DISCORSO DIVINO

Attenetevi alla Verità in ogni circostanza

12 giugno 1996

La Verità è la sorgente della buona reputazione



“Se un’azione è motivata da un sentimento buono, è destinata a dare frutto;

se il sentimento è inquinato, il risultato sarà conseguentemente negativo”.



“L’elefante non perde la sua forza e la sua maestà soltanto perché i cani gli abbaiano contro;

similmente, le anime nobili non sono coinvolte dalla critica e dal sarcasmo delle persone malvagie”.

Studenti!

Oggi la gelosia e l’ego imperano senza limite nel mondo intero: se uno studente ottiene un giudizio ottimo, gli altri ne sono gelosi e se qualcuno è in buona salute e contento, sono gelosi anche di lui. Il povero è geloso della persona ricca e qualcosa di simile si può dire anche degli animali; le gru si fanno beffe dei cigni, il canto melodioso del cuculo è una cacofonia per i corvi. Le persone che appartengono al mondo sono come i corvi. Quindi coloro che sono sulla via della verità non si devono curare di ciò che gli altri dicono; essi devono sforzarsi di dirigere la loro vita sul cammino della rettitudine.



Non lasciatevi disturbare dalle critiche degli altri

L’elefante procede maestoso senza curarsi dell’abbaiare dei cani; dov’è l’elefante e dove sono i cani?! Tra loro non c’è paragone. Nello stesso modo, il cuculo continua a cantare melodiosamente senza curarsi del gracchiare dei corvi; smette forse esso di cantare perché i corvi gracchiano contro di lui? No. Nello stesso modo, le persone possono essere gelose della vostra bontà, del vostro progresso, del benessere e della purezza ma voi dovete continuare a mantenere pulito il vostro cuore senza interessarvi di loro, senza farvi demoralizzare o deprimere dalle loro critiche o sentimenti negativi. Un’azione sarà fruttuosa se i sentimenti che la motivano sono positivi per cui voi dovete sforzarvi di mantenere puri i vostri sentimenti e non cambiarli per l’influenza degli altri.



Come sono i sentimenti sarà il risultato

Yad bhavam tad bhavath



Qualunque sia la natura dell’azione, ne otterrete i frutti coerenti. Dio si interessa ai vostri sentimenti e non a ciò che mostrate all’esterno ma la gente legata al mondo vede solamente le vostre azioni dal lato esteriore e si fa beffe di voi. Dio ama i sentimenti puri ed è contento di voi se i vostri sono tali; se volete raggiungere la Divinità che è onnipervadente, bisogna che li manteniate puri. Essi sono il riflesso del vostro essere interiore; ogni cosa che vedete nel mondo esteriore non è che la reazione, il riflesso e la ricosonanza dei vostri sentimenti quindi dovete fare buon uso del corpo, del tempo e dell’energia al fine di purificarli.



Abbandonate i sentimenti legati al mondo e generatene di Divini

Oggi le persone intraprendono vari tipi di pratiche spirituali (Sadhana); dov’è il significato della Sadhana? Nel ripetere il Nome di Dio, nella meditazione o nel canto devozionale? Tutte queste sono semplici attività devozionali; la Sadhana vera consiste nell’abbandonare i difetti e il sentimento di non-sé (anatma bhava). Voi dovete compiere le attività inerenti il mondo con senso di distacco focalizzandovi sul conoscitore del campo e non sul campo stesso il che è come dire che dovete mettere da parte i sentimenti relativi al mondo e generarne di Divini. Lasciate la via dell’appartenenza al mondo e incamminatevi sul sentiero della spiritualità (nivritti): questa è la Sadhana vera. Guardare, ascoltare, pensare e attaccarsi a persone e cose sono attività dirette verso il mondo e voi dovreste trascenderle tutte; questo è l’attributo della spiritualità. Voi dovete sforzarvi di comprendere la natura della spiritualità; qual è la fonte di nivritti? Io l’ho detto ai nostri studenti in molte occasioni: Aham deriva da Atma, significa “io” che è il primo nome di Dio. Ogni essere umano pronuncia questa sillaba “io” nei suoi perseguimenti terreni. E’ da questo Aham che la mente è nata e la parola è nata dalla mente per cui Aham è il figlio dell’Atma, la mente ne è il nipote e la parola il bisnipote; tutti appartengono alla famiglia dell’Atma e hanno un’unica proprietà che è Esistenza-Conoscenza-Beatitudine (Sat-Cit-Ananda). Tutti e tre, l’Aham, la mente e la parola, sono dotati di Sat-Cit-Ananda; in effetti, Sat-Cit-Ananda è onnipervadente.



