PERLE DI SAGGEZZA SAI

2 gennaio 2003

Cari Fratelli e Sorelle. Lasciatemi innanzitutto augurarvi un Buon Anno. Questo è il primo incontro dell'Anno Nuovo, 2003. Ho alcuni dettagli accaduti nel mese di dicembre da condividere con voi, dettagli che sto per raccontarvi.

In dicembre si è parlato di tre cose importanti. Il primo argomento riguarda il Natale e Gesù Cristo, soggetto al quale sono sicuro sarete molto interessati. Il secondo avvenimento è la visita di Abdul Kalam, il Presidente indiano. La sua visita qui, i sentimenti, le opinioni che ha espresso, le lettere che ha scritto,
sono il secondo tema del quale parleremo. Il terzo argomento è la recente conquista dell'Università "Sri Sathya Sai", pubblicamente dichiarata la migliore Università di tutta l'India.

Il motivo per cui abbiamo deciso di divulgare queste conversazioni è che, come le conversazioni di Ramana Marishi con i suoi discepoli sono state annotate e noi rese disponibili ai giorni nostri, così anche le conversazioni di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba devono essere rese disponibili ai posteri. E' per questo motivo che abbiamo organizzato questi incontri e sono lieto che vengano accettati con
entusiasmo.


Questa è la conversazione avuta con Bhagavan il: 22 DICEMBRE 2002

L'argomento è stato il Natale e Gesù Cristo. In quei giorni in tutta Prasanthi Nilayan i canti natalizi (le prove del coro) echeggiavano mattina e sera . Era così bello!
Bhagavan è estremamente felice della devozione degli stranieri che, provenienti dalle diverse parti dell'estero, meticolosamente, scrupolosamente, con estrema precisione, fanno le prove dei canti di Natale. E' davvero fantastico. Bhagavan ha apprezzato immensamente sia le prove, che l'esibizione effettiva di tali canti. Lasciate che anch'io mi congratuli con voi.

Quel pomeriggio, perciò, il Natale e la vita di Gesù Cristo sono stati l'argomento del giorno.
Bhagavan ha detto: "I cattolici hanno la loro filosofia. Essi seguono il Cristianesimo con i loro concetti personali, ma non sono stati accettati. Una parte dei cristiani si è opposta a loro, non li ha accettati. Ecco chi sono i Protestanti.
Quando Gesù ha detto che ogni uomo è Dio, significa che l'Atma, il Sé, lo Spirito è Dio. Tutto ciò è Chaitanya Shakti, l'energia divina, il potere divino. L'energia cosmica è divina".

Swami ci ha poi parlato di come Gesù affrontò l'opposizione. Molte persone Lo mettevano in dubbio, molti non Gli credevano, ma Egli affrontò questa sfida come ogni Uomo divino. Dichiarando la Sua divinità, Gesù mostrò che tutti sono Dio, che tutti sono uguali, che tutti sono divini.
E questo lo ritroviamo in Swami stesso, quando qualcuno Gli chiede. "Swami, sei Tu Dio?" e Lui risponde: "Si, lo sono, ma lo sei anche tu". Questo è ciò che si trova negli insegnamenti di Gesù.
Quando affermò che tutti sono Dio, voleva dire che l'intera creazione è divina.

Bhagavan ha citato un miracolo accaduto nella vita di Gesù Cristo.
Cercando di pescare, alcuni pescatori gettarono le reti ma, quando arrivò la sera, le loro reti erano ancora vuote. Eranoinfastiditi e frustrati. Gesù, che passava di là, li condusse da un'altra parte del fiume e chiese loro di gettare le reti, le quali si riempirono fino a scoppiare, con grande sorpresa di tutti.
Grazie a questa loro esperienza personale, i pescatori riconobbero la natura di Gesù. Questo è ciò che chiamiamo "miracolo".

