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Festività di Onam

20 agosto 2002

Ieri, 19/08/02, a Prasanthi Nilayam, è cominciato il festival di Onam, che durerà da sette a dieci giorni.


IL FESTIVAL

Nel Kerala, 'Onam' è sinonimo di sport, feste e commemorazioni rituali. Gli abitanti del Kerala celebrano questo festival in memoria dell'era d'oro del re Mahabali, il cui spirito, si dice, fa visita al Paese nel periodo di Onam. Festival acquatici multicolori vengono organizzati sulle rive sacre del fiume Pampa.

Dopo tre mesi di pesanti piogge, il cielo torna ad essere terso, di un azzurro chiaro, e le foreste di un verde profondo. I ruscelli resuscitano, in un'esplosione di schiuma bianca, i laghi ed i fiumi sono in piena ed i fiori di lotus ed i gigli in piena fioritura sembrano dare il benvenuto allo spirito del Re. È il tempo del
raccolto, è tempo di festeggiare, di gioire della vita.


IL PERIODO DELL'ANNO

Il periodo in cui viene celebrato il festival varia, a seconda della posizione delle stelle e della luna, dalla fine di agosto ai primi di settembre, meno di due settimane dopo il capodanno Malayalam. Questo è il più grande festival dello stato del Kerala che si trova nell' India del Sud.


FESTEGGIAMENTI

I festeggiamenti cominciano due settimane prima del capodanno Malayalam e proseguono per dieci giorni. L'ultimo giorno, che viene denominato Thiruonam, è il più importante. Questo festival, che celebra il raccolto, è caratterizzato da rituali specifici, da abiti nuovi, cucina tradizionale, danze e musica in tutto il Paese.

A Trichur ha luogo una processione vibrante, con elefanti decorati di paramenti splendidi, mentre a Cheruthuruthy la gente si riunisce per assistere a spettacoli che riproducono scene epiche e leggende folcloristiche. La danza di Pulikali, detta anche Kaduvakali, è uno spettacolo comune nella stagione del festival di Onam: consiste di ballerini mascherati da tigri, con la pelle dipinta in giallo
brillante, rosso e nera, che danzano al suono di strumenti quali l'udukku ed il thakil.

Migliaia di persone si riuniscono ad Aranmulla, sulle rive del fiume Pampa, dove ha sede un Tempio dedicato al Signore Krishna e ad Arjuna, per assistere alle regate delle barche-serpente. Circa trenta barche partecipano alle gare, e i vogatori, cantando canzoni tradizionali, tuffano in acqua i loro remi per far procedere le loro barche con movimenti che ricordano quelli dei pesci. I galloni
dorati sul davanti delle barche, le bandiere e l'ombrello ornamentale al centro di ciascuna di esse offrono una vista spettacolare. Ogni barca appartiene ad un villaggio diverso, ma tutti i villaggi partecipanti si trovano sulla riva del Pampa. Ogni barca è adorata come una divinità. Ogni anno la barca viene lubrificata con olio di pesce, guscio di noce di cocco e carbone, mescolate con uova, per
mantenere il legno duro e far sì che la barca scivoli più facilmente nell'acqua. Il falegname del villaggio si occupa con amore della manutenzione annuale e la gente è orgogliosa della barca del proprio villaggio, che rappresenta tutti gli abitanti e ha il nome del villaggio stesso.

Anche il gioco dell'altalena è parte integrante dei festeggiamenti di Onam, specialmente nelle aree rurali. Giovani uomini e giovani donne, vestiti con gli abiti della festa, cantano canzoni tradizionali e si spingono l'un l'altro su altalene appese a corde lunghissime.


RITUALI

Uno dei punti tradizionali più importanti delle festività di Onam è l' "aththa-pu", una decorazione floreale di buon auspicio, fatta nelle case. Di forma circolare, è lunga quattro o cinque metri.
Questa decorazione è formata da foglie, fiori e petali di vario genere. Un fiore è dedicato a ciascun giorno di Onam, ed in quel giorno è quel fiore a predominare nelle decorazioni.

