DISCORSO DIVINO

Le buone madri sono l'orgoglio della nazione

19 novembre 2001

"Non fu forse Savitri, una donna indiana, a riportare in vita suo marito?
Non fu Chandramati, una casta donna indiana, a spegnere un fuoco che divampava furioso?
Non fu Sita, una figlia di questo paese, che dimostrò la sua purezza gettandosi tra le fiamme?
E non fu Damayanti, donna esemplare di questa terra, che ridusse in cenere il cacciatore malvagio?
Questa nostra terra di Bharat (India), circondata dai sette mari, custodisce come una reliquia nel proprio cuore il santo principio della castità; questa terra sacra ha da insegnare a tutte le nazioni!"
(Poesia Telugu)


Da tempi immemorabili le donne indiane, con la loro aderenza ai sacri ideali, hanno conferito gioia al loro paese: perciò esse occupano una posizione preminente, più elevata rispetto a quella degli uomini. Le donne impersonano l'aspetto di Madre Natura e gli antichi saggi trovarono in questa verità una soluzione ai problemi della vita.

Qual è la causa della miseria, del conflitto e della sofferenza al giorno d'oggi? È l'assenza di purezza nei cuori degli uomini e delle donne. Il comportamento dei singoli uomini e delle singole donne è alla base della crescita o della caduta di una nazione. Un paese non soffrirebbe per la penuria di alcunché, se gli uomini e le donne che vi abitano fossero dotati di un cuore puro.

Purtroppo, oggi, i cuori sono completamente inquinati.
Qui vedete un pezzo di carta bianca e immacolata (Swami mostra un pezzo di carta bianca; n.d.t.). Ma su una parte di essa è stato scritto qualcosa che la fa apparire sporca. Lo stesso accade nel cuore degli uomini: in questo caso ad inquinarlo sono i suoi sentimenti impuri. I giornali di oggi domani diventano spazzatura. La carta di per sè non ha alcun odore. La stessa carta, usata per avvolgere dei fiori di gelsomino, s'impregna del loro profumo e prenderà odore di "Pakoda" o persino di pesce essiccato se verrà usata per incartare questi.
Quando il cuore è puro, esso risplende di compassione. I cattivi sentimenti ed i pensieri negativi inquinano il cuore dell' uomo.

Sin dai tempi più antichi le donne hanno mantenuto puri i loro cuori. Savitri fu una grande donna indiana. Riuscì a riportare in vita suo marito vincendo sul dio della morte. Ci sono molti casi di donne che sono riuscite a far resuscitare i loro mariti; ma la storia non parla di un singolo uomo che abbia riportato alla vita la propria moglie! Sono state le donne di questo calibro che hanno installato gli ideali della femminilità in India.

Se oggi la società è inquinata, lo si deve al fatto che non si incentivano più ideali di tale levatura. In questi tempi moderni il modo di vivere è talmente perverso che a fare la parte del leone ormai sono solo i pensieri, i sentimenti ed i comportamenti malvagi. In questa situazione l'Organizzazione Sri Sathya Sai Seva incoraggia le donne, tramite molteplici iniziative nelle ali quali il Mahila Vibhag (la sezione femminile; n.d.t.), a sviluppare alti ideali di purezza del carattere e a propagarli in tutto il mondo. Solo se le donne acquisiscono un ruolo rilevante nella società il mondo intero diventerà sacro.

L'Organizzazione femminile ha conseguito grandi risultati, ma gli uomini hanno la tendenza a non riconoscerne l' encomiabile lavoro. Le donne se lo volessero sarebbero capaci di governare le nazioni e persino il mondo intero. Gli uomini devono smettere di considerare le donne alla stregua di schiave. Se il nostro paese si trova in queste condizioni è a causa della scarsa considerazione in cui vengono tenute le donne.

Non c'è niente a questo mondo che le donne non possano fare. Si deve riconoscere il valore della loro natura ed incoraggiarle, offrendo loro pari opportunità sociali. Nessun genere di incoraggiamento viene loro dato a tutt'oggi. Gli uomini non tollerano che le donne si riuniscano per una buona causa in un' organizzazione. A causa dei loro interessi egoistici gli uomini non riescono a rendersi conto del bene che le donne possono fare alla società.

