DISCORSO DIVINO

L'amore è Dio, vivete nell'amore

28 ottobre 2003

Si può essere padroni di ogni forma di conoscenza,

si può sconfiggere i propri avversari in un dibattito,

si può combattere con valore e coraggio sul campo di battaglia,

si può essere un imperatore che regna su vasti imperi,

si possono donare mucche e oro come atto di carità,

si possono contare le innumerevoli stelle del cielo,

si possono conoscere i nomi delle diverse creature viventi sulla terra,

si può essere esperti nelle otto discipline spirituali dello Yoga,

si può persino raggiungere la luna,

ma è quasi impossibile controllare il corpo, la mente ed i sensi,

dirigere la visione all’interno e conseguire il supremo stato di equanimità della mente.

(Versi Telugu)





Incarnazioni del Divino Amore!

Oggi si sono tenute numerose discussioni e considerazioni nel campo dell’insegnamento; ma noi dobbiamo innanzi tutto cercare di capire il vero significato di educazione. Possiamo leggere tutti i libri disponibili e saperne spiegare il significato, ma ciò non ci autorizza ad affermare di essere una persona colta. Oggi, nel mondo ci sono parecchie persone di grande istruzione, ma quale trasformazione e quale potere discriminante hanno raggiunto con la loro erudizione? Quale beneficio ha ricavato il mondo da queste persone cosiddette colte? Nessuno cerca di comprendere e di valutare quest’aspetto. Solo se una persona istruita volgerà la sua visione all’interno, sarà in grado di capire il vero significato e la filosofia dell’educazione; invece, la gente utilizza la propria intelligenza soltanto per questioni materiali.



Tuttavia, ci sono alcuni che svolgono ricerche sulla natura del Principio Atmico. Poiché attribuiamo grande importanza all’indagine sulla natura del Principio dell’Atma, del vero Sé, abbiamo inserito questa concezione nel corso M.B.A. dell’Istituto Sathya Sai di Studi Superiori. Le sillabe M.B.A. significano : comprendere la natura della mente (M) – del corpo fisico (B) – e dell’Atma (A).



È più facile comprendere la natura della mente e del corpo, ma intendere la natura dell’Atma non è così semplice. Nessuno riesce a capire che cosa sia l’Atma: non ha forma, è pura Consapevolezza. Persino le persone colte non sono in grado di comprendere che il Principio Atmico è Consapevolezza. I più sanno arrivare sino allo stadio del conscio. Qualcun altro sa raggiungere lo stadio successivo della coscienza; ma il fatto è che l’uomo, oggi, non è in grado di capire il Principio del Sé, che è pura Consapevolezza.

È solo se un uomo capisce cosa sia il conscio, che sarà poi in grado di capire cosa sia la coscienza; ed è solo quando sa capire la coscienza, che riesce a capire veramente il Principio della Consapevolezza. Pertanto, le tre categorie di conscio, coscienza e Consapevolezza1 sono collegate tra loro.



Cari Studenti!

Voi potete pensare che la spiritualità sia troppo astratta e poco comprensibile. Il Principio dell’Atma non può essere compreso e realizzato sviluppando semplicemente la conoscenza materiale; infatti, il Principio Divino esula dalla sfera della conoscenza materiale: è trascendentale, è Conoscenza Fondamentale. Esso è alla base di tutta la conoscenza fisica, materiale e secolare.



Cari Studenti!

Forse avete l’errata impressione che la spiritualità sia qualcosa impossibile a comprendersi, ma non è esatto. Spiritualità è Consapevolezza, il cui significato è interiore. Che cos’è la consapevolezza? La nostra accezione di questo termine è: “consapevolezza di un particolare oggetto o di un particolare aspetto”. Prendete ad esempio questo oggetto (mostrando un fazzoletto); se si pone la domanda che cosa sia, la risposta è che esso è un fazzoletto. La conoscenza dell’oggetto viene ritenuta essere consapevolezza. Se vi chiedo (mostrando un fiore) che cosa sia, voi rispondete che è un fiore. Anche questa è considerata consapevolezza. Tutte queste sono, però, le forme esteriori di diversi oggetti materiali. Questa è una stoffa (mostrando il fazzoletto). Qual è la base di questo tessuto? Il filo, e qual è la base del filo? Il cotone. Perciò, questa stoffa non può essere fatta senza filo e senza cotone. Sfortunatamente, oggi noi riconosciamo solo la stoffa, ma non l’oggetto fondamentale che sta alla base del tessuto, che è il cotone. È invece di importanza primaria riconoscere il Principio Atmico, che è alla radice di ogni conoscenza. Se si sa comprendere il Principio dell’Atma, si può facilmente capire qualsiasi altro aspetto.