Con mani, piedi, occhi, teste e orecchie che pervadono ogni cosa,

Egli permea l’univeso intero.



Dovunque guardiate, voi trovate questo principio di Sat-Cit-Ananda che è l’attributo di Dio. Se dite che Dio non ha attributi, da dove viene questo Sat-Cit-Ananda? Come il fuoco ha tre attibuti, cioè l’essere rosso, il potere di bruciare e il calore, Dio ha questi tre attributi: Sat-Cit-Ananda. Sat è ciò che esiste per sempre, è stabile, immutabile, puro e privo di ego; questo è il principio di Sat. Poi viene Cit che significa consapevolezza e coscienza. E Ananda da dove viene? La combinazione di Sat e Cit è Ananda. E’ per questo che tutti desiderano la felicità dalla nascita alla morte. Gli studenti sono contenti quando passano gli esami ma questa contentezza dura poco. Essi vogliono raggiungere livelli più elevati; anche dopo aver raggiunto livelli più alti, non sono contenti, vogliono ottenere un lavoro ma anche dopo averlo trovato non sono contenti. Essi saltano da un desiderio all’altro per tutta la vita, ai loro desideri non c’è fine e, per il fatto di albergare desideri illimitati, sono incapaci di ottenere la felicità che non finisce.



La Fede e l’Amore sono essenziali sul sentiero spirituale

La felicità terrena è momentanea; aspirare a questa relicità non è una caratteristica dell’essere umano.



Non siate orgogiosi delle vostre ricchezze, della progenie e della gioventù:

il fluire del tempo può distruggerli in un momento.



Tutte queste cose cambiano e periscono in breve eppure voi le considerate permanenti e sprecate la vita nell’inseguirle. Tutto questo è proprio come un sogno: le regge e i palazzi residenziali che vedete in sogno non sono lì quando vi svegliate e ciò che vedete nello stato di veglia non c’è quando sognate; uno è il sogno di notte e l’altro è il sogno di giorno. Ambedue sono essenzialmente dei sogni ma voi siete presenti in entrambi per cui siete onnipresenti e questo principio eterno è dentro di voi e non all’esterno. La felicità che ottenete dagli oggetti, dalle sostanze e dagli individui del mondo non è permanente; sono cose simili a nuvole passeggere eppure l’uomo le considera permanenti e sopporta molta sofferenza pur di possederle. Dovete attenervi al cammino della spiritualità e comprendere la Verità. Sono migliaia che prendono la via della spiritualità e seguono molte pratiche spirituali: quanti sono capaci di sperimentare la beatitudine? Vi si dedicano per anni e anni e intanto diventano vecchi; alla fine lasciano la spoglia mortale senza aver raggiunto alcun risultato. Perché? La ragione è che non hanno fede sicura; inoltre non hanno amore nel cuore. Io vi ho detto molte volte che ci sono due principi che tengono in piedi la scala della spiritualità: quello dell’amore la sostiente alla base e la fede l’assicura in cima. Soltanto quando avete amore e fede potete salire sulla scala e raggiungere lo scopo della vita. Oggi alcuni hanno l’amore ma non la fede e altri al contrario; la sola fede non basta, anche l’amore è del tutto essenziale. Amore e fede sono legati uno all’altra. Oggi il cuore di molti aspiranti spirituali è pieno di pensieri negativi: come possono ottenere risultati positivi? Dovrebbero liberarsene prima di tutto.



“Una testa vuota si può riempire di qualunque cosa;

è possibile mettere qualcosa nella testa che è già piena?