Un esattore delle tasse chiamato Matteo andò dai pescatori a riscuotere il denaro, ma essi si rifiutarono di pagare. Gesù disse: "No, no, no. Adesso avete pesci a volontà. Perché dite bugie?
Stamattina era vero, ma adesso, dopo avervi condotto in quel luogo (del lago), avete pescato a volontà. Perché dite di non aver pescato niente? Dovete pagare le tasse". Ecco ciò che disse Gesù.
Egli è Giustizia, è Verità, è Rettitudine, è Legge. Non ci sono dubbi sulla Sua divinità.

La Verità di Gesù trasformò Matteo, il quale divenne Suo devoto e smise di riscuotere tasse. Egli si commosse e quel giorno venne toccato dalla Verità di Gesù Cristo.
C'era anche un altro uomo, un importante personaggio pubblico dell'epoca: Paolo. Egli non credeva a Gesù, dubitava di Lui. Ma poiché Egli gli apparve in sogno, Paolo si trasformò. Egli beneficiò dei Suoi insegnamenti. Colui che prima criticava, successivamente divenne San Paolo.
Questo è ciò che accade ogni volta. Anche oggi, infatti, i critici di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba vengono trasformati, con loro grande sorpresa. Quelli che prima dubitano di Lui, successivamente diventano i più grandi devoti. Questo è quanto accade oggi e ciò che accadde anche ai tempi di Gesù.

Bhagavan ha proseguito: "Quando Gesù è nato, tre saggi (i Re Magi)
andarono a visitarLo. Uno di loro disse: 'Questo Bambino amerà Dio'.
Il secondo disse: 'No, no. Sarà Dio ad amare questo Bambino'. Il terzo disse: 'No. Egli Si identificherà con Dio. Egli sarà Dio'."

Poi Bhagavan ha citato un altro punto. Gesù era sempre circondato dai discepoli e da tutti coloro che Lo seguivano per ascoltare i Suoi discorsi divini. Fra loro ce n'era uno chiamato Giuda Iscariota.
Egli è il traditore, colui che per soldi ingannò il suo Guru e lo vendette ai soldati romani.
Questo condusse alla crocifissione di Gesù Cristo. Solo per alcuni denari d'argento, Giuda vendette il Maestro: "Gesù è Colui al quale bacerò l'anello. ArrestateLo". Poiché si vestivano tutti allo stesso modo, era difficile identificarLo, mentre con quel bacio Gesù sarebbe stato facilmente riconoscibile. Ecco come Giuda tradì Gesù.

Che cosa accadde agli altri discepoli? Con una scusa o con l'altra, anche loro scapparono, Maria piangeva per la situazione di Gesù, l'unico figlio di Dio. Nel vederla Gesù disse: "Madre, perché stai piangendo? La morte è l'abito della vita".
Commentando questa frase, Bhagavan ha detto: "Non si deve piangere o
preoccuparsi per la morte.
Quando cambiamo vestito una o più volte al giorno, piangiamo forse?
Certamente no. Come indossiamo abiti nuovi, così indossiamo nuovi corpi. Non esiste ne' nascita, ne' morte. E' come cambiare abito".
Ecco cosa Gesù intendeva con la frase: "La morte è l'abito della vita".

Bhagavan ha menzionato un'altra frase di Gesù. Quando era nel momento
critico, circondato da chi Lo accusava, da chi era pronto a crocifiggerLo, Gesù, il figlio di Dio, il Compassionevole, il Giusto, che cosa disse? "Tutti sono Uno, Figlio mio. Sii equanime con tutti".
Che affermazione! Solo Cristo poteva dirla. Nemici da una parte, traditori dall'altra, discepoli dall'altra ancora; dolore, agonia...
In mezzo a tutto ciò, Egli pronunciò quelle parole: "Tutti sono Uno, Figlio mio. Sii equanime con tutti".
Credo vi ricordiate cosa Bhagavan ha affermato una volta : "Possono lodarMi, possono accusarMi: Io benedico entrambi. Perché sono oltre a tutto ciò. Dio trascende la lode ed il biasimo; Egli non è toccato dalla vostra lode, ne' Si deprime per la vostra critica". Ecco cosa ci ha detto Bhagavan.