Che cos’è il Principio Divino, o Atmico? Facciamo un esempio; il nostro corpo fisico ha parecchie membra ed organi che funzionano continuamente; ma cos’è che fa funzionare gli organi del corpo? Noi prendiamo un certo oggetto con una mano, un fiore. Cosa conferisce forza alla mano in modo che tenga quel fiore? Noi odoriamo il fiore. Da dove proviene il potere dell’olfatto? Non facciamo alcuno sforzo per capire e riconoscere l’origine interiore di tutti questi poteri, vale a dire il Principio dell’Atma.



Noi diciamo questa è la mia mano, la mia gamba, il mio dito, la mia testa, ecc., ma “chi sei tu”? Questo “tu” deve essere prima capito, in modo che poi possiate dire la mia mano, la mia gamba, il mio dito, la mia testa, ecc. Di chi è questa testa? Di chi è questa gamba? Se non capite questo aspetto, come potete dire «Io» e «Mio»? Il Vedanta è quella conoscenza che si occupa di “Chi sei tu? ” e “Chi sono Io?” Ma nessuno fa alcuno sforzo per ricercare dentro di sé “Chi sono Io?”

La domanda fondamentale in merito alla base di ogni cosa in questo universo è: “Chi sono Io?” Se un uomo capisce questo «Io», allora ha capito tutto il resto.

La spiritualità non è qualcosa d’incomprensibile o un futile esercizio. C’è un Principio Fondamentale nell’universo che è la forza trainante, il Motore Primo; dobbiamo quindi sforzarci di comprendere questo Principio Fondamentale.



Incarnazioni del Divino Amore!

Che cos’è l’Amore? Qual è la sua natura? Da dove si origina? Un essere umano può vivere senza amore? È impossibile. Ecco perché si dice: “Amore è Dio; vivete nell’Amore”. Dovete capire questo Principio d’Amore che è la base di tutto ciò che esiste in questo universo. Senza Amore non ci può essere vita nel mondo. C’è un potere di fondo che permea l’intero universo, ed è la Verità. Cos’è la Verità? Si afferma che la Verità è Trikalabadhyam Satyam, vale a dire sempre presente nei tre periodi: passato, presente e futuro. Tuttavia, non possiamo pervenire ad una conclusione solo sulla base di quel detto. Satyam, Verità, trascende il tempo. Non esiste una forma tangibile per il concetto di Verità, ma c’è un significato. Noi diciamo: “Verità è Dio, Amore è Dio”. Continuiamo a ripetere la parola “Dio” e la usiamo in diverse circostanze. Persino un ateo dice “Oh, Dio mio!” - quando commette un errore. La gente usa la parola “Dio” anche senza conoscerne il significato; tuttavia, nessuno è in grado di definire il termine in modo appropriato, ed analogamente nessuno sa definire il termine “Verità”. Il metodo più idoneo è quello della propria esperienza.

Come si può descrivere correttamente quell’esperienza? Ad esempio, uno può continuare a ripetere 1+ 1 = 2; 2 + 2 = 4; 2 – 1 = 1 ecc., all’infinito, ma può soltanto ripetere il più ed il meno; nessuno è in grado di definire la base del calcolo. Noi sappiamo indicare i nomi di vari oggetti esistenti nel mondo, ma non facciamo alcun sforzo per capire la vera natura di questi oggetti. L’intero mondo è pieno di oggetti materiali. Questo è un mondo materiale. “Buddhi grahyam atindriyam" (l’intelletto afferra ciò che è al di là dei sensi) - Quello non è comprensibile ed è al di fuori della portata dell’intelletto, Quello è trascendentale.

Noi possiamo contare gli oggetti presenti in questo mondo ed affermare che ci sono molti milioni di oggetti, ma cosa c’è al di là di quel numero? Anche continuando ad indagare così, non approderete a nulla. La realtà è che esiste un Principio Fondamentale presente in ogni essere umano. Quando dite “Amore è Dio”, quell’Amore è ovunque, è onnipresente. Questo Principio Fondamentale d’Amore è presente in ogni essere umano, anzi in ogni essere vivente.



