DISCORSO DIVINO

Felicità è unione con Dio

31 agosto 2001

In questo auspicale giorno di Onam,
elargisco a tutti voi Grazia e Benedizione in abbondanza.

Che felicità ottenne il demone Somaka, rubando i Veda e scagliando ingiurie contro Dio? Quale fu il fato di Râvana (1), dalle dieci teste, che rapì la consorte di Râma? Alla fine, che cosa portò con sé Duryodhana (2) che rifiutò persino di dare ai Pândava tanta terra quanta quella occupata dalla punta di uno spillo? Che cosa accadde infine al malvagio Kamsa (3) che indugiò nell'atroce atto di sterminare dei neonati? Lo stesso fato avranno i malvagi, oggi. Se non oggi, sicuramente domani; essi sono, infatti, destinati ad incorrere nella loro distruzione. Oh uomo! Non intrattenere eccessivi desideri. E' meglio che tu conduca una vita morigerata.

Incarnazioni del Divino Amore!
Il mondo intero è permeato dalla Verità; la Verità pervade tutto. Ogni tipo di ricchezza, agiatezza e comodità si basa sulla Verità. Privato della Verità, il mondo non può esistere. Oggi l'uomo deve sopportare innumerevoli avversità, poiché ha dimenticato la Verità. La Verità non può essere celata, né modificata.

La Verità rimane immutata nei tre tempi: passato, presente e futuro.

Sin dai tempi antichi l'India poté avere pace e prosperità, poiché la sua gente aderiva alla Verità. Infatti, gli Indiani propagarono il messaggio della spiritualità al mondo intero, ed il loro motto era:

Lokâ Samastâ Sukhino Bhavantu
Possano tutti i mondi essere felici.

Un così sacro ideale viene oggi dimenticato.

Non c'è Dharma più grande del seguire la Verità.
La Verità è la vita stessa dell'uomo; tutti i valori umani si basano sulla Verità. La Verità è la più nobile di tutte le virtù.
Avrete già sentito la storia del Re Harishchandra (4) che sacrificò il suo regno e persino la moglie ed il figlio per amore della Verità.

La creazione emerge dalla Verità e si riassorbe nella Verità,
c'è luogo dove la Verità non esista?
Visualizzate tale pura ed immacolata Verità.
(Versi Telugu)

"Verità" può risuonare come una semplice parola, ma è invece molto
importante riconoscere la sua grandezza. Tutto ciò che E', è racchiuso
nella Verità. L'universo intero dipende dalla Verità. Se le fondamenta
vanno perse, che cosa resta della nostra vita? Non c'è luogo alcuno, in cui
non esista la Verità.

L'imperatore Bali (5) basava tutte le sue azioni sulla verità, ed adempiva i suoi doveri di re, considerando i suoi sudditi come propri figli.
Egli era molto generoso e compassionevole, era come un sole che risplendeva di Verità. Il fatto che il suo regno fosse situato nello stato del Kerala, è il motivo della prosperità e felicità della gente di questa terra.

Con la sua immensa forza egli conquistò tutti gli déi, e sulle rive del fiume Narmada eseguì un rito sacrificale, detto Vishvajit Yajña, in commemorazione della sua vittoria.
Il Signore a quell'epoca s'incarnò come Vâmana; Egli nacque come figlio della santa coppia Kashyapa e Aditi, che viveva in un romitaggio conosciuto come "Siddhashrama".

Il giovane Vâmana si recò, quindi, al luogo dove Bali stava eseguendo il rituale sacro. Il ragazzo risplendeva radioso e tutti con gran meraviglia erano incantati dalla sua straordinaria bellezza. Vâmana era la personificazione dell'attrazione magnetica. Ratnamala, figlia di Bali, lo vide e nella sua mente crebbe il desiderio di averLo come proprio figlio e di coccolarlo in tutti i modi.

Nel frattempo Vâmana aveva spedito Bali nel Pâtâla, mondo inferiore.
Questo avvenimento trasformò l'amore, che Ratnamala nutriva verso Vâmana, in odio tanto che ella pensò che avrebbe potuto ucciderlo.

Essendo Vâmana onnisciente, sapeva bene che cosa passava nella mente di Ratnamala e pronunciò: "Tathaasthu" (Che così sia!).

Con le Sue mani, piedi, occhi, teste, bocca ed orecchie che pervadono ogni dove, Egli permea l'intero universo.

Poiché Dio è onnipresente, Egli costantemente pronuncia la Sua benedizione su tutti e nulla sfugge alla Sua attenzione. Ecco perché la nostra mente deve essere sempre colma di buoni pensieri.

