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Natale: quando la Divinità discende..

15 dicembre 2006

Una Storia mai raccontata sul Natale





All' inizio era la Parola,


E la Parola era con Dio,
E la Parola era Dio


E la Parola divenne carne
E fu con noi Piena di Gloria e Verità


Tutte le cose furono fatte e vennero in esistenza tramite Lui
e senza di Lui neppure una cosa fu fatta, che sia venuta ad esistere


Egli venne nel mondo, e sebbene il mondo fosse stato fatto
attraverso di Lui, il mondo non Lo riconobbe


Ma a coloro che Lo ricevettero e Gli dettero il benvenuto
Egli conferì l'Autorità di realizzare la propria Divinità interiore




Questo splendido prologo di Giovanni descrive il fenomeno Divino per cui la Coscienza Cosmica Senza Forma decide di assumere una forma e dimorare fra noi.


UNIVERSALITÀ DELLE INCARNAZIONI DIVINE


A volte i cristiani pensano: 'Gesù è il migliore'; ed i musulmani: "Allah è il più grande'; in quanto agli indù, essi asseriscono: "Krishna è il Supremo". Ma se indaghiamo sulle concezioni delle Incarnazioni Divine nelle diverse epoche, la loro somiglianza ed universalità ci rivela che Gesù, Allah, Krishna etc. sono solo nomi con cui noi chiamiamo la stessa indivisa 'Realtà' che assume forme differenti in epoche diverse ed in diverse culture.




Sri Sathya Sai Baba


Cominciamo dal nostro amato Swami, le modalità del cui avvento rimasero nel mistero fino a quando un Pundit versato nei Purana un giorno Gli chiese: ³Swami! La Tua incarnazione è avvenuta per Pravesa (discesa) o per Prasava (concepimento) ?² Swami girò questa domanda a Madre Iswaramma, la Madre scelta, dicendole: " Racconta tu a Rama Sarma che cosa successe quel giorno vicino alla fonte, dopo che tua suocera ti aveva avvertita.² Iswaramma disse: ³Avevo sognato Sathya Narayana Deva [la suocera; N.d.T.] che mi aveva detto di non spaventarmi se mi fosse successo qualcosa di soprannaturale, perché era volontà di Dio. Una mattina mi trovavo alla fonte a prendere l'acqua, quando una grande sfera di luce blu venne verso di me, rotolando. Io caddi e mentre svenivo la sentii entrare dentro di me. ² Swami si girò con un sorriso verso Rama Sarma e disse: ³Eccoti la risposta. Non sono stato concepito. Sono venuto per Pravesa, non Prasava².
Rama


Anche l' avvento di Rama avvenne per Pravesa. Durante uno yajna per assicurarsi la nascita di un figlio, un Essere possente e di immenso splendore emerso dal fuoco, che si era annunciato come messaggero di Dio, dette al re Dasaratha un recipiente d'oro pieno di latte preparato dagli dei, dicendo: "Dallo da bere a tua moglie, ed avrai un figlio dagli dei". Dal latte puro della Divinità nacquero Rama ed i Suoi tre fratelli.


Buddha


La nascita di Buddha non fu diversa. Quando l'Essenza Cosmica decise ancora una volta di aiutare il mondo, scelse le nevi dell' Himalaya, dove viveva solo un re. La regina del re Suddhodona sognò una stella del Paradiso con sei raggi di color rosa perla che scendeva dallo spazio ed entrava in lei dalla parte destra del suo ventre.² Poi il Buddha si formò un corpo nel ventre di Maya conferendo lo stato di 'padre' al re Suddhodana.


Ramakrishna Paramahamsa


L' avvento di Ramakrishna Paramahamsa presenta lo stesso fenomeno divino. Khudiram Battucharya era il padre putativo e sua madre Chandramani Devi il recipiente scelto. Khudiram era andato a piedi fino a Guya, lontana centinaia di chilometri, per celebrare dei riti propiziatori per i suoi avi. Mentre visitava l' altare di Gadadhar (Narayana con la mazza)udì un misterioso messaggio che gli comunicava che sarebbe diventato padre di un Avatar. Aveva risposto umilmente che non era degno di avere il Signore nella sua povera dimora e nel suo misero cuore. Ma il Signore non si ritirò. Deliziato ma timoroso di rivelare questo messaggio a chiunque Khudiram tornò a casa. Prima che potesse vincere la propria riluttanza a rivelare la sua visione, sua moglie Chandramani Devi gli confidò un segreto: ³Quando sono andata al tempio mentr non c'eri un raggio di Luce impossibile da guardare è entrato in me e mi ha pervasa completamente. Poi si è ridotto ad una bella fiamma che è rimasta installata dentro di me. Da quell' istante sono sempre conscia della sua dolce e sublime luminosità ed ancora di più mentre parlo con te². Khudiram rimase esterrefatto e rivelò alla moglie l' esperienza da lui avuta sull' altare.
Krishna


