DISCORSO DIVINO

Dio

11 luglio 1996

Studenti,

la vita oggi è molto confusa. Sono stati dati molti significati a questo nome: Dio. Il suo vero significato è Luce. Questa Luce è in tutti. Gli antichi definirono Dio Luce, Effulgenza, Radianza.

Ci sono quattro tipi di preghiera: lodare i "lila" divini, lodare gli attributi divini, il sentimento di devozione e ripetere il Suo nome. Seguendo questi quattro sentieri l'uomo raggiunge la meta.

Dio non è in una terra straniera, è nel tuo corpo. E’ nelle tue azioni. Dio è presente ovunque. Il corpo è la base di tutto. Dio è presente nei corpi. Il corpo è il tempio. Chi vi risiede e Dio. Dio è stabile. L'anima individuale oscilla come un pendolo. Questo corpo con le sue gioie e dolori è temporaneo. La gioventù passa. E’ come una nuvola passeggera. Quanto durerà? E’ come una banconota da cento rupie che ti dice "vai al mercato e vedrai che presto passerò in altre mani". Tutto cambia e si muove, persino la pietra. Moglie e figli sono temporanei. Verità e reputazione sono permanenti. La Verità esisteva prima che tu nascesti e ci sarà ancora quando morirai. La Verità e una, non due. La Verità e Dio. La Verità si manifesta quando siete in solitudine. Cos’è la solitudine? Non significa essere confinati in una stanza. Questo è stare da soli. Non è andare nella foresta. Concentrare la mente su Dio è vera solitudine.

Non lasciate che la mente vaghi in pensieri sul corpo e sulla famiglia. Deve essere legata a Dio. Non dovete farvi distrarre nemmeno dalle zanzare. Questa è solitudine. Quando viaggiate in treno, aereo, autobus e pensate a Dio: questa è solitudine. Non dovete avere collegamento con nessuno, dovete essere concentrati su Dio. La relazioni tra voi e Dio darà vita al fuoco dell'Amore. La moglie, i figli, la proprietà sono temporanei. Correranno via, declineranno presto. La relazione divina tra voi e Dio non vi deluderà.

Harichandra cantava: "Rama, a cosa mi servono gli occhi se non posso vedere te !" Krishna era un cow-boy, un guardiano di mucche. Un uomo lo incontrò e gli chiese chi fosse e dove andasse. "Sono un guardano di mucche e vado a Dwarka" rispose Krishna. "Questa non è la strada giusta, te la mostro io". Sulla strada però l’uomo realizzò: "Tu non sei un guardiano di mucche, sei Gopala Krishna. Tanti hanno gli occhi, a cosa servono? Voglio occhi per vedere Te. Hanno orecchie, ma non servono a niente se non possono ascoltare la tua voce melodiosa. Ogni cosa è dolce quando si riferisce a Dio".

Tulsidas paragonò i piedi di Krishna al fiore di loto. Il loto non può vivere senza acqua. Sta sulla superficie dell'acqua, ma non ne è toccato. Le signore si mettono il kajal, ma non toccano il globo oculare. Io sono nel mondo ma non sono toccato dal mondo, come il fiore di loto. Quando c’è relazione atmica con Dio, questa è solitudine. Sathya, Dharma, Shanti, Prema, Ahimsa: questi sono i principi fondamentali della vita.

Oggi c’è violenza e guerra in tutto il mondo perché dimentichiamo i principi fondamentali. Dobbiamo servire sempre: così eliminiamo le cattive abitudini. Avete una buona mente, ma non ne fate buon uso. Com’è la pratica oggi? Molti devoti fanno congregazioni e partecipano a discorsi. Ci sono vibrazioni di rinuncia nella congregazione, ci sono vibrazioni ed emozioni nella congregazione durante questi discorsi. Ma non si fa in tempo a tornare a casa che già si è scordato tutto. Ascoltate, ma non seguite. Solo se mettete in pratica, avrete dei risultati. Se mangiate, dovete anche digerire.

Di questi tempi la spiritualità è solo una moda, non è compassione. Se sviluppiamo la compassione, non è più una moda. Un devoto ascoltò per sedici anni, tutti i giorni, i discorsi di un certo Pandit. Un giorno non poteva andare per affari urgenti e mandò suo figlio al suo posto. Era molto preoccupato perché, sapendo che suo figlio era molto impressionabile, temeva che avrebbe preso alla lettera il discorso sulla rinuncia, decidendo di andare a vivere nella foresta. Confidò questa preoccupazione al Pandit che gli rispose: "se dopo sedici anni di discorsi sulla rinuncia non hai minimamente ottenuto un briciolo di rinuncia, non preoccuparti per tuo figlio."

A cosa serve ascoltare discorsi? Continuiamo a chiedere: "Bhagawan, voglio questo, voglio quello ! Swami, fai questo per me !". Nella pratica siamo zero (in inglese ZERO), nel chiedere siamo degli eroi (in inglese HERO). Non mettiamo in pratica quello che Baba dice.

I sacri testi e le religioni devono essere messi in pratica. Leggi anche un solo testo, ma metti in pratica quello. Non parlare troppo. Abbi una vita pacifica. Baba dice: "Help ever, hurt never" (aiuta sempre, non ferire mai). Metti in pratica almeno questo. Parla dolcemente e a bassa voce. Viviamo nell'Ashram. Anche se siamo qui, abbiamo così tanti attaccamenti. Ashrama significa ciò che non è separato. Ascoltiamo i discorsi e mettiamoli in pratica.

Swami conclude con un Bhajan inneggiante a Rama.