Generalmente le donne sono altruiste. I loro cuori sono colmi di compassione e di amore. Si accollano molte sofferenze affinché i loro figli crescano senza discostarsi dal giusto sentiero, un compito che è quasi impossibile per gli uomini. La madre riveste un ruolo di estrema importanza nel plasmare il carattere del bambino. L'educazione odierna è largamente responsabile del graduale deterioramento del comportamento dei giovani.

Nei tempi antichi le madri iniziavano i loro figli allo studio facendo recitare loro parole sacre, come OM NAMAH SIVAYA o OM NAMO NARAYANAYA, quando i bambini erano in tenerissima età ed i loro cuori venivano segnati a vita dalle sacre parole.
Oggi, invece, l'iniziazione dei bambini non avviene recitando i santi nomi di Dio, ma da rime del tipo: "Baa... Baa.. la pecorina nera..." .

Oggi ai bambini viene insegnato ogni tipo di terminologia errata. Prima i bambini davano il benvenuto agli ospiti nelle loro case con un rispetto ed un'umiltà che oggi è impossibile ritrovare. Oggi i ragazzi ambiscono alla ricchezza, al potere ed all'amicizia, ma non aspirano ad avere un buon carattere. A che cosa servono la ricchezza, il potere e l'amicizia se manca un buon carattere?

I soldi vanno e vengono, quello che si deve insegnare ai figli sono la moralità e la rettitudine; questo è ciò che veniva insegnato nei tempi antichi. Oggi i genitori desiderano che i loro figli abbiano un'istruzione superiore e diventino persone importanti, mentre prima i genitori preferivano che i figli diventassero delle brave persone piuttosto che delle persone importanti. Ed era proprio a causa del fatto che quei genitori volevano avere dei figli buoni che l'India si ergeva ad esempio ed era un ideale per tutte le nazioni del mondo.

Oggi agli studenti non vengono insegnate le buone qualità. Quando i ragazzi arrivano a casa la mamma accende subito il televisore; anche il padre si associa ai figli ed insieme guardano la televisione. Prima, quando i ragazzi tornavano a casa i genitori li portavano nella stanza della Puja e risentivano loro quel che era stato loro insegnato in classe. Oggi i genitori vogliono che i ragazzi vadano all'Università così che poi potranno trovarsi un suocero ricco.

In altri tempi i genitori non desideravano per il loro figlio un suocero ricco, ma una moglie virtuosa. Per questo un tempo il mondo era prospero e pacifico. Qual è la causa del caos odierno nel mondo? Non ci sono più genitori ideali e quindi non ci sono più neppure dei figli ideali. La prima scuola è proprio la famiglia. Se l' ambiente familiare è buono, quando i figli entreranno in società prenderanno anche da questa ciò che c'è di buono.

Gli studenti d'oggi devono riconoscere che tutta la conoscenza e la saggezza e tutte le buone qualità di cui sono depositari sono state loro date dalla società. Devono chiedersi pertanto che cosa loro stessi intendono fare per la società: gli studenti infatti ricevono molto dalla società ma non danno in cambio alcun contributo. Questo dimostra quanto gli uomini stiano diventando ingrati. Dobbiamo mostrare gratitudine verso coloro che ci aiutano. A che cosa serve l'educazione se non siamo grati ai nostri benefattori? Questo significa che tutta l'educazione ricevuta è stata inutile.

Innanzitutto dobbiamo imparare a rispettare la società in cui viviamo perché ci siamo nati, ci siamo cresciuti e ne facciamo parte fino alla morte. Nei tempi antichi le madri insegnavano ai loro figli che potevano condurre una vita ideale solo se rispettavano la società.

Prendiamo ad esempio l'episodio di Abhimanyu. Si inginocchiò davanti a sua madre e le chiese il permesso di recarsi a combattere. Inizialmente sua madre esitò a concedergli il permesso e disse: "Il grande guerriero Drona ha riferito che nella battaglia di oggi sarà messa in atto una pericolosa strategia - la formazione a forma di Loto (Padmavyuha). Bhisma è d'accordo con Drona. Tuo fratello e tuo zio non sono qui. Tua moglie è incinta. Non sappiamo che cosa può succedere sul campo di battaglia. Pertanto ti consiglio di non andare in guerra adesso!"