Quando affermate “La Verità è in me” e “Io sono Verità” – che cosa significa? Cosa sono quell’ «Io» e quel «Me»? Se analizzate attentamente, l’«Io» presente in voi è anche l’«Io» presente negli altri. Questa è la sola Verità. Questa Verità può essere compresa solo con l’indagine spirituale, con un’indagine costante e sincera circa la propria natura. Oggi solo pochi intraprendono una ricerca del genere. Noi utilizziamo parecchi termini in modo casuale, senza capirne il significato reale.



Incarnazioni del Divino Amore!

Non è, tuttavia, necessario che voi perdiate tempo cercando di capire alcuni concetti astratti che non siete in grado di afferrare. Sviluppate soltanto una fede ferma nell’esistenza di Dio, convincetevi e credete che Dio c’è, e che voi siete Dio. Non si può capire nulla se non si sviluppa la fede; perciò, come prima cosa sviluppate una fede stabile nel concetto di «Io». Solo allora potrete capire il secondo concetto: “tu”.



Ecco qui un piccolo esempio. Se «io» e «tu» si uniscono, diventa “noi”. Tuttavia, “noi” + “Lui” diventa “Egli”; quest’ultimo esiste per sempre. L’«Io» ed il «tu» cambiano: “Io sono un ragazzo”. Quando diventate un giovanotto, voi dite: “Io sono un uomo”; quando siete vecchi, affermate “Io sono un uomo anziano”. In questo modo, subite dei mutamenti ininterrotti nei diversi stadi della vita, perciò è inutile rimanere attaccati ad un simile principio mutevole. Aggrappatevi, invece, al principio che non muta: “Egli”, che è Dio.

Quell’«Egli» è presente in voi ed in ogni persona. Pertanto, questo principio “Egli” rappresenta la Divinità onnipresente. Tutti devono sviluppare fede stabile e costante in tale Principio Divino.



Supponiamo che voi diciate “Io amo Lui” e nessun altro. Come può essere vero? Ciò significa che voi non amate voi stessi.

Quando dite “questo è il mio corpo”, potete credere a questo corpo? No, perché subisce costantemente dei mutamenti ed è perituro. Tuttavia, il Principio non-duale dell’Atma Tattva, del vero Sé, immanente nel corpo, è eterno e trascendentale. Non possiede altri nomi, se non “Atma”. sorge allora la domanda su chi abbia assegnato tale nome. Questo nome non è stato dato da nessuno. L’Atma è onnipresente, “Egli” è ovunque. Com’è possibile imporre un nome a questo Principio Atmico che tutto pervade? Sarebbe soltanto un esercizio vano! Non sprecate il vostro tempo in questo inutile esercizio.

Sviluppate, invece, fede ferma in questo onnipresente Principio Atmico e diffondetela. Quella fede è consapevolezza. Senza quella consapevolezza non potete esistere.



Questa è una rosa (Swami mostra una rosa), e voi la riconoscete come tale; ma chi ha dato quel nome a questo fiore? Non lo sapete. Voi semplicemente ripetete un nome attribuito ad un fiore; così si continua a ripetere delle parole senza comprendere la Verità alla loro base. Quindi, prima di tutto dovete volgere la vostra visione interiormente e meditare sul Principio dell’Atma presente in voi. Tale Principio può essere realizzato solo seguendo una disciplina spirituale costante; soltanto dopo aver compreso questo Principio Atmico, uno può addentrarsi in qualsiasi dibattito o discussione.



Dovete anche capire la natura del corpo fisico. Il corpo fisico consiste di vari organi; in tutti questi organi voi troverete immanente il Principio dell’«Io». Ecco perché dite questo è il mio corpo, la mia mano, il mio dito, ecc. Se continuate ad indagare circa la natura del corpo, capirete che lo stesso Principio dell’«Io» è presente in tutte le membra. È molto difficile comprendere i concetti spirituali, ma in ogni caso non dovete abbandonare la vostra disciplina. Anzi, deve essere seguita con grande determinazione. È inutile rincorrere gli oggetti del mondo; se siete in grado di comprendere il Principio dell’Atma, ciò equivale a comprendere tutto il resto.