Come può essere colmata di sentimenti sacri

se prima non viene vuotata?”



Tutti devono lasciare questo mondo un giorno o l’altro, il corpo umano non è imperituro e anche i frutti delle nostre azioni sono passeggeri come nuvole che vanno; perché dovreste sopportare tanta sofferenza per questi frutti temporanei? La gente non si impegna per raggiungere Dio che è vero e eterno, persegue strenuamente l’educazione per acquisire possedimenti materiali e non per ottenere la liberazione. Cosa può darci questa istruzione sulle cose del mondo? Può darci soltanto guadagni materiali, potere e posizione mentre due sono le cose che voi dovreste stimare nella vita: una è la verità e l’altra è la buona reputazione.



La vita nel mondo è passeggera;

anche la gioventù e la ricchezza passano.

La moglie e i figli sono anch’essi temporanei.

Solamente la verità e il buon nome sono duraturi.



Realizzate l’unità nella diversità

Voi dovete guadagnarvi un buon nome; come si fa? E’ possibile soltanto se si segue la via della verità, non in altro modo. La verità è la fonte della buona reputazione dell’uomo; in effetti, la verità è Dio ed è onnipervadente. La verità è proprio la nostra vita e la fonte del sostentamento; è per questo che la nostra cultura antica insegna

Di’ la verità, parla dolcemente e non comunicare verità spiacevoli.

Parla con verità, pratica la rettitudine.



Voi dovreste fare della verità e della rettitudine il fondamento della vita; se volete un buon nome in questo mondo fisico, anche le vostre azioni devono essere buone. Il mondo vi rispetterà finché avrete ricchezze, oro e altri possedimenti materiali; per cosa in effetti la gente vi rispetta? Se pensate che la gente vi rispetti, vi illudete; no, no, non rispetta voi ma la vostra ricchezza, la posizione, il potere e le capacità intellettuali. Voi dovreste ottenere rispetto con il vostro buon carattere; soltanto il carattere conferisce una buona reputazione. Bisogna avere sia carattere individuale che nazionale ma primo deve essere quello individuale; come può una persona avere una “fierezza” della propria nazione se non ha carattere individuale? Se siete fieri della vostra nazione, sarete ricordati nella storia come persone buone. Qual è il significato vero della storia? La storia di Dio costituisce la Storia e questa include le storie degli Avatar come Rama e Krishna. Voi non potete scrivere la vostra storia e chiamarla Storia, sarebbe un insulto alla Storia stessa. La storia di Dio è la Storia vera, quella che descrive gli attributi Divini degli Avatar e gli ideali che Essi hanno propugnato. Voi non dovreste rimanere semplici mortali, dovreste divenire immortali guadagnandovi un posto nella Storia, non dovreste bramare profitti terreni che sono effimeri come nuvole passeggere; non ci sono forse molti intellettuali ricchi che hanno ricevuto un’educazione elevata? Eppure questi cosiddetti intellettuali vedono solamente la diversità nell’unità; il mondo ha bisogno di persone virtuose che vedano l’unità nella diversità e non pseudo intellettuali che dividono l’unità in diversità. Soltanto coloro che vedono l’unità nella diversità trovano un posto notevole nella Storia; comprendete quindi il principio dell’unità nella diversità. I nomi e le forme possono variare ma il Principio della Divinità è uno ed è lo stesso in tutti; quel Principio è Verità. Come si ottiene quella Verità? Non si può apprendere da un insegnante o da un libro, non si può comprare al mercato né si può ricevere in regalo da un amico; la Verità deve essere acquisita con la propria esperienza della vita. Tenete in mente questo Principio della Verità come vostro scopo di continuo; questa è umanità vera.



