DISCORSO DIVINO

Ottenete la ricchezza della Grazia Divina

19 agosto 1996

Può qualcuno dire che questo è bene e quello è male in questo mondo?
Tutto è stato creato da Dio Stesso: chi può comprendere il mistero della Creazione di Dio?
BEVETE IL NETTARE DELL’AMORE DIVINO E DIVENITE IMMORTALI
Studenti!
In questa era di civilizzazione moderna, molti tipi di problemi si manifestano un giorno dopo l’altro; grazie al progresso nel campo dei trasporti, il mondo è diventato piccolo per cui, se ci sono dei problemi in un luogo, il loro impatto si risente anche in altre regioni.
Comprendete il mistero della mente.
La vita stessa è diventata un problema insormontabile; per quale ragione? La ragione si trova nel fatto che oggi l’uomo vuol seguire il sentiero facile; egli non si rende conto di quali problemi debba affrontare su questo sentiero facile. Quella via sembra facile ma i problemi che presenta sono molto difficili da superare. Tutti vogliono prendere la scorciatoia: uno che ha il mal di testa vuol prendere una pillola che lo curi immediatamente. Oggi l’uomo vuole che tutti i suoi problemi si risolvano facilmente, vuole ottenere con facilità anche la liberazione. Cos’è esattamente la via facile? Cosa significa risolvere i problemi? Cosa significa una scorciatoia? Egli non capisce quali problemi deve affrontare adottando questi sistemi. In questo mondo fisico e secolare, su questa via di materialità, l’uomo è incapace di comprendere perfino il significato di parole piccole; le parole possono essere piccole ma il loro significato può essere profondo. Ecco un esempio: noi usiamo la parola Nityam intendendo “ogni giorno”. Sebbene questa sia una parola piccola usata nella conversazione comune, Nityam indica ciò che è vero, eterno e immutabile nei tre periodi di tempo. Ogni parola è dotata ugualmente di significato interiore profondo. Anche i pensieri e contro-pensieri dell’uomo sono responsabili di questi problemi; la mente umana è molto particolare oltre che molto importante e potente, il suo stesso funzionamento è una meraviglia grande. Essa non ha forma propria, recita da sola attrice e giuoca un ruolo duale: in un momento, è fonte di felicità, in un altro, di dolore. Non c’è luogo in questo mondo in cui la mente non possa andare; il suo impatto è evidente dovunque si guardi. Essa è presente ogni dove con il potere dei suoi pensieri. “Il mondo è la creazione della mente”. La mente dell’uomo è responsabile di tutta la sua felicità e del suo dolore, delle cose meritorie e dei peccati; per questo, il Vedanta dichiara “La mente è la causa della schiavitù e della liberazione dell’uomo”. Una volta compreso il mistero della mente, sarete liberi da tutti i problemi. Voi pensate di provare felicità o dolore a causa degli altri: no, voi stessi siete responsabili del vostro essere felici o addolorati, i vostri pensieri ne sono responsabili. Comprendere che la mente stessa è responsabile di tutte le gioie e dei dolori è dovere dell’uomo.
La divinità è il segno caratteristico della Razza Umana.
In questo mondo ci sono ottomilioniquattrocentomila specie e sono di quattro tipi: Andaja, Pindaja, Svedaja e Udbijja. Quelli che sono nati dall’uovo sono chiamati Andaja; gli uccelli, le formiche, gli insetti e i rettili appartengono a questa categoria che ne contiene duemilionicentomila tipi. Quelli che nascono dal ventre della madre, come gli esseri umani e gli animali mammiferi, sono detti Pindaja e anch’essi costituiscono duemilionicentomila specie. Quelli che nascono dal sudore sono chiamati Svedaja e quelli che nascono dalla terrra sono detti Udbijja; anch’essi costituiscono duemilionicentomila tipi ognuno. Di queste ottomilioniquattrocentomila specie, l’essere umano occupa la posizione più elevata; per questo si dice “Tra tutti gli esseri viventi, la nascita umana è la più rara”. Perché la nascita umana è così difficile da ottenere? Perché alla nascita umana è concessa una posizione così elevata tra tutti gli esseri viventi? Lo si deve alla sua forma, all’intelligenza, alla bellezza, alla ricchezza o all’educazione? A nessuno di questi; queste non sono cose difficili da raggiungere, le si può ottenere con la pratica. Anche una scimmia si può addestrare ad andare in bicicletta come si vede nei circhi, anche una fiera come la tigre può essere addestrata a sedere su una sedia con umiltà e obbedire al comando del domatore. Molte abilità simili possono essere acquisite tramite la pratica e l’uomo non costituisce un’eccezione in tal senso. Allora qual è la qualità che rende l’uomo così superiore? E’ la capacità, che lui solo ha, di portare a manifestazione il suo Se vero, di seguire la sua natura reale e sperimentare la beatitudine. Gli uccelli e le bestie non possono mai raggiungere la loro divinità inerente.