Vâmana disse allora a Ratnamala: "Madre, dapprima desiderasti di allattarmi al tuo petto; ma poi vedendo la caduta di tuo padre, il tuo desiderio si trasformò in odio. Perciò, pensasti di allattarmi col veleno e d'uccidermi. Tu nascerai, quindi, nell'era Dvâpara (6) con il nome di Puthana e mi allatterai con latte avvelenato, ma tu stessa morirai" (7).

E' essenziale che tutti abbiano costantemente buoni pensieri, poiché Dio pronuncia incessantemente la Sua benedizione di esaudimento.
Ignorando invece questa realtà, l'uomo si riempie la mente di numerose forme di pensieri negativi.

Non vedete il male, vedete il bene;
Non ascoltate il male, udite il bene;
Non pensate al male, pensate ciò che è buono;
Non parlate del male, parlate del bene;
Non fate il male, fate ciò che è buono.
Questa è la via che conduce a Dio.

Se i vostri pensieri sono puri, siete benedetti con la purezza; voi invece vi riempite la mente e trascorrete il vostro tempo in attività malvagie e con cattive compagnie, ma quando ne subite le conseguenze e soffrite, siete infelici. Non appena ogni pensiero viene emanato dalla mente, se ne determinano le conseguenze.

Tale fu il fato di Ratnamala. Quando siete colpiti da infelicità e sofferenza, biasimate Dio, non comprendendo che le vostre angosce sono la conseguenza dei vostri stessi pensieri. Ecco perché dovete avere pensieri buoni e frequentare buone compagnie.

L'imperatore Bali era la generosità personificata. Per mantenere la sua promessa, egli sacrificò ogni cosa. Il giovane Vâmana gli chiese tre passi di terra ed egli glieli promise, senza un attimo di esitazione. Il suo precettore Sukrâchârya tentò, tuttavia, di dissuaderlo.

Egli avvertì Bali: "La persona davanti a te è Vishnu (8) stesso. Una volta fattagli una promessa, non puoi trasgredire. Non fare, quindi, delle promesse affrettate".
Bali replicò al suo Guru che non esisteva peccato più grande che ritirare la parola data e nonostante l'ordine specifico del suo precettore, mantenne la promessa fatta a Vâmana.

Bali era disposto a subire qualsiasi sofferenza, pur di sostenere la verità. Così il Signore Vishnu lo mandò nel mondo inferiore e gli donò ogni comodità per vivere. Vivendo nel Pâtâla, la regione inferiore, Bali ottenne vita eterna; egli, tuttavia, pregò Vâmana di poter ritornare ogni anno nella terra del Kerala e di concedergli la Sua benedizione.
Ecco perché la gente del Kerala ha denominato questo giorno "Onam (9)" e lo celebra con gran fervore.

L'imperatore Bali era un uomo straordinariamente virtuoso. Sebbene nato in una famiglia di demoni, egli era colmo di divini pensieri. E' grazie ai grandi meriti di Bali che oggi la gente del Kerala può godere di tanti benefici.

Onam non significa soltanto preparare creme dolci, piatti prelibati e mangiare a sazietà; dovete rivivere l'esperienza dell'incontro fra Bali e Vâmana. Si crede che Vâmana oggi sia presente fisicamente nella terra del Kerala, e pertanto questa giornata dovrebbe essere celebrata con gaiezza e gioia. Dovete, quindi, condurre una vita all'insegna dell'etica, della moralità e della spiritualità.

Dite la verità, parlate in modo amabile, non dite la verità in modo sgradevole.

Questi tre valori sono rispettivamente etici, morali e spirituali e fondamentalmente dipendono tutti dalla Verità. Seguendo il sentiero della verità e senza scostarvi da una vita spirituale, dovete lavorare per il benessere del mondo intero.

Lo stato del Kerala ha l'identità politica d'essere comunista; tuttavia, ogni individuo, indipendentemente dal suo colore politico, non devia mai dai propri doveri quotidiani di fare un bagno purificatore, di spalmarsi la cenere sacra sulla fronte, di farsi un segno particolare con la pasta di sandalo, di andare al tempio, ecc. L'amore divino e la devozione dei Keraliti sono impareggiabili. Il Kerala è uno stato meraviglioso e la sua gente è colma di attitudini spirituali.

Tuttavia, il tempo ha riscosso il suo dazio ed il tenero cuore della gente è diventato duro. Perché è successo tutto questo? Il vostro stesso atteggiamento ne è responsabile. Le buone e le cattive abitudini degli individui di una regione esplicano la loro influenza sull'intero paese.

Se si perde denaro, niente è perso;
Se si perde la salute, qualcosa è perso;
Se il carattere è perso, tutto è perso.