Se continuate nella ricerca “Chi sono Io”, alla fine comprenderete la Verità che il Principio dell’Io non è altro che il Principio dell’Atma. Sviluppate ferma fede in tale Principio Atmico. Molte persone danno nomi diversi al Principio dell’Atma, ma esso non ha alcun nome né forma; è al di là di tutti nomi e forme, è trascendentale. Il potere della Consapevolezza immanente nell’uomo non può essere trovato da nessun’altra parte. Dovete capire e realizzare questa Consapevolezza, ciò è possibile soltanto con una disciplina ed un’indagine costanti.



Incarnazioni del Divino Amore!

Voi, studenti, non riuscite a capire così facilmente i concetti spirituali; tuttavia, se sviluppate una fede forte, sarete in grado di comprendere queste cose con facilità. Oggi, però, la gente è diventata cieca, perché ha perso gli occhi della fede.



Che cos’è Prema (Amore Divino)? Non lo sapete. Che cos’è l’oscurità? C’è qualcuno che abbia visto il buio? Basta che chiudiate gli occhi. Che cosa vedete? La risposta è che vedete l’oscurità. Ciò significa che siete in grado di vedere e riconoscere l’oscurità. Altrimenti, come potreste affermare che è oscurità? Pertanto, in questo mondo è accertato che per tutto esiste una base.



Per comprendere la Verità, si deve sviluppare fede. Proseguite quindi il viaggio della vita, avendo una forte fede come vostra guida. Voi andate da qualche parte, ma se non sapete dove state andando, come fate a raggiungere la vostra destinazione? Allora, decidete di andare al tempio; solo così potrete raggiungere il Mandir. Analogamente, con la massima priorità, dovete considerare il Principio Atmico la meta del viaggio della vostra vita.



Incarnazioni del Divino Amore!

Non siete in grado di capire che cosa sia vero Amore (Prema). Voi amate il corpo fisico e la sua bellezza, amate la ricchezza, amate le forme esteriori, amate il comportamento esteriore di una persona. Da dove provengono tutte queste cose? Qual è la base di questi aspetti? Per quanto tempo rimarranno queste forme esteriori? Esse subiscono continui cambiamenti. A cosa serve aggrapparsi a simili forme mutevoli? Dovete dirigere il vostro amore verso l’immutabile Principio dell’Atma, che non è soggetto ad alcuna modificazione: niente può essergli aggiunto né tolto. Dovete, quindi, sviluppare una fede stabile e costante in questo principio immutabile. Spesso dite che amate molto il tal dei tali, ma cosa sapete di lui? Amate la sua forma fisica? Vi piace il suo comportamento? Amate il suo carattere dolce? Cosa vi ha attirato verso di lui? Di fatto, questi fattori sono soltanto transitori. C’è tuttavia una qualità in voi responsabile di tutto ciò: l’amore. Amore di Dio, l’amore è la Sua forma. Dovete quindi coltivare amore per l’amore in sé; non ci può essere vita senza amore.



Ecco un piccolo esempio per illustrarvi questo punto. Una madre ha un figlio di vent’anni. Dopo qualche tempo, il figlio muore. La madre geme sul corpo del figlio “Oh figlio! Ho potuto vivere finché tu eri in vita, ma ora come potrò continuare a vivere?” Un dolore del genere è il risultato dell’attaccamento che la madre ha sviluppato verso la forma fisica del figlio, ma non è vero amore. Quello che conta è l’Amore, ma non l’amore per la forma fisica. Solo quelli che sanno amare per l’amore in sé, possono conseguire il vero Amore. Quelli che amano il corpo fisico, lo possono fare finché il corpo è presente, poi quell’amore si dissolve. Amate solo per l’amore in sé: tale amore è vita; quella vita è Dio. Invero, quello è il Principio Atmico, ed è l’unica Realtà.



Incarnazioni del Divino Amore!

Dovete cercare l’amore solo per mezzo dell’amore. Le Gopika (devote di Krishna) pregavano così:



Oh Krishna, suona il tuo dolce flauto e

pianta i semi dell’amore nel deserto dei nostri cuori privi di amore.

Fa che la pioggia d’amore scenda sulla terra e faccia scorrere fiumi d’amore.

(Canto Telugu)



I fiumi d’amore devono scorrere continuamente. È sufficiente che voi capiate il principio dell’amore; questo amore è tutto. Consideratelo come lo scopo principale della vostra esistenza. Non dirigete il vostro amore verso gli oggetti materiali; se continuate ad amare per l’amore in sé, allora tale amore sarà eterno. Non è il corpo che deve essere amato, ma il Principio d’Amore. Tutti i nomi e le forme sono evanescenti ed impermanenti. Non si devono amare simili cose; l’amore diretto a queste cose è fisico, mentre l’amore per l’amore è eterno.