Egli rispose: "Madre, queste non sono le cose che tu dovresti insegnarmi. Dovresti piuttosto incoraggiarmi a gettarmi sul campo di battaglia come un leone e distruggere i Kaurava, invece cerchi di scoraggiarmi. Ti sembra giusto da parte tua comportarti così? Ti prego di concedermi la tua benedizione ed il tuo augurio affinché io torni indietro vittorioso dalla battaglia".

A queste parole Subhadra si rese conto immediatamente di quale fosse il suo dovere in quella situazione e lo benedì: "Figlio caro, che tu possa avere una lunga vita, e che tu possa guadagnare una buona reputazione per la tua famiglia, che tu possa avere le benedizioni di tuo zio e di tuo padre; che il Signore sia con te e che ti protegga sul campo di battaglia!".

È un obbligo per il figlio guadagnare una buona reputazione per la sua famiglia. Di questi tempi i genitori non impartiscono questi buoni insegnamenti ai loro figli; da quando il bambino nasce lo ricoprono di dolci e celebrano i suoi compleanni. Nei tempi antichi i genitori celebravano il compleanno del figlio solo il giorno in cui egli procurava un buon nome alla famiglia.

"Il padre non è felice di avere un figlio solo per il fatto che il bambino è nato. Solo quando suo figlio viene lodato per le buone azioni e per i risultati raggiunti egli si sente pieno di gioia!".

C'è un mare di differenze fra la cultura di quei giorni e la nostra. Da tempo immemorabile è la madre che alleva i figli. Il grembo della madre è la prima scuola del bambino. Per questo motivo nei Veda viene dichiarato: "Che la madre sia il vostro dio, che vostro padre sia il vostro dio e che il vostro insegnante sia il vostro dio". L'onore più grande viene sempre dato alla madre.

Prendiamo per esempio i nomi divini Sita Rama, Radha Krishna e Parvati Paramesha: l'aspetto femminile di Dio viene sempre per primo. È sempre la madre che plasma la vita del bambino. Anche quando lo punisce perché ha sbagliato lo fa con amore, al solo scopo di condurlo sul giusto sentiero. Oggi abbiamo molto bisogno di questo genere di madri.

"In questa nostra sacra terra di Bharat (India) la pazienza è il nostro tesoro. Di tutti i voti che possiamo fare il più grande è quello di aderire sempre alla verità. Nel nostro paese il più dolce dei sentimenti è quello della madre".

Non c'è niente di più sacro dell'amore materno. Abbiamo bisogno di figli che soddisfino le aspirazioni delle loro madri. Abbiamo bisogno anche di donne che siano l'impersonificazione della maternità.
Allo scopo di nutrire questi ideali sublimi abbiamo proclamato il 19 novembre "Giorno della Donna".

La madre di questo corpo era Easwaramma. Non era una persona erudita, non conosceva neppure l'alfabeto, ma dalla sua bocca sono uscite solo parole buone, durante tutta la sua vita. Il suo cuore era colmo di compassione.
Un giorno si avvicinò a Swami e Gli disse: "Swami, c'è tanta gente così ricca in questa zona, ma i bambini del nostro villaggio devono andare a piedi fino a Bukkapatnam per recarsi a scuola. Il mio cuore soffre nel vedere tutti questi bambinelli camminare per chilometri e chilometri. Swami, non potresti per favore costruire una piccola scuola nel nostro villaggio?"

Io risposi: "Ma io non ho soldi!". Lei si sfilò immediatamente la collana d'oro che portava al collo e disse: "Swami, per favore, vendila, e costruisci una scuola".
Le dissi: "Non ti arrabbiare... era solo per metterti alla prova che ho parlato a quel modo. Costruirò la scuola, certamente!".