Il cibo, il sonno, la paura e la procreazione sono comuni al genere umano e agli animali.
Solamente l’uomo è dotato di saggezza. L’uomo privo di saggezza equivale a un animale.
Uno che manca di saggezza e conoscenza non è migliore di un animale; sono questi attributi che distinguono l’uomo dagli uccelli e dalle bestie. Cos’è la conoscenza vera? E’ la conoscenza fisica, quella delle cose del mondo, quella tratta dai libri o quella delle scritture? No,no, la conoscenza vera è quella che fa sperimentare l’unicità. L’esperienza del non-dualismo è saggezza.
Oggi l’uomo acquisisce molti tipi di conoscenza nei campi della musica, della letteratura, della danza, della pittura, della scultura, della fisica, della chimica, della botanica ecc. ma tutte queste corrispondono solamente alla conoscenza secolare, inerente al mondo, e questa non può guidarvi all’auto-illuminazione, corrisponde alla via esteriore. Ciò che dovete seguire è il sentiero interiore.
Vedendo il vostro corpo, voi vi identificate con la forma ma voi non siete il corpo, vivete nel corpo. Voi pensate di appartenere alla razza umana sulla base della vostra forma; qual è la razza della pelle? Qual è la razza del sangue? Quale quella delle ossa e dei capelli? Qual è la razza dei cinque elementi, terra, acqua, fuoco, aria e etere, che costituiscono il corpo? Essi non appartengono ad alcuna razza particolare. Allora qual è il segno distintivo della razza umana? La divinità è il suo segno distintivo quindi, usando il corpo come uno strumento, voi dovete portare a manifestazione l’Abitante interiore e propagare questa verità al mondo.
Il corpo è il campo e l’Abitante è il conoscitore del campo. Voi non potete identificarvi con l’automobile per il fatto che la guidate, l’auto è differente dal conduttore; il corpo è l’automobile e l’Abitante è l’autista. L’Abitante è effettivamente Dio Stesso; voi dovreste sforzarvi di comprendere questo Principio Divino. Il corpo è composto dei cinque elementi, e dovrà perire prima o poi, ma l’Abitante non ha nascita né morte, non ha attaccamento alcuno ed è il Testimone eterno. Parlando in verità, l’Abitante, che è nella forma dell’Atma, è effettivamente Dio Stesso.
Nessuno può nascondere i suoi peccati a Dio.
In questa era moderna, le persone danno la massima importanza al corpo ignorando l’Abitante; questa è la causa dei loro peccati, delle sofferenze, delle difficoltà e dei disordini. Se volete vivere in pace e verità, dovete sforzarvi di manifestare il Principio dell’Abitante. Per realizzare questo, non c’è altro modo che prendere la via dell’amore per Dio. Questa è l’esortazione delle Upanishad: “Oh figli dell’immortalità, ascoltate!” Voi siete figli dell’immortalità ma vi considerate semplici mortali, deboli e senza difesa. Questa è la vostra debolezza. Voi siete molto superiori persino agli dei del cielo, la fonte di Divinità che sgorga dal vostro cuore è superiore perfino all’ambrosia. Tale è la dolcezza, la grandezza e la potenza del vostro cuore ma voi siete incapaci di manifestare il sacro potere Divino che si trova in voi. Voi commettete peccati ed errori pensando che nessuno sappia ciò che state facendo: che sciocchi che siete! Anche se vi nascondete in bagno o vi coprite di stracci, non potete nascondere alcunché a Dio; potete nasconderlo a chiunque ma non a Dio. Tutti i vostri errori vi tornano indietro in forma di reazione, riflesso e risonanza ma voi li dimenticate e incolpate gli altri delle vostre difficoltà e sofferenze. Nessuno può evitare le conseguenze delle sue azioni.