Considerate la Verità come Verità e non associatela ad oggetti materiali. Allo stesso modo, l’amore non deve essere associato ad oggetti materiali. Amore è semplicemente amore e, in quanto tale, è Dio. Dovete conseguite la Divinità per mezzo di questo amore.



Cari studenti!

Nel corso della vostra vita v’imbattete in parecchie aspettative e delusioni. Se avete un’aspettativa, riceverete anche una delusione quando essa non viene soddisfatta; perciò, non intrattenete desideri, così non ci sarà motivo di ricevere delle delusioni. Non attribuite importanza alla forma; infatti, il vostro Principio Atmico rappresenta la vostra vera forma. Non limitate la Divinità ad un nome ed a una forma particolari. I nomi come Rama, Krishna, Govinda sono solo nomi che l’uomo ha attribuito a Dio; ma essi non sono innati, quindi non si deve attribuire loro grande importanza. Tuttavia, nella fase iniziale della vostra ricerca spirituale dovete prendere come riferimento un Nome di Dio particolare. Facciamo un esempio: è necessario acquisire vari tipi di istruzione, ma è anche indispensabile comprendere l’essenza dell’intera educazione. Ovviamente, quella è Verità; ma per quanto tempo? Finché farete esperienza di quell’essenza; una volta sperimentata l’essenza della conoscenza, persino quella svanisce. Pertanto, non dipendete dal nome e dalla forma. Verità è Verità. Quella è l’unica Verità e non ha forma.

Amore è Dio. L’amore non ha forma; coltivate tale amore Divino.



Dio esiste. Non ci può essere alcun dubbio al proposito. Se Dio non esistesse, non ci sarebbe motivo per la natura di esistere. Dall’esperienza di Prakriti, Natura, emerge la conoscenza del Paramatma, il Sé Supremo. Dal Paramatma scaturisce la realizzazione del Paratattva, la Realtà Suprema. Quel Paratattva è il Principio dell’Atma. Quindi, amate sempre quel Paratattva, la Realtà Suprema.



Non limitate il vostro amore al particolare che è sempre suscettibile di cambiamento.



Tempo permettendo, vi illustrerò più in dettaglio questo Prema Tattva, il Principio d’Amore. Quando gli studenti saranno in grado di comprendere la natura di tale Amore Divino, non ci sarà più motivo di delusione; ma essi sono sempre coinvolti in aspettative e delusioni. L’Amore ha soltanto un nome, ma non ha forma; potete dirigere quell’Amore verso qualsiasi forma.



Incarnazioni del Divino Amore!

Dio può essere raggiunto solo attraverso un percorso. Quello è Amore. Quello è Verità. Non circoscrivete il Principio dell’«Io» ad una forma particolare.



Ecco un piccolo esempio: Janakiramaiah (il fratello più giovane del corpo fisico di Swami) è morto recentemente. Molte persone lo amavano, per cui tutti i giorni facevano pubblicare nei giornali vari necrologi, che annunciavano: “Janakiramaiah! Tu hai abbandonato le tue spoglie mortali lasciandoci soli. Ti preghiamo di rinascere nuovamente in modo che noi possiamo amarti ancora”. È necessario che Janakiramaiah debba rinascere ancora in modo che questa gente lo possa amare? Questo è il desiderio di quella gente? Allora, dobbiamo confinare la nostra intera vita soltanto alla nascita e alla morte?

Di fatto, sia la nascita sia la morte sono irreali; certamente dove c’è nascita, c’è morte. Gli stadi gemelli della vita, cioè nascita e morte, sono solo per il corpo, non per l’Atma. Dobbiamo dirigere il nostro amore verso l’eterno Principio Atmico, il Sé, e non verso il corpo che è soggetto a nascita e morte.



Spesso mi rivolgo a voi chiamandovi “Bangaru” (tesoro). Qual è il significato di fondo quando vi chiamo in quel modo? L’oro è un metallo inalterabile. La sua forma muta quando viene fuso e forgiato in vari tipi di gioielli. Voi, come l’oro potete assumere forme diverse, ma il vostro Principio Atmico non subisce alcun mutamento. Dovete sforzarvi di conseguire l’immutabile Principio dell’Atma, e non le forme che cambiano in continuazione. Io vi chiamo “Bangaru” per ricordarvi della vostra vera natura, che è l’inalterabile Principio del Sé. L’oro è sempre oro. Questa è Verità, ed è eterna. Dovete agognare sempre di raggiungere tale eterna Realtà.



