DISCORSO DIVINO

Coltivare l'amore è il bisogno più grande

2 novembre 1985

L'istruzione moderna sviluppa l'intelletto e conferisce competenza ma non indirizza in alcun modo a compiere le giuste rinunce. Che valore ha l'acquisizione di tutta la conoscenza del mondo senza il carattere? La conoscenza si è moltiplicata e con essa sono cresciuti anche i desideri. Il risultato è che si è degli eroi a parole ma degli zeri nell'azione. A che cosa serve acquisire intelligenza e capacità se non si mette in pratica neppure una piccola parte di ciò che si è imparato?

La parola Verità è Dio. La Rettitudine (Dharma) è radicata nella Verità. La Verità è il cuore della parola. La Verità è tutto.
(SATHYAM Ekapadam Brahma. Sathye Dharmo Prathishtitah. Sathyameva vaak-hridayam. Sathyam Sarvam)

Incarnazioni dell'Amore!
La Verità è la stupenda residenza di Dio. La Rettitudine è saldamente basata sulla Verità. I Veda, che rappresentano la Conoscenza e la Saggezza Superiore (Jnana e Vijnana), sono Incarnazioni della Verità. Coloro che nella vita intendono acquisire livelli superiori devono seguire i precetti della Verità.


Indice
Le nove gemme da proteggere
Conoscenza non significa erudizione libresca
Le nostre compagnie determinano il nostro carattere
Aiutare gli altri è meritorio

Bambini ideali dell'India antica
Il legame tra la scienza e la spiritualità
La condotta onesta è la sola cosa che conti
Coltivare l'Amore è il bisogno più grande



Le nove gemme da proteggere
Verità, carità, penitenza, sacrificio, amicizia, malleabilità, dirittura morale, servizio al Guru e lo studio sono le nove gemme che ogni ricercatore della conoscenza deve proteggere. La Rettitudine (Dharma), la Pace (Shanti), l'Amore (Prema) e la Non violenza (Ahimsa) si trovano nello stato in cui la Verità e la Bontà prevalgono. La Verità fondamentale è una ma i saggi l'hanno chiamata con molti nomi. L'uomo ideale è colui che aderisce alla Verità e non l' abbandona in nessuna circostanza. Egli vive la vita vera. La Verità non esiste per il bene di nessuno in particolare, trascende i limiti di tempo, spazio e personalità, è il respiro vitale di tutti i paesi, di tutte le genti in tutti i tempi. Il grande signore dell'umanità, il grande Manu, dopo profonde ricerche, analisi ed esperienze, fece questo dono all'umanità: 'Dite la verità, dite ciò che è piacevole, non dire mai ciò che è spiacevole' (Sathyam bruyaath, priyam bruyaath, Na bruyaath Sathyam Apriyam). Non dovete dire una cosa non vera perché può essere piacevole né dire una verità che sia spiacevole. Questo grande consiglio fu dato da Manu all'umanità.




Conoscenza non significa erudizione libresca
L'uomo può compiere veri progressi solo quando abbandona l'idea che l'istruzione si persegua allo scopo di guadagnarsi da vivere. La connessione fra istruzione e posto di lavoro dev'essere completamente recisa. L'istruzione è per la vita e non per guadagnarsi di che vivere. Solo chi comprende profondamente questa verità è una persona veramente istruita. Sin dai tempi antichi questa verità è stata riconosciuta dai Saggi di Bharat che hanno preservato l'eredità culturale della nazione. Conoscenza non significa mera erudizione, non consiste nel trasferire il contenuto dei libri al cervello. L'istruzione ha lo scopo di trasformare il cuore. Oggi l'uomo è orgoglioso di quel poco di conoscenza che ha acquisito sul mondo fisico e si vanta di conoscere tutto dell'universo. La vera conoscenza è quella che instaura armonia e sintesi tra la scienza da un lato e la spiritualità e l'etica dall'altro. L'uomo dovrebbe quindi determinare prima di tutto il vero valore dell'istruzione. Oggi, a causa dello straordinario sviluppo della fisica, l'uomo tende a sentirsi molto sapiente, ma solo quando cercherà di capire la Conoscenza che trascende la fisica potrà trarre da quest'ultima pieno beneficio. Al di là della fisica c'è la metafisica. Ultimamente, alcuni stanno iniziando a comprendere questo fatto e si stanno imbarcando nell' esplorazione spirituale. Grandi Saggi come Vasishta, Vamana, Jamadagni, Vishvamitra, Gotama e Parasara erano tra i Septarishi che raggiunsero l'eminenza grazie alla loro grandezza spirituale. Abbiamo Saggi simili oggi? Non si può dire che i risultati della scienza moderna non siano prodigiosi né ci sono dubbi sulla necessità della conoscenza scientifica ma si deve comprendere che è altrettanto necessario sviluppare parallelamente il nostro senso di discriminazione per il corretto uso della scienza di pari passo con lo sviluppo della conoscenza scientifica. È proprio a causa del fatto che questa discriminazione nell'uso della scienza è venuta a mancare che il mondo si sta confrontando con molti pericoli e difficoltà.