Ho domandato: "Bhagavan, (nella chiese) c'è la statua di Maria con in braccio il Bambino. Le persone adorano anche Maria. Perché?".
Bhagavan ha risposto - per favore notate questo punto - "Come voi adorate Ishwaramma, la Madre di questo Corpo, per aver dato nascita a questo Avatar, così le persone adorano Maria con riverenza, devozione e gratitudine per aver dato nascita a Gesù, il Figlio di Dio. La loro adorazione è un atto di gratitudine".

Ho fatto un'altra domanda: "Swami, nella nostra tradizione orientale ci sono i saggi, che noi chiamiamo rishi. Nella Bibbia, però, non si trovano saggi; nel Cristianesimo non ci sono saggi.
Vorrei un Tuo commento a riguardo".
"No, no, no. Coloro che nella cultura indiana chiamate saggi, nella Bibbia vengono chiamati santi.
San Paolo, San Luca, San Matteo, San Giovanni sono tutti santi". ha risposto Bhagavan.

Sono orgoglioso di dire che provengo da un collegio cristiano. Ho passato circa 30 anni in un collegio cristiano e ne vado fiero. Se oggi vi posso parlare in inglese così, il merito va alla "Missione Cristiana Luterana d'America", che ha sponsorizzato il collegio in cui ero, il "Collegio Cristiano dell'Andhra", a Guntur.
"Swami, per la connessione, l'affinità che ho con la teologia cristiana, ho da farTi una domanda".
Baba era di buon umore: "Forza, domanda".
"Come seguace della Cultura indiana, come devo interpretare il concetto di Padre, Figlio e Spirito Santo?"

Baba ha risposto: "Non hai mai sentito cosa molto spesso ripeto? Tu non sei una persona, ma tre: 1) Colui che credi di essere; 2) Colui che gli altri credono che tu sia; 3) Ciò che realmente sei.
Ossia, Padre, Figlio e Spirito Santo".

"Swami, Gesù è stato crocefisso. Che situazione pietosa! Ho saputo che Tu hai mostrato la croce ad un devoto di nome John Hislop. E' vero?"
"Certamente. Gli ho mostrato (un pezzo della) la croce originale sulla quale Gesù venne crocefisso".

"Swami, Ti dispiacerebbe raccontare come Hislop è venuto a sapere di Te, come è arrivato qui?"
"Il Dr. Hislop era nel Kashmir, la corona dell'India. Ha vissuto nel Kashmir per 10 anni perché era in cerca di saggi e santi, ma non riuscì a trovarne nessuno. A quel tempo il Segretario della Difesa indiano, che conosceva molto bene il Dr. Hislop, lo invitò a visitare Delhi proprio nei giorni in cui anch'Io ero in visita nella capitale.
Hislop M'incontro per la prima volta a Delhi".
Hislop non solo incontrò Swami in pubblico, ma si recò anche nel palazzo dove Swami era ospite.
Quando Lo vide fu estremamente felice di aver finalmente visto un santo, un saggio, del quale era stato in cerca per i passati 10 anni.
Hislop stesso dichiarò di aver visto un'immensa aura intorno alla testa di Bhagavan, tipica delle Anime nobili. Dopo l'incontro con Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, l'eterna ricerca di Hislop si concluse.