Adi Shankara2, tenendo in mente sempre e soltanto quest’aspetto, nel suo famoso poema “Bhaja Govindam” (adora il Signore Govinda) cantava:



Oh Signore! Sono prigioniero di questo ciclo di nascite e morti.

Ogni volta debbo sperimentare nuovamente

l’agonia di stare nel grembo materno.

È molto difficile attraversare l’oceano della vita terrena.

Ti prego fammi attraversare quest’oceano e concedimi la liberazione.



Dobbiamo anelare, bramare quel Principio che non ha né nascita né morte; perché dovremmo desiderare di rinascere ancora?



Incarnazioni del Divino Amore!

In voi c’è l’Amore Divino che non ha né nascita né morte; rivolgete il vostro amore solo a quel Divino Amore. Quell’amore è sempre con voi. Se lo sviluppate, sarete sempre delle incarnazioni del Divino Amore. Abbiate una fede ferma in questo Amore Divino. Non credete all’amore terreno, altrimenti verrete ingannati. L’amore terreno è come una nuvola passeggera; nuvole del genere vanno e vengono, non sono permanenti. Amate l’eterno amore, quello è il Principio dell’Atma. Amate il Principio del Sé.



Chi desidera addentrarsi nel campo spirituale e conoscere la via che conduce alla Divinità, venga da Me ed Io glielo spiegherò. Non lasciatevi ingannare dall’amore terreno che provoca soltanto delle delusioni. Potete intraprendere qualsiasi educazione scolastica, ma cercate di capire il significato interiore di educazione; poi mettetelo in pratica, fate esperienza e gioite dell’essenza di quell’educazione.

Non lasciatevi ingannare nel dirigere il vostro amore verso tutti quanti; in questo modo parecchi studenti sono stati delusi, ed alla fine non sanno amare più nessuno. Questo non è il modo corretto. Amate il Principio stesso dell’Amore, che è Divino ed Eterno. Più amerete quel Divino Amore e più esso aumenterà.



Incarnazioni del Divino Amore!

Io mi rivolgo a voi chiamandovi sempre “Incarnazioni del Divino Amore”! Coltivate soltanto questo tipo di Amore. Se sviluppate tale Amore, esso – a sua volta – vi proteggerà. Così va inteso quando vi dico: “con voi, in voi ed intorno a voi”.



Bhagavan ha terminato il Suo discorso con il bhajan: "Prema Muditha Manase Kaho...”



(Il programma si è concluso con il canto dell’Inno Nazionale).







Prasanthi Nilayam, 28 ottobre 2003

Discorso tenuto in occasione della conferenza dei vice rettori degli istituti di studi superiori







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1 CONSCIO è la mente, la mente che pensa, che percepisce, che reagisce, risponde, pulsa, vibra. Conscio è dunque sinonimo di mente.



COSCIENZA è l’intelletto. Esso è molto vicino all’Atma. Spirito ed Atma sono la stessa cosa. L’intelletto è vicinissimo all’Atma ed è rappresentato dal termine coscienza.



CONSAPEVOLEZZA è lo Spirito, o Atma, o Sé ed è onnipervadente. Esso è presente sia nel corpo sia ovunque. In quale modo? L’aria è presente nel pallone, dentro la ruota della bicicletta e nel pneumatico. L’aria è allo stesso tempo anche al di fuori, ovunque. Se ci fermiamo allo stadio mentale, siamo solo emozionali, passionali, bestiali, animali. Se ci fermiamo a livello dell’intelletto, della coscienza, siamo esclusivamente intelligenti, stimatori di noi stessi. Dobbiamo invece andare oltre e raggiungere lo stadio della Consapevolezza, della Realtà Ultima, ossia l’Atma, il Sé reale, il Sé cosmico ed universale.

(Tratto da un vecchio discorso di Swami)



2 Adi Shankâra – (788-820 d.C.) fu uno dei più insigni Maestri Spirituali indiani. Interpretò molti testi sacri dal punto di vista della non dualità, Advaita, la scuola filosofica che sostiene l’esistenza di un’unica Entità, l’Assoluto, l’Uno senza un secondo.