilità: "Venite, esaminate e sperimentate." Questo è tutto. La vostra esperienza è il testimone, è conclusiva. "Non procedete sulla base di esperienze altrui." Questo è ciò che ci suggerisce Bhagavan continuamente.

Pertanto, anche per sviluppare fiducia, dovremmo prima sperimentare. Dovremmo sperimentare perché la Verità è sperimentale, esperienziale e esistenziale - che sono tre belle parole. La Verità è esistenziale. E' l'esistenza stessa. La Verità non viene importata, né esportata. Voi non potete generare.la Verità. Non potete prepararla in un laboratorio o in una fabbrica. La Verità è esistenza e quindi è esistenziale.

In secondo luogo, la Verità è sperimentale. Potete sperimentare e conoscere la Verità solo per voi. Io dico: "Baba verrà a salvarci." "Si?" Voi stessi dovete sperimentarlo.
"Baba è l'incarnazione dell'Amore." Sperimentatelo e scopritelo. Potete sperimentare anche questo. Così la Verità è sperimentale e ci aiuta a crescere. La natura della Verità è esistenziale e sperimentale. Per questo potete imparare la Verità ascoltando le persone consapevoli.

In terzo luogo se vogliamo sviluppare la fiducia in Lui, dobbiamo sperimentarLo su cosa vogliamo e ciò di cui abbiamo bisogno. Ci sono due punti che già menzionati: uno è prathyaksha pramaana, la conoscenza diretta. Il secondo è inumana pramaana basato sul dubbio e sulla deduzione. Il terzo è quello di seguire le parole delle persone consapevoli, agama pramaana. Agama prasmaana significa seguire coloro che sono illuminati e che vi sono vicini. Ma chi è che dovete seguire? Chi vi è caro e vi è vicino? In altre parole 'il Maestro'. Nasce quindi il bisogno di un 'Maestro'.

Quando la conoscenza diretta (prathyaksha pramaana) non raggiunge lo scopo e la deduzione (inumana pramaana) pure fallisce, allora potete ricorrere al terzo modo, ascoltando le parole di coloro che vi sono cari e vicini (Agama pramaana) . Questo è l'insegnamento di un Maestro, che soltanto potrà aiutarvi in modo concreto. Quando non sapete, quando non siete capaci di conoscere, quando, da soli, non siete in grado di riconoscere la Verità, allora il Maestro vi aiuterà. Il Maestro è una necessità.

E' compito nostro avere fiducia in Lui

Ma ora viene il bello. Il Maestro spesso ci confonde. Qualche volta si crea una terribile confusione intorno al Suo modo di comportarsi: "Io ti parlerò domani!"
Noi ci mettiamo subito in agitazione e aspettiamo. Ci alziamo alle 4,30 del mattino e partecipiamo al Nagarsankirtain elegantemente vestiti, dopo esserci abbondantemente profumati! Ci sediamo in modo composto, ma poi Egli ci eviterà.

"Ieri hai detto che questa mattina mi avresti parlato. Ma adesso non mi guardi neanche in faccia!" Questo fatto crea in noi una gran confusione! Il Maestro, come riesce a confonderci! "Si ricorda o no? Ieri ha detto che ci avrebbe parlato. Baba deve essersi dimenticato perché è troppo occupato con i problemi dell'amministrazione. Deve proprio essersi dimenticato." Confusione!

Ma non solo questo. Ecco un altro esempio: voi siete stranieri, ma Egli vi parla in Tamil, un dialetto del sud dell'india. Eppure voi sapete solo l'inglese! Ma allora perché vi sta parlando in Tamil? Questo crea una confusione gigantesca!
"Io non conosco assolutamente l'Hindi. E improvvisamente mi fa una domanda in Hindi." Allora mi pongo la domanda: "Ma forse non sa che io parlo solo Inglese?"

Siete stati qui negli ultimi sei mesi. Improvvisamente viene e vi chiede: "Quando sei venuto?" "Che significa questo? Sono sempre stato qui negli ultimi sei mesi! Eppure mi chiede - Quando sei venuto? - Che significa questo? Io non ci capisco più nulla!"
Cose del genere creano una grande confusione.

Tutti i ragazzi sono qui, riuniti nella Kulwant Hall. Di solito essi vengono il giovedì o la domenica. Negli altri giorni è impossibile. Improvvisamente una domenica mattina come potrebbe essere oggi, Egli si ferma e chiede: "Perché siete qui? Perché sono tutti qui?"