Hislop seguiva Bhagavan ovunque Egli andasse. Swami stesso ha menzionato un miracolo sperimentato da John Hislop. Swami aveva chiesto a Hislop di portare una grossa cassa di metallo contenente molti sari, che Bhagavan avrebbe dovuto distribuire. Hislop passava a Swami i sari che Lui regalava.
Come tutti voi ben sapete, Bhagavan regala sempre il meglio. Il meglio. Mai, mai cose scadenti. Per questo nella cassa rimasero alcuni sari che non vennero distribuiti. Ad un certo punto Hislop notò dell'acqua in fondo alla cassa, acqua che prima non c'era. Se fosse infatti stata lì fin dall'inizio, tutti i sari sarebbero stati bagnati.

Hislop, sorpreso, domandò: "Swami, cos'è quest'acqua?"
Bhagavan rispose: "Sono le lacrime dei sari rimasti, dei sari non abbastanza fortunati da essere distribuiti dalle Mani divine, che stanno piangendo. Si sentono infelici per non aver meritato la fortuna di essere stati toccati dalle Mani divine". Questo è ciò che Bhagavan quella sera ci ha raccontato.

Questo fatto mi ha spronato a fare una domanda: "I sari che piangono, Swami?!?! Come faccio a crederci? Hanno, i sari, Chaitanya (Consapevolezza divina)?".
Bhagavan ha affermato: "A questo mondo non esiste altro che Chaitanya. Non esiste oggetto privo di Consapevolezza. Ricordatelo.
Tuttavia Chaitanya si esprime a tre livelli: 1) a livello fisico ed è chiamato conscio 2) a livello mentale ed è chiamata coscienza 3) a livello atmico ed è chiamata Consapevolezza.
Perciò: conscio, coscienza e Consapevolezza sono i tre livelli di espressione di Chaitanya. In altre parole, ci sono differenze dal punto di vista dell'espressione, ma fondamentalmente sono tutte e tre manifestazioni di Chaitanya". Questo è quanto Bhagavan ci ha detto.

"Swami, se tutto è Consapevolezza, se tutto è divino, devo forse capire che non posso più utilizzare male i 5 elementi? Che non devo più utilizzare scorrettamente i miei sensi? Che non posso abusare della natura? Devo interpretarla così?".
Bhagavan ha detto: "Si. Ecco perché ti ho detto di non sprecare niente.

La fretta conduce allo spreco.
Lo spreco conduce alla preoccupazione.
Dunque, non abbiate fretta.

Non sprecate cibo, non sprecate acqua, non sprecate energia, non sprecate soldi. Lo spreco del denaro è malefico. Tempo sprecato è vita sprecata. Sprecare il tempo, è sprecare la vita".

Bhagavan ci ha dato questa informazione, affinché tutti sappiano che
essenzialmente tutto è divino.
In questo modo non possiamo più trascurare niente, non possiamo più essere negligenti, non possiamo disprezzare niente.

"Grazie Swami - Gli ho detto - Questa sera ci hai detto tantissime cose".
Bhagavan Si è alzato dalla poltrona, ha fatto alcuni passi, poi Si è girato ed ha detto: "Che cosa ho detto?".
"Swami, hai detto cose che non sapevamo, cose che avevamo frainteso, cose che hanno illuminato le nostre vite. Ti sono molto grado di questo. Grazie".
Poi ho aggiunto: "Swami come hai integrato meravigliosamente la teologia cristiana con la cultura indiana! Che splendida sintesi. Da Te non si fa altro che imparare".

Bhagavan, che come sapete deve avere sempre l'ultima parola, nonostante oramai Si stesse dirigendo verso il Mandir, Si è voltato ed ha detto: "Imparare? No, no. Imparare è inutile. Dovete cominciare a sperimentare".