Pertanto il carattere, più d'ogni altra cosa, è la qualità che deve essere salvaguardata da tutti. Questo soltanto è il perenne desiderio di Dio. La gente, non riconoscendo tale verità, passa il suo tempo nell'acquisire ricchezza e svolgendo altre attività egoistiche. L'atteggiamento egoistico deve essere sradicato dal cuore dell'uomo.

Tutti sono uno, siate uguali con tutti.

Nel mondo tutta l'umanità è un'unica famiglia. Che siate ateo o teista, giovane o vecchio, dovete riconoscere che tutti voi siete una parte dell'unica razza umana. Dovete sviluppare i valori umani; senza di questi, siete umani soltanto nella forma, ma non di fatto. L'uomo è colmo d'attributi come l'ira, il desiderio, l'avidità, la gelosia, ecc. Queste sono caratteristiche animali. L'ira è la caratteristica del cane, mentre una mente oscillante è la qualità della scimmia. Voi non siete né cani, né scimmie. Quando avete un attacco di collera, ricordate a voi stessi continuamente che non siete un cane, e la vostra rabbia diminuirà.
Molti attributi animali sono oggi dominanti negli esseri umani. Questa è una situazione che deve essere corretta.

Quali sono le qualità umane? La compassione, la verità, la tolleranza, la comprensione, ecc. Queste sono le qualità umane che dovete coltivare.
Le azioni di Dio variano ed il loro significato non è chiaro a tutti.
Pertanto, di fronte a ciò, voi create reazioni ed atteggiamenti. Essi sono di vostra creazione, ma non corrispondono alla realtà dell'avvenimento. L'ira insita in voi appare come se fosse quella di un'altra persona. Allo stesso modo, i diversi attributi come l'avidità, la gelosia, l'orgoglio, l'illusione, etc. sono le vostre stesse attitudini interiori, che vengono, però, proiettate sugli altri.

Dio è puro, privo d'attributi e senza egoismo, e su tale Divinità voi proiettate tutti i vostri difetti interiori. Fate dei tentativi di reprimere e sopprimere gli impulsi negativi presenti in voi, ma simili tentativi non servono a niente, perché - prima o poi - questi sono destinati ad erompere. Il vostro sforzo, invece, dovrebbe essere rivolto a prevenire l'ingresso di tali atteggiamenti e sentimenti.

Parecchi combustibili come il petrolio, il carbone, ecc. vengono estratti dalla profondità della terra. Da dove scaturiscono? Per un lungo periodo, essi si sono accumulati in profondità, ed ora fanno la loro apparizione all'esterno. Analogamente, le cattive tendenze come il desiderio, la collera, l'odio, ecc. si sono accumulate e celate in voi, e una volta o l'altra devono venir fuori. Dovete invece assicurarvi che non entrino in voi. Questo è il vero valore umano. Il tentativo di controllare o frenare la vostra ira è un segno di debolezza. Infatti, dovete coltivare voi stessi in modo tale che neppure il minimo sentimento di collera faccia il suo ingresso in voi.

Incarnazioni del Divino Amore!
Ci sono molteplici attributi umani e non è, quindi, possibile limitarne l'ingresso o espellerli tutti. Dovete discriminare ed assicurarvi che solo le buone qualità entrino in voi; radicatele in voi e siate d'esempio a tutti coloro che vi circondano: questo è il vero valore umano.

Innanzitutto ci deve essere Amore.

Amore è Dio, vivete nell'Amore.

I nostri cuori devono essere colmi di amore puro; se i nostri cuori sono saturi di sacro amore, nessuna tendenza malvagia potrà farvi ingresso. Il cuore è come un divano ad un solo posto, non è un sofà a due posti. C'è spazio solo per una singola tendenza e quella deve essere l'Amore Divino.

Inizia il giorno con Amore;
Trascorri il giorno con Amore;
Riempi il giorno di Amore;
Termina il giorno con Amore;
Questa è la via che conduce a Dio.

L'Amore emana dalla Verità e la Verità si origina dall'Amore: l'uno non esiste senza l'altra. La Verità è la corrente interiore e l'amore è il suo fluire esteriore.
La dichiarazione Vedica:

Nârâyana, Dio, permea ogni cosa sia al di dentro sia al di fuori

è un'espressione di tale Verità. Il Principio di Nârâyana (10) è l'espressione di questa unità. Il fluire interiore è continuo: ciò simboleggia Sarasvatî (11). Forse avrete visto i fiumi Gange e Yamunâ; Sarasvatî è la loro invisibile corrente sotterranea. L'eterno fluire interiore del Principio di Sarasvatî rappresenta il linguaggio.

