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Congresso Medico Internazionale Sai 3-4 settembre 2005

15 settembre 2005

Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba ha spesso affermato che il progresso spirituale non è possibile fintantoché non si possieda un corpo e una mente sani. Perciò, la salute è uno dei maggiori campi d’azione per i progetti di servizio intrapresi da Bhagavân come parte della Sua Missione divina. Celebrando l’ottantesimo anno dell’Avvento di Baba, l’Organizzazione Shrî Sathya Sai Sevâ ha indetto, per il 3 e 4 settembre 2005 a Prashânti Nilayam, un Congresso Medico Internazionale Sai. Più di 900 medici, chirurghi, professori ed eminenti personalità appartenenti a varie branche della medicina e della salute, provenienti da tutto il mondo, si sono riuniti ai Divini Piedi di loto per assorbire i Divini Insegnamenti e comprendere il proprio ruolo nella Divina Missione.



La mattina del 3, Bhagavân ha inaugurato una mostra, sul tema “Missione Mondiale Sai sulla Salute”, quale evidenza del servizio medico intrapreso in tutto il mondo dall’Organizzazione di Servizio Shrî Sathya Sai.

Alle 8,30, Baba ha concesso il darshan alle migliaia di persone radunate nel Sai Kulwant hall e ha ufficialmente inaugurato il Congresso accendendo una lampada.

Il dottor Michael Goldstein, Presidente del Prashânti Council, ha dato il benvenuto ai delegati e ha detto alcune parole d’introduzione sottolineando lo scopo del Congresso. È stato seguito dal dottor A.N. Safaya, Direttore dell’Istituto Shrî Sathya Sai di Scienze Mediche Superiori a Prashânti Grâm e Whitefield, che è un’eminente figura nel campo medico indiano avendo ricoperto per diciannove anni l’incarico di Supervisore Medico per l’Istituto Panindiano di Scienze Mediche prima di essere Direttore degli Ospedali di Alta Specializzazione di Bhagavân Baba. Il dottor Safaya ha scelto di parlare sul tema “L’Esemplare Sanità Sai” citando gli Ospedali di Alta Specializzazione e gli Ospedali Generali, aperti da Swami a Prashânti Nilayam ed a Whitefield presso Bangalore, quali autentici esempi di come tradurre realmente in pratica la cura della salute secondo la visione di Baba. Egli ha detto che il fondamento della Missione sanitaria di Bhagavân è l’Amore Divino che è dato egualmente a ognuno senza alcuna distinzione di religione, di nazionalità o stato economico. Questa filosofia di cura della salute poggia su quattro pilastri:

· Globalizzazione della medicina: La cura della salute dovrebbe essere a disposizione di tutti.

· Decommercializzazione della medicina: Prestazioni mediche di qualità fornite in modo assolutamente gratuito.

· Valori Umani in medicina: L’assistenza medica dovrebbe esser prestata con amore.

· Spiritualizzazione della medicina: Quest’ultima dovrebbe provvedere alle necessità non solo del corpo ma anche della mente e dello spirito dei pazienti.

Applicando questi canoni, i medici possono comprendere che l’interazione fra loro ed i pazienti ha una dimensione spirituale imparando quindi a trattarli come esseri umani piuttosto che come un complesso di malattie. È in tal modo che i vecchi ideali indiani di ârogyam, l’assenza di malattia, possono essere raggiunti. Il dottor Safaya ha concluso dicendo che, fondando questi ospedali, Baba ha offerto alla comunità medica un modello di efficienza che può essere replicato ovunque e può aiutare a concretizzare la visione della sanità per tutti.

Il dottor Alan H. Gradman, Primario Cardiologo all’ospedale della Pennsylvania occidentale a Pittsburgh, ha poi parlato sommariamente dell’enorme sviluppo che si è verificato nelle ultime decadi, in campo tecnologico e tecnico per quanto riguarda il trattamento delle malattie cardiovascolari, affermando che, in concomitanza con questo positivo sviluppo, è sorta anche una tendenza negativa: l’intrusione di interessi economici personali nella cura della salute. Egli ha aggiunto che l’attuale modello economico di assistenza sanitaria, seguito nei Paesi sviluppati, è gravemente difettoso poiché destina le risorse mediche in base alle possibilità di pagamento piuttosto che secondo le necessità del paziente. Ciò sfocia in una penosa situazione in cui molta gente viene lasciata senza adeguata assistenza medica. Baba – egli ha poi proseguito – ha offerto rimedio a questa crisi mostrando al mondo, con la costruzione di ospedali che offrono a tutti assistenza medica, che cosa si possa attuare in campo sanitario per di più in modo completamente gratuito. Gli ospedali sono anche una testimonianza di quali cose strabilianti si possono ottenere con l’abnegazione e l’impegno. Il dottor Gradman ha concluso affermando che la lezione più importante, appresa osservando il lavoro degli ospedali di Bhagavân, è che la definizione di servizio non è ristretta all’impegno in qualche opera assistenziale nel tempo libero: anche compiere diligentemente e con impegno il proprio dovere è una forma di servizio.

Sai Baba, rispondendo alle preghiere dei delegati e delle migliaia di persone radunate nel Sai Kulwant hall, li ha gratificati con il Suo Messaggio divino.

Dopo la sessione inaugurale nel Sai Kulwant hall, i delegati sono passati nell’Istituto Auditorium dove molti eminenti medici, provenienti da diverse parti del pianeta, hanno presentato i loro scritti sul tema del Congresso. Nel pomeriggio del 4, dopo i dibattiti che hanno avuto luogo nel corso di due giornate, i delegati si sono nuovamente riuniti alla Presenza di Baba per la sessione di commiato del Congresso.

Il dottor Goldstein ha presentato gli oratori di tale sessione. Il dottor Michael Rakoff, un consulente di Amministrazione Ospedaliera in molti ospedali degli Stati Uniti d’America, ha ricordato il consiglio datogli da Swami quando egli Gli chiese come avrebbe dovuto insegnare i valori umani ed etici ai suoi studenti. Bhagavân gli disse che il solo modo di insegnare i valori di Verità, Amore e Compassione è di metterli in pratica nella propria vita. Tale comportamento genererà, negli studenti, il processo di assorbimento di tali valori. Il dottor Rakoff ha condiviso con i presenti tre importantissime lezioni apprese da Bhagavân:

1) Non si deve cercare di cambiare il mondo: tutto ciò che occorre fare è cambiare se stessi.

2) Nutrire Amore e Compassione verso tutti gli esseri.

3) Unità di pensiero, parola e azione.

Il dottor Venkatraman Sadanand, membro di Chirurgia Pediatrica al Children’s Memorial Hospital di Chicago e professore aggiunto in Teoria del Gioco all’università di Guelph nell’Ontario, ha poi detto che i medici hanno al momento la necessità di considerare i pazienti come Dio sacrificando il proprio interesse personale per il loro bene. I medici devono, a tutti gli effetti, fungere da canali dell’Amore di Dio facendolo fluire verso i propri pazienti.

Dopo gli interventi del dottor Rakoff e del dottor Sadanand, il dottor Safaya e il dottor Goldstein hanno espresso le loro considerazioni conclusive sui lavori del Congresso. In seguito, Baba ha graziosamente regalato degli oggetti ricordo ai medici che hanno fatto le esposizioni durante i due giorni del Congresso e anche agli organizzatori principali dello stesso. Alcuni medici hanno parlato, per conto dei delegati, esprimendo la loro gratitudine a Bhagavân Baba ed invocando le Sue benedizioni e la Sua guida.

I lavori sono terminati con l’ârati offerto a Baba.