Poi, poiché era arrivata l'ora dei Bhajan, prima di congedarSi ha aggiunto: "Ricordate questi due insegnamenti di Gesù: 1) 'Tutti sono Uno, Figlio caro. Sii equanime con tutti'. 2) 'La morte è l'abito della vita'. E adesso ciao", ci ha detto. (risate)


Ora desidero dirvi alcune cose dette da Bhagavan il 27 DICEMBRE 2002

Riguardano le esperienze e le osservazioni fatte dal dottor Kalam, il Presidente indiano, il Primo Cittadino ed un grandissimo devoto di Bhagavan.
Quel pomeriggio Swami ha detto a tutti: "Domani Abdul Kalam terrà un discorso a Delhi riguardo l'Università Sri Sathya Sai. Parlerà del programma adottato nella specializzazione post universitaria PhD.
Vice Cancelliere, vieni qui. Che notizie hai ricevuto da Delhi?".

"Swami, alle ore 11,30 di domani è in programma il discorso del Presidente, in occasione del Giubileo d'Oro della "Commissione del Governo dell'India per lo Stanziamento delle Università". Il Presidente parlerà dell'Università Sri Sathya Sai, con speciale riferimento al programma adottato nel corso di specializzazione PhD".
"Capisco. Qual è il nostro programma PhD?", ha innocentemente domandato Swami, forse per farlo sapere a tutti noi.
"Fluoruro e spettroscopia". Il Vice Cancelliere ha specificato: "Bhagavan, fra tutte le università, al Presidente è piaciuta l'atmosfera della nostra università".

A questo punto Swami ha raccontato il sentimento espresso dal Presidente: "Sì, a Kalam è piaciuta questa atmosfera. Gli è piaciuto Swami e tutto il resto. Ieri il Primo Ministro indiano, il Vice Primo Ministro, i leader del partito in carica, i capi di stato di Delhi e Kalam stesso, si sono incontrati per non parlare d'altro che
dell'Università Sathya Sai, per un'ora e mezza. Sapete cosa hanno detto? Che il nostro è un istituto altamente specializzato.
Vajpayee, il Primo Ministro indiano, ha detto: 'l'Università Sathya Sai è così importante perché il Maestro ideale, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, è là'".

(Swami, rivolto agli studenti): "Ehi ragazzi. Avete capito di che Maestro ideale parla?" (scoppio di risate)
"Swami! Sei Tu!", hanno risposto i ragazzi in coro.

Bhagavan ha aggiunto: "Ascoltate. Vajpayee, il Primo Ministro, ha detto a Kalam, il Presidente:
'Signor Presidente, conosco Bhagavan Sri Sathya Sai Baba da 20 anni.
Lei è venuto a Sua conoscenza solo da un paio d'anni. Io conosco la Sua Divinità e so della Sua Università".
Un insegnante ha chiesto: "Swami, ho sentito che Kalam ha detto: 'Sai Baba ko, Abdul Kalam ka salam - Omaggi a Sai Baba da Abdul Kalam'. E' vero?".
"Certo, certo, è quanto ha detto - ha confermato Swami - Egli è un buon devoto. Dovreste esservene accorti da soli".

I ragazzi hanno detto: "Swami, vogliamo che Tu venga ad assistere alle prove della Giornata dello Sport. Perché non vieni allo stadio?"
"Non ci vengo. Vedrò ciò che avete preparato al momento dell'esibizione. Come faccio a venire? Non fate altro che acrobazie con le motociclette. Io non ho mai guidato una motocicletta. Certo, ci sono salito una volta, ma dietro. Non ne ho mai guidata una".

"Davvero Swami?"
"Si. Quella volta dovevo tornare da un villaggio chiamato Karnatakanagepalli che, a causa delle piogge, era sommerso dall'acqua. Ho dovuto prendere vie secondarie, seduto dietro ad un uomo che guidava la sua motocicletta. Ma non ne so guidare una.
Ragazzi: però so guidare l'automobile! Ho guidato tutte le Mie automobili, eccetto la BMW". (scoppio di risate)


29 DICEMBRE 2002

Quel pomeriggio Swami ha detto: "Quando il Presidente è venuto a Puttaparthi, ha visitato il Super Speciality Hospital ed è rimasto altamente ispirato. Tornato a Delhi, durante una conferenza ha parlato del nostro ospedale. Il Governo indiano è estremamente compiaciuto del lavoro svolto qui e ci ha dato 50 lakh (5 milioni di rupie) esenti da tasse, al fine di permetterci di procurare i macchinari dall'estero".