Lo studio corretto per l’umanità è l’uomo



Il senso di umanità si trova nell’unità di pensieri, parole e azioni; quante persone ne sono in possesso oggi? Quanti sono capaci di sperimentare l’unità? Anno dopo anno, le persone fanno pratiche spirituali, fanno lo studio cerimoniale di molti testi sacri come il Ramayana, il Bhagavata e il Mahabharata; a cosa serve? Ne traggono un beneficio? Mettetevi una mano sul cuore e interrogatevi così potrete scoprire la verità: avete fatto un progresso spirituale magari piccolo? No, niente affatto. A cosa serve condurre una vita simile per quanto tempo volete? Il vostro cuore è il testimone. A che scopo fare quindi tutte quelle pratiche spirituali, far parte delle associazioni, studiare i testi sacri e pregare e adorare? Tutti questi sforzi sono come semi bruciati che vengono dispersi da un colpo di vento, non è questo che dovreste ottenere. Se fate un progresso spirituale effettivo, il vostro cuore ve ne da atto ed è a questo che dovreste mirare.



Proteggete la Verità e la Rettitudine

Studenti! Oggi tutte le vostre azioni sono diventate artificiali. Qualunque cosa fracciate, fatela seguendo il cuore; le arti sono esteriori e il cuore è interiore: seguitelo. Seguire gli altri non serve a niente.



Le opinioni variano da persona a persona



Ci sono tante opinioni quante teste e anche le azioni e i loro risultati variano da uno all’altro; stando così le cose, perché imitate gli altri? Seguite i dettami del vostro cuore

L’imitazione è umana e la creazione è Divina



La creazione viene dal cuore; quando seguite il cuore tutti i dubbi scompaiono, voi procedete sul sentiero spirituale per quante difficoltà e ostacoli incontriate e infine raggiungete la Verità. Questo è ciò che si definisce “ricordare la Verità (Satya Smriti)”. Immergetevi nelle vibrazioni della Verità che sono presenti dovunque; voi non siete in grado di percepirle ma non per questo potete negare la loro esistenza. Intorno a noi c’è l’aria ma gli occhi non la possono vedere; possiamo negarne l’esistenza? Similmente, le vibrazioni divine sono presenti in voi, con voi, sopra di voi, sotto di voi e intorno a voi; dovete sforzarvi di comprendere questo Principio Divino dell’Atma. Ci sono molti che eseguono pratiche spirituali e ascoltano le storie delle anime nobili nelle associazioni ma non conservano niente nel cuore; voi dovete assorbire tutto ciò che è Divino e gettar via quel che appartiene al mondo. Oggi, la gente compie le pratiche spirituali ma non ne ricava alcuna beatitudine e la ragione di questo sono gli attaccamenti alle cose terrene. Le proprietà relative al mondo sono temporanee, alla fine dovete lasciarle tutte; ciò che resta sempre con voi, in voi, intorno a voi e vi protegge è solamente la verità. Questo è il sentiero sacro che dovreste seguire. Ripetere “Rama,Rama” meccanicamente non serve a niente, lo ripetete soltanto con le labbra, non viene dal cuore. Anche un registratore o un disco possono ripetere il Nome Divino all’infinito; che beneficio ne traggono? Molte persone parlano del libero arbitrio, libero arbitrio, libero arbitrio; nessuno ha il libero arbitrio oltre Dio. Voi potete dire di averlo ma in realtà non è così. Voi dovreste usare la vostra volontà e connettere il cuore con Dio, non quello materiale ma il cuore spirituale; dovunque siate e qualunque cosa facciate, dovreste contemplare Dio naturalmente come inalate ed esalate il respiro. Questo processo di inalazione ed esalazione continua durante il sonno, quando lavorate e persino mentre litigate con qualcuno; questo è un processo naturale e niente può intralciarlo. Similmente, voi dovete tenere sempre in mente la Divinità in qualunque forma qualunque cosa stiate facendo e dovete sforzarvi di seguire questo cammino che è sempre vero ed eterno.

Studenti! Ciò che dovete sviluppare oggi sono la Verità e la Rettitudine (Satya e Dharma). Non c’è bisogno di alcuno sforzo speciale per proteggere il mondo; in effetti, nessun individuo lo può proteggere, solamente Satya e Dharma lo proteggono quindi voi dovete proteggerli. Se voi proteggete Satya e Dharma, essi proteggeranno il mondo a loro volta. In raltà, voi dovreste considerarli proprio il vostro alito vitale.