Oh uomo, è possibile evitare le conseguenze delle azioni?
Tu puoi studiare le scritture e adorare le tue deità familiari,
puoi andare nella foresta e osservare austerità severe
ma evitare le conseguenze delle tue azioni è impossibile.
Tu puoi attingere tanta acqua quanta il tuo recipiente ne può contenere
sia che tu lo immega in un laghetto o in un oceano immenso.
Con la Grazia di Dio è comunque possible evitare quelle conseguenze; essa può ridurre in cenere una montagna di peccati in un istante. Voi dovreste sforzarvi di meritare tale Amore e Grazia di Dio. Se allacciate questa relazione divina con Dio, potete liberarvi di ogni tipo di peccati. Questo è il Kali Yuga: in quest’era, ciò che fate con una mano vi torna nell’altra, non avete bisogno di aspettare un’altra nascita per ottenere il risultato del vostro operato. Il risultato è certo ma nessuno può dire come, in quale forma e in che situazione verrà. Voi siete obbligati ad affrontare le conseguenze delle vostre azioni dovunque siate: in una foresta, in cielo, in una città o in un villaggio, in cima a una montagna o in mezzo all’oceano profondo.
Utilizzate la nascita attuale per aumentare i vostri meriti.
Niente può aiutarvi a evitare le conseguenze delle vostre azioni eccetti la Grazia e l’Amore Divini quindi sforzatevi di ottenerli; questo è ciò che dovete acquisire altrimenti sarete presi in questo circolo interminabile di nascite e morti. Il denaro viene e va; quando la conoscenza della Divinità viene, non va via mai più. Tre cose dovete comprendere: ciò che quando viene non va più via, ciò che non torna quando va via e ciò che non viene né va. Cos’è che, una volta venuto, non va più via? E’ la Saggezza (Jnana). Ciò che viene e va non è Saggezza. Similmente, ciò che non torna più una volta che è andato via è l’ignoranza (Ajnana). Ciò che non viene e non va è la Divinità : una volta che entra nel vostro cuore, vi rimane per sempre. Gli studenti devono comprendere questi tre principi. Avere devozione per Dio per un po’ di tempo e poi provare indifferenza non è corretto; quella non è devozione affatto, è solamente ignoranza che nasce dall’ego. L’ego è ciò che viene e va.
Un peccatore non si interessa al Signore di Kailasa quando è pieno di soldi; egli si rivolge a Dio solamente quando perde tutta la ricchezza. La ricchezza vera non sono i soldi ma la virtù; i soldi continuano a passare di mano. Supponete che vostro padre vi invii cinquecento rupie con un vaglia: voi vi esaltate dicendo “Questo biglietto da cinquecento rupie è mio” ma la moneta ride di voi e dice: “Oh testa matta! Io non rimarrò sempre con te: quando nel pomeriggio andrai in un negozio, sarò di un’altra persona. Io ho visto molte facce come la tua e ne vedrò molte altre”. Può il denaro rimanere in un luogo per sempre? No, esso scivola via come acqua sotto i piedi. Cos’è la ricchezza vera? La ricchezza vera è costituita dall’amore, dalla grazia e dalle benedizioni di Dio; questa ricchezza, una volta acquisita, non vi lascerà più quindi dovreste sforzarvi di ottenerla. Avete raggiunto questa nobile opportunità della nascita umana come risultato dei meriti ottenuti in molte vite precedenti, dovreste fare un uso proficuo di questa ricchezza che vi siete guadagnati in molte vite passate e non solamente questo: dovreste cercar di accrescere sempre di più questo patrimonio. Voi potete dire che avete ogni diritto di spendere le cinquecento rupie che vi ha dato vostro padre; quanto dureranno? Rimarrete senza niente se continuate a spendere per cui dovreste cercare di aumentare quei soldi che egli vi ha dato. Il Vedanta dichiara: “Una volta esauriti i vostri meriti, dovete tornare dal cielo al mondo mortale”. Quando i meriti sono esauriti, voi perdete anche la meritevolezza. Ecco un piccolo esempio: una persona diventa Membro della Assemblea Legislativa; quanto durerà? Solamente cinque anni. Una volta che il termine è scaduto, deve uscirne, non può rimanere Membro dell’Assemblea per cui, prima che il termine dei cinque anni scada, dovrebbe sforzarsi di ottenere il favore dei cittadini per essere eletto di nuovo. In modo simile, voi avete avuto questa opportunità sacra come risultato dei vostri meriti passati; anche nella vita presente dovreste maturare sentimenti sacri in modo di essere sempre più meritevoli della Grazia di Dio. Così i meriti accumulati nella vita presente si sommeranno a quelli delle vite passate e vi garantiranno la sicurezza e l’incolumità nel futuro. E’ quindi necessario che conduciate la vita presente in modo sacro. Voi dovreste rafforzare e incrementare l’Amore e la Grazia che avete già ricevuto; solamente così potete mantenere la vostra meritevolezza per sempre.