Sebbene la regata venga fatta solo per divertimento, ci sono dei rituali connessi alla corsa della barche. La tradizione impone che un bramino di Nambudiri sia il vogatore principale della barca più lunga. Altri quattro vogatori lo accompagnano e controllano i movimenti della barca. Nei tempi antichi gli abitanti dei villaggi si sedevano sulle barche secondo un ordine che rispecchiava la casta di appartenenza ma oggi non è più così, sebbene qualcosa di quella
disposizione sia ancora distinguibile. Tutti - il falegname, il barbiere, il gioielliere, il fabbro, i contadini etc. - hanno un posto sulla barca.


LEGGENDE

Ci sono molte storie su questo festival, che ha cinquecento anni. La leggenda più antica è quella del re Mahabali. Si narra che la gente di quella regione fosse estremamente felice e contenta durante il suo regno. Erano così felici che gli dei si ingelosirono e chiesero al Signore Vishnu di portargli via il regno. Vishnu si travestì e scese nelle vesti del Bramino nano Vamana e chiese al re tre passi di
terra, passi piccolissimi visto che era un nano, e il re glieli dette prontamente. Ma poi Vishnu si levò il travestimento, ed i suoi passi divennero enormi, così che con due passi coprì il cielo e la terra.
Mahabali allora, rimasto senza più terra, offrì a Vishnu la propria testa per mantenere la sua parola e dargli il terzo passo. Vishnu gli garantì un ultimo desiderio, che fu quello di poter tornare una volta all'anno a visitare il regno. La ricorrenza del festival di Onam è intesa a dare il benvenuto a Mahabali che torna ogni anno, ed è per questo che viene celebrato con tale gioia.

Secondo un' altra leggenda molto antica, una volta una barca, denominata Palliodam, navigava sul fiume, carica di cibo.
All'improvviso, ad una curva del fiume, i vogatori cercarono di virare, ma senza successo. Il capo spirituale,Bhattathiripad, credendo che questo fosse un segno di malaugurio, approdò sulla riva del fiume. Là, vide una capanna con una luce fioca accesa. Entrò, e trovò una povera vedova che piangeva, e dei bambini che dormivano sul pavimento. Lei disse che non aveva cibo per nutrire i suoi bambini, e che questi si erano addormentati affamati. Allora lui prese del cibo dalla barca e lo consegnò a quella povera e disgraziata famiglia. Da
allora c'è l'usanza di dar mangiare ad una persona povera prima di dar inizio al festival di Onam.

Un' altra leggenda racconta che a dieci chilometri da Aranmulla, sul fiume Pampa, il capo di Katoor Mana, una famiglia di Nambudiri, pregò e fece delle abluzioni e poi attese di poter dar da mangiare a qualche persona povera. Attese a lungo, poi chiuse gli occhi e si mise a pregare il Signore krishna. Quando riaprì gli occhi, davanti a lui c'era un povero ragazzo quasi nudo. L'uomo lo portò al fiume, lo lavò, gli dette dei vestiti nuovi e lo invitò ad un pranzo sontuoso.
Con estrema sorpresa dell'uomo, il ragazzo, dopo aver mangiato, scomparve. Messosi alla ricerca del ragazzo, si trovò nel Tempio di Aranmulla. Qui trovò il ragazzo, ma dopo un incontro brevissimo questi sparì nuovamente. Da allora, durante le festività di Onam, l'uomo portò tutti i giorni del cibo al tempio di Aranmulla.


FESTEGGIAMENTI REGIONALI

Ogni abitante del Kerala festeggia Onam tutti gli anni, in qualsiasi parte del mondo si trovi. Ma i festival celebrati sul posto, nelle città e nei paesi del Kerala, come per esempio a Thiruvananthpuram, a Trichur e a Kottayam, sono meravigliosi.


POSTI DA VISITARE

Onam è un festival celebrato soprattutto nelle città e nei paesi del Kerala. Pertanto questi luoghi sono particolarmente belli da visitare nel periodo del festival. Le celebrazioni tradizionali di Onam introducono direttamente nella cultura e nelle credenze del popolo del Kerala.