La storia di Krishna è un'altra prova dell' Immacolata Concezione dei bambini Divini. La Bhagavatha narra della discesa dell' Onnipotente in risposta all'agonia della Madre Terra. Quando Devaki, la consorte di Vasudeva, che aveva avuto sette figli, li offrì ad uno ad uno a suo fratello al quale li aveva promessi, la Volontà decise che il momento dell' Avvento era arrivato . La Bhagavatha racconta: ³Il Signore, che è il sovrano dell'Universo, decise di entrare nella mente di Vasudeva quale sfaccettatura di Se Stesso, per conferire coraggio ai buoni ed ai Divini². Queste narrazioni sulle concezioni degli Avatar rivelano una qualità importante relativa alle Incarnazioni Divine: gli Avatar non nascono come i comuni mortali, le cui nascite sono determinate dal karma, che determina il momento ed il luogo in cui avvengono, decide chi debbano essere i genitori, e quali potenzialità, casta e credo debbano caratterizzare la persona. D' altra parte, quando la Coscienza Cosmica decide di assumere vesti umane, solo Essa decide quando e dove, sceglie i genitori e l'utero in cui inizierà la propria carriera come feto dotato di potere infinito.



Rama, Buddha, Ramakrishna Paramahamsa e Krishna-bambino





Swami




Tutte le sopra menzionate Divine Concezioni rivelano anche che gli Avatar non vengono concepiti dalla carne e dal sangue. Quando la Divinità decide di assumere un ruolo umano, entra direttamente nel ventre nell' utero della madre, che sceglie senza alcuna mediazione umana. Come tale il corpo dell' Avatar è di una sostanza pura, senza traccia di caratteristiche umane (guna).




UN DIO SOLO, RELIGIONI DIVERSE

Dio è Uno. Questa stessa ed Unica Divina Coscienza Cosmica assume diversi nomi e diverse forme in epoche ed assetti culturali differenti nella storia dell' evoluzione spirituale dell'uomo. Cristo è lo stesso Dio che i Buddisti chiamano Budda, e Allah è la stessa Realtà che gli induisti chiamano Krishna o Rama. La vera fratellanza degli uomini e la Paternità di Dio sono possibili solo quando le differenze vengono sradicate a tutti i livelli di pensiero, parola ed azione. Più studiamo il fenomeno delle Incarnazioni Divine più capiamo la Verità che fra tutte le Incarnazioni Divine non ce n'è una superiore od inferiore ad un'altra perchè è sempre lo stesso Unico Principio Divino ad incarnarsi di era in era, quando la rettitudine declina. Dio è al di là delle religioni perciò, anche se è bene nascere in una religione, è un peccato morirci. Tutte le denominazioni religiose sono come diverse scuole di spiritualità. È bene nascere in una di queste, ma una volta o l'altra sarà bene uscire da scuola e laurearsi. Da un punto di vista spirituale, laurearsi e uscire dalla scuola di religione significa realizzare l'Unità che si cela dietro la diversità. Solo allora riceveremo il certificato di laurea: ³Tutti sono Uno, comportatevi allo stesso modo con tutti². Questo è il messaggio principale della nascita di Gesù.




IL NATALE A PRASANTHI NILAYAM TRASCENDE
LE BARRIERE DI CREDO, CASTA E COLORE DELLA PELLE




Il Natale è per tutta l'umanità


Gesù non è solo per i Cristiani. Gesù è per tutta l'umanità, anzi, per tutta la Creazione. La nascita di Gesù è un evento cosmico. Perciò, in questo periodo sacro, è necessario riflettere sul vero significato della nascita di Gesù. Chi è Gesù? Quale fu il motivo della Sua venuta? Quale messaggio lasciò all' umanità? Come dobbiamo celebrare il Natale? Come possiamo far sì che lo scopo della nascita di Gesù diventi lo scopo della nostra vita? In altre parole, come possiamo vivere e morire per lo stesso scopo per cui visse e morì Gesù? Queste domande sono diventate molto importanti nel mondo odierno, in cui la gente ha perso il significato profondo dell' Avvento della Divinità. La celebrazione del Natale viene fatta all'insegna del più pomposo materialismo. Per molti, il Natale è sinonimo di feste e gratificazione dei sensi, macellazione di animali e giri di denaro. Per altri, è sinonimo di visite alle Chiese, canzoni di Natale e scambio di regali con amici e parenti. I bambini d' oggi credono più in Babbo Natale che in Gesù. Il vero significato del Natale è stato dimenticato.