La facoltà della parola è il Divino Principio di Sarasvatî e, come tale, non deve essere mal utilizzato. Il controllo della parola è d'importanza vitale. Se il vostro piede scivola e cadete, non vi fate molto male, ma se voi scivolate nel parlare, questo causa danni irreparabili.

Di tutte le facoltà umane, la parola ha grande importanza e deve essere usata con attenzione estrema. Non parlate mai in modo da ferire qualcuno o per pronunciare falsità. Si potrebbe pensare che ciò sia una cosa difficile, ma in realtà è molto semplice. Infatti, la lingua si trova sotto il vostro controllo più dei denti o di altre parte del corpo; essa è estremamente flessibile e non ha ossa, la potete roteare in tutti i sensi, e le parole che pronunciate sembrano danzare al tono da voi creato. Pertanto, con la lingua dovete pronunciare solo parole sacre:

Privo di attributi, senza macchia, imperituro, eterna dimora, perpetuamente puro, illuminato, liberato, incarnazione della purezza e santità.

I suoni emanano dalla lingua. Si asserisce che Dio sia il Verbo (12)
Incarnato:

Dio è l'Incarnazione del Suono, del Movimento e del Non-Movimento, dello Splendore, della Parola, della continua eterna Beatitudine, della Suprema Maestà, dell'Illusione e della Prosperità.

Dovete, quindi, parlare sempre in modo dolce ed amabile. Per un'adeguata evoluzione dell'umanità, la Verità e l'Amore devono avere una solida base.

Incarnazioni dell'Amore!
L'imperatore Bali ottenne vita eterna solo mediante la Verità e l'Amore; mentre il corpo perì, la mente rimase, eterna. Il corpo è come una bolla d'acqua, la mente è come una scimmia pazza. Non seguite il corpo, non seguite la mente; seguite la vostra coscienza. Questa è la lezione della vita di Bali.

La Coscienza è imperitura. La Consapevolezza Universale non ha nascita,
né morte. Non ha principio, né mezzo, né fine.
Essa è onnipresente come Sé d'ogni cosa.
(Versi Telugu)

Come potete comprendere simile Entità? Tutte le vostre congetture sono semplici riflessi di tale realtà.
I suoni che ritenete di produrre sono onnipervadenti. Tutte le belle cose qui pronunciate ed i dolci canti intonati hanno vibrato attraverso questa sala; ma dove sono andati a finire? Essi fanno parte della vibrazione divina, permeano ed esistono in ogni oggetto morbido o rigido qui presente. Occasionalmente, voi udite parole o musica provenire da questo o quel luogo, ma le vibrazioni divine sono eterne ed onnipresenti.
Per questo i Veda dichiarano:

Questa vibrazione divina pervade tutti noi da capo a piedi.

Solo se fate concretamente un retto uso della vostra facoltà di parola, le vibrazioni divine vi colmeranno e voi ne proverete beatitudine.

Senza timore del peccato, pieno d'ignoranza, irriverente,
può forse dirsi "essere umano" chi è privo di ogni umanità?
Egli è il nemico della pace universale.
(Versi Telugu)

Qual è l'origine della violenza e dei disordini presenti nel mondo?
L'esistenza degli individui è un riflesso delle condizioni del mondo. Se ogni individuo fosse buono, il mondo sarebbe pacifico. Parlate bene ed agite bene. Trasformate la vostra vita in una vita sacra. In tal modo diffonderete bontà tutt'intorno. Parlate con amore, cantate con amore.
Ecco cosa cantavano le Gopika, devote di Krishna:

In questa terra spoglia, senza amore,
per far germogliare il seme dell'amore,
con sentimenti e pioggia d'amore,
per l'incessante fluire di fiumi d'amore,
canta, oh Krishna, per noi!
(Canto Telugu)

La musica è un riflesso dell'amore. Tutti i fenomeni sono riflessi, reazioni e risonanze. La vita è un riflesso; il cuore è la realtà. Quando la realtà è chiara, il riflesso e la risonanza saranno vere rappresentazioni di quella realtà interiore. Dunque, oggi dobbiamo riempire i nostri cuori d'Amore.

Amore è una parola elastica, che indica molte cose. C'è l'amore terreno, quello fisico, eccetera. L'AMORE è uno. Tutti gli altri sono di passaggio. L'amore spirituale che emana dal cuore è vero amore. L'amore spirituale che sgorga dal cuore è positivo, mentre tutti gli altri sono negativi.

Anche i rituali che voi compite, la meditazione, l'adorazione, di fatto, sono tutti negativi. Voi sedete in meditazione sgranando il rosario, ma la vostra mente è al mercato a far compere. Il controllo della mente è autentica adorazione. Lasciar vagare la mente, mentre le vostre mani compiono atti di preghiera non è adorazione per niente.

