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Il Buddha Pûrnimâ – 23 maggio 2005

23 maggio 2005

In tutto il mondo, il giorno di Vaishâkha Pûrnimâ è considerato, dai buddisti, altamente sacro ed è significativo per tre ragioni:

-fu in tale giorno che Gautama Buddha, fondatore del buddismo, ebbe, come principe Siddhârta, i natali a Lumbini, in Nepal, nel 560 a.C;

-è anche il giorno in cui Egli ottenne l’illuminazione a Gayâ, in India, dopo anni di ricerca e indagine volta a scoprire le cause e il rimedio al dolore del mondo;

-da allora, Siddhârta fu conosciuto come Buddha o l’Illuminato.

Egli predicò che i desideri sono la causa prima di ogni dolore e, pertanto, propugnò il sentiero della retta condotta e del corretto uso dei sensi come via per giungere all’illuminazione; raggiunse il Nirvâna (l’Unità con l’Assoluto) nel 480 a.C., appunto nel giorno di Vaishâkha Pûrnimâ che è il culmine di luna piena (Pûrnimâ) del mese aprile-maggio (Vaishâkha). Questo giorno benefico viene celebrato, con rispetto e devozione, come Buddha Pûrnimâ da parte dei fedeli dell’Estremo Oriente, di Shrî Lankâ e dell’India. Quest’anno, le celebrazioni del Buddha Pûrnimâ a Brindavan (l’âshram di Baba a Whitefield, Bangalore) sono state organizzate congiuntamente dai devoti dello Shrî Lankâ, dell’Indonesia e di Taiwan.

Il mattino del 23 maggio, Baba ha dato il darshan nel Sai Ramesh Krishan hall ; ad accoglierLo c’era un gruppo di danzatori dello Shrî Lankâ. Più tardi, alcuni devoti di quel paese hanno condotto il canto dei bhajan. Nel pomeriggio, tre eminenti membri della famiglia Sai, sempre dello Shrî Lankâ, hanno parlato alla folla.

Il primo oratore è stato il colonnello Jayasuriya, vicecapo dell’opposizione al Parlamento dello Shrî Lankâ. Egli osservava che i precetti della Non-violenza e della Pace, predicati dal Signore Buddha più di 2500 anni fa, stanno ora trovando nuova linfa e diffusione in tutto il mondo grazie a Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba. Facendo riferimento all’attuale situazione di terrore e irrequietudine predominanti in varie parti del pianeta, egli, rivolgendosi a Baba, Ne invocava l’aiuto per il mondo affinché sia ad esso possibile fronteggiare adeguatamente questi tempi tanto travagliati e Gli esprimeva la propria gratitudine per aver intrapreso il lodevole compito di riformare le giovani menti e guidarle a condurre una vita dedicata al servizio della società e all’aderenza ai cinque Valori Umani.

Shrî Munasinghe, Alto Commissario dello Shrî Lankâ in India, ha parlato successivamente affermando che i devoti di Swami devono esserGli grati poiché, mentre il mondo viene lacerato dall’odio e dalla violenza, essi hanno la possibilità di sperimentare felicità e pace ineffabili alla Sua Divina Presenza.

La signora Mala Sabaratnam, un’importante donna d’affari a Shrî Lankâ, ha narrato come Baba abbia purificato il suo cuore dall’odio riempiendolo d’amore e comprensione per i suoi simili. Ella ha ricordato le parole del Dhammapâda1 predicato da Buddha "L’odio non può essere placato dall’odio ma dall’Amore" affermando che questo insegnamento si è ormai radicato nel suo cuore per grazia del Signore Sai.

Dopo i discorsi di questi eminenti ospiti, Baba, nella Sua munificenza, ha risposto alle preghiere dei devoti concedendo il Suo divino Messaggio dopodiché il luogo d’incontro è stato trasferito nel Sai Krishan Kalyâna Mandapam, adiacente al Sai Ramesh Krishan hall, dove si è tenuta una splendida festa culturale, il Dalada Maligawa Perahara, uno spettacolo tradizionale che viene rappresentato nella città di Kandy dello Shrî Lankâ, per commemorare l’installazione della reliquia del sacro dente del Signore Gautama Buddha nel tempio di Delada Maligawa a Kandy. La cerimonia è alquanto particolareggiata ed è contraddistinta da vigorose danze accompagnate da numerosi strumenti a percussione. Ogni anno, lo spettacolo che dà il benvenuto alla reliquia a Kandy viene scrupolosamente riproposto. La cerimonia, come viene attualmente presentata, risale a circa la metà del XVIII secolo. La danza che la arricchisce è stata eseguita nel Kalyâna Mantapam ed ha entusiasmato tutti con i suoi colori e la sua intensità. Al termine dello spettacolo, Swami ha benedetto tutti gli artisti facendosi poi fotografare con loro. La cerimonia è terminata con l’ârati offerto a Baba dopodiché Egli si è ritirato nel Trayî Brindavan, Sua Residenza.



"Il sentiero del Dharma", l’opera più famosa del buddismo.