Dobbiamo ricordarci che il Natale è il giorno in cui la Divinità nasce nei nostri cuori. Il simbolo del Natale è la stella: la luce nell'oscurità .



Questa luce non è fuori di noi, essa risplende nel Paradiso che è in noi stessi! La celebrazione del Natale deve prendere la forma del risveglio della Luce della Realtà Eterna. Questo è il vero significato della discesa della Divinità: farci realizzare il nostro Stato Divino senza forma. Come riusciamo a realizzare questo stato dipende fortemente dalla nostra comprensione e dall' applicazione del significato profondo della nascita Divina. La comprensione conferisce chiarezza alle nostre intenzioni; la chiarezza delle intenzioni trasmette rettitudine alle nostre azioni e le rette azioni guidano i passi dell'uomo conducendolo alla sua fonte: Dio. Il Messia è arrivato non come prestigioso re politico di nobili natali, ma come umile e povera persona proveniente da una famiglia modestissima. Gesù non è venuto nelle vesti di un re guerriero e conquistatore, ma come un umile agnello. Il Suo Regno non è di questo mondo. Il Regno su cui Egli governa è di ordine spirituale. Non è venuto per sovvertire i regimi politici, ma per mettere in atto una rivoluzione spirituale.




GESÙ VENNE A SALVARE GLI ANIMALI







Il fatto che Gesù sia nato fra gli animali trasmette un altro importante messaggio. Gesù è venuto anche per salvare gli animali! È venuto a metter fine al sacrificio animale (e porre fine all' uso di sacrificare gli animali agli dei dei nostri stomaci). Gesù ce lo mostrò in termini inequivocabili: innanzitutto nascendo fra gli animali! Gli animali gli dettero il benvenuto nella loro stalla ed ebbero la fortuna di sentire il suo primo pianto di neonato - un pianto che dissolse tutte le lacrime che essi avevano versato durante le loro vite nelle mani degli uomini. Essi videro il Suo sorriso Divino, che comunicava che Dio era anche con loro. Essi ebbero il privilegio di essere i primi a godere della vista del suo Santo Volto , che irradiava lo splendore della Verità. Anche alla fine della Sua vita Gesù si identificò con gli animali. Offrì il Suo corpo ed il Suo sangue come ultima offerta animale per tutta l'umanità e per l'eternità (Ebrei 9:12, 10:10, 10: 14). Nei tempi antichi gli animali erano i capri espiatori dei peccati degli uomini e venivano sacrificati. Il sacrificio degli animali era una pratica comune ai tempi di Gesù,(Giovanni 2: 13-22) ma Gesù non la approvava.




L'ULTIMA CENA DI GESÙ CON GLI APOSTOLI





L' ultima cena


La notte di Pasqua gli ebrei celebravano il sacrificio dell' agnello pasquale in commemorazione della loro liberazione dal dominio del Faraone e quindi dalla loro schiavitù in Egitto. Tale notte si traduceva nel macello di milioni di agnelli, dato che ogni famiglia doveva sacrificarne uno. Durante l'ultima Pasqua (l'ultima cena), in cui Gesù si trovava a tavola con gli apostoli, Egli cominciò a parlare del proprio corpo e del proprio sangue, che stava per essere versato per i peccati del mondo. In modo drammatico e simbolico, Gesù sostituì all' agnello pasquale il pane, che disse essere il Suo corpo, ed il vino, che disse essere il Suo sangue. 'Mentre mangiavano, Gesù prese una fetta di pane, e dopo averla benedetta la spezzò, ne dette ai discepoli e disse: "Prendete, questo è il Mio corpo". Poi prese un calice, e dopo aver ringraziato ne dette ai discepoli dicendo: "Bevete da questo calice, tutti voi; perché questo è il Mio sangue per il nuovo patto, versato per molti per il perdono dei peccati" [Matteo 26:26-28]. Poche ore dopo Gesù venne arrestato, processato e crocifisso. I discepoli compresero questo atto simbolico e Divino (avvenne un' elevazione del livello di Coscienza). Il vecchio patto, secondo il quale erano gli animali a venir sacrificati per l'espiazione dei peccati, veniva sostituito dal nuovo eterno patto nel sangue di Gesù" [Luca; 22-20] Gesù era morto a Pasqua al posto dell' Agnello Sacrificale. Egli era diventato letteralmente l' Agnello Pasquale, "l' Agnello di Dio che toglie i peccati dal mondo." [Giovanni; 1-29]