La mente soltanto è responsabile della schiavitù o della liberazione dell'uomo.

La vostra mente deve essere focalizzata su Dio. Pensate ad una serratura ed alla sua chiave. Inserite la chiave nella serratura e giratela verso destra: la serratura si apre; giratela verso sinistra ed essa si chiude. Il vostro cuore è la serratura e la mente è la chiave; giratela verso Dio e siete liberi, giratela verso il mondo e siete legati.

La vostra mente è costantemente rivolta verso il mondo, è ossessionata dal mondo; non la dirigete mai verso la spiritualità. Certamente, il mondo esiste, ma in ogni caso la vostra esperienza nel mondo è impermanente, effimera.

C'è una sola verità, ed è spirituale. Diventare spirituali è "fondersi".
La vita terrena è come un 'matrimonio', anzi, neppure come un matrimonio, è un miraggio (13), un'illusione. Un miraggio è visibile, ma dietro di sé non ha alcuna realtà. Si celebrano i matrimoni, ma non c'è unità tra marito e moglie: se uno dice 'si', l'altro dice 'no', è una lotta continua. Il matrimonio produce unità? No. L'unità soltanto è autentica realtà.

La verità è una, ma i saggi la indicano con molti nomi.
(Verso Sanscrito)

Oh uomo! Dimenticando il Signore dagli occhi di loto,
rincorrendo questo e quello, al solo fine di riempirti lo stomaco da
quando ti svegli sino a quando ricadi nel sonno, quale gioia ricavi?
(Versi Telugu)

Lottate tanto nella vita solo per riempirvi la pancia;
apprendete vari tipi di conoscenza in campi diversi,
ma non siete in grado di gioire della beatitudine completa.
Prendete invece rifugio in Dio e contemplateLo.
Egli vi mostrerà certamente la giusta via.
(Versi Telugu)

Al fine di riempire lo stomaco s'intraprendono studi, si ottengono qualifiche professionali e ci s'impegna negli affari; tutto per ammassare ricchezza, un accumulo senza fine di proprietà e di beni. C'è forse qualcuno che ne abbia portato un po' con sé dopo la sua morte? Una certa quantità di denaro è necessaria per vivere bene, ma esso è un'arma a doppio taglio, e può essere utilizzato per il bene o per il male.

Il denaro viene e va, la moralità viene e cresce.

Per questo è necessario avere, per prima cosa, una buona dotazione di moralità.
Oggi gli studenti sono desiderosi di acquisire ricchezza, forza, amicizie, ma mostrano poco interesse allo sviluppo del carattere. Senza carattere, la ricchezza, la forza e le amicizie non hanno valore. Un vero uomo è chi possiede un buon carattere. Per le loro necessità fisiche, gli animali hanno ragioni e stagioni, mentre l'uomo non ha ragione, né stagione. A che serve una vita così sregolata?

La gente del Kerala deve fare ogni sforzo per preservare la propria antica cultura. Tutti i semi per il mantenimento di questa cultura sono ancora vivi e forti. L'imperatore Bali incoraggiava pensieri ed attività sacri e puri. Era chiamato Mahâbali, poiché era veramente grande in ogni aspetto del suo carattere.

Il Kerala, fondato da tale grande personaggio, non deve essere preso alla leggera. Sulla mappa del mondo il Kerala può apparire piccolo, ma è un centro di grande divinità, pieno di beatitudine. Questa terra diede i natali a Bali, a Vâmana, ed è il luogo ove Vishvâmitra (14) praticò intense penitenze e rivelò la sacra Gâyatrî, il mantra che si apre con la triade di sillabe "Bhûr Bhuvah Suvah".
Bhûr rappresenta la materializzazione, Bhuvah la vibrazione, e Suvah la Radiazione.

L'universo è interamente costituito da questi tre elementi.
La radiazione è la Divinità, la vibrazione è il principio vitale, la materializzazione è il corpo. Tutti tre sono presenti in voi. Voi non siete uno, ma tre: quello che voi pensate di essere, il corpo; quello che gli altri pensano voi siate, il mentale; e quello che veramente siete, l'Âtma.
Solo quando riconoscerete queste realtà, realizzerete la vostra natura umana.

Non siate troppo attaccati al vostro corpo. Fintantoché siete in vita, dovete mantenerlo in buona salute. Per il Karma Yoga, il corpo è la base. Per la meditazione e l'adorazione, la mente è la base. Per la realizzazione, la base è il cuore. Dovete riconoscere l'unità esistente fra questi tre.