Quel giorno Bhagavan ha parlato con alcuni medici, domandando loro: "Sapete chi è il tal signore?", indicando qualcuno.
"Si, Swami, è il signor Tal dei Tali", Gli hanno risposto.
Questo è stato il commento di Bhagavan: "La nostra vita è un grande ospedale. Ogni particella del corpo ha un nome ed una forma ed è pravritti (esteriore). Purtroppo noi dimentichiamo la natura interiore (nivritti), che è quella vera, reale, la nostra vera identità.
Lo scienziato agisce in base a pravritti, adeguatamente assistito del Governo. Egli, grazie ai vantaggi che gli vengono dati, compie moltissimi esperimenti verso la direzione giusta. Ma se lo scienziato non è incoraggiato, diventa negativo e sceglie la via completamente sbagliata". Così ha detto Bhagavan.


24 DICEMBRE 2002

Quel giorno è stata fatta una sola preziosissima affermazione.
"Swami - ho detto - il Ministro del tale stato ha affermato che farà molte cose a favore di quello stato".
Swami ha detto: "Davvero?"
"C'è poi anche un altro Ministro che ha promesso di fare molte cose".
"Ah sì? Io non dico mai ciò che faccio. Io non faccio dichiarazioni riguardo i Miei progetti; ciò che faccio non lo vado a dire. Lo faccio e basta. Senza dichiarazioni, senza annunci", ha detto Bhagavan e questo credo essere un'affermazione importante.


31 DICEMBRE 2002

Bhagavan stava parlando di molte cose, nei dettagli. Improvvisamente ha chiamato un signore anziano e gli ha detto: "Ascolta, c'è un autista che si è ammalato di varicella. E' debole e magro. Dì ai responsabili della mensa di portare colazione, pranzo, merenda e cena a lui e a tutta la sua famiglia, finché l'uomo non si sarà totalmente rimesso".
I miei occhi si sono riempiti di lacrime. Quanta cura, quanto Amore, nel rispetto della situazione!
Una doccia d'Amore. Dio sa. Nessuna classe sociale, nessuna casta.


1° GENNAIO 2003

Ieri sera dovreste aver visto tutti gli studenti dell'Università Sri Sathya Sai, circa 500 ragazzi, presentare un programma musicale.
Erano presenti anche quegli studenti passati dalla porta dell'Istituto nel 1969. Potete immaginare cosa fosse. Swami era felicissimo. La mia osservazione è stata che molti di loro sembravano più vecchi di Bhagavan stesso!
(risate)

Alcuni di loro erano davvero fuori forma, ingrassati; alcuni addirittura calvi. Mentre Baba è eternamente giovane e fresco. Il mio sguardo continuava a passare da Swami a quei vecchi ragazzi (1). Li chiamo "vecchi ragazzi", perché in realtà sono ragazzi diventati vecchi. Alcuni sono allergici a questo termine. Come fanno dei ragazzi ad essere vecchi? Per questo andrebbero chiamati
ex studenti. La vita è giovane, la vita è meravigliosa; la vecchiaia non esiste. Ero così contento di guardare quei ragazzi riuniti per l'occasione.