Se distruggete il Dharma, sarete distrutti dal Dharma.

Similmente, se proteggete il Dharma, sarete protetti dal Dharma.



Eppure oggi la gente non sa che cosa siano Satya e Dharma



La Verità rimane invariata nei tre periodi di tempo:

passato, presente e futuro



La Verità non cambia; ciò che cambia col tempo è soltanto verità inerente il mondo (nijam): al mattino è spiritualità (yoga), durante la giornata è indulgenza nel seguire i sensi (bhoga) e alla sera è malattia (roga). Questa è la natura della verità terrena, non è verità affatto.



Liberatevi del desiderio, della rabbia e dell’avidità.

Il Ramayana è la storia della battaglia tra Rama e Ravana; quest’ultimo aveva un solo difetto che lo portò alla rovina: il desiderio. Similmente, la battaglia del Mahabharata fu combattuta a causa dell’avidità di Duryodhana che causò la sua caduta e, ancora analogamente, il Bhagavata descrive la storia di Hiranyakasipu che incontrò la sua fine per colpa della caratteristica malvagia della rabbia. Così il Ramayana, il Mahabharata e il Bhagavata ci insagnano che anche una sola caratteristica malvagia causa all’individuo una distruzione enorme e lo porta alla rovina. Cosa dire quindi del destino dell’uomo di oggi che ha in sé tutte e tre le caratteristiche malvagie cioè il desiderio, la rabbia e l’avidità? Esse costituiscono gli ostacoli maggiori sul sentiero che porta a Dio; in effetti, come afferma la Gita, sono veramente i tre cancelli principali che portano all’inferno. Chi le ha è destinato alla distruzione per cui dovete sforzarvi di eliminare queste qualità malvagie per prima cosa; solamte allora la vita diverrà utile e voi otterrete una buona reputazione. Diversamente cadrete in discredito. Un fico può apparire bellissimo ma, quando lo aprite, potete trovarlo pieno di insetti; in modo simile, oggi l’uomo brilla all’esterno, agisce come se fosse felice ma è come una recita in un film, non è felicità vera. La felicità reale è quella che viene dal cuore, è l’appagamento vero e la beatitudine che sono la vostra proprietà effettiva. Chi è l’uomo più povero al mondo? Colui che ha molti desideri è il più povero. Chi è l’uomo più ricco al mondo? Colui che è più soddisfatto è il più ricco. Solamente chi è soddisfatto può raggiungere la pace ma oggi chi è soddisfatto? In realtà nessuno. Le persone hanno i desideri ma non la soddisfazione e i loro desideri vanno aumentando continuamente. L’uomo deve abbandonare trishna (il desiderio) e seguire Krishna; se Lo segue, può raggiungere qualunque cosa. In modo simile, sarete liberi dalle difficoltà se seguirete Rama quindi recitate il Nome del Signore e obbedite ai Suoi comandamenti. Fin dove seguite ciò che il Signore prescrive? Rama rappresenta l’ideale dell’obbedienza ai comandi del padre; quanti seguono oggi ciò che dicono i genitori? Rama fu l’incanazione della Verità ma oggi la gente segue soltanto il falso, esegue il Satya Narayana Vrata una volta all’anno ma per il resto dei dodici mesi si rivolge solamente a asatya (non verità). Questo non è corretto.



Dovunque, in ogni luogo e in tutte le circostanze

meditate su Dio



Le persone non fanno neppure uno sforzo piccolo per seguire la verità: in qualunque momento aprano bocca, dicono solamente falsità, non cercano neppure di sapere cosa sia Satya.



L’uomo è l’incarnazione di Sat-Cit-Ananda

Studenti! Non abbandonate mai la verità qualunque sia la circostanza, sostenetela anche a rischio della vita. Satya è in voi, con voi, intorno a voi e vi proteggerà come le palpebre proteggono gli occhi. Harischandra meritò il titolo di Satya Harischandra aderendo irremovibilmente alla verità. Quante sofferenze dovette subire e quante difficoltà dovette sopportare! Egli fu persino costretto a vendere la moglie e il figlio, perse il regno e divenne il custode di un crematorio. Nonostante tutto questo, rimase tranquillo e impassibile attenendosi alla verità; infine, Dio Stesso si manifestò davanti a lui, gli restituì ciò che aveva perduto e gli assegnò il titolo di Satya Harischandra. I Veda dichiarano:



O figli dell’immortalità! Ascoltate.