Qual è l'offerta appropriata da fare a Dio? Si dice: "una foglia, un fiore, un frutto e dell'acqua". Cosa rappresentano? Il vostro corpo è la foglia, il vostro cuore è il fiore, la mente è il frutto, e le lacrime di beatitudine sono l'acqua. Invece di attribuire un'importanza inadeguata a questo corpo effimero, prestate la vostra attenzione al Principio Âtmico, il vero Sé. Anche il corpo deve essere arreso a Dio; in qual modo? Con atti di adorazione ed altre azioni sacre.

Incarnazioni dell'Amore!
Non è necessario andare in cerca di templi e santuari per la venerazione. Il vostro stesso corpo è un tempio.

Dio, il Supremo, dimora nel tempio del corpo umano
nella forma del neo-nato Jîva, l'anima individuale.
(Versi Sanscriti)

Dio non va ricercato nel tempio od in un palazzo, cercatelo nel vostro cuore. Tutti voi siete incarnazioni della Divinità. Come dichiara il Rig Veda:

L'Essere Supremo ha mille teste, mille occhi e mille piedi.

Fissate bene nella vostra mente questo pensiero: "Non sono semplicemente un uomo; Io sono l'incarnazione di Dio". Tenete questo convincimento fermo nella vostra mente, e realizzerete tale verità. Si asserisce:

Chi conosce il Brahman, diventa il Brahman stesso.

Se percepite voi stessi come Divini, voi diventate Divini. Se vi considerate un essere umano, resterete tali. Sebbene la vostra forma sia di un essere umano, il Principio Divino è in voi. Per riconoscere questo Sé, dovete mantenere il vostro cuore puro e vuoto. E' per purificare il cuore che si celebrano queste festività. Lo scopo principale di queste feste è la purificazione della mente. Dove c'è unità, c'è purezza; dove c'è purezza, c'è Divinità. Perciò l'unità è molto importante per l'umanità. Eseguite i vostri compiti quotidiani con spirito d'Amore.

(Bhagavân canta il bhajan: "Prema Mudita Manase Kaho", poi continua il Discorso)

Incarnazioni dell'Amore!
Oggi ci sono molti ostacoli sulla strada della spiritualità, ma essi sono temporanei e superabili. La mente dell'uomo è instabile per sua natura, ed il mondo aumenta le occasioni per ampliare questa caratteristica. Fissate la vostra mente su un obiettivo e non permettetele di divagare. Una simile fermezza di propositi non è comune in questi tempi. Per quale motivo?

Ci sono una quantità di guide spirituali con diversi nomi, quali Mathaji, Swamiji, e Babaji.
Questo determina confusione nelle menti. C'è una sola Divinità. Aggrappatevi a qualsiasi Dio abbiate scelto e restate fermamente attaccati a quello. Non girovagate inutilmente in luoghi diversi, creandovi confusione e rovinando la vostra fede. Se continuate a trapiantare una piantina da un posto all'altro, come può crescere bene e diventare un albero? Dovete piantarla in un posto, alimentarla con del concime, annaffiarla regolarmente, finché diventi un albero forte e sicuro. Così è la vera devozione. Se continuate a cambiare la vostra guida spirituale, la vostra devozione subisce un degrado. Non fate così.
Sceglietene una e siate fermamente convinti che Dio è presente in tutti.
Infatti, come afferma la Gîtâ:

Una parte di Me, eterna, si manifesta in tutti gli esseri viventi.

Abbiate fede che Dio è presente in tutti; ma se continuate a cambiare da un Dio all'altro, è falsa devozione. Non dovete cambiare la vostra fedeltà. Dovete essere fermi nella vostra fede. Non importa quali difficoltà o dolori sopraggiungano, dovete superarli e procedere oltre. Quella è vera devozione. Molte grandi anime dovettero affrontare prove simili.

Quali difficoltà non incontrarono Mîra (15) e Sakkubai? Ma esse stettero salde nella loro fede, senza mai deviare dalla forma divina prescelta. Il marito di Mîra, il principe in persona, ebbe ad obbiettare su di lei e la allontanò dal palazzo. Mîra rimase disorientata per un istante, ma si ricompose subito. A propria consolazione, pensò di recarsi sulle rive del Gange e dello Yamuna.

(Swami intona il bhajan con la Sua voce Divina, "Chalo Re Man Ganga Yamuna Teer...").

Dovete sviluppare una devozione incrollabile come quella.
Shankârachârya insegnò la stessa cosa. Ad un bramino che studiava a memoria le regole della grammatica, disse di non perdere il suo tempo, ma di concentrarsi invece sul nome di Govinda: "Sciocco, concentrati e venera Govinda, perché quando la morte ti chiamerà, le regole della grammatica non verranno in tuo aiuto. Adora Govinda!"

