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News da Prashanti Nilayam

31 agosto 2006

26 agosto 2006

C’era grande eccitazione nell’aria per l’imminente visita di Swami all’Istituto per l’inaugurazione della Sala Multimediale Video Conferenze (Multimedia Video Conferencing Room – MVCR) che è un centro d’attività come quello di Brindavan. Alle 6.45 gli studenti erano già tutti nell’Istituto insieme ad ospiti eminenti provenienti dal congresso di economia in corso ed insegnanti e studenti del dottorato di ricerca. Alle 7.45, è giunta notizia che Swami aveva lasciato il Mandir alla volta dell’Istituto ed infatti, nel giro di pochi minuti, Egli è entrato dall’ingresso che fronteggia il cancello principale della scuola elementare, ha ricevuto il benvenuto con il Pûrnakumbha (vaso colmo d’acqua) e il vicerettore e il preside Gli hanno offerto delle rose. Quando è uscito dalla macchina, Swami, disteso e sorridente, è passato per l’atrio dell’Istituto raccogliendo anche delle lettere dagli studenti per fermarsi poi nel corridoio principale, di fronte al MVCR, ove Gli è stato offerto un telecomando che apriva la tenda dietro cui c’era l’insegna del Centro. Baba è quindi entrato nella sala e ha acceso la lampada che segnava l’inizio dei lavori. Il signor Gopal Srinivasan Gli ha porto i manuali parlando di taluni aspetti della nuova attrezzatura ed offrendo le meraviglie di quell’alta tecnologia ai Suoi Piedi di loto per poi pregarlo di dargli altre opportunità per servirLo. A ciò è seguita una dimostrazione dei vari utilizzi dello MVCR da parte di studenti del dottorato di ricerca dell’Istituto: per primo è stato mostrato uno spezzone del video che mostrava Swami durante l’inaugurazione del proiettore OHP, proprio in quella stessa aula, assieme ad alcune fasi del Suo Discorso. Poi è entrato in collegamento video il campus di Brindavan e Swami ha potuto vedere gli studenti e gli insegnanti sullo schermo che era di fronte a Lui.

Il preside del campus di Brindavan ha poi parlato a nome di tutti esprimendo gratitudine a Baba e affermando che i miracoli tecnologici hanno reso loro possibile la ricezione del Suo divino darshan a Brindavan. Sullo schermo si è vista una mano alzata ed uno studente del campus (di Brindavan) si è alzato in piedi e ha fatto una domanda. La risposta è giunta da Puttaparthi mostrando un altro prodigioso aspetto della tecnologia. Uno dei “dimostratori” scriveva alcuni appunti su di un foglietto ed esso veniva trasmesso in tempo reale su uno schermo a Brindavan. A un altro ragazzo di Brindavan, veniva chiesto di leggere a voce alta ciò che appariva proiettato su una diapositiva power-point a Puttaparthi e ciò riusciva perfettamente.

Ha poi parlato il rettore di Brindavan esprimendo la propria gratitudine. A ciò hanno fatto seguito alcune parole di C. Srinivas. Il rettore e tutti gli studenti di Brindavan hanno gridato all’unisono: “Swami, per favore, vieni a Brindavan” e sul Volto di Swami è apparso un sorriso. Poi Egli ha ricevuto l’ârati e, dopo aver benedetto tutti e aver parlato con gli operatori e alcuni delegati, è tornato verso la macchina raccogliendo ancora lettere nell’atrio per andare verso il nuovo edificio di “Studi Umanistici”, vicino alla biblioteca, ed inaugurarlo tagliando un nastro arancione. Baba è anche andato in giro per le aule dell’edificio santificandole così con la Sua Presenza. Dopo aver benedetto tutti gli insegnanti delle facoltà di Economia e Inglese, Swami ha ricevuto l’ârati e, alle 9,20, si è diretto verso il Mandir.

Nel pomeriggio, dopo aver dato il darshan, Swami è andato ancora una volta al Gokulam (la fattoria) a controllare i lavori relativi alla costruzione dello stadio coperto.



27 agosto 2006

Il sai Kulwant hall era decorato con gusto e molta semplicità per Ganesh Chaturthî; sotto la cupola c’erano delle bandierine alternate a lampadari fatti di fiori che risplendevano di luce naturale dato che la sorgente era il sole!

Swami è uscito dallo Yajur Mandiram alle 8,10 al suono del maestoso Nattai Mahâganapatim (Grande Signore delle schiere celesti”) suonato dal gruppo del Nâdasvaram. Il Ganesh Chaturthî era cominciato a Parthi con l’arrivo di Sai Ganesha, il “Sai Vighnanâshaka”, ovvero di “Sai che distrugge ogni nostro ostacolo”. Swami è arrivato e ha parlato con i bimbi della Scuola Elmentare Shrî Sathya Sai ammirando i loro lavoretti artigianali, raffiguranti piccole statue di Ganesha su diversi altari, e si è seduto mentre il “Prashânti Vedam Group” (Gruppo Veda di Prashânti) stava cantando il Ganesha Atharava Shîrsham; poi ha chiamato gli officianti (studenti scelti in varie classi: 3 non laureati e 2 specializzandi postlaurea) e li ha benedetti. È tradizione che ogni classe prenda un Ganesha fatto d’argilla e compia gli abituali riti della festività fino al giorno dell’immersione. Il morale degli studenti era altissimo. Successivamente, facendo giungere l’eccitazione dei ragazzi a un livello ancor più alto, Egli ha permesso loro di cantare gli stotram (inni di lode) ed i canti sul Signore Ganesha che avevano preparato. L’atmosfera si è saturata di musica melodiosa per almeno quaranta minuti. All’inizio di ogni canto veniva fatto un commento in inglese e telugu. Una menzione speciale va al Hamsdvani râga del Vâtâpi Ganapatim che, cantato con un ritmo più sostenuto del solito, è stato maggiormente vibrante sia per il cantante sia per chi accompagnava. Il suonatore di tabla sembrava non fare tuttavia alcuno sforzo seguendo abilmente e velocemente il ritmo per armonizzarsi, con ognuna delle sue battute, alle note del cantante. Quando le ottave delle note erano più basse o più alte, era possibile sentire le tabla persino fuori. Anche il cantante era eccellente e forniva un crescendo di note che dilettavano le orecchie degli amatori di musica classica indiana. I presenti sono rimasti incantati. Dopo i canti, Swami ha accettato l’ârati e, alle 9.35 circa, si è ritirato nello Yajur Mandiram.



Nel pomeriggio, dopo aver terminato alle 15 il giro del darshan, Egli è andato nella stanza delle “interview” e, alle 16.40 circa, è entrato nella sala del bhajan, ha parlato con alcuni studenti e insegnanti del gruppo bhajan ed ha materializzato una catena per il succitato cantante di Vâtâpi Ganapatim; alle 16.50 ha poi chiesto di iniziare i bhajan, ha preso l’ârati alle 17,30 e si è ritirato nella Sua Residenza.



(Tratto da www.radiosai.org)