Questa domanda non è logica. Non solo loro, ma anch'io mi sento confuso, pieno di confusione! Improvvisamente mi guarda!: "Perché essi sono qui?" "Io non so..."
Essi sono qui per la stessa ragione per cui ci sono io. Entrambi siamo qui per la stessa ragione. Che significa questo? Poi improvvisamente dice: "E' sabato oggi?"
"Oggi è domenica." Oh, Dio non sa che oggi è domenica? Va bene, tutti i giorni sono uguali. Dopotutto Egli è al di la di ogni data e di ogni giorno. Bisogna prenderlo così com'è, ma questo crea sempre più confusione!

Il Maestro ci confonde. Ma anche in quella confusione, non dobbiamo mai perdere la nostra fiducia in Lui.
Le cose possono anche sembrare assurde, possono sembrare senza significato o completamente fasulle o senza alcuna importanza. Nonostante tutto questo la nostra fiducia deve continuare. Questo è un tipo di test al quale il Maestro sottopone il discepolo o il devoto. Non dobbiamo quindi restare confusi. Si tratta solo di un test. Non dovremmo mai dire che è una cosa assurda. Non dovremmo dire che è rilevante, non è niente altro che un Test.

Egli vuole che accettiamo ogni assurdità. Egli vuole che accettiamo anche se non c'è un motivo valido, un significato preciso, perché Egli vuole metterci alla prova.
Ecco un piccolo esempio: c'era un grande filosofo di nome Gurdejeff. Un giorno chiamò un discepolo: "vieni qui!" Il discepolo fu molto felice perché il Guru lo aveva chiamato per nome. Che altro poteva desiderare? Quello sarebbe stato un desiderio di tutti.
Egli balzò in piedi e si precipitò dal Maestro: "Maestro, cosa posso fare per te?"
"OK! Adesso scava una profonda buca, fai una grossa buca proprio qui."
"Perché no! Io credo nella forza dei muscoli."

Il discepolo si diede da fare per scavare la profonda buca. La sera il Guru Gurdejeff, venne e vedendo la buca disse: "Molto bene, ragazzo mio. Ora riempila!" "Riempila??!! Ma se ho scavato tutta la mattina? Cosa significa ora che tu mi chiedi di riempirla. Maestro, cosa c'è che non va?"
Il Guru disse: "Cosa non va in Me? Sono Io che non capisco cosa stai dicendo? Prego - gli disse -non c'è posto per te qui. Vattene via!"
Egli voleva dire che sia che fosse si o no, logico o illogico, il nostro solo dovere era di avere fiducia in Lui.

Un giorno a Kodaikanal Bhagavan stava parlando agli studenti riuniti nella terrazza. Improvvisamente chiamò un ragazzo: "Vai, salta dalla cima della terrazza. Vai, salta!" Il ragazzo era pronto. Era già pronto a saltare, quando Bhagavan disse: "Questo è ciò che volevo vedere. Pensi che io volessi veramente vederti saltare e cadere? No! Non è questo che volevo da te. Dovete essere sempre pronti a saltare dal tetto solo perché io ve lo chiedo. Questo è il tipo di fiducia che voglio da voi. "

Il ragazzo è stato scelto in questi giorni per andare all'estero. Ho annunciato il suo nome questa mattina. Il ragazzo andrà per un anno in California per una specializzazione in gestione ospedaliera.

Questo è il tipo di fiducia che aveva il ragazzo! Era pronto a saltare dalla terrazza solo perché glielo aveva chiesto Bhagavan; egli era già pronto, quando Bhagavn lo prese per le spalle e disse: " Pensi che io voglia farti cadere in questo modo? No, no. Io non voglio una cosa del genere. Ma ho voluto sottoporti ad una prova, per vedere se eri pronto o no." Amici miei, io penso che ora tutto vi sia più chiaro.

Quindi anche nell'assurdità, anche quando non c'è alcuna logica, potrebbe essere un test a cui Dio vi sta sottoponendo. Egli vuole verificare se siete veramente devoto.
Il test serve per provare, non per negare o squalificare o per cacciarvi via. Il test serve ad elevarvi, a farvi crescere e promuovere. Pertanto quando ascoltate le persone che hanno raggiunto la consapevolezza, dovreste avere una fiducia totale e incondizionata in loro.

Amici miei, vi ho spiegato le strade per acquisire una conoscenza corretta : la cognizione diretta, la deduzione, e gli insegnamenti delle persone consapevoli - agama vaakya, inumana pramaana e prathyaksha pramaana. Queste sono le strade per acquisire una giusta conoscenza per mezzo dell'abilità e la capacità della mente.

Fate attenzione a non acquisire conoscenze errate

Ma la mente è anche capace di acquisire conoscenze errate, forse anche più che capace! Bhagavan, una volta, ha detto: "Anche se vi parlo apertamente, voi non siete preparati ad ascoltarmi. Tutte le chiacchiere, i pettegolezzi e le falsità arrivano alle vostre orecchie che sono i cancelli di benvenuto o gli archi di benvenuto! Voi non volete ascoltare le cose buone, perché la mente è ansiosa di ricevere conoscenze sbagliate. Bisogna essere molto prudenti in queste cose."