Tutti gli insegnamenti di questi grandi personaggi sono veri ed eterni.
Ricordatevi di questi insegnamenti, ma se continuate a cambiare ogni giorno, rovinerete il vostro cuore. Controllate la vostra mente instabile e la vostra vista ingannevole; questo è il tratto più importante che contraddistingue un vero devoto. Adorate Dio in qualsiasi forma e con qualsiasi nome; Dio ha infatti mille nomi ed una miriade di forme.

Il Signore unico ha molti nomi.

Adorando il Signore con mille nomi, dovete essere pienamente consapevoli che vi state rivolgendo all'unica Divinità. Râma, Krishna, Govinda, Allah, Gesù, ecc., sono tutti nomi che indicano la stessa Divinità.
Tenete nel vostro cuore questa fede ferma, e rendete degna la vostra vita.

Vivete sempre nella gioia; la felicità è unione con Dio. Le relazioni del mondo portano solo al dolore ed alla sofferenza e la vostra vita ne viene fatta a pezzi. Parecchia gente viene da Me chiedendo la pace. Io dico loro: " Figliolo, la pace non è al di fuori; fuori, trovi solo brandelli" (16). Voi siete l'incarnazione della Pace, siete le incarnazioni di Dio, siete le incarnazioni della Verità, siete le incarnazioni della Rettitudine. Quando voi stessi siete la personificazione della pace, perché la cercate fuori di voi? Seguite il cuore e raggiungerete la vostra meta. Dovete comprendere l'unità di tutti i Sé. Con questo, la vostra vita sarà santificata.

L'uomo incontra tante difficoltà:
la nascita è dolore, vivere sulla terra è una preoccupazione,
la vita nel mondo è una preoccupazione, la morte è una preoccupazione,
la gioventù è una preoccupazione, la vecchiaia ne è un'altra, ogni
ostacolo è una preoccupazione,
il Karma è la vostra preoccupazione,
le difficoltà sono un'altra preoccupazione.
Perfino la felicità e le meraviglie sono preoccupazioni.
Tutte queste preoccupazioni svaniranno, quando la vostra mente sarà
rivolta a Dio.
(Versi Telugu)

Se scavate un pozzo vicino alla riva del mare, vi troverete solo acqua salmastra. Se scavate un pozzo vicino al Gange, otterrete l'acqua pura del Gange stesso. Quando avete la pura acqua del Gange che vi scorre vicino, perché sprecate i vostri sforzi scavando pozzi qua e là? Dio è come il Gange in piena; non c'è bisogno di pozzi in nessun altro luogo.

Siate vicini a Dio, siate cari a Lui e godetene la beatitudine.
La gente del Kerala è veramente fortunata. Rimanendo a casa loro, avrebbero celebrato questa festività, ognuno nel suo piccolo. Non avrebbero avuto l'opportunità di celebrarla in questo modo in mezzo a parecchie migliaia di persone. I Keraliti sono i sudditi di Bali e sono benedetti da Vâmana; essi sono, quindi, molto fortunati e pieni di meriti.

Ricordatevi della vostra antica cultura, che è la vostra vita ed il vostro sostentamento. In questi giorni la nostra tradizione è in declino.
Se perdete la vostra cultura, che cosa vi resta? Va perso tutto. I semi dell'antica cultura Indiana piantati nella vostra terra sono vivi e vitali. Assicuratevi che non s'avvizziscano mai, anzi accertatevi che essi crescano più forti. Credenti e non-credenti, tutti sono pregni di questa cultura. Assicuratevi che essa venga nutrita e sviluppata.

Questo è il Mio desiderio. Io non voglio niente per Me, non ho alcun bisogno personale, tutto quello che voglio è la vostra felicità ed il vostro amore.


Prashânti Nilayam, 31 agosto 2001
Messaggio di Onam


Note:

1) Râvana, crudele sovrano di Lankâ (Ceylon), acerrimo nemico di Râma, cui rapì la consorte Sîtâ, portandola prigioniera nel suo regno. Fu un grande dotto, che scalò le più alte vette dell'ascetismo, ottenendo molti poteri soprannaturali; ma poiché non si sottomise a Dio (l'Avatâr Râma), subì l'inesorabile distruzione.

2) Duryodhana, figlio del re Dhritarâstra, fu il maggiore dei cento fratelli Kaurava, avversari dei loro cugini Pândava (i cinque fratelli fra cui Arjuna), di cui si narra negli episodi della Bhagavad Gîtâ.

3) Kamsa, il tirannico sovrano di Mathurâ, cugino della madre di Krishna. Kamsa, che aveva in precedenza deposto suo padre Ugrasena, usurpandone il trono, venne poi ucciso da Krishna.

