DISCORSO DIVINO

Il Senzaforma assume Forma per sostenere la moralità

25 agosto 2009

"Bharat è la patria di molte anime nobili

che si sono guadagnate nome e fama

in tutti i continenti del mondo,

è il Paese di gente valorosa che ha sconfitto

i dominatori stranieri e ottenuto l'indipendenza.

Questa è la terra che ha eccelso nella musica,

nella letteratura e nelle altre belle arti.

Ragazzi e ragazze, essendo nati in questa grande terra di Bharat,

salvaguardarne il ricco retaggio culturale è vostro sacro dovere".



I figli di Bhârat (l'India) hanno celebrato sontuosamente la festa di Vinâyaka Chaturthî; è stata una circostanza felice per tutti.



Il Condottiero che guida sul sentiero giusto

Incarnazioni dell'Amore! Cari studenti!

Chi è Vinâyaka? In primo luogo, occorre comprendere l'aspetto seguente: Vinâyaka è il Signore dell'universo e non ha capi al di sopra di Sé; Egli Stesso è il Capo di tutti, è il Padrone dell'universo e chi dimentica un Maestro simile fa la sua sfortuna. Il cibo che il Signore Vinâyaka mangia è molto sacro e raffinato e non contiene olio. Nove varietà di cereali vengono immerse nell'acqua e macinate; poi, con l'impasto così ottenuto, si formano delle palline (modaka), dette kudumulu, che vengono cotte a vapore. Questo è il cibo che viene offerto al Signore Vinâyaka; esso è anche chiamato "undrallu". La cottura a vapore, praticamente senza olio, è salutare al massimo.

Il Signore Vinâyaka è onnipresente e comunica col Suo silenzio; anche i Suoi comandi vengono dati con una comunicazione silenziosa. I Suoi movimenti sono "sottili". Ovunque guardiate, potete vederLo benedire e guidare i Suoi devoti sul giusto sentiero. L'onnipresente Vinâyaka può essere adorato da tutti indipendentemente dalla religione, dalla nazione e dalla regione di appartenenza. Egli è il Signore della sapienza e del buon comportamento per cui ogni essere umano, che sia interessato a una buona istruzione e a una buona condotta, può adorarLo e chiedere le Sue benedizioni. ConfinarLo nel pantheon indiano delle Divinità indù è un'idea sbagliata, non corrisponde al vero. Egli è davvero il Signore dell'universo e il suo Capo; per questo viene chiamato "Vinâyaka" (Colui che non ha maestri al di sopra di Sé). Meditando su di Lui, tutti i nostri peccati saranno distrutti. Egli è effettivamente il nostro stesso soffio vitale. Adorare un simile Signore dell'universo come una semplice statua, fatta di terra o di qualche metallo, è ignoranza pura. Vinâyaka è il Maestro che vi conduce sul sentiero giusto per cui occorre che sviluppiate il sentimento e la consapevolezza che Egli è dentro di voi e con voi e vi guida costantemente sulla via che porta a Dio.



La fusione con l'acqua

Ieri, gli studenti hanno portato in questa sala le statue di Vinâyaka in processione su carri decorati splendidamente. Successivamente, esse sono state condotte all'immersione. Qual è il significato profondo di questo rituale? Perché le statue che rappresentano Vinâyaka vengono immerse nell'acqua? Tale cerimonia richiama alla mente la natura onnipresente di Vinâyaka poiché, una volta immerse nella corrente del fiume, le statue si fondono con l'acqua e si diffondono ovunque. Per fare un esempio: quando voi mescolate lo zucchero con l'acqua, esso si scioglie e si distribuisce dappertutto; allo stesso modo, il Signore Vinâyaka, adorato in forma di statua, manifesterà la Sua vera Natura di onnipresenza dopo la fusione con l'acqua.