COSÌ CARI A DIO


Il Natale è incompleto se non si afferra l'intimo significato di questo atto Divino. Dobbiamo essere gentili con gli animali. Dobbiamo smettere di ucciderli. Come dice Bhagavan Baba, dobbiamo invece sacrificare le qualità animali in noi: l'avidità, la rabbia, la gelosia, la lussuria e l' egoismo. Quando queste qualità animali saranno eliminate, saremo automaticamente gentili con gli animali: gentili con il fratello agnello, dato che Gesù è definito l' Agnello di Dio; amorevoli con la sorella pecora, dato che Gesù è il Buon Pastore; grati alla madre mucca, che fu testimone della nascita di Gesù; pietosi verso la gallina, perché Gesù paragonò l'amore di Dio a quello della gallina, che raccoglie i propri pulcini sotto le sue ali. (Luca;13-34) .



Anche al mondo animale dev'essere permesso di celebrare un Natale felice e gioioso... è una vera tragedia umana che queste creature debbano soffrire in modo così terribile nelle mani dell'uomo, specialmente nel periodo natalizio, in cui milioni di animali vengono macellati per 'celebrare' la nascita di Gesù!!!




LE AZIONI DI DIO HANNO UN SIGNIFICATO PROFONDO


Non avrebbe alcun significato spirituale, mettersi a fare discorsi retorici sul fatto che Gesù accettava i pasti non vegetariani oppure no. È sufficiente notare che il Divino lavora con la cultura per trasformare la cultura. Dio non lavora fuori della condizione umana. Si cala al livello dell'umanità per elevarla alle sublimi altezze della Divinità. Gesù stesso disse: ³Non sono venuto ad abolire le leggi, ma a renderle perfette² (Matteo 5;17) L' Amato Swami la mette in modo ancora più semplice: ²Quando il bambino piange nella culla e chiede aiuto, la madre si inchina e lo prende fra le braccia. Questo suo inchinarsi non può essere visto come un 'abbassarsi'.² (SSS 14, P53) Ramana Maharshi, il Saggio di Arunachala, disse che ciò che un Avatar mangia non ha alcun effetto sulla Sua costituzione. Infatti un Avatar, che non ha bisogno di nutrirsi, non mangia per soddisfare il senso della fame, bensì per concederci il Divino privilegio di sederci a tavola con Lui. Quando Dio agisce come l'uomo, le Sue azioni sono tese a vaccinare l'uomo contro i suoi stessi mali. Anche Gesù si identificò con i 'peccatori'. Non li condannò, né cercò di forzarli a cambiare le loro brutte abitudini nello spazio di una notte. No! Fu molto paziente con essi. I Suoi discepoli erano semplici pescatori, e la cultura in cui Gesù cominciò a propagare il Suo messaggio mangiava carne. Egli ben onosceva la tradizione religiosa legata al sacrificio dell'agnello a Pasqua, sapeva bene che secondo la tradizione il pranzo di Pasqua senza l'agnello sarebbe stato incompleto. Gesù non fermò la tradizione di uccidere animali innocenti senza provvedere a fornire un sostituto, una perfetta alternativa. E lo fece in modo perfetto, rimpiazzando l'agnello con l'Ostia Eucaristica, simbolo del Suo stesso corpo, e istruì i discepoli a farlo in Sua memoria.(Luca 22:19) Da allora in poi ogniqualvolta i Cristiani si riuniscono per celebrare la Sua memoria il sacerdote alza l'Ostia fra le sue mani e dichiara alla congregazione: "Questo è l'Agnello di Dio, che toglie i peccati dal mondo. Felici coloro che Lo ricevono." Ma la celebrazione della memoria di Cristo dev'essere un esempio vissuto nella nostra vita pratica di tutti i giorni. Non dev' essere limitato alla chiesa. Non ha senso sostituire l'agnello sacrificale con l'Ostia Eucaristica e appena la messa è finita andare a casa ed arrostire gli agnellini per soddisfare il nostro appetito. Non è questa forse un' ipocrisia religiosa? Agendo a questo modo, non stiamo distruggendo il vero e proprio scopo per cui Cristo dette la Sua vita sulla croce, e cioè l'evoluzione spirituale di tutta la Creazione? "Perché tutta la Creazione è in attesa di essere liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio"! (Romani 9: 21)



'Il leone sarà in pace con l'agnello ' (Isaia; 11:6)


Buon Natale e Felice Anno Nuovo!


