27/02/2005

La mente deve diventare il servitore dell'intelletto e non lo schiavo
dei sensi; essa deve discriminare e liberarsi dell'identificazione col
corpo. Il nocciolo del frutto maturo del tamarindo non è attaccato
all'involucro esterno; in egual modo la mente deve essere distaccata dal suo
involucro chiamato corpo. Colpite un frutto acerbo di tamarindo con una
pietra e danneggerete la polpa interna ma quando colpite il frutto
maturo è la scorsa esterna che si distacca; niente danneggia la polpa o il
seme. L'aspirante maturo non avverte i colpi del fato o della fortuna;
è l'immaturo che viene ferito da ogni colpo.

Sai Baba