4) Harishchandra, della dinastia del Sole, fu un imperatore che ottenne fama imperitura, poiché fu sempre pronto a sacrificare qualsiasi cosa per il sostegno della Verità.

5) Bali era un re giusto, depositario d'ogni virtù e di grandi qualità.
Dopo esser diventato l'imperatore del mondo, volle anche conquistare il mondo di Indra, il re degli déi; ma quest'ultimo, preso da paura, chiese aiuto a Vishnu, affinché lo salvasse. Su consiglio del suo Guru, Sukrâchârya, Bali eseguì un particolare rito sacrificale detto, Vishvajit Yajña. Durante tale cerimonia Vishnu si presentò a Bali nelle vesti di un giovane Bramino, il nano Vâmana, e gli chiese in dono tre passi di terra. Bali acconsentì a concedergli il dono, nonostante il suo Guru lo avesse messo in guardia avvertendolo che la persona alla quale stava facendo l'offerta era il Dio Vishnu stesso. Bali, tuttavia, pensò che se il Signore dell'Universo era venuto per chiedergli un dono, non c'era per lui onore più grande del concederglielo. Immediatamente il nano Vâmana crebbe a proporzioni cosmiche. Col primo passo, percorse la terra e, con il secondo, percorse tutti i Cieli. Chiese allora a Bali come avrebbe potuto ottenere il terzo "passo" di terra. Bali, non avendo più terra, offrì se stesso ed il proprio capo, su cui fare il terzo passo.
Così il Signore, ponendo il proprio piede sul capo di Bali, e spingendolo nella più sacra delle regioni inferiori, distrusse il suo ego e l'orgoglio della sua grandezza e lo santificò.

6) E' il terzo dei quattro Yuga o ere, comprende un periodo di 864.000 anni. Lasciando la propria forma umana, Krishna pose fine al Dvâpara, o era del bronzo, dando inizio all'attuale Kali Yuga, età del ferro o delle tenebre. Questo quarto Yuga comprende un periodo di 432.000 anni.

7) Questo episodio ebbe per protagonista Krishna bambino, il quale, quando Puthana gli si avvicinò per allattarlo con latte avvelenato, le risucchiò anche tutto il sangue, uccidendola.

8) Vishnu rappresenta l'aspetto conservatore e protettore di Dio, impegnato nella preservazione, protezione e sostegno dell'Universo. Vishnu con Brahmâ (l'aspetto Creatore) e Shiva o Rudra (l'aspetto Distruttore) forma la Triade o Trinità Induista.

9) La celebrazione della festività religiosa dell'Onam significa che l'uomo deve distruggere l'ego ed ottenere la realizzazione del Sé.

10) Nârâyana è il Purusha (la Prima Persona), il Creatore, Dio che risiede in tutti gli esseri, il Signore dei cinque elementi; è un altro nome di Vishnu. Quando il Signore decise di creare, assunse una forma e divenne il Purusha, o Nârâyana. Mentre il Purusha stava adagiato sulle acque causali immerso in Samâdhi, estasi, dal suo ombelico uscì un fior di loto che diede origine a Brahmâ, da cui ebbero nascita tutti gli esseri.

11) Sarasvatî è la Dea del linguaggio e dell'insegnamento, consorte di Brahmâ; è la Dea delle arti e del sapere. E' anche il nome di un sacro fiume sotterraneo che si unisce ai fiumi Gange e Yamunâ. Sarasvatî rappresenta "la forma della latente parola non pronunciata" ed è, quindi, come un fiume che scorre in forma non manifesta.

12) Il Verbo o Suono è la base di tutte le cose create. Esso dà origine alle parole. Ci sono così otto differenti aspetti di vita (indicati nei relativi Versi Sanscriti qui sopra riportati), che sono rivelati da tali parole, i quali sono il Signore Supremo. Il Suono è la caratteristica dell'Âkâsha (etere), il primo dei cinque elementi che costituiscono con le loro combinazioni l'Universo creato.

13) Tra le parole 'marriage' (matrimonio) e 'mirage' (miraggio) c'è assonanza che permette questo semplice gioco di parole.

14) Vishvâmitra fu uno dei più importanti Saggi che comprese, comunicò e cantò gli inni del Rig Veda. Il suo nome significa "Amico di tutti - che desidera il bene del mondo". Egli trasmise oralmente ai posteri il potente Gâyatrî Mantra.

15) Mîra: vissuta nell'India settentrionale nel XVI secolo, espresse in canti d'intenso amore per il Signore, la sua grande devozione a Krishna

16) Swami fa un gioco di parole usando le parole inglesi 'Peace' (pace), e 'piece' (pezzo), che hanno in inglese la stessa pronuncia, creando così assonanza.