Cosa vuol dire 'conoscenza errata' ? E' tutto ciò che non corrisponde alla realtà, ciò che non corrisponde all'argomento in discussione. Per esempio, se io dico che questa costruzione è come un elefante..... E' come un elefante? Questa è una informazione errata. Quindi conoscenza errata è tutto ciò che non corrisponde o è d'accordo con le cose prese in considerazione. La conoscenza errata include certi concetti, nozioni, pregiudizi e tendenze. Tutte queste cose sono 'conoscenza errata'.

Una persona mi ha chiesto: " Sai Baba è DIO?"
Cosa avrei dovuto dirgli? Io ho semplicemente risposto: " Perché mi fai questa domanda?"
Ma egli ha insistito: "Può un uomo essere Dio?"
"OK, perché no? Perché no?"
Poi ha detto: " Dio non può essere un essere umano."
Io ho allora chiuso la discussione dicendo:"Va bene, va bene ci rivediamo domani."

Ho detto: "Ci vedremo domani. " Perché? La sua mente era chiaramente piena di pregiudizi sul fatto che Dio non può assumere forma umana, che Dio non può essere un uomo. Egli si è fatto in casa sua alcuni concetti di Dio che assolutamente non vuole perdere. Egli non ha la mente aperta. Egli è pieno di pregiudizi. Non è possibile aiutare persone simili.

Una mente piena di pregiudizi possiede sempre una conoscenza errata ed è male informata. Cosa si può fare quando un uomo possiede una conoscenza errata? Fate il caso che io dica: "Baba è Dio." Quest'uomo ha già alcuni convincimenti suoi: "Dio è Verità. Perché allora dici che Baba è DIO?"
Questa è la sua domanda. Questo significa che non è in sintonia con la sua mente. Ha alcuni preconcetti sull'argomento e proietta la idee della sua mente nella discussione. Egli sovrapporrà le sue idee preconcette a qualunque cosa diciate.

CI sono alcuni devoti di Sai che, senza neanche ascoltare ciò che gli altri dicono, vi risponderanno immediatamente: " Questo è ciò che dice Swami." Ma io non vi ho chiesto se Swami l'ha detto o no!
Supponete che dica: La Sacra Bibbia dice - Io sono la verità, io sono la via, io sono la vita - Io sto citando dalla sacra Bibbia".
Immediatamente qualcuno dirà: " Baba dice invece - La Verità è Dio, Dio è la Verità. Vivete nella Verità."

Io dico "Bene lo so signore. Ma io non te l'avevo chiesto. Perché me l'hai detto?"
Questo significa che proiettiamo tutto ciò che è nella nostra mente. Non siamo in grado di ascoltare altre cose. Vogliamo sempre proiettare sull'argomento in discussione ciò che già esiste nella nostra mente. Certamente questa è vanità. E' Ego o voglia di esibizione. Comunque vogliate chiamarlo, questo modo di proiettare le nostre idee preconcette è conoscenza errata.

Ecco un semplice esempio. Se mi trovo a parlare del fiore della rosa, qualcuno subito aggiungerà:" E' così bello!"
Perché l'ha detto? Ha forse visto una rosa in fiore? No, no! Ma tutti sanno che la rosa è un bel fiore. Pertanto 'bello' è una conoscenza acquisita, un pregiudizio e quindi una conoscenza errata. Avete letto e sentito parlare delle rose e per questo dite che sono un bel fiore. Ma in realtà non avete mai verificato questa bellezza. Non l'avete mai sperimentata. Non avete mai goduto di essa. Solo perché avete questo preconcetto nato da una esperienza passata, voi dite che è bella. Ma non è detto che sia necessariamente così! Sono stato chiaro?

Questa è conoscenza errata. La conoscenza errata è un pregiudizio. La conoscenza errata e disinformazione. La conoscenza errata immediatamente proietta dalla mente subconscia, dichiarando ciò che in realtà già sapevate.

Muori ogni momento per rinascere ogni momento

Allora amici miei, cosa vi dice il vostro Dio? Il vostro Dio vi propone una soluzione su come salvarsi dal questo modo errato di conoscere le cose.
Se qualcuno dovesse dirvi: "Swami è apparso così. Swami ha mostrato questo. Swami ha detto questo", sono tutte conoscenze errate perché nascono da vostri pregiudizi.
Supponete che vi dica: "Mi sono seduto per meditare e mi è apparso qualcosa di blue." Perché non arancio? Perché no? Qualcuno potrebbe dire: "Quando ho chiuso gli occhi il mio corpo ha iniziato a rabbrividire" non è possibile. Come posso crederlo?