Studenti!
Potete acqusire quanti titoli volete, ottenere qualunque tipo di impiego e ammassare quanta ricchezza credete ma nessuno di questi è permanente; essendo stati benedetti con una nascita umana, la vostra vita diverrà proficua solamente se vi guadagnerete un nome rispettabile. Quando vi correggerete se fate di continuo degli errori e li ripetete?
Una volta un ladro commise un furto e rubò un mucchio di soldi. Per questo fu condannato a tre anni di prigione alla fine dei quali il direttore della prigione gli disse: “Domani il tuo periodo di detenzione finisce e sarai rilasciato; prepara le tue cose e stai pronto”. Allora il ladro giunse le mani e disse “Signore, permettetemi di lasciarle qui perché tornerò presto”. Cosa significa? Significa che egli avrebbe rubato ancora e sarebbe tornato in carcere. Come si può redimere una persona simile? Quando un individuo commette un errore e va in prigione, dovrebbe cercare di non tornarci più. Se chiedete a qualcuno la ragione per cui prende delle medicine, egli vi dirà che le prende per curare la sua malattia ma questa non è la risposta corretta. Voi prendete le medicine per non prenderle più: questa è la risposta giusta. La gente dice che prende le medicine per curare le proprie malattie; la medicina può curare una malattia particolare ma, più tardi, se ne può contrarre una nuova al che bisogna prendere un altro tipo di medicina. Voi dovete quindi accertarvi di non ammalarvi ancora. Che scopo ha questa nascita umana? Ha lo scopo di assicurare che non abbiate rinascita; questa è la risposta giusta. Perché voi sostenete un esame? A cosa serve presentarsi e ripresentarsi all’esame se lo fallite sempre di nuovo? Voi sostenete l’esame per non doverlo dare più. Dovreste comprendere lo scopo reale di questa vita e agire di conseguenza ma gli studenti non indagano profondamente in questo campo.
Bevete il nettare dell’Amore Divino.
La vostra vita è in effetti assolutamente reale (Paramarthika) ma voi conducete una vita empirica (Vyavaharika); il risultato è l’illusione (Pratibhasika). Questo si può illustrare con l’esempio dell’oceano, delle onde e della schiuma: le onde scaturiscono dall’oceano una dopo l’altra. Il sapore salato che si trova nell’oceano è presente anche in esse, il loro colore è lo stesso di quello dell’oceano. In modo simile, la schiuma è formata dalle onde. Tutti gli attributi dell’oceano sono presenti anche nelle onde e nella schiuma. Nello stesso modo, le onde di vita empirica nascono dall’oceano della vita reale e la schiuma dell’illusione nasce dalle onde di vita empirica quindi voi dovreste vivere questa vita empirica con il sentimento della vita reale.
Gli esseri umani sono le onde che scaturiscono dall’oceano di Satchitananda per cui voi siete l’incarnazione di Sat, Cit, e Ananda. Sat significa essere e Chit consapevolezza; l’unità di questi due produce Ananda (Beatitudine). Voi desiderate la felicità; in effetti, Sat e Chit sono in voi e questo è illustrato molto bene dal Nome Baba che ha un grado doppio: Ba e Ba. La prima B indica l’essere e la prima A la consapevolezza, la seconda B si riferisce alla beatitudine e la A all’Atma per cui Baba è l’incarnazione di Satchitananda. In realtà, ogni essere umano è dotato di questi tre principi. Voi vedete morire delle persone davanti ai vostri occhi e pensate che anche voi incontrerete lo stesso destino un giorno o l’altro; il fatto è che il vostro corpo può perire ma voi non conoscerete la morte: l’Atma è vero ed eterno, non ha nascita né morte. Essendo l’incarnazione dell’Atma, dovreste sforzarvi di diventare eterni. Cosa significa? Significa che il vostro corpo dovrebbe mantenersi per sempre? Il corpo può morire ma non dovrebbe nascere più. Chi si disseta con il nettare dell’Amore Divino non conoscerà rinascita. “Voi non dovrete nascere di nuovo”, a questo dovreste aspirare. Se seminate i semi del riso, essi diverranno pianticelle ma, se ne rimuovete la scorza prima di seminarli, non germineranno. L’attaccamento al corpo è la scorza quindi, finché avete la scorza dell’attaccamento, nascerete e rinascerete. “Nascere sempre di nuovo”, ecco cosa ha detto Adi Sankara:
“Oh uomo sciocco, canta il nome di Govinda:
le regole di grammatica non ti verranno in aiuto quando la fine si avvicinerà”.