Le nostre compagnie determinano il nostro carattere
Eppure anche oggi ci sono alcune menti elevate che, pur perseguendo la scienza, esplorano le verità spirituali, le analizzano e cercano di vedere come esse possano essere usate per trasformare l'uomo. Newton, dopo aver scoperto il potere di gravitazione della Terra, disse: "Sebbene io abbia scoperto la forza di gravità, essa è sempre esistita (anche) prima della mia scoperta." Egli ammise anche: "Io sono riuscito ad identificare la forza di gravità, non l'ho creata". Egli era convinto che esistesse un Creatore della forza di gravità. Anche Einstein, dopo i suoi studi scientifici sul funzionamento della natura, rivolse la mente agli argomenti spirituali e comprese che, per il cammino spirituale, è necessaria la compagnia di uomini buoni e che tale compagnia può trasformare la condizione umana. Egli dichiarò, "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei", il che dimostra che ciò che siamo viene determinato dalle persone che frequentiamo. Il grande filosofo Heisemberg, dopo aver studiato in vari campi della scienza, si imbarcò in una ricerca del collegamento tra la fisica e la spiritualità e scoprì i grandi segreti contenuti negli Yogasastra. Egli disse, "Dominate la mente, siate menti eccellenti". Un altro grande scienziato, Schroedinger, scoprì che la scienza e la spiritualità sono integralmente connesse e che la seconda è la base della prima. Egli notò anche come lo sviluppo della scienza avesse portato a una moltiplicazione dei bisogni e provocato un indebolimento della volontà e dell'intelligenza umane. Egli dichiarò: "Più desidèri, più disperazione".




Aiutare gli altri è meritorio
Ci fu un altro grande pensatore, di nome Dirac, che cercò la connessione tra scienza e spiritualità. Egli cercò di trovare il fattore unico alla base di tutte le cose della creazione e a questo scopo condusse degli esperimenti, scoprendo che la verità si trova nel detto 'Amate sempre, non fate mai del male'. La conclusione di Dirac non è altro che un'eco della significativa affermazione che il Saggio Vyasa fece dopo avere completato le sue opere dei diciotto Purana: "Aiutare gli altri è meritorio, far loro del male è peccato". Abbiamo ancora un altro pensatore moderno, De Broglie, che aveva cominciato come critico della spiritualità ma, dopo un'indagine accurata, ammise che il suo criticismo era dovuto all'ignoranza e proclamò, per esperienza personale, che la Divinità è il nocciolo di ogni cosa nell'universo. Tali profeti della Verità non mancano nel mondo della scienza. Questi grandi scienziati che hanno esaminato, esplorato e dichiarato la Verità, sono simili agli antichi Sette Saggi (Septarishi). Newton dichiarò che l'universo è una manifestazione di Dio e che tutto passa per il potere di Dio. Ai nostri tempi Fritzof Capra ha investigato sulla relazione tra l'atomo e le vibrazioni in natura. Nei tempi antichi, Vyasa dichiarò che l'universo è scaturito dalla vibrazione del suono. Sita e tutte le cose della Creazione, viventi e non viventi, sono il prodotto di queste vibrazioni.




Bambini ideali dell'India antica
Ecco un episodio dal Mahabharata: una volta Arjuna, quando sua moglie Subhadra era incinta, non sapendo che il bambino che ella portava in grembo era il futuro eroe Abhuimanyu, cominciò a raccontarle tutto sull'arte della guerra e sul Padmavyuha, una sorta di complicata formazione militare. In quel momento entrò Krishna e gli fece notare che il bambino veniva influenzato dal racconto. A Bharat c'è l'antica tradizione di raccontare alle donne incinte storie di eroi e santi in modo che i bambini in gestazione vengano influenzati dalle vibrazioni prodotte da tali storie sublimi e dai pensieri che suscitano nelle madri. Gli antichi Rishi conoscevano questa verità. Non c'è da meravigliarsi che i figli nati in queste condizioni avessero un carattere nobile e virtù eroiche. Raccontare storie di figli esemplari, come Markandeya, Dhruva e Prahlada, era una pratica comune. Esse fornivano l'ispirazione e gli ideali ai bambini di quei tempi. Che cosa vediamo oggi? Le donne incinte guardano la televisione, i film ed altri mezzi di comunicazione deleteri che mostrano crimini e sesso. Il risultato è che i nascituri sviluppano tendenze indesiderabili. Ciò che Krishna disse ad Arjuna poteva essere considerato privo di significato precedentemente ma oggi gli scienziati occidentali comprendono che ciò che diceva il Mahabharata è vero. L'Istituto per la salute dell'infanzia e lo sviluppo umano, connesso con l'Università Americana della Carolina, ha condotto degli esperimenti sui fattori che influenzano lo sviluppo dei bambini. Un eminente scienziato di questo istituto, Anthony Casper, dopo vari esperimenti è arrivato alla conclusione che ciò che Sri Krishna disse era vero, anche se le vostre menti malate non possono comprendere pienamente la verità profonda che è alla base della Sua affermazione. Anthony Casper annunciò le sue scoperte il 3 gennaio 1984 durante una conferenza di ricercatori. I suoi esperimenti evidenziarono che il cibo ingerito dalla madre, i suoi pensieri e le parole che ascolta hanno un impatto sul bambino che porta (in grembo).