Dovreste anche aver ascoltato i due oratori. Il primo è stato il Segretario del Central Trust il quale ha parlato del Progetto dell'Acqua potabile, adesso esteso a Chennay (Madras), la capitale del Tamil Nadu. Voglio condividere con voi alcuni dettagli.
Immaginate: i tubi dell'acqua si estendono per circa 170 km; sono stati scavati canali profondi della misura di 40 x 40 piedi (13 metri di profondità x 13 metri di larghezza).
C'è un posto in Andhra Pradesh chiamato Kandeluru, appartenente al distretto di Nellore dove è stata costruita una grandissima cisterna alta 85 piedi. Più alta della statua di Hanuman che abbiamo qui (nello Stadio di Puttaparthi).
Ogni giorno vengono usati 45 camion pieni di cemento, mentre alcune
attrezzature vengono portate dall'estero. Ci sono betoniere in grado di impastare con acqua, sabbia e ghiaia, 25 sacchi di cemento alla volta.
Quando questo progetto è stato illustrato, non ci potevo credere. Un progetto davvero imponente.
Sono coinvolti migliaia di operai e la progettazione dell'opera è gestita da una compagnia internazionale, la Larson e Tubro, "L & T Company". Dovreste averne sentito parlare.
Sapete cosa hanno detto i gestori di questa compagnia? "Finora non ci siamo mai imbattuti in unprogetto simile. Lavorando a questo programma, stiamo imparando; stiamo facendo esperienza ed apprendendo moltissime cose".

Un popolarissimo quotidiano del Tamil Nadu, il 29 dicembre ha dedicato un'intera pagina per pubblicare le fotografie del Progetto dell'Acqua, più due intere pagine per spiegarne i dettagli e sottolineare la compassione di Bhagavan nei confronti dell'umanità. I commenti del quotidiano sono stati:

1) Nessun Governo avrebbe mai potuto intraprendere un progetto simile. Nessun altro se non Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.
2) Questo è un progetto completamente non-politico, senza aspettative, senza condizioni, senza attaccamenti ai risultati dell'azione. Un progetto interamente altruista attuato da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. E' un progetto unico ai nostri tempi.
3) Sri Sathya Sai Baba risiede a Puttaparthi, lontano da Chennay, tuttavia fornisce acqua a quella gente. E' inimmaginabile. Gli abitanti di Chennay soffrivano per la mancanza di acqua potabile. Il Governo aveva intrapreso dei progetti, purtroppo tutti falliti. E' perciò Bhagavan Sri Sathya Sai Baba Colui che rifornisce di acqua potabile tutti gli abitanti della città di Madras.
4) Questo progetto copre entrambi i propositi: sia quello dell'irrigazione, che quello dell'acqua potabile.

Queste sono le dichiarazioni fatte dal quel quotidiano e trasmesse a noi ieri, tramite il discorso fatto da quell'oratore.


Voglio citarvi anche un altro fatto.
Una commissione di esperti e rettori, costituita soprattutto da membri della "Commissione del Governo dell'India per lo Stanziamento delle Università", ha visitato l'università di Puttaparthi, Prashanti Nilayam.
Il comitato è chiamato "Comitato NAAC. National Assessment & Accreditation Counsel - Consiglio Nazionale di Accertamento & Accreditamento". Questo comitato gira tutta la nazione, visitando tutti i dipartimenti di ogni università, classificandoli, poi, a livello nazionale. Fa una graduatoria di tutti i dipartimenti e
classifica ogni qualifica, rendimento e ricerca di ogni docente. Se le loro condizioni non sono soddisfacenti, i docenti non vengono promossi e l'università viene messa in basso alla graduatoria, in fondo alla piramide.
Tale comitato va per tutta la nazione ed il suo Presidente generalmente ispeziona da Delhi tutte le suddette attività. Tuttavia, in questo caso, è venuto anche lui a Puttaparthi, con tutti gli altri membri. Queste persone sono molto importanti, di grande fama nazionale ed internazionale.