La protezione costante di Vinâyaka

Il Signore Vinâyaka protegge costantemente i Suoi figli e sarà sempre con loro; in effetti, i bambini sono Sua proprietà. Ogni essere umano dovrebbe emulare il Suo esempio. I figli non dovrebbero mai dimenticare i genitori poiché ad essi devono la vita e l'istruzione. Il Signore Vinâyaka conferisce saggezza e intelletto (siddhi e buddhi) ai figli che Lo adorano. La persona con un intelletto retto otterrà ogni cosa. Vinâyaka possiede una proboscide che usa per respirare, per bere e cibarsi. Se si indaga adeguatamente sulla Sua natura, risulterà ovvio che è onnipresente. Egli è primordiale. Ecco perchè Lo si adora prima di intraprendere qualunque lavoro. Anche il cibo che si mangia viene prima offerto a Lui.

Fra i Bharathiya, è tradizione rivolgere una preghiera a Vinâyaka prima di iniziare un lavoro anche piccolo. Avrete notato che i musicisti cominciano il loro concerto cantando una preghiera a Lui; lo stesso fanno i nostri studenti quando danno inizio ai bhajan. In effetti, il Signore Vinâyaka è Colui che dirige la vostra vita, attraverso la quale vi conduce e guida.

Non basta adorarLo semplicemente in un giorno di festa come il Vinâyaka Chavithî; per il Suo culto, non esiste un giorno particolare di adorazione come Chavithî, Ashtamî, Navamî.



"Meditate su Dio ovunque e in ogni circostanza"

Sarvadâ sarva kâleshu sarvatra hari cintanam

è il comando.

Dato che per la gente potrebbe essere impossibile celebrare tutti i giorni un culto elaborato per il Signore Vinâyaka, vengono prescritti tre giorni, cinque giorni o dieci giorni a seconda di come è comodo ad ognuno.



La devozione della gente è il cibo di Vinâyaka

Il cibo che viene offerto al Signore Vinâyaka è sano, semplice e facile da cucinare. Vinâyaka viene rappresentato con un grosso ventre. Sebbene Gli vengano offerti svariati piatti, Egli non ne assaggia nessuno: il Suo cibo è la devozione della gente. La Natura del Divino è tale per cui Egli dà sempre ai devoti ma non prende alcunché in cambio. Vinâyaka è la fonte e il sostegno di ogni forma di vita; Egli controlla l'esistenza e il destino di tutti gli esseri. In realtà, l'universo intero è sostenuto da Lui. Se il controllo di tutto non è nelle Sue mani, c'è solamente distruzione (vinâshana). Vivere senz'aria non è possibile, è un dato di fatto; essa è il vero e proprio principio vitale di tutti gli esseri viventi, non solo degli umani. Il Signore Vinâyaka permea questo principio vitale: Egli è esattamente l'Incarnazione del nostro respiro. In verità, Egli è il Principio del Soham (Soham Tattva).



La Divinità che presiede al processo respiratorio

Il processo respiratorio consiste di tre azioni: l'inspirazione (pûraka), la ritenzione del respiro (kumbhaka) e l'espirazione (rechaka). La regolazione di queste tre fasi è chiamata prânâyâma. Il processo di inspirazione, ritenzione del respiro ed espirazione deve essere regolato in modo tale che vi sia pari tempo per ogni fase e tutto l'esercizio avvenga in modo naturale senza alcuno sforzo. Soltanto allora la meditazione è possibile (dhyâna).

Il Signore Vinâyaka è la Divinità che presiede al prânâyâma. Egli viene celebrato come "Siddhi Vinâyaka" perché conferisce alla gente la conoscenza (vidyâ) e il successo nel raggiungimento dell'obiettivo (siddhi) che hanno enorme importanza per l'essere umano. Non essendovi nessuno che spieghi questo segreto, la gente celebra la festa di Vinâyaka Chaturthî con noncuranza senza comprendere il significato che la sottende.



Maestosità e potenza dell'elefante

In Bharat, è tradizione mettere l'elefante alla testa delle processioni cerimoniali. Dovremmo comprendere il significato dell'elefante che guida la processione. Fra tutti gli animali, l'elefante è il più grande; quando cammina lungo un percorso, le impronte di tutte le altre bestie, comprese quelle del leone o della tigre, vengono cancellate dalle sue. Il sentiero tracciato da un elefante, anche in una foresta fitta, potrebbe esser percorso da veicoli come un carro dei tempi passati o una macchina o un autobus dei nostri giorni. Questo è il motivo per cui la processione nuziale del Signore Râma, nel Tretâ Yuga, fu guidata da un gruppo di elefanti. La scena della processione cerimoniale è stata splendidamente descritta così:



Carri, elefanti e cavalli,

l'esercito intero di Dasaratha

seguiva il vecchio Saggio Visvâmitra.