Il giorno seguente, la fondazione ebbe inizio e dopo breve tempo l'edificio scolastico era pronto. Le chiesi allora se fosse felice, ma non sembrava completamente soddisfatta. Le chiesi: "Che cos'altro ti disturba?".
Rispose: "Swami, quando i bambini si ammalano le loro mamme devono trasportarli fino a Bukkapatnam per avere un trattamento medico e può succedere di tutto durante il tragitto. Per favore, costruisci un piccolo ospedale nel villaggio!".
Lei pensava sempre al benessere ed alla felicità degli altri. Diceva sempre: "Non è sufficiente che queste strutture siano disponibili solo nel nostro villaggio. Devono averle anche gli abitanti dei villaggi vicini, e tutti devono essere felici".

Una volta portai Easwaramma a Brindavan. Successe durante i Corsi Estivi. Studenti di tutto il Paese frequentavano i corsi e c'erano anche molti stranieri. Era molto felice di poter ascoltare i nobili principi che costituivano la materia d'insegnamento dei corsi e i discorsi di Swami alla sera. Un giorno le chiesi: "Sei felice adesso?"
Rispose: "Swami, che cosa potrei desiderare di più? Gente di così tanti paesi trae beneficio da tutto questo, perciò sono molto felice".

La sua mente era aperta. Oggi troviamo ovunque solo gente dalla mente ristretta. La gente desidera che solo la propria famiglia ed i propri bambini siano felici. Ma Easwaramma non era così, voleva che tutti fossero felici. Sebbene non fosse istruita insegnava a tutti questi nobili principi.
La nostra India ha ottenuto una grande fama grazie a delle madri di tale levatura.

Esistevano, un tempo, uomini e donne di carattere che costruirono una grande reputazione per il Paese. Un giorno, dopo colazione, Easwaramma era seduta nella sala. Swami era al piano di sopra. Improvvisamente lo chiamò: "Swami" (tre volte). Le risposi: "Vengo, non andartene!".
Gokak, che si trovava là, rimase sorpreso dalla mia risposta. Mi precipitai giù. Lei Mi prese le mani e Mi disse: "Sono completamente soddisfatta da questi Corsi Estivi. Non sono solo gli studenti a trarne beneficio, persino io ho sviluppato una mente aperta... Swami, me ne sto andando!". E così dicendo lasciò il corpo serenamente.

Tutti aspirano ad una morte serena. Chi ha cattivi sentimenti non potrà morire in pace. In Easwaramma non c'era la minima traccia di sentimenti negativi. Per questo era sempre gioiosa. Anche all'età di 96 anni camminava per tre chilometri da Brindavan alla casa della famiglia Gojimeni. Una volta le chiesi: "Perchè vai a piedi così lontano? Perché non vai in macchina?"
Lei rispose: "Swami, io desidero vederli... ma non mi sento a mio agio in una macchina, non ho bisogno di una macchina. Preferisco andare a piedi!".
Desiderava sempre vedere gli altri felici. È a causa dell'esistenza di tali madri che la società godeva di grande progresso e prosperità.

Una volta, quando questo corpo aveva dodici anni e mi trovavo a casa di Subbamma, le chiesi di cucirmi un vestito lungo, una lunga toga. Questa mia richiesta non le piacque. "Perchè vuoi un vestito lungo?... puoi indossare il dhoti".
Risposi: "No, è arrivato il momento di fare così".

Lei obbedì al comando di Swami e Mi cucì un vestito lungo. A quel tempo costava due "Anna" (monete indiane n.d.t.). Quando mi misi il vestito lei chiese ad Easwaramma di venire a casa sua per vedermi.
Lei arrivò, Mi vide e Mi chiese: "Swami, mi hai chiamata affinché vedessi questa Tua forma?"
Replicai: "Non essere triste. Devo essere un ideale per tutto il mondo. Quando si indossano abiti color ocra, svanisce ogni desiderio impuro".
Esse rimasero soddisfatte all'udire queste parole.

Oggi Jayamma sta traducendo il discorso. In quei giorni accudiva Easwaramma, che abitava a casa sua. Jayamma la serviva notte e giorno e ascoltava quello che Easwaramma raccontava di Swami. Non so che cosa Easwaramma le diceva; Jayamma non voleva farsi una famiglia, ma i suoi genitori prevalsero su di lei convincendola a sposarsi e il matrimonio venne così combinato.