Oh uomo dalla comprensione offuscata! O Tommaso dubbioso! Tu non riesci a comprendere la realtà. Canta il Nome del Signore, bevi l’ambrosia dell’amore, fai l’esperienza della beatitudine e condividila: questa è la meta più importante della vita umana. A cosa serve accumulare ricchezza, costruire case, fare questo e quello? Alla fine, devi lasciare questo mondo a mani vuote, non puoi portare con te neppure un pugno di polvere. Se all’uomo fosse possibile portare la polvere con sé, anche quella sarebbe stata razionata. Dopo la morte, il tuo corpo non sarà tenuto nella casa che hai costruito; questo è il destino di questo corpo. Comunque, è con l’aiuto di questo corpo che dovete raggiungere la meta di questa vita. Il corpo è mortale, l’Atma è immortale quindi voi dovreste condurre una vita immortale. Cos’è una vita immortale? E’ la vita che recepisce l’Amore di Dio. Se avete l’Amore di Dio, potete ottenere qualunque cosa.
Insieme all’istruzione secolare e alla conoscenza delle cose del mondo, gli studenti dovrebbero acquisire la discriminazione e cercar di comprendere il Principio dell’Atma. “L’educazione spirituale è l’educazione vera”. Ogni tipo di istruzione secolare è come un fiume piccolo che dovrà alla fine immergersi nell’oceano della conoscenza spirituale. “L’oceano è la meta dei fiumi”, un fiume non può avere altra destinazione. Esso deve comunque scorrere tra due rive; se non ci fossero le rive, nessuno sa quante case e villaggi distruggerebbe. Anche la vita umana è come un fiume profondo e veloce; cosa si deve fare affinché il fiume arrivi a immergersi nell’oceano senza far danno a nessuno? Dovete farlo scorrere tra le due rive della fede. “Chi dubita perirà, chi ha fede sicura otterrà la saggezza”. Dovete liberarvi dei dubbi, non date loro spazio diventando dei Tommaso dubbioso; se avete fede certa e siete privi di dubbi, il fiume della vita scorrerà direttamente verso l’oceano della Grazia Divina e vi si immergerà.
Siate prudenti in ogni momento della vita.
Oggi le persone compiono una quantità di pratiche spirituali come la carità, la meditazione e l’ascolto dei discorsi spirituali ma il fiume della loro vita non scorre verso l’oceano della Grazia Divina; perché? Perché le eseguono tutte con sentimenti terreni, il loro cantare è meccanico come quello di un registratore o di un grammofono. Un grammofono che trasmettere un canto triste piange quando è in funzione? Oggi, nello stesso modo, tutte le pratiche spirituali dell’uomo sono diventate artificiali e meccaniche. Nessuno può dire cosa accadrà tra un istante quindi bisogna essere cauti in ogni momento della vita. “State attenti, state attenti” Il Vicerettore ha parlato di Adi Sankara: egli era nato nel piccolo villaggio di Kaladi e, neanche quando divenne il capo del Mutt, ebbe alcuna traccia di ego, di attaccamento o gelosia ma queste qualità malvagie possono vincere una persona in qualunque momento per cui egli introdusse un sistema: assunse due guardiani e li istruì a camminare continuamente davanti al Mutt da un estremo all’altro con un bastone in mano e a incrociarsi ogni due minuti dicendosi l’un l’altro “Stai attento, stai attento”. Più tardi, il terzo Sankaracharya divenne capo del Mutt e, un giorno, pensò: “Ah, io ho moltissima terra e sono adorato da un gran numero di persone”. Quando fu sopraffatto da questo senso di orgoglio e di ego, in quel preciso momento, egli sentì le guardie dire “Stai attento, stai attento” per cui ammonì se stesso “Non dare spazio all’ego, stai attento”. Anche voi dovete stare attenti in ogni momento della vita alla malvagità dell’ego e dell’orgoglio, dovete legare strettamente la Forma Divina con la corda del Suo Nome al palo della