Anche l'imperatore Dasaratha e i suoi ministri

accompagnavano la processione

per il matrimonio del signore Râma.

Che bello spettacolo da ammirare!



L'elefante è un animale tanto maestoso che il suo barrito può far tacere il baccano di ogni altro animale, cane compreso; il suo richiamo è davvero solenne e potente. Il Signore Vinâyaka ha la faccia di questo animale sacro e maestoso. Purtroppo, la grandezza e il significato della Sua forma non vengono compresi e la sua immagine viene adorata in maniera trascurata e abitudinaria.



Chi è Brahman?

Non solo Vinâyaka ma tutte le forme fisiche attribuite alla Divinità trasmettono qualche profondo significato spirituale. Dio, però, non è confinato a una semplice forma fisica; la Divinità non ha né nascita né morte poiché trascende la forma fisica. Ad esempio: Chi è Brahman? Non è la Forma Divina a quattro teste che viene di solito associata alla creazione, è il Principio Trascendentale che è al di là del nome, della forma e degli attributi. Il suono primordiale Aum è privo di nome e forma come lo è il processo di inspirazione ed espirazione che viene chiamato Soham (Io sono Quello). Brahman non ha nascita né morte, non ha principio né fine: è l'Eterno Principio Trascendentale che permea l'universo intero.



Né nascita né morte Per Lui, l'Eterno,

né inizio, stato intermedio o fine per Lui, l'Antico;

Egli non nasce, non muore né viene ucciso.

L'Âtma onnipervadente è ovunque

come Testimone di tutto.



Non dimenticate mai una simile Divinità. L'unico Principio Divino è presente in ogni essere umano; anzi, in ogni essere vivente. Di fatto, la Divinità deve essere compresa come Principio di unità nella diversità. L'unità è Brahman.



Anche la Forma Fisica è importante

Cari studenti!

Confinare la Divinità a un'unica Forma come Râma, Krishna, Vinâyaka ecc. è pura illusione. Se si indaga correttamente, risulterà chiaro che le Forme Fisiche della Divinità sono una creazione umana, nascono cioè dall'immaginazione. Nessuno è mai stato in grado di visualizzare la Divinità senza nome, senza forma e senza attributi.

L'artista Ravi Varma, ad esempio, ritrasse il Divino con Forme differenti, come Râma, Krishna ecc., basandosi sulla sua fantasia e sulle descrizioni contenute nei poemi epici e nei testi spirituali ma nessuno è mai riuscito a visualizzare Dio in Forma Fisica. Essa, tuttavia, ha un significato fondamentale, giacché non può esistere senza di esso.

Non dimenticate mai la Forma Fisica; solo da questa, infatti, si diffonde la moralità. La Forma Fisica sostiene e propaga la moralità nel mondo col Suo esempio personale. È dunque per Suo tramite che la moralità acquista forza nel mondo.

Mi ha fatto molto piacere vedere l'entusiasmo che avevano gli studenti nel compiere la cerimonia del Vinâyaka Nimajjanam (l'immersione nell'acqua delle statue rappresentanti Vinâyaka) e anche il fatto che essi siano stati capaci di comprendere il Principio di Vinâyaka (Vinâyaka Tattva) almeno fino ad un certo punto.

Nessuno può comprendere la Natura vera del Divino senza capire lo spirito che sta alla base delle diverse attività spirituali. Occorre comprendere effettivamente chi è il Signore Vinâyaka. Una volta capito che Egli è il Condottiero onnipresente, potrete intendere bene la Sua Natura Divina. Bisogna celebrare le diverse festività con la giusta comprensione del loro significato spirituale.



Prashânti Nilayam, 25 Agosto 2009,

Sai Kulwant Hall

Festività di Vinâyaka Chaturthî



(Tradotto dal testo in inglese pubblicato da: www.sathyasai.org)