Io in quel periodo mi trovavo a Puttaparthi e Jayamma Mi spedì un telegramma che lessi: "Oggi sto andando all'inferno".
Cercai di persuadere i suoi genitori a desistere, ma non mi vollero dare ascolto. Suo marito era un uomo dal carattere buono ed anche la madre di Jayamma era una donna molto buona. La sua preghiera più sentita era quella in cui chiedeva a Swami di diventare virtuosa come Easwaramma! Il matrimonio di Jayamma venne celebrato, ma Swami non andò al matrimonio. Il nome del marito era Gopinath; egli era nobile e ben educato. Era appena tornato dall'America dove aveva completato la sua educazione. Trovò un impiego in una grande ditta di Rajahmundry.

Quando Swami andò a Rajahmundry, egli servì Swami organizzando i mezzi di trasporto per qualsiasi luogo in cui Swami volesse recarsi. La costante preghiera di Gopinath era che lui e Jayamma trovassero un posto ai Piedi di Loto di Swami. Swami lo consigliava continuamente di non avere fretta, in quanto c'era una lunga vita davanti a loro.

Quando Swami tornò da Rajahmundry arrivò un telegramma che annunciava che Gopinath era spirato. Jayamma chiuse la casa immediatamente e si precipitò a Brindavan. Si era cosparsa la fronte di Vibhuti ed era seduta sotto un albero. Swami le chiese perché si fosse messa sulla fronte la vibhuti e non del kum-kum. Rispose che le era stato ordinato da Swami. Inoltre informò Swami che suo marito non c'era più e disse che non si sarebbe allontanata dai Piedi di Loto di Swami. Swami mandò Karunyananda e Rama Brahmam a Rajahmundry a prendere tutte le sue cose. Swami dette a Jayamma l'incarico di insegnare al college di Anantapur.

Jayamma aveva avuto una medaglia d'oro per la sua bravura nella lingua inglese. Aveva anche imparato il sanscrito al college Maharani, ma non era soddisfatta. Espresse a Swami il desiderio di prendere un dottorato. Con le benedizioni di Swami prese il dottorato sotto la guida di Gokak. Jayamma ha una forte determinazione e sin da allora ha continuato a lavorare all'Istituto. Soleva venire a Puttaparthi da Anantapur ogni domenica fino a quando Swami le disse di concentrarsi sul lavoro senza sprecare il suo tempo. Jayamma obbedì prontamente agli ordini di Swami.

Era venuta da Swami quando aveva quattro anni, quando Swami abitava ancora nel vecchio Mandir. Ogni volta che Swami si muoveva lei lo seguiva portando un asciugamano. È cresciuta così, con sentimenti elevati.

Dio è l'incarnazione dell'Amore, Egli è completamente altruista.
Anche coloro che Lo seguono devono essere completamente altruisti. Se i vostri cuori sono colmi di Amore Divino, dovete essere in grado di percepire l'unità nell'intera creazione. Se questa unità pervade i nostri cuori, non ci sarà posto per l'odio verso gli altri. L'Amore eterno si stabilirà nei nostri cuori con l'esperienza dell'unità di tutta l'esistenza. Perciò coloro che seguono il Divino e si trovano pervasi di Divino Amore sono proprio fortunati.

In Swami non c'è la minima traccia di egoismo. Swami è puro altruismo. Se instillate in voi stessi questo amore altruistico diventate anche voi puro altruismo ed il vostro amore esorterà gli altri a seguire il sentiero ideale. C'è una traccia di egoismo e di interesse egoistico persino nell' amore di una madre, di un padre e degli amici, ma l'Amore Divino è scevro da qualsiasi forma di egoismo. Perché non desiderate quest'amore altruistico?

Oggi la gente persegue i piaceri fisici e mondani e le ricchezze. Tutto ciò che è mondano è "negativo". Soltanto l'Amore di Dio è "positivo". Solo se avete questo Amore siete veramente potenti e potete compiere azioni ideali. Lasciate che la gente pensi quello che vuole, non dovete preoccuparvene. Instillate in voi stessi l'Amore Divino.