Hanno visitato la nostra università, hanno avuto colloqui con i docenti e con il Rettore, hanno ispezionato l'ostello; sono andati nell'Istituto di Whitefield e nell'Istituto di Anantapur. Che cosa hanno detto? Tutti loro, all'unanimità, hanno affermato che:

1) l'Università Sri Sathya Sai è il gioiello di tutte le università dell'India.
2) L'Università Sri Sathya Sai è la miglior Università, l'Università modello per tutte le altre università che devono seguire il suo esempio ed imparare da essa.
3) Il mondo intero è interessato ad introdurre i Valori Umani nel programma di educazione il quale, finora, non ha avuto molto successo dalle altre parti. Finora è accaduto soltanto nell'Università Sri Sathya Sai, la quale è l'unica ad aver integrato i Valori Umani nel programma didattico.
Perciò:
4) Il comitato ha proposto all'Università Sri Sathya Sai di avviare un organo nazionale di personale accademico per un'istruzione completa.

Non è cosa semplice. E' una conquista dell'Avatar del nostro tempo.
Noi (docenti) non ci prendiamo nessun merito. Le cariche, il programma, la valutazione, l'attrezzatura, tutto è stato guidato da Bhagavan per tutti questi anni. Dio è perfezione, il Creatore è perfezione e, di conseguenza, anche la Sua Università non può essere altro che perfetta. DEVE esserlo. Niente di meno. Ecco qui, perciò, una felice notizia per tutti i devoti Sai di tutto il mondo.


Devo anche dirvi tre punti che mi sono scordato di raccontare, riguardo Abdul Kalam, il Presidente indiano.
Dopo essere diventato il Presidente, Abdul Kalam ha mandato a Bhagavan due mesi del suo stipendio, come contributo. Un Presidente che manda il suo salario! Salario accompagnato da una lettera di preghiera: "Bhagavan, Ti prego di accettare. Io sono scapolo, non ho dunque bisogno di questi soldi. Sii gentile, accettali".
Guardate il nostro Bhagavan! Non li ha versati sul conto corrente del Central Trust. Non lo ha fatto. Ma ha immediatamente dato istruzioni affinché venisse istituita una speciale medaglia d'oro nel nome di Abdul Kalam. Ogni anno verrà data una speciale medaglia d'oro pagata con gli interessi accumulati dei 2 lakh (200.000 rupie) depositati in banca.

L'università Sathya Sai è l'unica della nazione ad avere due medaglie d'oro conferite da due Presidenti. Una medaglia d'oro è a nome del Dr. Shankar Dayal Sharma, il precedente Presidente indiano e l'altra data da Abdul Kalam. Questa è la Volontà di Bhagavan.
Il Dr. Kalam, nella sua lettera a Swami, ha inoltre detto: "Swami, solo in questo luogo ho potuto sperimentare la Pace suprema". Egli ha anche scritto al Vice Rettore dicendo: "Ogni volta che verrò lì, non riservatemi nessun posto speciale: voglio sedermi per terra insieme agli altri devoti. Vengo infatti lì come devoto".

Il giorno della Convocazione (22 dicembre) dovreste aver notato il Presidente uscire dalla sua stanza, alle 9,00 e cominciare a gironzolare per tutto l'ashram: stanze, capannoni, auditorio....
Il servizio di sicurezza ha passato l'inferno! (risate)
Lui diceva alle guardie del corpo: "Andatevene. Lasciatemi girare, lasciatemi solo" e ha passeggiato dappertutto. Ogni cittadino poteva liberamente dirgli "Sai Ram" e lui rispondeva: "Buongiorno! Sai Ram, Sai Ram".

Credo che questo sia l'unico luogo dove un Presidente sia mai stato accessibile ai comuni cittadini. E questo è: "Tutti sono Uno mio caro Figlio. Sii equanime con tutti", tradotto in realtà, in azione ai Piedi di Loto di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Questo è il Sanctum Sanctorum dell'Avatar della nostra epoca.


Possa Bhagavan benedirvi. Grazie.



Note:

1) A. Kumar fa un gioco di parole. Gli ex studenti vengono chiamati "old boy", ossia "vecchi studenti" in base al fatto che non studiano più nell'istituto. A.K.
qui dice che sono vecchi non solo perché sono ex, ma perché sono anche invecchiati.