Il legame tra la scienza e la spiritualità
Possiamo ben dare il benvenuto al fatto che oggi ci siano scienziati dalla mente aperta che sono disposti ad esplorare le verità dichiarate dai nostri saggi antichi e a cercare la connessione tra la scienza e la spiritualità. Al contrario, è un peccato che persone nate in questo grande Paese con una tale preziosa eredità conducano vite contrarie ai suoi ideali e sprechino le loro opportunità. Dopo l'allunaggio, il cosmonauta americano Mitchell osservò la terra dalla luna e la vide come un enorme diamante luminoso nel vasto manto di velluto blu. Assistendo a questo spettacolo, egli pianse, colpito da questo sentimento, e chiese: "Essendo nati su una terra così meravigliosa e splendente, perché gli uomini si comportano da esseri ignoranti dalla mente malvagia? Da un diamante può uscire soltanto un diamante e non un semplice pezzo di pietra. Perché dal suolo puro e santo della Madre Terra devono nascere uomini malvagi?" Egli trovò la risposta nell'attrazione che l'uomo prova per le cose materiali e nella mancanza di interesse per le buone qualità.




La condotta onesta è la sola cosa che conti
Si dovrebbe capire che qualunque titolo di studio e qualsivoglia posizione o nome si posseggano, senza una condotta virtuosa essi non hanno alcun significato. La retta condotta è la sola cosa che conti veramente. Ciò che fate determina ciò che ricevete per cui vi dovete concentrare su una condotta onesta. Abbandonate i sentimenti meschini, allargate la vostra visione. La vera istruzione può essere riassunta in una parola: Amore, l' Amore che tutto comprende. Una vita senza amore è peggiore della morte. La conoscenza secolare è senza dubbio necessaria ma non è tutto, dovete conoscere anche la fondamentale Verità della vita e del destino dell'uomo. Oltre ad acquisire la conoscenza, dovete anche coltivare le discipline del comportamento virtuoso, come il rispetto per gli anziani, l'amore per i genitori e l'affetto per gli amici. L'affetto che mostrate deve essere costante, continuo ed immutabile come il respiro. L'istruzione di oggi è un processo in cui si riempie la mente con il contenuto dei libri, la si svuota nella sala dell'esame e si torna a casa a mente vuota. La vera istruzione consiste nel coltivare il cuore. Ciò che dovete apprendere deve diventare parte del vostro essere. Solo così avrete un senso di appagamento ed instaurerete una completa armonia tra pensiero, parola ed azione. Oggi il paese ha bisogno di persone che conducano vite integre.




Coltivare l'Amore è il bisogno più grande
In tutti i paesi la gente parla di pace ma le sue azioni sono contrarie a ciò che professa; essa da una parte parla di pace e dall'altra tiene in mano la bomba atomica. Tutto il mondo soffre per l'inquinamento ambientale. I discorsi sulle guerre stellari contengono la minaccia di inquinare persino lo spazio esterno. Nei cuori degli uomini va edificato il desiderio di pace. Oggi coltivare l'Amore è il bisogno più grande. Questa grande folla è una manifestazione di Amore in azione. Qui ci sono centinaia di migliaia di persone: è stato mandato loro un invito? Sono venute per amore per Sai, per l'Amore di Sai. Non serve acquisire tutti i tipi di conoscenza, ripetere il Nome di Dio e meditare se non c'è Amore nel cuore. Soltanto l'Amore può salvare il mondo. Studenti, insegnanti ed amanti dell'istruzione! Io desidero che, nel vostro tentativo di perfezionare il sistema didattico, voi forniate Amore, dharma e Valori Morali perché soltanto questi possono far progredire il paese e metterlo in condizione di recuperare la sua antica gloria.




Prashânti Nilayam, 22 novembre 1985
Sai Kulwant Hall
Quarta assemblea dei laureati dell'Istituto di Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, di cui Bhagavan è Rettore