L’uomo deve meritare il titolo di figlio dell’immortalità (amruta putra); voi siete amruta putra e non anruta putra (figli della menzogna), siete nati per la verità e non per la falsità. Dio è l’incarnazione della Verità e tutti sono la Sua progenie; come le bolle d’acqua hanno origine dall’acqua, tutti gli esseri umani provengono dall’oceano di Sat-Cit-Ananda. Tutti dovrebbero comprendere questa verità. Voi siete umani nella forma ma siete essenzialmente incarnazioni di Sat-Cit-Ananda. Come sarete beati se terrete un sentimento simile radicato profondamente nel cuore! I sentimenti non devono essere artefatti, devono essere prodotti naturali del vostro cuore; voi dovreste avere la convinzione certa “Io sono l’incarnazione di Sat-Cit-Ananda. Il corpo, la mente e l’intelletto possono perire ma io sono il Principio Eterno Immortale dell’unicità, l’Atma”; quando avrete questi sentimenti incrollabili, raggiungerete la Divinità ma la gente oggi non ha fede in questi sentimenti, come può quindi raggiungerLa? Per questo, abbiate fede in voi stessi e in Dio. Se avete questa, potete avere qualunque cosa. Siate impavidi, non temete alcunché; perché dovreste avere paura se avete la Verità con voi? La Verità non ha paura di niente. Per questo i Veda dichiarano:



Di’ la verità. Solamente la Verità trionfa.



Voi potete unirvi al Principio della Verità soltanto seguendo la via dell’Amore. Tutti i Miei Discorsi iniziano con la verità e l’amore e con essi finiscono; Io posso parlare o no di qualunque altro soggetto ma mi riferisco sempre a Satya e Prema. Non c’è Discorso in cui Io non tocchi questi due argomenti e la ragione è che Amore e Verità sono in verità la vita di ognuno. I due sono come l’inalazione e l’esalazione del respiro: come l’uomo non può vivere senza inalare ed esalare, non può vivere senza Satya e Prema. Satya simboleggia il processo di inalazione So e Prema denota il processo di esalazione Ham; i due si uniscono nel formare il Mantra Soham immortale che sostiete la nostra vita.



Fate di Dio il residente del vostro cuore

Studenti! Generate in voi la verità e l’amore sin da questa giovane età. Non fate mai un uso errato di Satya e Prema, aderite alla verità e seguite il sentiero giusto; le persone distorgono la verità e l’amore a causa dell’egoismo e dell’interesse personale. Satya Harishchandra poté sostenere la verità grazie alla situazione di quei giorni, al contesto così puro; niente poteva distoglierlo dalla via della verità ma l’influenza negativa dell’era di Kali è tale che anche se Harishchandra fosse qui oggi, la gente gli farebbe dire le bugie. Molti si prefiggono seriamente di dire la verità ma, all’atto pratico, dicono solamente bugie; questo è dovuto all’influenza dell’Era di Kali. Voi non dovete diventarne vittime. Lasciate che la vostra verità faccia traboccare la Beatitudine nel cuore; non importa neppure che seguiate alcuna pratica spirituale, basta che abbiate amore e verità. La violenza non ha spazio dove ci sono la Verità, la Rettitudine, l’Amore e la Pace; coloro che hanno in sé Satya, Dharma, Shanti e Prema vedranno Ahimsa (non violenza) manifestarsi in loro gloriosamente. A causa della mancanza di questi valori, oggi il mondo è intriso di violenza; dovunque guardiate c’è violenza: in casa, al mercato, in treno, in autobus o in aeroplano. Oggi la vita è piena di paura e l’uomo è preso nella confusione del mondo; l’atmosfera intera è piena di paura e l’uomo è preso dalla paura anche quando rimane a casa sua senza avventurarsi in alcun luogo. Qual è il posto ove non c’è paura? Non c’è paura vicino a Dio. Quando Dio è insediato in voi, non c’è spazio per la paura quindi, prima di tutto, fate di Dio il residente del vostro cuore. L’uomo è dotato di un cuore in modo che vi possa installare Dio e non dare spazio ai pensieri che riguardano il mondo. Dio è il residente del vostro cuore; non solo questo: Dio ha promesso