"Il timore del peccato e l'amore per Dio sono svaniti dal cuore, con conseguente declino delle caratteristiche che rendono l'uomo degno di questo nome.
Questa è la causa dell'inquietitudine nel mondo."
(Poesia Telugu)

Non dovete farvi traviare dalle parole degli altri e perdere di vista la santità dell'Amore Divino. La gente è come un branco di cornacchie, dicono tutto quello che passa loro per la testa. Ma voi dovete mettere in pratica la vostra discriminazione. Dovete essere puri di cuore e non temere niente. Le persone gelose possono inventarsi tante storie, ma non possono danneggiarci, anzi, ci aiuteranno. Dobbiamo essere pronti a fronteggiare ogni difficoltà perché la vera felicità emerge proprio dal superamento delle difficoltà. La censura si trasforma in lode se siamo determinati. Infatti la critica non fa altro che aggiungere lode alla sacra gloria del Divino. Non dovete farvi impantanare dalle critiche.

Per coloro che dicono "sì", è "sì"
Per coloro che dicono "no" è "no"
"No" e "sì" sono solo per voi,
Ma per Sai è sempre SÌ; SÌ; SÌ!"
(Poesia Telugu)

Io non dico mai "no", Io sono sempre immerso nella Beatitudine; non conosco altro che la Beatitudine. Dobbiamo dare il benvenuto felicemente persino alla morte. Tutto succede per il nostro bene. Una volta che siete nati, potete forse sfuggire alla morte? La morte e la vita sono due inseparabili uccelli gemelli.

Fino ad oggi non ho mai avuto desideri, fuorché uno: "Tutti dovrebbero essere uniti!" Dovete riconoscere l'unità del Principio Atmico che risiede in uno ed in tutto. Contemplate sempre il principio dell'Amore. Dovete aver rispetto per tutti. Amate i vostri genitori.

Potete commettere degli errori consapevolmente o meno ma, comunque, non è consigliabile rimuginare sugli errori commessi; il passato è passato. Dimenticate il passato; il futuro non è sicuro; il presente è molto importante. Non è un presente ordinario, è l'onnipresente. Perciò siate felici nel presente.

Swami si aspetta che tutti i genitori si sentano soddisfatti delle loro vite per esser riusciti a plasmare i loro figli in persone virtuose. Dovrebbero sempre aspirare alla bontà ed al benessere dei propri figli. Un buon ragazzo è quello che diventa un ragazzo di Dio (Swami gioca sulla somiglianza delle due parole inglesi "Good" (buono) e "God" (Dio) - n.d.t.).

Come fate a modificare la parola "buon ragazzo"? Durante il regime inglese, c'era l' abitudine di dire "good boy" ("buon ragazzo"). Più tardi questa espressione diventò "good-bye" ("addio" - ancora gioco sulle parole n.d.t.). Ancora più tardi la parola "good" sparì e rimase solo la parola "Bye". È in questo modo che col passare del tempo molte parole si sono deformate. Ma quello che si deve cercare di ottenere è il fatto di diventare "buoni ragazzi". Abbandonate l'egoismo, diventate altruisti. L'egoismo è mancanza d'amore e l'amore è mancanza di egoismo.

Obbedite ai vostri genitori e diventate voi stessi genitori ideali in futuro. Dovete insegnare la stessa cosa anche ai vostri figli. È proprio per propagare questi principi che ho proclamato il 19 Novembre "Giorno della Donna", che è di lieto auspicio. L'importanza di questo giorno risiede nella propagazione e nella realizzazione della santità della maternità, che è fondata sul principio dell'amore altruistico. I bambini devono essere nutriti con i principi della pietà e della virtù. Questo giorno continuerà ad essere celebrato dai posteri per moltissimo tempo a venire.

Bhagawan conclude il Discorso Divino con il Bhajan: "Prema Mudita..."


Prasanthi Nilayam, Sai Kulwant Hall, 19 novembre 2001
"Giorno della donna"