vostra lingua: allora Dio sarà sempre con voi. I Nomi Divini di Govinda, Damodara e Madava sono dolci, nettarei; chi è Madava? Ma indica Maya, la Dea Lakshmi e la Madre Terra ; Dhava significa Signore, per cui Madava significa “marito della Dea Lakshmi e Signore di Maya e della Madre Terra. Tale è il significato profondo e interiore della parola Madava; se vi legate a Lui strettamente, potete ottenere la vittoria sul mondo intero. Oh lingua conoscitrice del gusto! Tu sei molto sacra; dì la verità nel modo più gradevole possibile, canta i Nomi Divini di Govinda, Madava e Damodara continuamente: questo è il tuo dovere più importante. La lingua è così altruista che invia immediatamente allo stomaco le cose dolci e deliziose che ponete su di essa affinché ne venga inviata l’essenza a tutte le membra del corpo ma se le date qualcosa di amaro, essa lo sputa immediatamente; e non solamente questo: la lingua è dotata di un grande senso di tolleranza. La tolleranza è verità, è rettitudine, la tolleranza è l’insegnamento dei Veda, la tolleranza è non violenza, la tolleranza è sacrificio, la tolleranza dà contentezza e beatitudine celeste. In effetti, essa è tutto in tutti i mondi.
Allacciate una relazione intima e inseparabile con Dio.
La lingua è dotata di grande tolleranza. Come? La lingua, così tenera, è rinchiusa da trentadue denti affilati che la possono tagliare se non si muove con attenzione; anche voi dovreste comportarvi come la lingua quando siete in mezzo a persone malvagie. Questo è l’esempio che dette Vibhishana quando condusse sua moglie tra i Rakshasa malvagi. La lingua, essendo dotata della caratteristica della tolleranza, non è mai in pericolo; i denti cadranno a tempo debito ma la lingua sarà sempre lì e non solamente questo: la lingua mantiene sempre la sua dignità e il suo onore, non va in giro da una stanza all’altra come i gatti e i topi. In tempi di contentezza o di pericolo e in tutte le circostanze, essa rimane sempre nel suo posto, non ne esce; voi stessi potete constatare che, qualunque parola pronunciamo, la lingua non vien fuori dalla bocca, rimane sempre a casa sua e conserva il suo onore. Per questo essa è celebrata così:
“Oh lingua, ascolta attentamente:
tu sei la conoscitrice del sapore, puoi parlare molto dolcemente e sommessamente,
sei molto grande, le virtù che possiedi non si trovano in nessun altro”.
Anche voi dovreste vincere il Premio Nobel dell’Amore e della Grazia Divini emulando l’esempio della lingua. Stringete una relazione intima e inseparabile con Dio; in effetti, voi dovreste diventare uno con Lui senza dare spazio alla dualità. Se sperimentate l’unità nella diversità, la vostra vita diventa significativa; questo è il principio dell’Advaita propagato da Adi Sankara. Non date luogo al dualismo: un uomo con una mente duale è mezzo cieco. Meglio essere ciechi del tutto che mezzi ciechi; se siete mezzi ciechi, diventate come un corvo che ha un becco lungo che gli ostruisce la visione per cui il suo occhio destro non può vedere ciò che c’è a sinistra e il sinistro non può vedere quel che si trova a destra. Conseguentemente, esso non guarda diritto, continua a girare la testa da una parte all’altra. L’incostanza è la caratteristica del corvo. Voi non dovreste dare spazio a caratteristiche simili a quelle degli uccelli e delle bestie; continuate a ripetere a voi stessi “Io sono un uomo non un animale, non un uccello”. Acquisite una fede sicura nella vostra natura Divina e sarete liberi dall’incostanza e da tutte le qualità animali.
Bhagavan ha concluso il Suo Discorso con il Bhajan “Madhura Madhura Murali Ghanashyama…”
Dal Discorso di Bhagavan nella Sai Kulvant Hall a Prasanthi Nilayam il 19th Agosto 1996.