Io risiedo dove il Miei devoti cantano le Mie Glorie, Narada.



Voi Lo trovate insediato dovunque si canti la Sua Gloria.



Gli studenti devono conoscere l’eredità culturale di Bharat

Dite sempre la verità, in tutte le circostanze; potete trovare qualche difficoltà all’inizio ma, parlando sinceramente, dire la verità è molto facile, non comporta alcuno sforzo mentre dovete pensare e pianificare molto se volete dire le bugie. Quanta fatica è necessaria per dire le bugie! Perché faticate tanto per dire il falso? Dite il vero che non comporta alcuno sforzo. Dire la verità è facile come schiacciare i petali di un fiore. Com’è facile riportare le cose come sono! Se qualcuno vi chiede “Chi ha fatto la traduzione?” potete rispondere immediatamente “Anil Kumar” ma, se non volete dire il nome di Anil Kumar, dovete fare un mucchio di invenzioni; perché vi sottoponete a tutta questa difficoltà? Perché non dite la verità e raccontate le cose come le vedete? Avete bisogno di uno specchio per guardare il vostro braccialetto? Potete vederlo direttamente. Invece il vostro Sé non potete vederlo, dovete avere il terzo occhio aperto, l’occhio dell’amore; con i tre occhi della Verità, della Rettitudine e dell’Amore, potete vedere qualunque cosa.

La pratica dello Yoga comporta tre processi: inalazione, ritenzione e esalazione. Ci sono tre canali nervosi sottili, Ida, Pingala e Sushumna, attraverso i quali il Principio Vitale (Prana) scorre nel corpo; Ida è il canale nervoso destro, Pingala è il sinistro e Sushumna quello centrale. Quando Mira cantava “Oh mente, vai sulla riva del Ganga e dello Yamuna …..”si riferiva in effetti a Ida e Pingala; in realtà, il Ganga e lo Yamuna sono dentro di voi, non avete bisogno di alcun biglietto o mezzo di trasporto per andare sulle loro rive. Andarci è molto facile, tutto ciò che serve è focalizzare l’attenzione tra le sopracciglia (bhrumadya); così vi liberate di tutti i pensieri. Lì c’è il terzo occhio ma, se vi aprite la fronte, non potete vederlo, vedete soltanto uscire del sangue: il terzo occhio non si trova sul piano fisico, è sul piano sottile. Dio è definito anche trinetra (dotato di tre occhi); perché? Ogni uomo ha due occhi con cui può vedere il passato e il presente ma non il futuro; Dio soltanto può vedere anche il futuro. La cultura indiana antica è colma di significati interiori di questo tipo. Com’è sacra, ideale, elevata, nobile e vibrante la nostra cultura antica! Gli studenti dovrebbero cercare di rendersene conto; purtroppo essi non sanno cosa sia la cultura. Eliot condusse molte ricerche sulla cultura e alla fine disse: “La cultura è la via della vita”. Cosa significa “la via della vita”? Questa è la via che ci conduce alla meta della vita umana, è la nostra eredità sacra e Divina. Perché i Bharatiyas che hanno questa cultura così ricca stanno andando fuori strada? Almeno da oggi in poi, sforzatevi di sostenere la vostra eredità culturale. Questo è possibile solamente con l’amore.





(Bhagavan ha concluso il Suo Discorso con il Bhajan “Prema Mudhita Mana Se Kaho…”)



Prashanti Nilayam, 13 Luglio 1996,

Sai Kulwant Hall



(Dal “Sanathana Sarathi” Novembre 2011)