Pertanto amici miei, lo Yoga propone una bella soluzione su come evitare questo falso modo di conoscere.
Lo Yoga ci dice: "Muori ogni momento in modo da rinascere ogni momento."
Vedete!!! Questo significa lasciare morire ogni esperienza passata. Il passato è morto. Lasciate che il passato sia passato, in modo da poter rinascere. Quando siete rinato, siete fresco, innocente e assomigliate ad un fanciullo.

Se io do una pietra che brilla ad un fanciullo, è così bello ciò che può farne! Il fanciullo si metterà a giocare con la preziosa pietra. Ma se io la do ad un vecchio: "Oh, non è un diamante. Forse è marmo, gettalo pure via!" Egli ha sicuramente dei pregiudizi su essa!

Quindi si deve morire per quanto riguarda il passato in modo da poter rinascere per quanto riguarda il presente. Questo è ciò che insegna lo Yoga Sastra: muori ogni momento, in modo da rinascere ogni momento sempre fresco e con la mente aperta a tutto. Questo è ciò che insegna Baba.

La sadhana è necessaria per purificarsi ogni giorno

Inoltre, per essere liberi dalle conoscenze errate, c'è qualche cosa d'altro che potreste fare. Purificatevi ogni momento perché c'è sempre qualcuno che potrebbe venire e inquinare la vostra mente. Qualcuno potrebbe parlarvi e provare a farvi perdere la vostra fede. Ci sono veri esperti in cose del genere. Siate sempre molto prudenti. Purifichiamoci ogni momento. Questo è ciò che si chiama sadhana. Purificare se stessi è sadhana. sadhana non è nulla che si può ottenere, sadhana è pulizia o processo di purificazione.

Ecco un esempio: avrete certamente sentito parlare di qualche Maestro Zen.
Un allievo si presentò al suo Maestro: "Maestro, voglio imparare molte cose ai tuoi piedi di loto." Il Maestro rispose: "OK"
Il discepolo restò dal maestro per tre anni e imparò molto sulla spiritualità.

Dopo tre anni, disse: "Maestro, ho imparato tante cose da te. Cosa dovrei fare adesso?"
Il maestro rispose: "Ora ti manderò da un uomo più grande, più importante e superiore a Me, dal quale potrai imparare molte altre cose."
"Oh! E' veramente così Maestro? Esiste un uomo più grande di te?"
"Sì, ora ti darò il suo indirizzo per recarti da Lui."
Gli diede l'indirizzo di una persona che avrebbe dovuto incontrare. Egli prese l'indirizzo e partì.

Era l'indirizzo di un cameriere in un ristorante dell'albergo Holiday Inn. Il devoto si recò da questo cameriere e disse: "Il Mio maestro mi ha mandato da Te. "
Il cameriere rispose: "Non c'è bisogno della lettera di accompagnamento, puoi restare qui; non preoccuparti di nulla"

Così il devoto si sistemò in quel posto e si mise ad osservare il cameriere.
"Cosa devo mai imparare da questo uomo? Egli è solo uno che spazza per terra, lava gli utensili ogni giorno. Si alza ogni mattina, prende in mano la scopa, pulisce, lava gli utensili la mattina, il pomeriggio e la sera." Questa storia andò avanti per sei giorni fino a che il devoto si stanco e si arrabbiò moltissimo.
"E' questo ciò che devo imparare?"

Molto arrabbiato tornò dal Maestro Zen: "Maestro, che diavolo avete combinato? Mi avete ingannato! Mi avete sottostimato! Perché? Eppure ho passato tre anni ai tuoi piedi di Loto. Ho imparato molto sulla spiritualità. Perché mi hai mandato da un cameriere? Che significa tutto questo?"

Allora il Maestro Zen gli pose una domanda: " Cosa hai visto là?"
"Ho visto il cameriere pulire le stoviglie, mattina, pomeriggio, notte e poi ancora mattina, pomeriggio e notte. Ogni giorno era la stessa cosa.."
Il Maestro disse: " Questo è l'insegnamento che devi imparare da Lui."

Qual è l'insegnamento? Pulisciti ogni momento. Sii sempre vigile. Stai attento che non si raccolga su di te la polvere del passato. Stai attento che la speranza del futuro (o le nuvole delle speranze del futuro) non si depositi. Le speranze del futuro e la polvere del passato non dovrebbero crescere e raccogliersi in modo da vivere il presente.

Pertanto, l'insegnamento di quell'uomo era stato che è bene ripulirsi ogni momento. Cerchiamo di vedere le cose con mente pulita.

Abbiamo così coperto due aspetti - la conoscenza giusta e quella sbagliata.
Il seguito la settimana prossima.

Grazie e SAI RAM!