[Padre Charles Ogada]

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(tratto da: http://radiosai. org/ )

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Nel discorso di Padre Charles Ogada è stata enfatizzata l' importanza della non violenza sugli animali. Ecco alcune citazioni che riportano il pensiero di Swami a questo proposito:


1) "Oggi chiunque, che si ritenga o meno un devoto, dovrebbe smettere di mangiare carne. Perché? Mangiare carne favorisce soltanto le qualità animali e le tendenze demoniache. È stato ben chiarito che il cibo che si consuma determina i propri pensieri: mangiando la carne morta dei vari animali, se ne assorbono le loro qualità. Coloro che sinceramente cercano di diventare devoti di Dio devono quindi abbandonare il cibo non vegetariano. Definiscono se stessi devoti di Sai o devoti di Rama e Krishna, ma si rimpinzano di polli: come possono essere definiti devoti di Sai? Quindi, che si sia devoti in India o altrove, si deve smettere di mangiare carne in questo stesso istante. Coloro che aspirano a divenire veri devoti di Dio devono abbandonare la carne, i liquori, il fumo ed il giuoco". (Discorso Divino del 23 novembre 1994)





2) "La ragione per cui la popolazione umana è in aumento è che gli animali che noi uccidiamo e mangiamo rinascono come esseri umani per cui, con il numero di animali che vengono uccisi per farne cibo, non ci si deve meravigliare che vi siano così tante persone nel mondo ". (Summer Showers a Brindavan, 1977 pag. 182).







3) "Tutto ciò che ha vita cerca di rimanere vivo. Nessun essere vivente immolerebbe se stesso per fornire cibo ad un altro. Anche gli animali, gli uccelli ed i pesci desiderano vivere, proprio come gli esseri umani. Anch'essi lottano, gridano e provano dolore quando vengono feriti, proprio come faremmo noi se fossimo catturati e minacciati di venir uccisi. La sola differenza è che gli animali non possono esprimere con le parole il supplizio che provano. È stato reso noto che i maiali che vengono macellati gridano in modo simile agli esseri umani ". (Summer Showers, maggio 1996 pagg. 131-133).


4)"Qualunque forma di violenza è diabolica e uccidere animali innocenti corrisponde a manifesta ferocia". (Sanathana Sarathi, dicembre 1994 pag. 323)





5)" Se voi non aveste desiderio di mangiare carne, il macellaio non troverebbe utile uccidere e vendere gli animali ". (Sathya Sai Newsletter, estate 1995 pag. 16).


6) "È un fatto che anche le piante abbiano vita come gli animali ma questi sono dotati di mente e sistema nervoso mentre le piante non li posseggono. Le piante non provano dolore "; "Il cibo condiziona la natura della mente, la mente guida il pensiero, il pensiero è tradotto in azione e l'azione produce corrispondenti risultati ed effetti. Questa consequenzialità , tra il cibo che mangiamo e il risultato delle nostre azioni, evidenzia il fatto che mangiare carne porta ad azioni bestiali ed effetti demoniaci " "Se mangiate del montone o della pecora, dovete chiedervi quali siano le qualità della pecora; le pecore seguono, seguono, seguono, per cui voi perdete la discriminazione. Se mangiate carne di maiale svilupperete la sua caratteristica, che è l'arroganza" (Sathya Sai Newsletter, estate 1995 pag. 16).


7) Nel libro "Dialoghi con Sai Baba" John Hislop riporta le parole di Swami: "La carne infonde nel sangue le proprie caratteristiche, quali la lussuria ed altre simili qualità. I pensieri sporchi vengono dal pesce, che puzza".


8)"L'uomo che ha raggiunto la vetta ha la responsabilità di condurre se stesso e tutte le creature viventi verso la meta della liberazione ed evolvere verso una più alta consapevolezza. Quando cominciamo a riconoscere questa Unità nella diversità, le nostre attitudini ed azioni cominciano ad essere permeate da pensieri sacri. Prendere la vita di un animale, per qualsiasi ragione, diventa quindi privo di significato, men che meno per il cibo".
(Summer Showers, maggio 1996, pagg. 131-133).









'Tutto è Dio, non c'è nient' altro che Dio'